Bias cognitivo, dissonanza, autoinganno.

Martes

Utente di lunga data
Si perderebbe più tempo, utile, a formare adolescenti fra l'altro problematici, che a farne a meno.
Non è il momento di fare formazione nel disagio. Il tipo di formazione che servirebbe per far volontariato in una situazione come questa.

E comunque...non li han scartati.
Li tengono al riparo.

Una volta tanto, con le storie di merda che hanno alle spalle, invece di usarli sfruttando le loro debolezze, li si ripara.
Non sono d'accordo.

È importante dare opportunità, entro i limiti del possibile, alla partecipazione.
Non è sfruttamento della fragilità, è aiutarli a strutturarsi.

Nella realtà di cui parlo abbiamo personale formato (di cui faccio parte) in grado di canalizzare le risorse di questi ragazzi e di formarli. Fa parte della mia professione, sono quasi 20 anni che ne vedo punti deboli e risultati, non perderemmo più tempo di quanto se ne perda a fare torte o a giocare a giochi da tavolo o ad approfondire conoscenze varie: cose che, per quanto eventualmente piacevoli, come già ben spiegato possono non essere motivanti.

Le loro storie di merda non devono sempre essere vincolo per loro né alibi per noi.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Non sono d'accordo.

È importante dare opportunità, entro i limiti del possibile, alla partecipazione.
Non è sfruttamento della fragilità, è aiutarli a strutturarsi.

Nella realtà di cui parlo abbiamo personale formato (di cui faccio parte) in grado di canalizzare le risorse di questi ragazzi e di formarli. Fa parte della mia professione, sono quasi 20 anni che ne vedo punti deboli e risultati, non perderemmo più tempo di quanto se ne perda a fare torte o a giocare a giochi da tavolo o ad approfondire conoscenze varie: cose che, per quanto eventualmente piacevoli, come già ben spiegato possono non essere motivanti.

Le loro storie di merda non devono sempre essere vincolo per loro né alibi per noi.

Ho editato nell'altro post. 🙂

Sono d'accordo sia importante dare opportunità.
Ma penso anche che le opportunità vadano misurate non solo avendo le storie come riferimento, ma anche il contesto generale.

Non ho dubbi che voi operatori siate in grado di canalizzare.
E capisco che sia frustrante passare il tempo facendo torte e giochi da tavolo.

Non penso però che torte e giochi da tavolo siano le uniche opzioni in una comunità. O sbaglio?

Ci sono comunità che si stanno dando da fare confezionando mascherine in tessuto per dire.
Studenti dell'università si stanno dando da fare per sostenerei ragazzini nei compiti e dare sollievo ai genitori.
Ogni ragazzo ha le sue risorse, attivarle e individuare insieme in che direzione spenderle.
Ma contestualizzando.
E tenendo conto della situazione generale.

Nell'altro post, dove ho editato ho proprio scritto che una volta tanto le loro storie di merda non sono utilizzate a casaccio.
E che renderli consapevoli del fatto che non fargli svolgere quel tipo di volontariato è cura e protezione. E' tenerli al sicuro.
Accettare cura, protezione è un lavoraccio per chi viene da luoghi in cui la mano che si tende è uno schiaffone nella migliore delle ipotesi.

Impararlo, imparare a distinguere fra rifiuto e accoglienza (anche se apparentemente hanno la stessa faccia) è un fondamento riparatorio.
E' il nucleo fondante di possibilità per scriversi un futuro non di merda.

Come educatori non state riuscendo ad attivare nulla all'interno che permetta loro di sentirsi protagonisti?
qui da me una comunità minori sta collaborando a distanza con una rsa del territorio, stanno producendo storie e creando video in collaborazione. costruiscono ponti fra il passato e il presente.
I ragazzi possono utilizzare le loro competenze digitali ( e stan facendo robe incredibili. Tramite la rete di territorio sono riusciti ad avere pc sufficientemente potenti), gli anziani possono narrare...ne sta uscendo un lavoro molto bello e gli educatori stanno pensando a come sistematizzarlo.
Questa è una di cui sono direttamente informata. Ma mi dicevano gli operatori che in altre comunità si sta procedendo in questa direzione.

