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Old Linda_Comixxx

Guest
... valga sempre la pena ribadire che internet è un filtro e che lascia passare solo quanto noi desideriamo dare all'altro...
Non solo, anche chi "ascolta" percepisce ciò che "preferisce"... per questo tutto pare spesso così "bello"...

chiunque si sieda in cattedra ha bisogno di un pubblico che applauda e partecipi. quando mancano gli scolari, le scuole non hanno bisogno di insegnanti e scatta il licenziamento..
leggisi anche "crocifissione"



l'ultima reazione che ho avuto, leggendo l'immancabile scontro con Compos, è che Tr@de Up ha tanto in comune con Chensamurai...
a proposito che fine avrà fatto chen??

- che gli abbiano messo la camicia di forza, e che quindi sia in difficoltà con la tastiera?

- lo hanno rinchiuso in cella d'isolamento senza il pc?

- è scappato dalla casa di cura, presso la quale è "assistito" e non ha ancora avuto modo di collegarsi ad internet? o meglio è passato ad un internet point, gestito da un egiziano, e come chen si è messo a pontificare di gramamtica e punteggiatura, l'egiziano gli ha mollato un "fumino" sui denti, che è ancora li che cerca quelli che sono caduti per terra???

 
O

Old giulia

Guest
Vedi che sei infantile?

Che c'entra la tisana?
A quando suggerimenti su come masturbarmi e con quale frequenza visionando i film porno che mi consigliasti? A proposito, grazie per quel nome: quella pornostar era sfuggita alla mia collezione.

Tu e l'anonimo non avete capito una mazza. Non ho mai inteso dire che qualsiasi tipo di utilizzo è quanto meno da biasimare ma ho messo in evidenza come quei rapporti passionali, quegli amori, quelle inarrestabili pulsioni sessuali, quei sentimenti di affetto, amore, amicizia che nascono in questo mondo sono quasi sempre e quasi esclusivamente falsati dal mezzo elettronico, dall'inganno che si cela dietro gli schermi ma non inganno perpetrato da persone in malafede di cui non vale neanche la pena parlare, ma l'inganno che facciamo (che fate) in primo luogo a noi stessi, permettendo di autoinsultare le nostre intelligenze convincendoci che questo delirio di emozioni sia reale. E', paradossalmente, come se ci si innamorasse perdutamente dell'autore di un libro che ha saputo emozionarci. Sono monologhi e non dialoghi.

Comunque da come rispondi credo d'aver colto nel segno. La tua molto probabilmente giovane età (vittima ignara dei tempi), la condizione sociale e culturale, e forse anche un po' logistica, ti hanno fatto conoscere quanto hai creduto fossero rapporti umani solo con questo mezzo, prendendo ovviamente delle sonore legnate.

:)

Dice ottimamente Bruja quando parla del fascino della recitazione che questo mezzo offre agli irreali, coperti dal loro anonimato possono fingere d'esser qualunque cosa: un adolescente un adulto e viceversa, uno sfaccendato un brillante professionista, un semplice seduttore un innamorato perso. Ovviamente ciò vale anche al femminile.

Ma il dramma psichiatrico si ha quando chi recita si immedesima talmente nella parte da credere e far credere che la vita irreale sia la sua vera vita...e dai di nuovo con le tranvate sul muro e senza airbag.

Posso permettermi di non recitare sia nella vita che qui. L'ultima che dopo qualche decina di ore di chat e telefonate mi scrisse che si stava innamorando di me la mandai a cagare senza passare per il via. Innamorarsi dell'idea non è innamorarsi della persona.



Questo volevo dire, in buona sostanza.
Tu sai tante cose sulle chat, sui rapporti virtuali, ora capisco il perché!
Per esperienza personale!
L'ultima! perché scusa, quante ce ne sono?
No no... tu predichi bene ma razzoli male
 

Tr@deUp

Utente di lunga data
Tu sai tante cose sulle chat, sui rapporti virtuali, ora capisco il perché!
Per esperienza personale!
L'ultima! perché scusa, quante ce ne sono?
No no... tu predichi bene ma razzoli male
E chi ha mai detto il contrario?!?
Sono un chatter della prima ora, dai tempi delle primissime stanze pubbliche di Microsoft, e prima ancora dei soli newsgroup quando Messenger ancora non esisteva e non se immaginava neanche la possibilità.

