Cosa significa "perdonare"?

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Bruja

Utente di lunga data
moltimodi

Il libero arbitrio non è un tiramolla, lo abbiamo anche quando siamo oppressi o entusiasti per tentazioni o pulsioni....... facendo domande dirette ai traditori ho semnmpre raggiunto il risultato che, ripensandoci bene, si rendevano benissimo conto a cosa andavano incontro......... è solo che la coscienza è un vero ingombro in questi frangenti ed allora è più semplice dimenticarla o zittirla.
Le coercizioni sono quelle vere e reali, a cui non tutti sanno resistere, e non si incontrano solo nel tradimento ma anche nella vita reale. Per me coercizione è un matrimonio riparatore che ancora si fa, è lo sposarsi perchè ormai si sono messe in mezzo persone, casa, arredamento e spese, è il sottostare a ricatti o vessazioni che esistono fra coniugi e fra amanti........... insomma è tutto quello che un'animo debole ed una volontà non certo impositiva subisce............ ma anche in questi casi c'è un concorso di copa/debolezza da parte di chi accetta. Ho cercato esempi semplici e forse non felicissimi, ma che ritengo usuali.....
Quanto al non vedere i propri errori, è sempre dovuto alla scelta di compiacere sè stessi più che vedere con obiettività ciò che davvero è; in questo abbiamo spesso il pregiudizio che se chi ci addita i nostri errori è chi abbiamo offeso o tradito non possa essere obiettivo..................è lo stesso errore che si è fatto privilegiando il tradimento al dialogo responsabile e chiaro!
Bruja
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
Mah

Io sono buona ..troppo buona ...praticamente fessa ..
Ma perdonare ..non lo so...
Credo che ci siano molte componenti da considerare..un percorso da fare ..in parte individuale ..in parte insieme..
Bisogna capire ragioni e punti di vista: questo è possibile solo se non ci si sente attaccati e caricati della responsabilità del tradimento che è di chi l'ha commesso.
Perché ancor quando ci fossero stati motivi gravi di contrasto c'è chi li ha risolti unilateralmente e contro il/la compagno/a di vita mentre l'altra/o subiva menzogne, che certo non aiutano a risolvere i problemi..
Bisogna ritrovare fiducia: questo è in gran parte responsabilità di chi ha tradito che deve dare prove di trasparenza..basta una bugia innocente, un cambiamento di programma non comunicato, che potrebbe essere considerato trascurabile in condizioni normali, per far crollare tutto..
Bisogna ritrovare il bene: si deve sentire e ci vogliono prove non dichiarazioni d'intenti, di poter contare sull'altro/a in caso di bisogno e sentire che l'altro/a vuole contare su di voi. Vedere benevolenza e comprensione nei confronti del tradito da parte del traditore per i difetti che erano stati additati come causa del tradimento.
Bisogna ritrovare attrazione: e non so cosa ci vuole..forse un impegno seduttivo di rendersi piacevoli e amabili ..mai più ciabattare..
Bisogna riuscire a dimenticare: non il tradimento in sé che si ricorda, ma se compreso come segno di umana debolezza avrebbe potuto o potrebbe essere anche nostro, ma dimenticare le piccole menzogne che hanno costellato il tradimento, le meschinerie che vengono rinverdite da comportartamenti abituali, ma che avevano assunto altro significato quando si è scoperto il tradimento..

Non è che in tuttociò il tradito è lì ad aspettare regali ..deve fare un lavoro interiore per superare rabbia, delusione, rancore e per capire e comprendere l'altro e il traditore deve dare prove e intanto smantellare tutti i rancori che si era costruito per autoassolversi..

