ora nn ho tempo ,ma condivido molte delle cose che dici ..ok poi aggiorno ..ma sintetica lo sono per nn ripetere quello già detto..magari con minore vis polemica..
..davo ragione a entrambi alla fine ,un pò confusa ?
Che tu ci metta
vis polemica o meno poco importa. L'essenziale è che trovi quel tempo per riaprire questa polem...ops, questo dibattito che si è spento sul nascere e che potrebbe portare a sviluppi estremamente interessanti.
Continuo a leggere, a sentire e, se vuoi, a subire i tentativi d'abbordo e di inizio di
storie (in particolare in questi ultimi mesi sono
perseguitato da una tipa distante 400 km che vorrebbe metter su chissà cosa!) da parte di persone che poi, nella realtà, ignorano le
avances magari di qualche collega o conoscente, non si accorgono di coloro i quali stanno loro intorno, delle confidenze cercate e ricevute e pretendono di affidare i loro sentimenti al mezzo elettronico.
Ho la storia, esemplare, di una decina di persone, chi più chi meno, uomini e donne, ragazzi e ragazze che per mesi se non anni hanno frequentato abbondantemente una loro conoscenza, frequentazione virtuale s'intende, dove il massimo della realtà era il telefono, per scoprire poi che la persona con la quale credevano d'interagire, di conoscere, a cui
volevano bene affidandole i loro segreti più intimi e da cui ricevevano confessioni quotidiane, era diversa con ognuno di questi, diversa da ciò che credevano, ad iniziare dall'età ingannati persino da
un tono di voce, e diversa per ognuno di questi: l'inganno era tale che ognuno di questi viveva
vite diverse e solo mettendo insieme i pezzi di ognuno scoprirono l'amara verità.
Ancora adesso questo
inganno, spinto al parossismo, è perpetrato ai danni di altri ignari, perché questa persona, proprio come farebbe un truffatore, ha le capacità, l'astuzia e spesso la perfidia, di approfittare di
menti semplici conquistando la loro fiducia e fregandole poi magari a distanza di mesi, quando meno se lo aspettano. Cosa che in un
rapporto vissuto, qualunque esso sia, sarebbe ben più difficile da realizzare pur sapendo che accade comunque. E se si riesce ad ingannare e farsi ingannare nella vita reale come giustificare o biasimare se volete coloro i quali
si innamorano perdutamente di una voce al telefono o delle parole di una mail. Perdutamente appunto: perdendo se stessi.
Già prima di venire a conoscenza di questa allucinante storia ero guardingo, figuriamoci ora!
E ancora, anticipando la domanda: uso questo mezzo per i motivi che ho detto ed anche per
dare. Non mi interessa
ricevere e se ciò accade non è cercato.
E quando cercavo le mie avventure, puntualmente trovate (riconosco come molti la esrema facilità con cui
si rimorchia con questo mezzo, complice l'abbattimento delle barriere psicologiche) mi tenevo sempre a debita distanza fino al primo incontro: soltanto i gesti, gli sguardi, i toni, i colori e gli odori mi davano il necessario per poter iniziare a considerare
vero quanto vedevo.