Concordo col grassetto
Io non dico che le cose DEVONO stare per tutti a modo mio, assolutamente no! Solo che non bisognerebbe dare per scontato che siano solo in un modo.
Io SONO gelosa del mio uomo. Io vorrei che fosse tutto per me... solo che PER ME, a mio parere, IMHO, la maggiore e migliore unione (non possessione, nessuno è mio nè io sono di proprietà altrui)col mio compagno passa attraverso il riconoscimento che a me garba andare a letto con qualcuno, casomai, e che capisco che garbi anche a lui.
E la migliore e più profonda comprensione e confidenza col mio uomo la raggiungo dicendoci queste cose, ammettendole con noi stessi, tra me e lui.
Bastare, non bastare... ti dirò, una delle cose che mi hanno portato un pò alla volta verso certi discorsi è il pensiero che in nessun caso, in NESSUN caso, io posso "bastare" totalmente a una persona... nè qualcun altro potrà togliermi il desiderio e il bisogno di avere amicizie, lavoro, interessi, famiglia, hobby. Lo so che il sesso è un'altra cosa. Ma rimane il fatto che con tutto l'amore che posso provare, se il mio uomo ritiene che io non debba sentire più bisogno di quelle cose, sta fresco... da lì al riconoscere che un desiderio fisico non deriva necessariamente da mancanze del nostro amore, ma semplicemente da un desiderio fisico, il passo è stato non breve ma neppure incredibilmente lungo.
Ripeto, è un sentiero che ho percorso IO e che non ho alcuna presunzione debba o possa andare bene PER TUTTI.
Solo che continuo a dire che è un sentiero che per qualcuno può andare bene, e non solo per maniaci e ninfomani. Il sesso e la possibilità di farlo sono in fin dei conti UNO delgi aspetti della coppia che io ho in mente. Per me, la parte più difficile e l'obiettivo più alto sono raggiungere la confidenza e la sincerità e la fiducia tali epr cui una botta e via non sia catastrofica.
Assumere colpe che non sono mie... quello che dicevo era che, nel momento in cui io credo che ci sia confidenza col mio uomo, se mi mente io gli chiedo: "che bisogno avevi di mentirmi?" e mi chiedo se è stato un problema suo, o se io ho impedito la comunicazione. Io credo nell'assumersi le proprie responsabilità, punto.