Avete in mente qualcuno/a ?

Stato
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O

Old Fa.

Guest
Lettrice ha detto:
Ok non ho intenzione di tradire...anche se ultimamente avverto un cambiamento nel mio compagno che mi puzza un po'...comunque, ho avuto un colloquio recentemente per un lavoro...e il tizio m'ha proprio "ingrifata"...al secondo colloquio la settimana scorsa peggio ancora.anche perche' eravamo nel suo ufficio e io ho un'immaginazione parecchio viva ..sta di fatto che ho accettato il lavoro...non per lui...sono mecenaria ho accettato per soldi...quindi se le cose dovessero andar male nella mia relazione credo di avere il "canottino di salvataggio"...
Sul lavoro non vale.

Anch'io se avessi una ragazza come capo, ... forse forse sceglierei, ... l'eccitazione del "Boss".

Credo sia più giusto per testarci da soli, ... avere la stessa posizione, almeno, ... che non s'intreccino con il lavoro, ... diciamo diretto. Essere affascinate dal Boss presuppone una posizione inferiore di partenza, ... a me piacciono le cose uguali in terreni neutri.

PS: comunque, è vero che non posso saperlo visto che sono 15 anni che non devo leccare il culo a nessuno. Peccato, ... ero bravo
 
N

Non registrato

Guest
Fa. ha detto:
Avete oggi in mente qualcuno/a con cui tradireste, .... o comunque, sareste disposti a fare la parte dell'amante ?

Una persona con la quale infrangereste subito le "regole comuni", ... pensandoci un po', ... ma giusto per proforma ?

Si, ci sarebbe.


Anzi, c'è.

Perchè usare il condizionale.


E' una idea, è una assoluta astrazione questa persona,vorrei essere capace di amarla senza rincondurla a quello che inevitabilmente accade nella realtà: Attese, disillusioni, illusioni,problemi, ansie, vorrei viverla nel bene, attraverso il bene e basta.

Senza riempirla di connotazioni romantiche,senza correre il rischio di farmi del male, di farle del male.

Senza forzature, senza paure.

Amarla e basta. Amarla senza chiedere il conto. Amarla gratuitamente.
Amare la sua gioia di vivere e quello che che gioia non è.

Tutto è incominciato assolutamente per caso, questa ha messo in moto il mio immaginario, non le speranze, e nemmeno le aspettative, è come se si fosse tutto "cristallizzato"in me.

Adolescenziale vero?

E che mi importa, del resto è la fantasia che alimenta la passione, cos'altro ?

La passione non è cieca, e visionaria semmai, quindi ora funzionerà cosi.

Bisognerebbe avere il coraggio il cogliere quel fiore , ma poi altrettanto bisognerebbe averne per coglierlo sull'orlo di quel precipizio...è li' che crescono i fiori piu' belli.

Paura di amare che ha reso cristallo tutto.
 
O

Old Fa.

Guest
Non registrato ha detto:
....Adolescenziale vero?.......
Non c'é dubbio che lo sia.

Però è quello che vorebbero poter ritrovare tutti, ... io cederei 10 anni di vita, ... cosa me ne faccio di 10 anni in più se non riesco a trovare quel sentimento adolescenziale, senza quelle rotture di balle pazzesche come oggi pare che molti non riescano a farne a meno.

Accidenti se la ami Non registrato,

... questa cosa merita, ... fanculo se ci si brucia, ... meglio così, ... che in un forno crematorio con il teschio ingolfato di storie incasinate.

PS: se mi dovesse capitare, ... non avrei alcun problema a spararmi come un missile atomico su una storia simile. 5 minuti in una storia come la tua, ... basterebbero per prendere una boccata d'ossigeno ... ossigeno vero.
 
N

Non registrato

Guest
Fa. ha detto:
Non c'é dubbio che lo sia.

Però è quello che vorebbero poter ritrovare tutti, ... io cederei 10 anni di vita, ... cosa me ne faccio di 10 anni in più se non riesco a trovare quel sentimento adolescenziale, senza quelle rotture di balle pazzesche come oggi pare che molti non riescano a farne a meno.