Buon lavoro a tutti
 

Nobody

Utente di lunga data
Il libero arbitrio non è un tiramolla, lo abbiamo anche quando siamo oppressi o entusiasti per tentazioni o pulsioni....... facendo domande dirette ai traditori ho semnmpre raggiunto il risultato che, ripensandoci bene, si rendevano benissimo conto a cosa andavano incontro......... è solo che la coscienza è un vero ingombro in questi frangenti ed allora è più semplice dimenticarla o zittirla.
Le coercizioni sono quelle vere e reali, a cui non tutti sanno resistere, e non si incontrano solo nel tradimento ma anche nella vita reale. Per me coercizione è un matrimonio riparatore che ancora si fa, è lo sposarsi perchè ormai si sono messe in mezzo persone, casa, arredamento e spese, è il sottostare a ricatti o vessazioni che esistono fra coniugi e fra amanti........... insomma è tutto quello che un'animo debole ed una volontà non certo impositiva subisce............ ma anche in questi casi c'è un concorso di copa/debolezza da parte di chi accetta. Ho cercato esempi semplici e forse non felicissimi, ma che ritengo usuali.....
Quanto al non vedere i propri errori, è sempre dovuto alla scelta di compiacere sè stessi più che vedere con obiettività ciò che davvero è; in questo abbiamo spesso il pregiudizio che se chi ci addita i nostri errori è chi abbiamo offeso o tradito non possa essere obiettivo..................è lo stesso errore che si è fatto privilegiando il tradimento al dialogo responsabile e chiaro!
Bruja
Le strade dell'inferno sono lastricate di buone intenzioni. Comunque il discorso del libero arbitrio non si esaurisce certo con gli esempi che porti. Perchè uno segue la coscienza, e l'altro la zittisce? Libera scelta? Chissà. Forse...
Vedere o meno i propri errori, non dipende solo dal fatto di compiacere o meno se stessi. Sarebbe davvero troppo facile, magari fosse solo quello. Spesso si sbaglia, nella convinzione e presunzione di far del bene. E in tanti altri modi...
 

Bruja

Utente di lunga data
moltimodi

Le strade dell'inferno sono lastricate di buone intenzioni. Comunque il discorso del libero arbitrio non si esaurisce certo con gli esempi che porti. Perchè uno segue la coscienza, e l'altro la zittisce? Libera scelta? Chissà. Forse...
Vedere o meno i propri errori, non dipende solo dal fatto di compiacere o meno se stessi. Sarebbe davvero troppo facile, magari fosse solo quello. Spesso si sbaglia, nella convinzione e presunzione di far del bene. E in tanti altri modi...
Hai ragione il libero arbitrio si presta ad infinite interpretazioni e se ci hanno fatto una querelle storica due come Erasmo e Lutero, è evidente che le sfaccettature dell'arbitrio sono infinitamente variabili, ma resta fermo un punto, è una facoltà che abbiamo per il semplice fatto che abbiamo cognizione e volontà, e se non siamo nella condizione di NON poterlo esercitare, tutto il resto è comunque nostra volontà espressa.
Se si sbaglia credendo di fare del bene è buonafede mal impiegata, ma sul tradimento sarei prudente ad avallare questa ipotesi.
Bruja
 

Nobody

Utente di lunga data
Hai ragione il libero arbitrio si presta ad infinite interpretazioni e se ci hanno fatto una querelle storica due come Erasmo e Lutero, è evidente che le sfaccettature dell'arbitrio sono infinitamente variabili, ma resta fermo un punto, è una facoltà che abbiamo per il semplice fatto che abbiamo cognizione e volontà, e se non siamo nella condizione di NON poterlo esercitare, tutto il resto è comunque nostra volontà espressa.
Se si sbaglia credendo di fare del bene è buonafede mal impiegata, ma sul tradimento sarei prudente ad avallare questa ipotesi.
Bruja
Infatti. E' un dilemma davvero arduo...a volte, quasi mi convinco della sua esistenza, altre sono certo che è una nostra invenzione.
Si hai ragione, abbiamo cognizione e volontà. Ma nasciamo geneticamente con un certo aspetto e un certo carattere (non scelto da noi), e cresciamo e siamo educati in un certo ambiente familiare e sociale (non scelto da noi).
Per fare un esempio rapido e un po' banale, Toto Riina è stato un bimbo. Se cambiamo tutto della sua vita, e pur con lo stesso carattere (ereditato), fosse cresciuto in un altra famiglia e in un altro ambiente sociale, sarebbe diventato un criminale? Chissà, forse si....oppure sarebbe un'altra persona.
Sono d'accordissimo con te sulla prudenza nel caso del tradimento...sulla buonafede mal impiegata, un po' meno.
 