Cittadinanza attiva calibrata sull'età e sul contesto.
 
Ultima modifica:

Martes

Utente di lunga data
Ho editato nell'altro post. 🙂

Sono d'accordo sia importante dare opportunità.
Ma penso anche che le opportunità vadano misurate non solo avendo le storie come riferimento, ma anche il contesto generale.

Non ho dubbi che voi operatori siate in grado di canalizzare.
E capisco che sia frustrante passare il tempo facendo torte e giochi da tavolo.

Non penso però che torte e giochi da tavolo siano le uniche opzioni in una comunità. O sbaglio?

Ci sono comunità che si stanno dando da fare confezionando mascherine in tessuto per dire.
Studenti dell'università si stanno dando da fare per sostenerei ragazzini nei compiti e dare sollievo ai genitori.
Ogni ragazzo ha le sue risorse, attivarle e individuare insieme in che direzione spenderle.
Ma contestualizzando.
E tenendo conto della situazione generale.

Nell'altro post, dove ho editato ho proprio scritto che una volta tanto le loro storie di merda non sono utilizzate a casaccio.
E che renderli consapevoli del fatto che non fargli svolgere quel tipo di volontariato è cura e protezione. E' tenerli al sicuro.
Accettare cura, protezione è un lavoraccio per chi viene da luoghi in cui la mano che si tende è uno schiaffone nella migliore delle ipotesi.

Impararlo, imparare a distinguere fra rifiuto e accoglienza (anche se apparentemente hanno la stessa faccia) è un fondamento riparatorio.
E' il nucleo fondante di possibilità per scriversi un futuro non di merda.

Come educatori non state riuscendo ad attivare nulla all'interno che permetta loro di sentirsi protagonisti?
qui da me una comunità minori sta collaborando a distanza con una rsa del territorio, stanno producendo storie e creando video in collaborazione. costruiscono ponti fra il passato e il presente.
I ragazzi possono utilizzare le loro competenze digitali ( e stan facendo robe incredibili. Tramite la rete di territorio sono riusciti ad avere pc sufficientemente potenti), gli anziani possono narrare...ne sta uscendo un lavoro molto bello e gli educatori stanno pensando a come sistematizzarlo.
Questa è una di cui sono direttamente informata. Ma mi dicevano gli operatori che in altre comunità si sta procedendo in questa direzione.

Cittadinanza attiva calibrata sull'età e sul contesto.
Ma sì, certo che si sta facendo anche tutto questo, con chi è in grado.
Poi ci sono oltre ai bisogni pure i limiti. E c'è chi ha limiti che non gli consentono più di tanto queste attività, mentre sarebbe in grado di fare qualcosa di altrettanto se non più utile aderendo ad altre iniziative, e sarebbe in grado di farlo pure bene.
Chiaro che poi con loro non essendocene l'opportunità mica fomenti la questione, anzi al contrario cerchi di fargliela digerire.

Ma, sinceramente, non continuerò oltre a discutere di questa cosa. Tratto già questi argomenti nei 3/4 del mio tempo e non ho intenzione di farlo pure qui sul forum.
Ho citato quell'esempio solo per dire che capisco bene la faccenda dell'aderire senza motivazione e che ci sono varie situazioni in cui si può presentare.
 

Skorpio

Utente di lunga data
A volte serve anche saper riconoscere i propri limiti.

ci sono situazioni in cui si può essere utili.
altre situazioni in cui l'esser utili è solo un appagamento momentaneo di propri bisogni inespressi e crea più danni che altro, non solo a se stessi ma anche agli altri.

Sapersi riconoscere come impotenti è una lezione importante.
Sapersi calare nelle situazioni con senso di realtà altrettanto.