Accidenti se la ami Non registrato,

... questa cosa merita, ... fanculo se ci si brucia, ... meglio così, ... che in un forno crematorio con il teschio ingolfato di storie incasinate.

PS: se mi dovesse capitare, ... non avrei alcun problema a spararmi come un missile atomico su una storia simile. 5 minuti in una storia come la tua, ... basterebbero per prendere una boccata d'ossigeno ... ossigeno vero.

Ecco... vedi..Fa.., non è certo che io possa amare questo fiore, di certo so come lo vorrei amare.

Mi hai fatto ridere con la storia del missile atomico..è vero..è proprio cosi...queste meraviglie di accadimenti sono come dei missili, o li strappi da quel suolo di Vita e te li rubi, anche solo per un attimo e chissefrega....oppure li congeli.

Ecco, si, Li congeliamo. Li lasciamo li, come i cristalli di cui sopra, e ce li ammiriamo, li coccoliamo,senza la paura del Reale.

Sai quante volte li ho strappati?

Non poche, ma nemmeno moltissimi.

E se la domanda è " me ne sono pentita?"

La risposta è una sola: MAI.


Perchè io sono il risultato anche di questi cristalli che a volte si sono trasformati in fiore.
 

Bruja

Utente di lunga data
leggendo....

Mi pare che si stia scrivendo quasi una prosa poetica, quella che era normale fino a pochi anni fa negli scambi epistolari. E' un piacevole intermezzo

Per intenderci siamo sul piano delle affinità elettive e del pensiero amoroso sublimato che vive di vita e sensazioni proprie e spesso unitalerali.

Che posso dirvi, l'augurio è di restare su quel piano, perché fin quando sono pulsioni dell'anima, abbiamo dei gioiellini letterari e pregevoli voli dello spirito, una volta realizzate le ambizioni ed i desideri, tutto diventa giocoforza più passionale e concreto, ma anche tanto più banale e pedestre, come è nell'ordine delle cose.
Inoltre ci deve essere una regola aurea, che il sesso sia fatto con coinvolgimento emozionale reciproco sincero e sentito, allora è stupendo, diversamente, uno dei due fa buona ginnastica da camera, e che si verifichi non è neppure un evento raro.
Bruja
 
N

Non registrato

Guest
Bruja ha detto:
Mi pare che si stia scrivendo quasi una prosa poetica, quella che era normale fino a pochi anni fa negli scambi epistolari. E' un piacevole intermezzo.

Per intenderci siamo sul piano delle affinità elettive e del pensiero amoroso sublimato che vive di vita e sensazioni proprie e spesso unitalerali.

Che posso dirvi, l'augurio è di restare su quel piano, perché fin quando sono pulsioni dell'anima, abbiamo dei gioiellini letterari e pregevoli voli dello spirito, una volta realizzate le ambizioni ed i desideri, tutto diventa giocoforza più passionale e concreto, ma anche tanto più banale e pedestre, come è nell'ordine delle cose.
Inoltre ci deve essere una regola aurea, che il sesso sia fatto con coinvolgimento emozionale reciproco sincero e sentito, allora è stupendo, diversamente, uno dei due fa buona ginnastica da camera, e che si verifichi non è neppure un evento raro.
Bruja

Si conosce qualche altro strumento per riempire l'attesa dell'eventuale dell'incontro?

Certo che è un gioco letterario, e anche di modestissima espressione come in questo caso, secoli di letteratura ci hanno insegnato che è un modo, questo, per sublimare la realtà, per rendercela meno ruvida, piu' accogliente.

Non so se augurarmi ancora che questo si possa trasformare in passione;questa rischierebbe la condanna di conoscere e anche la voglia di afferrare,la voglia di possedere.

Ma il rischio e nella vita. diversamente si chiamerebbe morte.

E' l'intervallo di questo momento che concede maggiore libertà alla fantasia certamente unilaterale spesso, ma necessaria in questa fase.



importante credo,è che tutto questo non si traduca in alienazione da se stessi, alienazione dalla realtà, idealizzando eccessivamente l'idea che dell'altro ci stiamo costruendo.