Bruja

Utente di lunga data
moltimodi

L'esempio di Riina calza, come calza anche il fatto che esistono casi du due fratelli in cui uno fa il malvivente e la'ltro entra in polizia............. O di sorelle in cui una ha una famiglia, vive una vita normale e riesce aportarla avanti in modo esemplare e l'altra fa la mantenuta, o semplicemente la donna di facili costumi che si lamenta poi dell'inconclusione della sua vita. Forse i presupposti non erano gli stessi assolutamente precisi, forse l'indole è la vera variabile, ma la provenienza familiare e il tipo di educazione............ dubito che abbia influito in modo pesante.
Lasciame pensare che, per il rispetto che ho della mente umana e della sua capacità di elaborare concetti, è in chi non la sfrutta e non ne ascolta i risultati che si ritrova l'errore, che non è un dramma, ma è e resta un errore.
Bruja
 
O

Old zzzanzara

Guest
Ciao....
cosa significa perdonare? credo non sia facile rispondere, ti rispondo da tradita che ha perdonato. Di sicuro (x me) perdonare non significa dimenticare(beh pero' neanche stare sempre a rinfacciare)ma dare e darsi un'altra possbilità, ovviamente ciò solo se si crede realmente nella propria storia. Questo non vuol dire che sia facile, anzi....ovviamente se si decide di "provare" a perdonare(xchè non è detto che ci si riesca), deve esserci la voglia meglio il "coraggio" di continuare a credere nei propri sogni, e non considerarli illusioni. Poi se il perdono è fine a se stesso (cioè ti perdono ma ognuno a casa sua) allora è un'altro discorso. Credo che il perdono vada visto come un qualcosa che, se superato realmente, possa addirittura rafforzare una storia. Ovviamente chi è perdonato deve anche dimostrare di meritare quest'atto di estremo amore (xchè credo che di questo si tratti, e non di egoismo come ha detto qualcuno), altrimenti non ha senso e allora si che si perdono i sogni ma soprattutto si perde se stessi....perdonare una volta si....sbagliare è umano, perseverare....e non sono neanche d'accordo con chi dice che se qualcuno ama davvero non dovrebbe tradire quindi niente perdono(mi spiego: il ragionamento è più che giusto ovviamente, ma tutti possono sbagliare, e se amiamo davvero l'altro si da un'altra possibilità...e ciò non significa farsi calpestare o altro anzi...credo ci voglia molto coraggio nel perdonare!!) In quanto al senso di colpa, beh ti capisco benissimo, è cio' che ho provato io, paradossalmente continuavo a voler capire dove avevo sbagliato e quali erano le mie "colpe"....quasi a voler giustificare l'atto, e questo è sbagliato. Sai x quanto mi riguarda posso dirti senza vergogna che è dura, molto, perchè c'è sempre la paura di vedersi crollare di nuovo tutto addosso, ma mi acccorgo che piu' il tempo passa, piu' riaquisto fiducia nella mia storia, ovviamente anche con l'aiuto del mio lui!!!(anche se a volte ho ancora dei momenti di "angoscia"). Come dicevo perdonare non vuol dire dimenticare anzi....il perdono deve partire da noi ma si deve portare avanti in due. Se poi ci si accorge che l'altro non merita il nostro perdono, beh almeno non avremo il rimpianto di non averci provato. Spero di non essere stata troppo contorta....

un abbraccio.
simo
Concordo su quanto ha detto Simo anche se io faccio ancora molta fatica a decifrare la parola "perdono"; ma ho voluto dare una possibilità a mio marito, allla nostra storia.
Ci stiamo lavorando giorno dopo giorno ed è veramente faticoso x me fidarmi di lui ( razionalmente ci provo, ma dentro me ho tanta paura di ricadere in quell'abisso, in quello stare davvero male) e a volte c'è regressione da parte mia, mi chiudo a riccio e nn faccio entrare nessuno.
Lui è molto paziente e molto innamorato (sì, stiamo vivendo una fase nuova di "Innamoramento"), alimentato da sogni e progetti.
Ma nn mi sento serena
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
Scusa

Concordo su quanto ha detto Simo anche se io faccio ancora molta fatica a decifrare la parola "perdono"; ma ho voluto dare una possibilità a mio marito, allla nostra storia.
Ci stiamo lavorando giorno dopo giorno ed è veramente faticoso x me fidarmi di lui ( razionalmente ci provo, ma dentro me ho tanta paura di ricadere in quell'abisso, in quello stare davvero male) e a volte c'è regressione da parte mia, mi chiudo a riccio e nn faccio entrare nessuno.​

Lui è molto paziente e molto innamorato (sì, stiamo vivendo una fase nuova di "Innamoramento"), alimentato da sogni e progetti.​