Ma non mi sono mai sognato di farmi incantare dalle parole.

C'è gente che, ripeto, è in grado di imbastire interi drammi e melodrammi d'amore prim'ancora d'aver guardato negli occhi la controparte, gente, come hai letto tu stessa, che parla di amicizia a vanvera non sapendo neanche cosa voglia dire gestire un rapporto umano fatto di sguardi, toni, odori e sapori concreti. Figuriamoci quando parla d'amore...

E lo fa in buona fede comunque, o per stupidità, o ancora per immaturità affettiva o completa anaffettività.

Differenze sostanziali ed abissali con me.

Non ha importanza quante, per me ha importanza il fatto che ho iniziato a parlare di rapporti soltanto a partire dal primo incontro reale. Prima erano solo parole lette su un libro: interessanti, affascinanti, coinvolgenti ed emozionanti oppure banali, sterili e nauseanti...ma sempre parole.

Non critico il mezzo lo ripeto ma l'incanto e l'inganno che molti fanno alla loro stessa intelligenza.
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
punti di vista

E chi ha mai detto il contrario?!?
Sono un chatter della prima ora, dai tempi delle primissime stanze pubbliche di Microsoft, e prima ancora dei soli newsgroup quando Messenger ancora non esisteva e non se immaginava neanche la possibilità.

Ma non mi sono mai sognato di farmi incantare dalle parole.

C'è gente che, ripeto, è in grado di imbastire interi drammi e melodrammi d'amore prim'ancora d'aver guardato negli occhi la controparte, gente, come hai letto tu stessa, che parla di amicizia a vanvera non sapendo neanche cosa voglia dire gestire un rapporto umano fatto di sguardi, toni, odori e sapori concreti. Figuriamoci quando parla d'amore...

E lo fa in buona fede comunque, o per stupidità, o ancora per immaturità affettiva o completa anaffettività.

Differenze sostanziali ed abissali con me.

Non ha importanza quante, per me ha importanza il fatto che ho iniziato a parlare di rapporti soltanto a partire dal primo incontro reale. Prima erano solo parole lette su un libro: interessanti, affascinanti, coinvolgenti ed emozionanti oppure banali, sterili e nauseanti...ma sempre parole.

Non critico il mezzo lo ripeto ma l'incanto e l'inganno che molti fanno alla loro stessa intelligenza.
Credo che tutto questo sia giusto per te.
Ma ci sono persone per cui è preponderante la comunicazione mentale sul rapporto fisico. La storia racconta di rapporti letterari intensi e profondi durati decenni.
Cosa ti danno questi rapporti virtuali che coltivi se non credi possano nemmeno portare a un'amicizia?
Personalmente ho trovato più comprensione qui che tra tante persone che conosco.
 
O

Old trudi

Guest
sono di corsa..

ora nn ho tempo ,ma condivido molte delle cose che dici ..ok poi aggiorno ..ma sintetica lo sono per nn ripetere quello già detto..magari con minore vis polemica..
..davo ragione a entrambi alla fine ,un pò confusa ?
 

Tr@deUp

Utente di lunga data
ora nn ho tempo ,ma condivido molte delle cose che dici ..ok poi aggiorno ..ma sintetica lo sono per nn ripetere quello già detto..magari con minore vis polemica..
..davo ragione a entrambi alla fine ,un pò confusa ?
Che tu ci metta vis polemica o meno poco importa. L'essenziale è che trovi quel tempo per riaprire questa polem...ops, questo dibattito che si è spento sul nascere e che potrebbe portare a sviluppi estremamente interessanti.

Continuo a leggere, a sentire e, se vuoi, a subire i tentativi d'abbordo e di inizio di storie (in particolare in questi ultimi mesi sono perseguitato da una tipa distante 400 km che vorrebbe metter su chissà cosa!) da parte di persone che poi, nella realtà, ignorano le avances magari di qualche collega o conoscente, non si accorgono di coloro i quali stanno loro intorno, delle confidenze cercate e ricevute e pretendono di affidare i loro sentimenti al mezzo elettronico.

