A 9 anni io e i miei amici andavamo in pineta, ci spogliavamo nudi e giocavamo.
I genitori non sapevano nulla, non immaginavano nulla, stavano seduti sulla panchina.
Lo facevamo di nascosto.
A 11 giocavo a nascondino la sera, avevamo l'ora di rientro, ma se volevamo potevamo fare qualsiasi cosa.
Una mia amica ogni sera limonava con uno diverso. I genitori non sapevano niente.
Io avrei voluto fare "tutto" a partire dai 12, ma non beccavo niente, a differenza di altri miei amici un po' più grandicelli che potevano già andare in discoteca la domenica pomeriggio.
In terza media c'era già chi faceva sesso e ricordo delle foto di nudo di una ragazza di seconda che si era fatto un mio compagno.
Quelle di 15 ci sembravano grandi e non ci filavano di striscio, di solito uscivano con ragazzi più grandi di loro.
Avevo una compagna in terza media che usciva con quelli che avevano la macchina.
Malgrado l'intenzione ho cominciato a piacere alle ragazze a 16 anni, prima ero troppo infantile.
Mia moglie aveva 17 anni quando andammo insieme in vacanza da soli e non ero il suo primo ragazzo fisso, a 14 anni stava con uno di 20, per dire.
Prima di lei avevo un'altra ragazza. Ricordo che mio padre ci prestò casa sua, per stare più comodi, perché in auto non era il massimo.
Un'altra mia tipa aveva avuto la sua prima esperienza anale a 15 anni.
Il suo primo pompino a 11.
Gli ormoni si scatenano a quell'età, e in contemporanea le prime ribellioni.
I genitori escono dalla tua vita, io mi vergognavo pure di farmi vedere insieme a mia madre, questo poteva essere di dileggio presso i miei coetanei.
CI preoccupiamo del sesso, ma all'epoca il problema principale era la droga.
Circolava già alle medie. Il secondo problema era il bullismo, la violenza che serpeggiava tra i coetanei, le prese in giro (si arrivava alle mani e agli sputi, e una volta un ragazzino mi minacciò col coltello).
I pedofili: le mamme dell'epoca erano ignoranti, non percepivano l'esistenza di questo problema, e quindi racconti in merito ne ho raccolti.
Questo è quello che ricordo del mio periodo.
I ragazzini di oggi sono mediamente più protetti da adulti consapevoli ma restano molto da soli e accedono ai contenuti pornografici che offre internet senza troppi problemi, usano tantissimo i social network (per chi li conosce sa di quali contenuti sto parlando).
I genitori dovrebbero fornire l'assistenza necessaria per garantire la pluralità di informazioni che un web dove si usa il verbo "escile" troppo spesso non può garantire.
Non parlare di sesso con i propri figli, anche ad età in cui sembrano ancora bambini, far finta che non esistano le pulsioni è per me sbagliato. Se questo vuol dire anche assecondarli nella ricerca del sesso perché no.
Non sto parlando solo di un rapporto completo, che può avvenire a 14 come a 20 ma di sesso, che può anche essere petting o altro, che richiede intimità.
Non è facile, lo ammetto, ma è necessario.