E' un gioco di equilibri con noi stessi, con i nostri tempi, con le nostre modalità,che hanno l'ambizione di conoscere e di fortificare quello che desideriamo davvero, e di riconoscere quello che non desideriamo.

Puo' anche non essere solo ginnastica solipsistica da camera...dipende tutto da una serie di variabili che solo Vivendo, e non solo trascrivendo,andremo a conoscere.

A Bruja, testimone virtuale ma non per questo meno attenta , il mio saluto.
 
O

Old Albatros

Guest
Adolescenziale

I tuoi sentimenti, la tua descrizione, gli impulsi elettrici delle tue emozioni: tutto questo a me è capitato. E' durato 18 anni. Poi non so cosa sia accaduto e dal paradiso mi sono trovato all'inferno. Un volo e uno schianto senza fine. Ho capito che quanto più si sale in alto, tanto più ci si fa male quando si cade. Eppure lo rifarei. E comunque non smetterò mai di riprovare a farlo e di rimettermi a salire.
Non è adolescenziale. Lo sarebbe se non si fosse pienamente consapevoli di quello che si vuole e, soprattutto, di quello che si rischia. La consapevolezza rende questa una scelta di vita ben precisa.
L'esperienza dona invariabilmente consapevolezza e porta a due tipi di atteggiamenti: quello cinico-prudenziale e quello romantico-ardito. Mi piace pensare di collocarmi nella seconda fascia. La stessa in cui credo ti trovi anche tu.
Un abbraccio

Non registrato ha detto:
Si, ci sarebbe.


Anzi, c'è.

Perchè usare il condizionale.


E' una idea, è una assoluta astrazione questa persona,vorrei essere capace di amarla senza rincondurla a quello che inevitabilmente accade nella realtà: Attese, disillusioni, illusioni,problemi, ansie, vorrei viverla nel bene, attraverso il bene e basta.

Senza riempirla di connotazioni romantiche,senza correre il rischio di farmi del male, di farle del male.

Senza forzature, senza paure.

Amarla e basta. Amarla senza chiedere il conto. Amarla gratuitamente.
Amare la sua gioia di vivere e quello che che gioia non è.

Tutto è incominciato assolutamente per caso, questa ha messo in moto il mio immaginario, non le speranze, e nemmeno le aspettative, è come se si fosse tutto "cristallizzato"in me.

Adolescenziale vero?

E che mi importa, del resto è la fantasia che alimenta la passione, cos'altro ?

La passione non è cieca, e visionaria semmai, quindi ora funzionerà cosi.

Bisognerebbe avere il coraggio il cogliere quel fiore , ma poi altrettanto bisognerebbe averne per coglierlo sull'orlo di quel precipizio...è li' che crescono i fiori piu' belli.

Paura di amare che ha reso cristallo tutto.
 

Bruja

Utente di lunga data
ipse dixit

La conclusione potrebbe essere quella di sempre............ più che l'oggetto del desiderio in sé, è il desiderarlo che ci fa esprimere il meglio delle nostre capacità umane.
In fondo tutto si riduce a desiderare il desiderio che è stimolo assoluto di ogni nostra creazione emozionale.
Auguro a tutti, nonostante le visissitudine della vita siano spesso non incoraggino, di provarle fino alla fine della propria esistenza.......... il desiderio in sé é una forma di speranza.
Buona settimana
Bruja
 
N

Non registrato

Guest
Albatros ha detto:
I tuoi sentimenti, la tua descrizione, gli impulsi elettrici delle tue emozioni: tutto questo a me è capitato. E' durato 18 anni. Poi non so cosa sia accaduto e dal paradiso mi sono trovato all'inferno. Un volo e uno schianto senza fine. Ho capito che quanto più si sale in alto, tanto più ci si fa male quando si cade. Eppure lo rifarei. E comunque non smetterò mai di riprovare a farlo e di rimettermi a salire.
Non è adolescenziale. Lo sarebbe se non si fosse pienamente consapevoli di quello che si vuole e, soprattutto, di quello che si rischia. La consapevolezza rende questa una scelta di vita ben precisa.
L'esperienza dona invariabilmente consapevolezza e porta a due tipi di atteggiamenti: quello cinico-prudenziale e quello romantico-ardito. Mi piace pensare di collocarmi nella seconda fascia. La stessa in cui credo ti trovi anche tu.
Un abbraccio

Albatros, 18 anni sono troppi effettivamente. mi potrebbero bastare 18 sec . per trovare la forza di eliminare istantaneamente qualsiasi ambizione mal riposta.