Saper stare a casa senza far spendere soldi per far controlli, per esempio sarebbe un buon atteggiamento.
Senza far tutte le volte la polemica come gli adolescenti che han sempre da dire la loro per ogni cosa.

Se non sai le cose taci. Studia (tu generico, sia ben inteso)
E' umiltà.
E senso di servizio anche questo.

Solo che soddisfa molto di meno l'ego.
E mette a confronto con i propri meccanismi di autoefficacia. E con il senso del limite.

Da poco arrivata nel servizio in cui poi ho lavorato, mi ero presa una rispostaccia dal medico che stava correndo per una overdose...gli avevo chiesto se potevo esser utile.
La risposta era stata semplice e diretta "sì, puoi non rompere i coglioni, portarmi la borsa e stare in silenzio".
Mi ero offesa al momento. (ma avevo ubbidito in silenzio). Poi ho capito. Vedendolo.
sono convinto anche io che saper riconoscere i propri limiti e calarsi nella realtà sia importante. e essere umili.

Ed è proprio guidato da questa convinzione che ho postato ieri l'articolo del bando di reclutamento del governo inglese, sottolineando che la ritengo una iniziativa lodevole:

Consapevolezza che si è limitati, inadeguati, che si ha bisogno di aiuto.

e non solo: saper chiedere aiuto NON partendo dalla supponenza del "so tutto io, state a casa, ci penso io" (che mi suona come una stortura dell'andrà tutto bene, voi fate i balletti sul terrazzo) , ma a rovescio accogliere le disponibilità partendo dalle proprie falle, dal fatto che si può anche non mandare al massacro infermieri dottori medici di famiglia forze di polizia e assistenti vari che a qualsiasi titolo sul territorio devono gioco forza fare servizio, ma provare a fornir loro logistica, con chi è disponibile.

perchè le guerre si vincono anche con la logistica

Con tutti i difetti che potranno proverbialmente avere gli inglesi, credo sia una bella lezione di consapevolezza e umiltà.
oltre che un attivarsi coinvolgente.

ovvio che risponde chi può e chi se la sente, mettendo in campo ciò che sa fare per il tempo che può..
Chi viceversa (e al contrario) si caga addosso (e ti garantisco che c'è chi sta in casa perchè si caga addosso letteralmente, a partire dalla signora Inglese che vive sopra di me, cagare nel senso proprio di quella a spruzzo che devi fare subito) è giusto non si proponga.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Eh, ma questo è proprio una sorta di automatismo.
Anche io sono abituata, nelle situazioni problematiche, ad attivarmi per fare, sostenere, aiutare.
In questo caso ho avuto molto molto da fare, ben prima dei decreti, per trovare soluzioni che tenessero al riparo i miei cari e me.

L'indolenza di cui parli a me invece sembra pigrizia (umana, non specificatamente italiana).
la pigrizia sono sicuro che c'è, ma la qualità organizzativa si misura anche nel saper rovistare nel sacco e saper cogliere anche quella che può sembrar pigrizia ma può invece essere risorsa disponibile inespressa

ovviamente poi.. gestire queste risorse disponibili implica NON pigrizia da parte del gestore, sapersi a propria volta attivare, inventare, riconvertire

e ti dirò.. a me suona strano (ma so di fare un discorso che sfiora l'eresia) che in regime di emergenza una organizzazione che chiede (giustamente) alle aziende di riconvertire la propria produzione per combattere la guerra, da mutandine traforate a mascherine, o da meccanica per l'automotive a strumenti medicali, a propria volta non operi una riconversione delle proprie risorse

e riconverta l'ufficio che ti deve dare la licenza di pesca sul fiume, o l'ufficio che ti deve dare l'agibilità per il bagno handicappati nel progetto di campo da calcetto, a attività atte a offrire logistica e organizzazione nella emergenza.
Anche direttamente sul campo (per chi se la sente), per esempio a doppiare una ronda preposta al controllo di chi va a spasso, occupandosi del fogliame il civile, e lasciando al militare il suo ruolo di militare

si raddoppierrebbero i controlli sul territorio in un batter d'occhio

perchè la guerrra è guerra, e la licenza di pesca o il progetto del campo da calcetto possono e dovrebbero aspettare.