Ho la storia, esemplare, di una decina di persone, chi più chi meno, uomini e donne, ragazzi e ragazze che per mesi se non anni hanno frequentato abbondantemente una loro conoscenza, frequentazione virtuale s'intende, dove il massimo della realtà era il telefono, per scoprire poi che la persona con la quale credevano d'interagire, di conoscere, a cui volevano bene affidandole i loro segreti più intimi e da cui ricevevano confessioni quotidiane, era diversa con ognuno di questi, diversa da ciò che credevano, ad iniziare dall'età ingannati persino da un tono di voce, e diversa per ognuno di questi: l'inganno era tale che ognuno di questi viveva vite diverse e solo mettendo insieme i pezzi di ognuno scoprirono l'amara verità.

Ancora adesso questo inganno, spinto al parossismo, è perpetrato ai danni di altri ignari, perché questa persona, proprio come farebbe un truffatore, ha le capacità, l'astuzia e spesso la perfidia, di approfittare di menti semplici conquistando la loro fiducia e fregandole poi magari a distanza di mesi, quando meno se lo aspettano. Cosa che in un rapporto vissuto, qualunque esso sia, sarebbe ben più difficile da realizzare pur sapendo che accade comunque. E se si riesce ad ingannare e farsi ingannare nella vita reale come giustificare o biasimare se volete coloro i quali si innamorano perdutamente di una voce al telefono o delle parole di una mail. Perdutamente appunto: perdendo se stessi.

Già prima di venire a conoscenza di questa allucinante storia ero guardingo, figuriamoci ora!

E ancora, anticipando la domanda: uso questo mezzo per i motivi che ho detto ed anche per dare. Non mi interessa ricevere e se ciò accade non è cercato.
E quando cercavo le mie avventure, puntualmente trovate (riconosco come molti la esrema facilità con cui si rimorchia con questo mezzo, complice l'abbattimento delle barriere psicologiche) mi tenevo sempre a debita distanza fino al primo incontro: soltanto i gesti, gli sguardi, i toni, i colori e gli odori mi davano il necessario per poter iniziare a considerare vero quanto vedevo.
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
Ora sei stato più chiaro

Che tu ci metta vis polemica o meno poco importa. L'essenziale è che trovi quel tempo per riaprire questa polem...ops, questo dibattito che si è spento sul nascere e che potrebbe portare a sviluppi estremamente interessanti.

Continuo a leggere, a sentire e, se vuoi, a subire i tentativi d'abbordo e di inizio di storie (in particolare in questi ultimi mesi sono perseguitato da una tipa distante 400 km che vorrebbe metter su chissà cosa!) da parte di persone che poi, nella realtà, ignorano le avances magari di qualche collega o conoscente, non si accorgono di coloro i quali stanno loro intorno, delle confidenze cercate e ricevute e pretendono di affidare i loro sentimenti al mezzo elettronico.

Ho la storia, esemplare, di una decina di persone, chi più chi meno, uomini e donne, ragazzi e ragazze che per mesi se non anni hanno frequentato abbondantemente una loro conoscenza, frequentazione virtuale s'intende, dove il massimo della realtà era il telefono, per scoprire poi che la persona con la quale credevano d'interagire, di conoscere, a cui volevano bene affidandole i loro segreti più intimi e da cui ricevevano confessioni quotidiane, era diversa con ognuno di questi, diversa da ciò che credevano, ad iniziare dall'età ingannati persino da un tono di voce, e diversa per ognuno di questi: l'inganno era tale che ognuno di questi viveva vite diverse e solo mettendo insieme i pezzi di ognuno scoprirono l'amara verità.

Ancora adesso questo inganno, spinto al parossismo, è perpetrato ai danni di altri ignari, perché questa persona, proprio come farebbe un truffatore, ha le capacità, l'astuzia e spesso la perfidia, di approfittare di menti semplici conquistando la loro fiducia e fregandole poi magari a distanza di mesi, quando meno se lo aspettano. Cosa che in un rapporto vissuto, qualunque esso sia, sarebbe ben più difficile da realizzare pur sapendo che accade comunque. E se si riesce ad ingannare e farsi ingannare nella vita reale come giustificare o biasimare se volete coloro i quali si innamorano perdutamente di una voce al telefono o delle parole di una mail. Perdutamente appunto: perdendo se stessi.

