Uff
Firewalk, sono indecisa se apprezzare la tua schiettezza, che mi sa tanto forzata o sentirmi veramente annoiata dal tuo voler a tutti i costi dire che i traditori sono così e cosà. Ma come si può pensare di generalizzare tanto? Non siamo mica macchine, nella mente umana non sempre 1+1 fa 2.
2. vorrei chiederti una cosa(ovviamente se hai voglia di rispondere): se tuo marito scoprisse il tuo tradimento, come pensi che reagirebbe? e tu, se decidesse di lasciarti, come pensi reagiresti, cosa proveresti? ci hai mai pensato?
Simo.
Eccomi pronta a rispondere:
Se scoprisse, la mia vita sarebbe rovinata, mi disprezzerebbe a tal punto da farmi sentire l'utlima delle stronze. Mi sentirei una merda solo a guardarlo, sempre che riuscissi a farlo. Se decidesse di lasciarmi, beh credo di averti già risposto.
Fire
ti seduco ... allora esisto.
piu' ne seduco = piu' significa che piaccio,
piu' piaccio e piu' mi sento meglio, sono vincente.
Scappano, prima di tutto da se stessi.
c'è probabilmente una autonomia tale che hanno bisogno di sentirsi comunque riconfermati, rassicurati attraverso il focolare di casa ..e nel contempo non posono fare a meno di esercitare la loro prerogativa di poter piacere seducendo sessualmente l'altro.
Loro stanno bene cosi.
Lo chiamano Amore,in realtà è dipendenza da un qualcuno in questo caso, da un qualcosa se fosse stata droga o alcool...
Si, credo che tu abbia trovato il punto, qualcuno con cui mi sono confidata mi ha detto: attenta, perchè tradito una volta è difficile tornare indietro, eh, mi sa che ha ragione. E' come una droga, una dipendenza. In questi giorni ho avuto occasione di accorgermi di sentirmi piu' libera di prima, come se il fatto di aver tradito mi avesse sdoganato dandomi la sensazione di poterlo fare ancora. Insomma, diciamo che se prima il gioco di sguardi con lo sconosciuto già mi divertiva ora mi capita di sperare che vada oltre. Come già ho scritto mi era capitato in passato di trovarmi molto molto vicina al tradimento, ma per quanto lo volessi ero piena di ansie paure, timore di esser scoperta, quindi mi sono sempre fermata in tempo. Ora invece mi son ritrovata a dire: beh, non era poi così difficile.
La verità sapete qual'è? Che vorrei esser libera, libera di fare quel che voglio e sento, vorrei svegliarmi domattina e accorgermi che la vita che ho scelto non esiste più, vorrei poterla spostare di qualche anno, vorrei poter dire, scusatemi, ho sbagliato, perdonatemi, ma non sono fatta per queste cose.
Ho divagato? No, forse no, forse è qui il nocciolo della questione.
Ostento sicurezza con i conoscenti, ma alla fin fine avete ragione voi quando parlate di insicurezza e poca chiarezza verso me stessa, ho perennemente bisogno di conferme.
Sono sempre li a dire che non mi importa del giudizio della gente, assolutamente falso se analizzo il mio comportamento. Mi vanto della mia chiarezza nei rapporti di amicizia, questo è apparentemente vero, ma sono una stronza in realtà. Ho sempre voluto fare la ribelle illudendomi di voler essere diversa, quando invece il mio esser tale serviva solo a farmi accettare dagli altri, a farmi vedere particolare e quindi interessante. Mamma mia che casino mentale, come faccio ad uscirne? Perchè non riesco a trovare una zona di quiete? Vorrei tanto stare tranquilla, godere di quello che ho, ma non ci riesco. Vorrei riuscire ad apprezzare e vivere delle cose semplici della vita, ma mi è impossibile. Ora per esempio, mentre scrivo, mi dico che quell'altra storia deve finire non al più presto, ma adesso, ma so già che quando lo rivedrò e lui mi abbraccerà, gli si illumineranno gli occhi, io non saprò resistere. Dipendenza, è dipendenza da sentirsi speciali, dall'avere potere su un'altra persona. In questo strano rapporto so bene di essere in una posizione di "vantaggio", so bene che le sue motivazioni nel tradire la sua compagna sono molto forti, giuste, giustificate, la sua lei è stata avvisata più volte, per anni e lui è andato a cercar altrove ciò che lei non vuole o non può dargli, si è quindi lasciato trasportare da questa nostra storia, e si sente tranquillo con la propria coscienza. Io no, o non dovrei, io ho tutto, mio marito mi ama, mi rispetta, mi desidera come il primo giorno, è una brava persona, rispettata e stimata, è in gamba, un gran lavoratore, ama la nostra famiglia, onesto, cacchio non se lo merita proprio lo so. Solo che, solo che, ho sbagliato tutto, ma proprio tutto nella vita. E non sto facendo altro che seminare per fare ancora peggio. In questi giorni sono state prese decisioni che non faranno altro che avvicinarmi ancora di più all'altro, per il quale onestamente non provo molto, sento solo una dipendenza alle sue attenzioni, al nuovo, mi piace leggere sulla sua faccia il piacere che gli so dare, gli occhi sognanti di chi non provava queste cose da tempo, vedere quanto è incredulo di vivere emozioni così forti. Ma finirà, lo so che finirà, solo che ho paura che non riuscirò mai più a sentirmi tranquilla con me stessa, solo che ho paura che poi verrà qualcun'altro. Ho spezzato per sempre il patto di fedeltà e quando penso allo spirito con cui ho preso le mie decisioni, a quel che pensavo quando ho conosciuto mio marito, a quanto ci sentivamo speciali per aver avuto la fortuna, l'enorme fortuna di esserci incontrati, non mi riconosco più.