Non so se si è capito, ma io non sono un tipo che dà molto credito alle chiacchere, alle cose dette, a quelle non dette, e via discorrendo, che somigliano molto a faccende di comari commarò che a cose reali.
A me piace ragionare su quello che le persone fanno.
Qua c'è gente che basandosi su dichiarazioni, su parole, non ha esitato a crocifigggere una donna che probabilmente non ha fatto niente di concreto col suo presunto amante.
Non sto dicendo, bada bene, che non ci siano problemi, e anche gravi, sto dicendo che nei processi alle intenzioni io andrei molto cauto.
Le stesse persone si sono rotolate svariatissime volte nella realtà, non nella finzione, tra le lenzuola coi loro amanti reali, non virtuali.
Ma lo hanno fatto senza dire male dei rispettivi, vuoi mettere

tutta un'altra faccenda...
E a me sta cosa sà tanto si sottilissima ipocrisia.
Poi ci sarebbe da discutere sugli errori che le persone fanno, sul sistema di comprenderli, su come porvi rimedio, su come espiare, su cosa significa la parola "pentimento".
Ma questo presuporrebbe che qualcuno uscisse dalla visione personale e personalistica della faccenda, cosa non facile credo.