Non per orgoglio sai, ma per difesa e rispetto della mia persona. Questo invece l'ho imparato quasi in 18 anni.

Ti chiedo, ma sei certo che avresti voglia di ripercorre la stessa altezza, nello stesso tempo, anche per un oggetto d'amore diverso da quello per cui il tonfo fu cosi doloroso?
Come mai , allora, non ti sei fermato prima? ne hai compreso i motivi?
 
O

Old Albatros

Guest
Gli uccelli hanno la testa dura.....

18 secondi per eliminare un'ambizione mal riposta? La mia non era un'ambizione mal riposta. Oppure, come ho scritto nell'oggetto, non ho capito il senso della tua frase. Quella vissuta con mia moglie è stata una storia d'amore che mi ha coinvolto totalmente e che mi ha dato emozioni intensissime fino all'ultimo momento. Lei era la donna della mia vita, il centro dell'universo e abiamo spinto ogni emozione al massimo. Eravamo stupiti noi stessi di quello che provavamo dopo tutti quegli anni. Spesso le bimbe erano intruse. Sembravamo due fidanzati. Potrei continuare a pennellare all'infinito ma le parole non renderebbero mai l'idea e i colori sarebbero solo lontani parenti di quelli reali. Poi, ad un certo punto si è rotto qualcosa. Purtroppo solo in lei. Io mi sono schiantato senza nemmeno avere il tempo di imboccare un sentiero che mi facesse scendere da quella vetta con una minima dolcezza. Sono caduto a volo d'angelo da un'infinità di metri.
Mi chiedi se ho voglia di ripercorrere la stessa altezza per un altro amore. Sì. Assolutamente. Non solo ne ho voglia, ma ne ho bisogno.
Come facevo a fermarmi prima? Io ero felice, ero una persona felice quando è crollato tutto. Per quale motivo avrei dovuto rallentare prima. Forse la domanda è come diavolo ho fatto a non accorgermene prima. Non lo so. Lei credo si sia sdoppiata in una sorta di schizofrenia perfetta. Pochi giorni prima della rottura, quando lei già mi tradiva da un bel po', ricordo che passeggiavamo in un centro commerciale, abbracciati e felici. Le bimbe, come spesso accadeva, si tagliavano le vene dalla noia perché noi eravamo presi dalle nostre tenerezze. Ad un certo punto lei mi si è messa davanti, mi ha abracciato forte, poi mi ha allontanato tenendomi le mani e mi ha detto con le lagrime agli occhi che aveva appena avuto il presentimento che io l'avrei lasciata per un'altra donna molto più giovane di lei. L'ho rassicurata: le altre donne vecchie o giovani erano assolutamente trasparenti. Poi avevamo anche momenti di stanchezza e di scontro, ma quelli li abbiamo sempre avuti. Non me ne sono accorto. Non so dirti come sia stato possibile.
Sui motivi mi ci sono arrovellato per mesi. Mi sono ripromesso di non pensarci più perché in realtà non c'è un motivo. Invece continuo spesso a pensarci. Non so risponderti neppure a questa domanda. Lei prima mi ha rinfacciato un'infinità di miei errori, ma quando glie li smontavo con calma facendole capire che quegli episodi o erano inventati di sana pianta o erano ingigantiti ad arte, lei invariabilmente concludeva affermando che ogni domanda è inutile e che ricostruire il passato è ozioso: lei è cambiata, le cose cambiano e cambiano le persone. Non crede più alle stesse cose che credo io. Non si è mai divertita e non è mai stata se stessa per far contenti gli altri, prima i genitori e poi me. Incastrata in mille ruoli, da figlia a fidanzata, moglie e madre. Sicché al cospetto di questi argomenti sono finite le mie parole. I motivi, come vedi, non li ho compresi.