Pigrizia.. (eh.. ma come si fa .. oh..)

ma come ti dicevo, sfiorare anche solo questi argomenti equivale a rischiare di finire bruciati come eretici, ma era per parlare di "pigrizia" quella che secondo me comunque c'è, ma non si vede
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
la pigrizia sono sicuro che c'è, ma la qualità organizzativa si misura anche nel saper rovistare nel sacco e saper cogliere anche quella che può sembrar pigrizia ma può invece essere risorsa disponibile inespressa

ovviamente poi.. gestire queste risorse disponibili implica NON pigrizia da parte del gestore, sapersi a propria volta attivare, inventare, riconvertire

e ti dirò.. a me suona strano (ma so di fare un discorso che sfiora l'eresia) che in regime di emergenza una organizzazione che chiede (giustamente) alle aziende di riconvertire la propria produzione per combattere la guerra, da mutandine traforate a mascherine, o da meccanica per l'automotive a strumenti medicali, a propria volta non operi una riconversione delle proprie risorse

e riconverta l'ufficio che ti deve dare la licenza di pesca sul fiume, o l'ufficio che ti deve dare l'agibilità per il bagno handicappati nel progetto di campo da calcetto, a attività atte a offrire logistica e organizzazione nella emergenza.
Anche direttamente sul campo (per chi se la sente), per esempio a doppiare una ronda preposta al controllo di chi va a spasso, occupandosi del fogliame il civile, e lasciando al militare il suo ruolo di militare

si raddoppierrebbero i controlli sul territorio in un batter d'occhio

perchè la guerrra è guerra, e la licenza di pesca o il progetto del campo da calcetto possono e dovrebbero aspettare.

Pigrizia.. (eh.. ma come si fa .. oh..)

ma come ti dicevo, sfiorare anche solo questi argomenti equivale a rischiare di finire bruciati come eretici, ma era per parlare di "pigrizia" quella che secondo me comunque c'è, ma non si vede
se dovessero farlo i dipendenti coinvolti rifiuterebbero e all'orizzonte apparirebbero i sindacati che si opporrebero perché c'è il rischio per la salute di lavoratori preposti ad altro ruolo, sicuro.
Guarda che il culo ce lo devono mettere sempre gli altri.
Lavoratore privato in cig e non sa neanche se l'azienda riaprirà dopo tutto sto casino.
Lavoratore pubblico stesso stipendio nessuna preoccupazione sul posto di lavoro, per loro non ci sarà nessuna variazione economica
 

Skorpio

Utente di lunga data
se dovessero farlo i dipendenti coinvolti rifiuterebbero e all'orizzonte apparirebbero i sindacati che si opporrebero perché c'è il rischio per la salute di lavoratori preposti ad altro ruolo, sicuro.
Guarda che il culo ce lo devono mettere sempre gli altri.
Lavoratore privato in cig e non sa neanche se l'azienda riaprirà dopo tutto sto casino.
Lavoratore pubblico stesso stipendio nessuna preoccupazione sul posto di lavoro, per loro non ci sarà nessuna variazione economica
Eeh lo so bene. :)

Per questo parlavo di eresia, e di pigrizia

Meglio sfornare una nuova autocertificazione, vah 🤣
 

Vera

Supermod disturbante
Staff Forum
Danimarca e Norvegia la stanno gestendo all'italiana, ovvero tutto bloccato. Olanda, Bielorussia e Svezia si muovono più o meno come se il CV non esistesse.
In Olanda e Bielorussia non so ma in Svezia non è proprio così.
Invece di partire avvantaggiati prendendo il nostro esempio, hanno cercato di mantenere la normalità dando delle raccomandazioni.
Io avevo già parlato con le mie conoscenze, invitandoli a stare a casa il più possibile. Anche perché c'è chi giovane non lo è più da un po'.
Raccomandano agli over 70 di rimanere in casa, agli studenti di studiare da casa e di evitare assembramenti. Però i negozi ed i ristoranti sono aperti e le scuole primarie continuano le loro lezioni.
Ora sembra vogliano cambiare strategia e chiudere tutto, dopo aver visto morire oltre 6000 persone.
 

