Potrebbe essere che stai rinunciando a qualcosa che in realtà non potevi permetterti in una prospettiva di lungo periodo, succede a molti, ci sono momenti nella vita in cui per un complesso di cose si ha la possibilità di un miglioramento del tenore di vita, ma se uno se lo gioca tutto, soprattuto in spese che non generano utilità future, come le vacanze, i viaggi, le cene fuori, belle macchine.. poi inevitabilmente nel successivo ciclo di declino ci si trova doppiamente spazzati.
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Tutto quello che per te è futile è guadagno per altri.
Il tenore di vita basso riduce l'economia reale, e tutto quello che noi non compriamo impoverisce chi non vende e chi non produce.
Nessuno Stato è mai cresciuto senza fare crescere i cittadini, e tutte le politiche del passato volte a favorire le politiche del lavoro erano funzionali a fare crescere l'economia reale.
Poi è arrivata l'economia finanziaria e nelle imprese sono subentrati i figli di e i mediocri, che non hanno saputo sfruttare quel traino che in passato ci ha reso tra le prime dieci potenze industriali nel mondo.
Abbiamo lasciato andare via le persone più ambiziose e importato servi a basso costo.
E svenduto il nostro patrimonio culturale e industriale, la nostra politica energetica, la nostra politica internazionale.
Il valore di uno stato non si misura dal fatto che uno compri o meno un iPhone, ma da fattori di macroeconomia che non proiettano il nostro stato tra quelli in crescita nel futuro.
Il problema è che dell'economia reale ormai non interessa più un cazzo a nessuno: a Milano si costruiscono case di lusso per fondi immobiliari, destinate a restare vuote, e la gente si sposta per vivere nell'hinterland, si rassegna a una vita da pendolare con servizi sempre più scadenti.
Certo, la risposta è che uno può anche vivere altrove e non a Milano.
Ma a parte piccoli paesi in provincia, il fenomeno si sta estendendo a tutte le grandi città.
Si bisogna ritornare a spendere per cose durevoli e ridurre le futilità, sono quelle che ci uccidono la nostra economia sottraendo una fetta troppo grande della ricchezza prodotta.
Cioè?
Guarda io ho ripulito l’armadio st’estate. Ho lasciato n. 5 completi da lavoro e 7 maglie.
Il resto buttato tutto . Era mondezza comprata a pochi euro. E tanto valeva.
ho comprato da poco un completo e un montone. Le uniche cose che ho comprato quest’anno. Non comprerò altro.
Possiedo oggi solo due paia di jeans e tre paia di scarpe (buone). Le altre le ho buttate tutte.
Mobili in legno che così si riparano. Non alla moda ma devono svolgere il proprio compito e lo fanno egregiamente.
Il mio è un cambio di mood. Torno alle origini quando la gente comprava solo se c’era necessità e solo cose che valessero i soldi spesi. Perché i soldi non sono altro che il nostro tempo.
Quello che non compri è lavoro in meno per chi vende e produce.
È parte del problema.