Non registrato ha detto:
Albatros, 18 anni sono troppi effettivamente. mi potrebbero bastare 18 sec . per trovare la forza di eliminare istantaneamente qualsiasi ambizione mal riposta.

Non per orgoglio sai, ma per difesa e rispetto della mia persona. Questo invece l'ho imparato quasi in 18 anni.

Ti chiedo, ma sei certo che avresti voglia di ripercorre la stessa altezza, nello stesso tempo, anche per un oggetto d'amore diverso da quello per cui il tonfo fu cosi doloroso?
Come mai , allora, non ti sei fermato prima? ne hai compreso i motivi?
 
N

Non registrato

Guest
Fa. ha detto:
Sul lavoro non vale.

Anch'io se avessi una ragazza come capo, ... forse forse sceglierei, ... l'eccitazione del "Boss".

Credo sia più giusto per testarci da soli, ... avere la stessa posizione, almeno, ... che non s'intreccino con il lavoro, ... diciamo diretto. Essere affascinate dal Boss presuppone una posizione inferiore di partenza, ... a me piacciono le cose uguali in terreni neutri.

PS: comunque, è vero che non posso saperlo visto che sono 15 anni che non devo leccare il culo a nessuno. Peccato, ... ero bravo
T'ho capito Fa ma dove cavolo vuoi che mi vada a cercare l'amante con una bimba di 6 mesi...al supermercato!!...infatti una volta beccai un tizio niente male al supermercato... reparto freezer gente e' li che si incontrano i single generazione 4 salti in padella!!!
Comunque non e' il mio boss lui fa solo i colloqui...comunque l'ho rivisto oggi mio primo giorno di lavoro:)..portava una camicia gialla e una cravatta verde e come d'incanto la mia fantasia s'e' spenta...non tollero queste combinazioni quasi tedesche...senza offesa nel caso in cui ci fosse un tedesco...
Lettrice
 

Bruja

Utente di lunga data
Albatros

Ho riletto più volte il tuo ultimo post e c'è una frase che mi ha colpito profondamente.......

"Non si è mai divertita e non è mai stata se stessa per far contenti gli altri, prima i genitori e poi me. Incastrata in mille ruoli, da figlia a fidanzata, moglie e madre. Sicché al cospetto di questi argomenti sono finite le mie parole. I motivi, come vedi, non li ho compresi."

Incastrata???? Ma i 18 anni felici sono stati veri o costretti? I vostri momenti idilliaci chi glieli ha imposti?
Scusa ma tutte le persone hanno più o meno problemi di "esaudire" le aspettative dei genitori, del fidanzato/a, del coniuge............. fa parte dell'ordine delle cose, se una persona assume quel ruolo in modo schiavizzante o subalterno è soprattutto una questione di carattere.
Non entro nel merito, ultimamente preferisco non leggere oltre quanto scritto, e nel tuo caso non lo dico per prendere le tue difese, ma mi pare pretestuoso che, quand'anche lei avesse queste motivazioni, a saldare il conto delle sue insoddisfazioni debba essere tu e la tua vita.
Comprendo che tu abbia capito le ragioni del suo atteggiamento, ma comprendere non vuol dire avallare e, soprattutto, non essendo tu un marito prevaricante ed oppressivo mi diventa difficile pensare che lei sia stata nel vostro matrimonio di 18 lunghi anni una vittima................ se lo è stata è perchè era vittima di sé stessa, anzi se ora trova "ozioso" rivangare il passato, maggiormente dovrebbe capire che quel passato non ha potuto essere cambiato per la sua ignavia.
Bruja
 