danny

Utente di lunga data
Prova a fare una domanda sul forum, la più banale:
Quando si uscirà da questa situazione?
Non credo ci sarà un'unica risposta.
Da cosa dipende?
 

Skorpio

Utente di lunga data
fatti portavoce, proponi una, a tuo piacimento😉
Ma no figurati 🤣

Era per parlare del mio (e non credo solo mio) scarso coinvolgimento e motivazione a quanto richiesto, come contraltare a un po' di inquietudine che si vede per atrada

Specie se quanto richiesto è fatto da chi un mese fa ti pigliava per il culo col gingerino in mano

Poi io faccio tutto senza problemi
 

Lostris

Utente Ludica
Prova a fare una domanda sul forum, la più banale:
Quando si uscirà da questa situazione?
Non credo ci sarà un'unica risposta.
Da cosa dipende?
Dal fatto che prevedere il futuro è difficile.
A volte nemmeno utile.
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Ma no figurati 🤣

Era per parlare del mio (e non credo solo mio) scarso coinvolgimento e motivazione a quanto richiesto, come contraltare a un po' di inquietudine che si vede per atrada

Specie se quanto richiesto è fatto da chi un mese fa ti pigliava per il culo col gingerino in mano

Poi io faccio tutto senza problemi
Ma no figurati 🤣

Era per parlare del mio (e non credo solo mio) scarso coinvolgimento e motivazione a quanto richiesto, come contraltare a un po' di inquietudine che si vede per atrada

Specie se quanto richiesto è fatto da chi un mese fa ti pigliava per il culo col gingerino in mano

Poi io faccio tutto senza problemi
in Lombardia obbligo di girare per strada con mascherina e guanti.
Poi c'è gente che ti dice quella che hai tu è di quelle cattive che non proteggono gli altri.
Ho pensato , mi faccio autocertificazione che dentro ci ho messo un fazzoletto di carta così siamo tutti più sereni.
 

danny

Utente di lunga data
... Ridimensionando, la domanda potrebbe banalizzarsi in 'Si prenotano le vacanze ad agosto o no?'.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Se vuoi mento e ti dico che mi accora profondamente :LOL:
Edit: ho detto che non toccano me gli altri si sentissero profondamente toccati.
non sono un moralista. ma sono un devoto suddito della termodinamica e so che quello che non mi tocca oggi potrebbe toccarmi domani, quindi resto cheto.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
In Olanda e Bielorussia non so ma in Svezia non è proprio così.
Invece di partire avvantaggiati prendendo il nostro esempio, hanno cercato di mantenere la normalità dando delle raccomandazioni.
Io avevo già parlato con le mie conoscenze, invitandoli a stare a casa il più possibile. Anche perché c'è chi giovane non lo è più da un po'.
Raccomandano agli over 70 di rimanere in casa, agli studenti di studiare da casa e di evitare assembramenti. Però i negozi ed i ristoranti sono aperti e le scuole primarie continuano le loro lezioni.
Ora sembra vogliano cambiare strategia e chiudere tutto, dopo aver visto morire oltre 6000 persone.
6mila morti in Svezia?
 

ivanl

Utente di lunga data
... Ridimensionando, la domanda potrebbe banalizzarsi in 'Si prenotano le vacanze ad agosto o no?'.
Noi disdetto tutto. Meno male che non avevo prenotato i voli a dicembre. Se va bene, andremo al mare dai nonni, nell'attesa di capire se l'anno prossimo si potrà andare in vacanza normalmente negli altri Paesi
 
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