Ma nn mi sento serena​
Io sono rimasta molto colpita dalla "passione" di tuo marito che non mi sembra uguale a chi gioca a scacchi o segue la squadra del cuore..o forse simile a queste passioni quando diventano maniacali..​

Ma tu hai intenzione da vestirti da sacerdotessa e fare cerimonie per il solstizio di primavera?
P.S. Oltre che la normale libertà..ti garantisco che non mi offendo se intendi ignorare le mie perplessità
 

Nobody

Utente di lunga data
L'esempio di Riina calza, come calza anche il fatto che esistono casi du due fratelli in cui uno fa il malvivente e la'ltro entra in polizia............. O di sorelle in cui una ha una famiglia, vive una vita normale e riesce aportarla avanti in modo esemplare e l'altra fa la mantenuta, o semplicemente la donna di facili costumi che si lamenta poi dell'inconclusione della sua vita. Forse i presupposti non erano gli stessi assolutamente precisi, forse l'indole è la vera variabile, ma la provenienza familiare e il tipo di educazione............ dubito che abbia influito in modo pesante.
Lasciame pensare che, per il rispetto che ho della mente umana e della sua capacità di elaborare concetti, è in chi non la sfrutta e non ne ascolta i risultati che si ritrova l'errore, che non è un dramma, ma è e resta un errore.
Bruja
Probabilmente nei casi che stiamo citando vale davvero la matematica del caos...basta cambiare, anche impercettibilmente poche variabili, che dopo un certo tempo l'intero quadro di sistema è radicalmente diverso. Il famoso battito d'ali di farfalla a Tokyo che causa una tempesta a New York.

Per quanto riguarda lo sfruttare la mente...
Lo so, ma forse "sbaglia" (per noi) nel modo di sfruttarla. Vive un'altra prospettiva, in un altro mondo con regole diverse, e per noi incomprensibili.
 
O

Old zzzanzara

Guest
Io sono rimasta molto colpita dalla "passione" di tuo marito che non mi sembra uguale a chi gioca a scacchi o segue la squadra del cuore..o forse simile a queste passioni quando diventano maniacali..​
Ma tu hai intenzione da vestirti da sacerdotessa e fare cerimonie per il solstizio di primavera?
P.S. Oltre che la normale libertà..ti garantisco che non mi offendo se intendi ignorare le mie perplessità
Ritrovata capisco le tue perplessità riguardo la "passione" di mio marito (a volte lo sono anche io
); tutto questo è cominciato x esigenze lavorative, ha dovuto documentarsi e studiare questo periodo della storia, i Celti, poi è diventata passione, sento che è dentro di lui, fa parte del suo essere.
Io sono molto critica verso questo mondo (nn riguardo le fonti storiche perchè è documentato) ma sulla spiritualità (nn discuto quella passata ma quella presente, i druidi moderni, quelli di oggi, li guarda sempre con "sospetto"), quindi nn mi vestirò da sacerdotessa (nn ne sono all'altezza, conosco molto bene i miei limiti di donna-terrena
).
Lui dice che x me farebbe tutto, che nulla ha senso senza me, che può benissimo vivere senza quella "passione" ma nn può vivere senza me, per ora sono felice di queste parole.
In realtà, in questi 5 anni di frequentazione di ambienti "celtici", ho conosciuto molte persone diventate a me-a noi amiche (e mi diverto anche io, appoggio alcune idde), ma nn sono fanatica come mio marito.
 

Nobody

Utente di lunga data
In realtà, in questi 5 anni di frequentazione di ambienti "celtici", ho conosciuto molte persone diventate a me-a noi amiche (e mi diverto anche io, appoggio alcune idde), ma nn sono fanatica come mio marito
Se non ti da fastidio parlarne, in cosa consistono questi ambienti celtici, e cosa professano queste idee? Mi hai davvero incuriosito, non conosco nulla di quel mondo (se non alcune leggende e i meravigliosi romanzi di Tolkien).
 