O

Old Albatros

Guest
Brujia

Sì Bruja, cose vecchie, trite e ritrite che sul mio thread ho scritto molto più in dettaglio fino a farmi venire la nausea. Qui le ho ripetute in pillole per rispondere alle demande di "non registrato". Le tue considerazioni sono le stesse che ho fatto io a suo tempo, quando poi mi sono determinato a chiedere la separazione. Del resto o mia moglie è stata per 18 anni un'attrice degna di hollywood / una santa degna d competere con Madre Teresa, oppure erano banalmente alibi costruiti a arte per giustificare le sue azioni. Dopo che per qualche mese ho preso in seria considerazione anche la prima barra seconda ipotesi (pensa te! Infatti ricorderai come stavo, no?), alla fine ho propeso con decisione per la seconda.
Non so che tipo di marito io sia stato. Non posso affermare di non essere stato prevaricante. Lei forse però così mi ci ha visto per davvero: io, in ogni caso, sono certo di avere le mie responsabilità. Ma tutto questo ormai non mi interessa più. Io l'ho amata profondamente. Quanto profondamente posso saperlo solo io e non trovo parole per descriverlo. Se in alcuni casi sono stato prevaricante e oppressivo ero in buona fede e bastava farmelo notare. Questo sì che posso dirlo con assoluta certezza. Il resto non ha importanza.
Stai tranquilla, non ho bisogno di difese. Non mi sento vittima Bruja. Mi ci sono sentito per un po' di tempo, lo ammetto. Ammetto anche di aver tentato di usare questo sentimento come fosse una cambiale da riscuotere e se lei me lo avesse consentito lo avrei anche fatto. Non ne vado fiero ma credo sia umano. Del non avermi consentito di riscuoterla, quella cambiale, le sarò eternamente grato.
Ora ho imparato a convivere con un dolore che va e viene a suo piacimento. Un dolore sordo che non riesco a razionalizzare. Ci convivo e, ti assicuro, mi sento immune da ogni tentazione di vittimismo, cerco di non voltarmi più indietro e ho accelerato il passo per proseguire il mio cammino.

Bruja ha detto:
Ho riletto più volte il tuo ultimo post e c'è una frase che mi ha colpito profondamente.......

"Non si è mai divertita e non è mai stata se stessa per far contenti gli altri, prima i genitori e poi me. Incastrata in mille ruoli, da figlia a fidanzata, moglie e madre. Sicché al cospetto di questi argomenti sono finite le mie parole. I motivi, come vedi, non li ho compresi."

Incastrata???? Ma i 18 anni felici sono stati veri o costretti? I vostri momenti idilliaci chi glieli ha imposti?
Scusa ma tutte le persone hanno più o meno problemi di "esaudire" le aspettative dei genitori, del fidanzato/a, del coniuge............. fa parte dell'ordine delle cose, se una persona assume quel ruolo in modo schiavizzante o subalterno è soprattutto una questione di carattere.
Non entro nel merito, ultimamente preferisco non leggere oltre quanto scritto, e nel tuo caso non lo dico per prendere le tue difese, ma mi pare pretestuoso che, quand'anche lei avesse queste motivazioni, a saldare il conto delle sue insoddisfazioni debba essere tu e la tua vita.
Comprendo che tu abbia capito le ragioni del suo atteggiamento, ma comprendere non vuol dire avallare e, soprattutto, non essendo tu un marito prevaricante ed oppressivo mi diventa difficile pensare che lei sia stata nel vostro matrimonio di 18 lunghi anni una vittima................ se lo è stata è perchè era vittima di sé stessa, anzi se ora trova "ozioso" rivangare il passato, maggiormente dovrebbe capire che quel passato non ha potuto essere cambiato per la sua ignavia.
Bruja
 
F

Fedifrago

Guest
epperò...

Ci sta anche che una persona, in modo inconsapevole, si cali nei vari ruoli che la vita le propone senzaa accettarli fin in fondo, ovvero senza scegliere quel ruolo.

Quanti non son mai cresciuti? Quanti ancora, pur essendopadri/madri, ancora sono o si sentono solo figli, quindi con pretese di attenzioni, di assunzioni altrui di responsabilità, di farsi "guidare".
Questo finchè un qualche equilibrio si rompe e, a volte, per interposte persone. Si crede allora di scegliere finalmente del nostro destino, mentre in realtà si cerca solo, e spesso in modo errato, di scrollarsi di dosso i vecchi ruoli che non sentiamo più nostri, che sentiamo imposti dalle circostanze, anche se fino ad allora non li abbiamo avvertiti così e li abbiamo vissuti serenamente, forse, come dice Bruja, con un pò di ignavia.