Già prima di venire a conoscenza di questa allucinante storia ero guardingo, figuriamoci ora!

E ancora, anticipando la domanda: uso questo mezzo per i motivi che ho detto ed anche per dare. Non mi interessa ricevere e se ciò accade non è cercato.
E quando cercavo le mie avventure, puntualmente trovate (riconosco come molti la esrema facilità con cui si rimorchia con questo mezzo, complice l'abbattimento delle barriere psicologiche) mi tenevo sempre a debita distanza fino al primo incontro: soltanto i gesti, gli sguardi, i toni, i colori e gli odori mi davano il necessario per poter iniziare a considerare vero quanto vedevo.
Innanzi tutto credo ognuno di noi è diverso con le diverse persone che frequenta. Qui sta la ricchezza dei rapporti umani.
Credo anche che ci sia una certa resistenza ad aprirsi davvero nelle vita quotidiana per la diffidenza nei confronti degli altri che non sappiamo se la persona a cui ci affidiamo abbia la sensibilità per ascoltarci davvero. Mi sembra che si possa coltivare la speranza, tu credi l'illusione, che si possa più facilmente operare una selezione tra un numero più alto di persone e trovaretra tente quelle più disponibili anche perché l'iniziale anonimato protegge rispetto all'uso che può essere fatto delle confidenze.
Mi sembra che tu non sia molto diverso da quelli che consideri degli illusi, dai solo un valore maggiore al lato fisico dei rapporti e ti tieni indietro per non farti coinvolgere prima di aver verificato il gradimento. Non esiste comunque nessuna garanzia neanche nel rapporto..così come non esiste nei rapporti quotidiani...nemmeno con chi abbiamo condiviso una vita...
 
O

Old trudi

Guest
questione di fortuna

Che tristezze .. bando al pessimismo .capita ovunque..A me è capitata una bella esperienza,di tenera condivisione,forse vagamente conturbante ,ma certo positiva ...certo doveroso essere guardinghi,doveroso rendersi conto dei limiti del mezzo cheusiamo ,indispensabile vede presto chi diviene parte della nostra vita ...ma è un nuovo strumento ..conoscenze al contrario ,prima dentro e poi fuori ,ma talora sorprendenmente sincere ..dipende sempre dalle persone che incontri ..Buona domenica ..parto per un trekking..
 

Iris

Utente di lunga data
Conoscere una persona attraverso internet, non è affatto grave, è un mezzo come un altro. E' capitato anche a me...ma la conoscenza si è rapidamente spostata dal piano virtuale a quello reale...
Certamente non ci si può illudere di innamorarsi o di far innamorare qualcuno semplicemente scambiandosi mail o foto...c'è sicuramente chi lo fa, ma secondo me non tanto per ingenuità ma per timore di affrontare il reale
Per il resto , internet è un ottimo strumento per accorciare o addirittura eliminare le distanze, permettendo di coltivare amicizie temporaneamente lontane..certo non è la medesima cosa, poter abbracciare un amico è una soddisfazione che internet non può darti.

Rimanere sul virtuale a lungo a me personalmente non piace. La realtà è un'altra cosa.
Avete provato mai a seguire una videoconferenza? E' sicuramente meno coinvolgente e partecipativa di una conferenza vera e propria (sebbene esistano le immagini)..ma se non si può fare altro!

Certamente illudersi di coltivare un qualsiasi rapporto umano esclusivamente su internet è sciocco, o comunque fortemente riduttivo.
 

Verena67

Utente di lunga data
chi lo fa, ma secondo me non tanto per ingenuità ma per timore di affrontare il reale
Per il resto , internet è un ottimo strumento per accorciare o addirittura eliminare le distanze, permettendo di coltivare amicizie temporaneamente lontane..certo non è la medesima cosa, poter abbracciare un amico è una soddisfazione che internet non può darti.
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Che poi è l'utilizzo che ne faccio io con i miei (numerosi) amici. Internet, si, per conoscerli, ma poi siamo scesi sul concreto, organizziamo viaggi, incontri, etc.
Amici, eh, non amanti (in fatti sono quasi tutte donne). Come ho già detto, trovo che il mezzo mi "sterilizzi" l'altro sesso


Bacio!
 
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