Bruja

Utente di lunga data
moltimodi

Per parafrasare la tua firma potremmo dire che "vuolsi così colà dove si puote......" ed avremmo risolto una bella serie di battiti di farfalle, ma io credo che il sentire alato vada bene per lo spirito, quando intrecci una storia e ti porti a letto il/la protaginista della medesima, le idee devono essere piuttosto chiare, diversmente non parlerei di variabili e conteressenze contingenti o ambientali, ma di semplice noncuranza delle conseguenza immancabili ad una azione qualunque.
Quanto al vivere in un altro mondo per me, per esemplificare con un fatto concreto, vale la regola che se sono in un paese straniero mi adeguo alle loro leggi e regole, se pretendo di imporre le mie con l'inganno o la violenza............sappiamo bene quali siano i risultati perchè li abbiamo sotto gli occhi, nei rapporti sentimentali è la stessa cosa, chi prevarica sa ben che lo fa diversamente non è una persona responsabile come capace di intendere.
Queste pulsioni e queste scelte le abbiamo provate tutti, ma ognuno è facendo capo a sè che ha reagito o agito...........
Bruja
 

Nobody

Utente di lunga data
Per parafrasare la tua firma potremmo dire che "vuolsi così colà dove si puote......" ed avremmo risolto una bella serie di battiti di farfalle, ma io credo che il sentire alato vada bene per lo spirito, quando intrecci una storia e ti porti a letto il/la protaginista della medesima, le idee devono essere piuttosto chiare, diversmente non parlerei di variabili e conteressenze contingenti o ambientali, ma di semplice noncuranza delle conseguenza immancabili ad una azione qualunque.
Quanto al vivere in un altro mondo per me, per esemplificare con un fatto concreto, vale la regola che se sono in un paese straniero mi adeguo alle loro leggi e regole, se pretendo di imporre le mie con l'inganno o la violenza............sappiamo bene quali siano i risultati perchè li abbiamo sotto gli occhi, nei rapporti sentimentali è la stessa cosa, chi prevarica sa ben che lo fa diversamente non è una persona responsabile come capace di intendere.
Queste pulsioni e queste scelte le abbiamo provate tutti, ma ognuno è facendo capo a sè che ha reagito o agito...........
Bruja
Il battito d'ala era riferito agli esempi che portavi. Ma se magari loro non avessero letto il libro galeotto...chissà, forse si risparmiavano un'eternità di sofferenze.
Esatto, in determintare situazioni, facendo capo a se ha reagito e agito...la sostanza è tutta li.
Non ti seguo, scusami, sul paese straniero e le sue leggi. Qui il "paese" è uno solo, e le leggi non sono state enunciate una volta per tutte.
La morale e l'etica cambiano col tempo, la latitudine, il sentire di ognuno.
 

Bruja

Utente di lunga data
moltimodi

Il battito d'ala era riferito agli esempi che portavi. Ma se magari loro non avessero letto il libro galeotto...chissà, forse si risparmiavano un'eternità di sofferenze.
Esatto, in determintare situazioni, facendo capo a se ha reagito e agito...la sostanza è tutta li.
Non ti seguo, scusami, sul paese straniero e le sue leggi. Qui il "paese" è uno solo, e le leggi non sono state enunciate una volta per tutte.
La morale e l'etica cambiano col tempo, la latitudine, il sentire di ognuno.
Mettiamola sul semplice, il bene ed il male, nei comportamenti hanno delle linee e delle tracce ben precise, chi ne esce, non importa il motivo o la ragione, ne esce e esattamente come chi prende qualcosa per propria scelta e se il risultato di quella scelta è deludente, negativo o ad usura, quello è e quello resta.
Bruja
 

Nobody

Utente di lunga data
Mettiamola sul semplice, il bene ed il male, nei comportamenti hanno delle linee e delle tracce ben precise, chi ne esce, non importa il motivo o la ragione, ne esce e esattamente come chi prende qualcosa per propria scelta e se il risultato di quella scelta è deludente, negativo o ad usura, quello è e quello resta.
Bruja
Invidio sinceramente, credimi, il tuo riuscire a distinguere così nettamente il bene e il male. Ho sempre cercato un po' di manicheismo nella mia vita, perchè darebbe una risposta ai tanti dubbi che ciò in testa.
Ovvio, a volte è facilissimo distinguerli...chi non prova repulsione e condanna senza esitazione quando sente o vede certi atti! Ma a volte è impresa titanica.
 

Bruja

Utente di lunga data
moltimodi

Invidio sinceramente, credimi, il tuo riuscire a distinguere così nettamente il bene e il male. Ho sempre cercato un po' di manicheismo nella mia vita, perchè darebbe una risposta ai tanti dubbi che ciò in testa.
Ovvio, a volte è facilissimo distinguerli...chi non prova repulsione e condanna senza esitazione quando sente o vede certi atti! Ma a volte è impresa titanica.