Quanti han reale consapevolezza di sè, sanno chi sono veramente e cosa desiderano o, almeno, se lo chiedono?
 
O

Old Albatros

Guest
Infatti

Sottoscrivo tutto il tuo post, Fa. Infatti penso che il problema è stato proprio la rottura di un equilibrio. Siamo esseri umani, complessi e fragili. Ci può stare tutto, anche l'egoismo di far pagare ad altri, oltre che a se stessi, la propria immaturità ed incnsapevolezza. Ma quando si mettono al mondo dei figli, allora la ragione dovrebbe prendere il sopravvento e contrastare quell'egoismo che potrebbe segnare per sempre la vita di creature innocenti. Il che non significa necessariamente prendersi la propria croce ed immolarsi sul Golgota di un matrimonio nel quale non si crede più, per carità. Significa porre in essere tutti i comportamenti idonei a rendere le ferite inferte agli altri, creature innocenti in particolare, il meno profonde possibile. Almeno questo è lecito aspettarselo, non credi?

Fedifrago ha detto:
Ci sta anche che una persona, in modo inconsapevole, si cali nei vari ruoli che la vita le propone senzaa accettarli fin in fondo, ovvero senza scegliere quel ruolo.

Quanti non son mai cresciuti? Quanti ancora, pur essendopadri/madri, ancora sono o si sentono solo figli, quindi con pretese di attenzioni, di assunzioni altrui di responsabilità, di farsi "guidare".
Questo finchè un qualche equilibrio si rompe e, a volte, per interposte persone. Si crede allora di scegliere finalmente del nostro destino, mentre in realtà si cerca solo, e spesso in modo errato, di scrollarsi di dosso i vecchi ruoli che non sentiamo più nostri, che sentiamo imposti dalle circostanze, anche se fino ad allora non li abbiamo avvertiti così e li abbiamo vissuti serenamente, forse, come dice Bruja, con un pò di ignavia.

Quanti han reale consapevolezza di sè, sanno chi sono veramente e cosa desiderano o, almeno, se lo chiedono?
 
F

Fedifrago

Guest
Hai giustamente usato il condizionale, si dovrebbe.

Ma si ritorna sempre punto a capo: si è consapevoli del male che si fa, o si ritiene, con autoassoluzione o reali scusanti poco importa, che lenire il proprio male di vivere debba essere prevalente rispetto a tutto? La prima giustificazione che ci si da è quella che se non si vive bene in una determinata situazione, è proprio chi ci sta vicino che ne soffre come e più di noi! Da qui certi comportamenti "deviati" che col far star bene o meno male i nostri cari, poco avrebbero a che fare.

Nell'ottica di ritrovare un proprio equilibrio, quell'egoismo potrebbe anche esser ritenuto "sano"? Forse...
 
O

Old Albatros

Guest
Sanità

Sano, certo, dal proprio punto di vista lo è. Mia moglie ha preso di recente una nuova abitudine: quando le bimbe stanno dai nonni (come in questo periodo) o con me (quando sono stato in ferie), si assenta prolungatamente non facendo proprio ritorno a casa, nè andando a visitarle dai nonni (ha litigato con tutti). E' arrivata anche a 7 giorni di assenza nei quali è rimasta in contatto con le figlie via cellulare. Naturalmente le bimbe sanno della separazione, ma hanno preso a fare domande su questo atteggiamento "materno". Lei risponde loro affermando che "la mamma ha bisogno di riposare. Il riposo fa stare meglio la vostra mamma e se la mamma sta meglio, starete meglio anche voi".
E' una questione di punti di vista, Fedifrago. Dal mio, questo egoismo, non è sano per niente!

p.s. giusto per fugare sospetti legittimi: la mia convinzione, ti assicuro, non è legata minimamente al dolore e alla gelosia che scaturiscono dal sapere benissimo cosa fa mia moglie quando sparisce. Dal mio egoistico punto di vista, ormai, il non averla tra i piedi mi fa solo star bene, anche perché, per fortuna,
non me ne sto certo a casa solo a disperarmi tra rabbia, rimpianti e ricordi e ad affogare tutto nell'alcool


Fedifrago ha detto:
Hai giustamente usato il condizionale, si dovrebbe.

