Uno non si sveglia la mattina e decide di tradire. E' una cosa in cui ci si finisce dentro giorno dopo giorno, senza quasi accorgersene. La presa di coscienza arriva con la prima manifestazione fisica di quanto sta accadendo, con un bacio o con un rapporto sessuale. A quel punto si ha la consapevolezza della situazione e si deve decidere se proseguirla o interromperla. L'esito della decisione dipende da molteplici fattori, se la situazione piace molto, difficilmente si opterà per interromperla. Del resto l'impressione del momento è che non si sta facendo male a nessuno andando avanti, mentre interrompendo ci staranno male le due persone coinvolte, incluso se stessi.
La relazione clandestina diviene come una dipendenza, un ritorno alla spensieratezza adolescienziale, dove il sentimento viene vissuto senza condizionamenti, problemi, obblighi, ma soltanto con il desiderio reciproco di stare bene e di farsi bene fregandosene del resto del mondo. La partner ufficiale diviene quasi il genitore severo che ti riporta ai tuoi obblighi e alle tue responsabilità.
Poi arriva il giorno che si viene scoperti. Crolla tutto addosso, sia la vita reale che quella segreta. La vita segreta è quella che crolla più facilmente proprio perchè non è più segreta e perde la sua magia, diviene qualcosa di cui si deve ora rispondere a tutti responsabilmente. La vita reale invece è stata costruita sui mattoni e non viene giù facilmente, per questo il traditore, se esiste ancora una strada, farà di tutto per tornarci, perchè quella è la sua casa.
Avrà imparato la lezione? Avrà compreso il suo sbaglio?
La dinamica non è poi così differente da quella del tossicodipendente che una mattina si sveglia in ospedale per essere appena sopravissuto ad una overdose. Ha scampato il pericolo. E sicuramente starà lontano dal pericolo di ricaderci almeno finchè dura la paura del rischio corso.
Certo la nostalgia di quel mondo segreto gli resterà per tutto il resto della vita. Ma se la botta, che non lo ha ucciso e quindi lo ha rafforzato, ha avuto la naturale conseguenza di farlo crescere, di fargli capire che non esiste un piacere senza un contraltare, allora forse sarà divenuto abbastanza maturo da non mettere più a rischio ciò per cui ha vissuto e continua a vivere.