Mio caro amico, non sono per le distinzioni nette, anzi vivo di dubbi, ma non si tratta di tracciare delle linee manichee, bensì di ascoltare la propria coscienza che ti avverte sempre dove stia il senso di giustizia fra queste due grandi scelte della vita. Il bene ed il male non sono concetti da applicare, ma sensazioni da vivere.
Ecco perchè trovo facile capire dove si collochino, ma questo non sighifica che sia semplice fare le relative scelte.
Spesso quando si sceglie il male minore, e lo si fa con l'intenzione sincera di ridurre i disagi a sè stessi ed agli altri, si fa una scelta sul minimo comune denominatore del benessere comune.
Niente è facile però in queste scelte i tuoi dubbi tienili stretti, sono quelli che ti impediscono di essere drastico nella piccola percentuale di "manicheismo" che spesso si è costretti ad adottare.
Bruja
 

Nobody

Utente di lunga data
Mio caro amico, non sono per le distinzioni nette, anzi vivo di dubbi, ma non si tratta di tracciare delle linee manichee, bensì di ascoltare la propria coscienza che ti avverte sempre dove stia il senso di giustizia fra queste due grandi scelte della vita. Il bene ed il male non sono concetti da applicare, ma sensazioni da vivere.
Ecco perchè trovo facile capire dove si collochino, ma questo non sighifica che sia semplice fare le relative scelte.
Spesso quando si sceglie il male minore, e lo si fa con l'intenzione sincera di ridurre i disagi a sè stessi ed agli altri, si fa una scelta sul minimo comune denominatore del benessere comune.
Niente è facile però in queste scelte i tuoi dubbi tienili stretti, sono quelli che ti impediscono di essere drastico nella piccola percentuale di "manicheismo" che spesso si è costretti ad adottare.
Bruja
Hai ragione quando dici che sono sensazioni da vivere! Ma proprio li mi è difficile distinguere quanto io poi sia sufficientemente oggettivo, come dici tu, per vedere quale sia il male minore per me e per gli altri.
Come dissi nella discussione in cui a suo tempo mi presentai qua sopra, sono davanti a un guado. E non so davvero cosa fare...avessi la mentalità del "traditore" (buffo come odio questa parola, pur avendole solo ricevute le corna!) tutto sarebbe dannatamente più facile. Ma non sono fatto così, e lo dico senza rivendicare alcun merito. Non credo che dipenda da me (se non in piccolissima parte) non riuscire a farlo.
Ma la scelta sarà invece se restare senza altre staffe per i miei piedi. O andare verso altra vita , altra donna, nuovo amore.
 

Bruja

Utente di lunga data
moltimodi

Hai ragione quando dici che sono sensazioni da vivere! Ma proprio li mi è difficile distinguere quanto io poi sia sufficientemente oggettivo, come dici tu, per vedere quale sia il male minore per me e per gli altri.
Come dissi nella discussione in cui a suo tempo mi presentai qua sopra, sono davanti a un guado. E non so davvero cosa fare...avessi la mentalità del "traditore" (come odio questa parola!) tutto sarebbe dannatamente più facile. Ma non sono fatto così, e lo dico senza rivendicare alcun merito. Non credo che dipenda da me (se non in piccolissima parte) non riuscire a farlo.
Ma la scelta sarà invece se restare senza altre staffe per i miei piedi, o andare verso altra vita , altra donna, nuovo amore.

Ho una sola risposta, in queste cose conta l'età e l'eperienza sul campo ed io ho passato i 50 anni.................

Bruja
 

Bruja

Utente di lunga data
intendo........

Non ti seguo.............
Intendo che aiuta molto l'esperienza, l'aver avuto a che fare con scelte simile nell'arco della vita e averne visto le relative conseguenze. Ogni decisioni insegna qualcosa circa la valutazione conseguente del bene e del male (uso il termine sbrigativo ma sai cosa intendo). Più il tempo passa e più la visuale della prospettiva della cose si allarga ed è più facile "vedere" quello che a 20 o 30 anni sfugge o neppure si nota e quindi non interagisce nelle scelte.
Per me è stato così, quindi credo che sia una forma di "esperienza" temporale abbastanza diffusa.
Bruja
 
Stato
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