Ma si ritorna sempre punto a capo: si è consapevoli del male che si fa, o si ritiene, con autoassoluzione o reali scusanti poco importa, che lenire il proprio male di vivere debba essere prevalente rispetto a tutto? La prima giustificazione che ci si da è quella che se non si vive bene in una determinata situazione, è proprio chi ci sta vicino che ne soffre come e più di noi! Da qui certi comportamenti "deviati" che col far star bene o meno male i nostri cari, poco avrebbero a che fare.

Nell'ottica di ritrovare un proprio equilibrio, quell'egoismo potrebbe anche esser ritenuto "sano"? Forse...
 

Bruja

Utente di lunga data
palla al centro

Vi ho letto attentamente, ma una cosa è abbastanza chiara....... la confusione fra diritti e doveri.
E' possibile che, come in tutte le cose, anche nella fine di un legame, matrimonio o convivenza, specie se c'è di mezzo un tradimento, ci sia la solita conpartecipazione nella colpa in vario grado, ma chi può stabilire siano giustificabili atteggiamente che denunciano un certo menefreghismo deresponsabilizzante e una "fame" di libertà che diventa porta in faccia a chi di un legame aveva fatto scelta e coerenza?

Una madre che tiene in stand-by le figlie e le tiene in contatto telefonico per una settimana, con scuse fatiscenti, specie se sono piccole e che non ha veri impedimenti è una madre che ha dei problemi, siano di egoismo, di menefreghismo o di incapacità di senso della maternità, scegliete quel che volete ma persino in psicologia lascerebbe pensare a lungo.

Una donna che per anni ed anni lascia che la barca vada alla deriva, certo con il concorso delle correnti, delle maree, delle burrasche della vita (marito, genitori, circostanze avverse) ma, scusate qualche volta non è che potrebbe mettersi ai remi e provare a sterzare la deriva?

Non sò voi ma chi ha l'atteggiamento si "lasciarsi vivere" e poi all'improvviso si sveglia e consapevole di aver perso delle occasioni esistenziale, soprattutto decisionali, sceglie di buttare all'aria anche le vite altrui perchè deve finalmente "vivere" in proprio, può essere a suo modo motivata, ma non certo condivisa. Così come non si può vivere "per conto terzi", non si può neppure affrancare la propria vita a scapito di terzi.
Sarò brutale in questa definizione, ma come sempre, se esiste una ferita, và disinfettata e sterilizzata anche se fa male, il solito pannicello caldo della comprensione fa solo cronicizzare le cose.
Bruja
 
O

Old Albatros

Guest
Infatti

Infatti, Bruja. Pienamente d'accordo su tutto. Disinfettante sulla ferita e napalm sull'amore. Peccato che il napalm in profondità non arriva. Ma a forza di bruciare in superficie, spero che prima o poi si secchi tutto anche nelle viscere.
 
F

Fedifrago

Guest
Bruja

Esulavo dal caso specifico, nel cercar di comprendere quel tipo di risveglio.

Per non esser frainteso, dirò chiaramente che son schifato da una persona, uomo o donna che sia, che calpesta i propri figli nella ricerca della propria autodeterminazione.

Occorre però dire che, fermo quanto sopra, non è così incomprensibile e nemmeno tanto raro, che non tanto si lasci andar consapevolmente la barca alla deriva, ma che si navighi inseguendo il miraggio di un porto sicuro o di un'oasi felice, di un obiettivo che si dava per raggiungibile e desiderabile, salvo poi ritrovarsi con un pugno di sabbia in mano quando ci si avvicina a quel miraggio o accorgersi che quell'obiettivo, che si credeva condiviso, non era il nostro reale obiettivo.

Da questo a condividere o giustificare atteggiamenti tipo quelli descritti da Stefano ce ne passa assai.
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
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