Cara disincantata (cara senza ironia), io sono un tipo di persona che quando le succede una cosa brutta, così come una cosa bella, prima di tutto si domanda se non abbia qualche responsabilità per ciò che le è successo. Questa sono io proprio di carattere. Cioè: prima di tutto guardo in casa mia, cioè dentro di me. Tendo a sentirmi responsabile se qualcuno mi offende, se qualcuno si arrabbia con me, se qualcuno mi pesta un piede, in qualsiasi interazione umana anche virtuale mi sento responsabile delle reazioni che suscito nei miei confronti. Questo è per me sempre stato così: perché non penso che siamo un'isola, né penso che siamo indifferenti a chi ci incontra, fosse anche per una volta, fosse anche la cassiera del supermercato, fosse anche il barista dell'autogrill, per dire di persone che tanti considerano solo ruoli. Io do peso a qualsiasi persona in cui mi imbatta. Nel senso che sono sempre consapevole che quel che do avrò. Insomma, non credo nel caso, in fatto di relazioni con gli esseri umani. Credo che le costruiamo, che siamo latori di messaggi, subliminali e non subliminali. E' pesante tutto questo? No. E' pieno. E mi viene spontaneo, forse perché sono stata una bambina solitaria e ho sempre osservato molto e partecipato poco, per carattere.
La fiducia è una scommessa al buio. O si dà o non si dà. Non si costruisce. O c'è o non c'è. Se c'è, è un viaggio. E' un viaggio per mare senza salvagente né scialuppa di salvataggio. Io mi fido solo di un uomo che è il solo che ho amato e amerò sempre anche se la nostra storia è finita, ma non perché sono cinica e sospettosa, ma perché sono capace di far parte per me stessa; non perché sdegno gli altri, ma anzi, perché li ascolto e li accolgo (anche troppo, mi dicono). La fiducia che si dà si dà a prescindere da qualsiasi atto faccia colui o colei a cui la diamo. E prescinde da qualsiasi patto esplicito o implicito. La persona ti può deludere quando e se ti è infedele, ma se questo la trasforma ai tuoi occhi in un'aliena, allora sei tu che hai sbagliato; non l'hai vista nemmeno prima, o non l'hai vista durante... in qualche modo l'hai persa di vista. La fiducia non si ritira, se è autentica. E quella autentica è istintiva e non calcola. Io sono stata sempre afflitta da molteplici piccole immediate delusioni circa le persone, che mi hanno preservata dal fidarmi istintivamente e ciecamente, nel senso di affidarmi. Quando ci si affida si assume un rischio spaventoso, ma appunto, lo si corre. E in ogni istante ci tocca ricordare che spetta a noi avere cura, a noi non perdere di vista, a noi mandare i messaggi giusti, a noi sintonizzarci, a noi amare. L'altro è sempre l'altro e il suo amore non lo possiamo conoscere né possedere.
Tutto facile a parole, ma io mi riferisco a matrimoni di lunga data, per quanto impegno ci puoi mettere sai quanti fatti e problemi subentrano che non ti permettono di focalizzarti giorno e notte sempre e solo su chi ami?
Tu hai figli? Riesci ad immaginare una vita fatta di lavoro di entrambi a tempi pieno, pienissimo, tre figli, una madre malata, un padre da aiutare quando puoi, tre case da mandare avanti, una figlia con serissimi problemi di salute?
Inoltre, proprio per colpa sua, per altre cose, stai subendo danni e problemi, alle quali per amore cerchi di rimediare al suo posto, mantenendo una famiglia numerosa e costosa, rinunciando a cose per te per la famiglia, per lui, in più nonostante si sia dimostrato inaffidabile per fatti che esulano il tradimento, lo vedi in difficoltà e gli dai ancora fiducia, libertà, pensi a tirare la carretta, ai figli, alle malattie di figli e genitori, hai con lui regolari rapporti sessuali che stanno da sempre bene ad entrambi, non parlo di giovani sposi, di famiglie con figli maggiorenni, studenti, case da mantenere, conti da pagare, e lo fai quasi sempre tu, per competenza, per abitudine, perchè ci metti del tuo, che dovevo fare, pedinarlo perchè quando sale sul palco si trasforma?
Fare come altre mogli gelose e seguirlo ovunque nelle serate per mezza Italia? Trascurando i figli?
Ho sposato un puttaniere? Può essere. L'ambiente musicale gli è stato d'aiuto.
A quanto pare siamo un esercito.
Come tradita altro che se mi do colpe, di essermi distratta per colpe sue a risolvergli rogne che gli hanno permesso di svagarsi sempre a mie spese.
Di non averlo lasciato dieci anni prima per essersi rovinato la vita lavorativa ed economica e, come ringraziamento, si è fatto la piccolina per anni.
Ora fa pure l'innamorato ed il geloso.
Un esame di coscienza prima no?
Chi agisce deve trovare il coraggio di parlare chiaro. Non lo vuoi dire prima, ragionaci una volta iniziata la storia e scegli.
Non ha comprato un basso elettrico da 10.000,00 euro di nascosto, gli ho perdonato cose molto più dannose, ha tradito per anni e se fosse dipeso da lui continuerebbe ancora la storia, non ha mai avuto il coraggio di chiuderla per paura lo scoprissi. Sperava si stancasse lei lo stronzo.
Riguardo alle persone normalmente vado ad istinto, altra cosa è chi ti sta accanto perchè lo hai scelto ed amato, so di non possederlo, ma lo rispetto, chi tradisce non rispetta niente, nel suo caso neppure la casa coniugale.
Abbiamo letto, ed io l'ho vissuta in famiglia, di persone che hanno tradito prima del matrimonio e che, se non scoperti, avrebbero continuato a farlo, per poi finire dallo psicologo a piangere. Colpa della fidanzata che era presa ad arredare casa ed a pagare il mutuo? (Maipiù)
Per me si tratta di avere o non avere senso di lealtà verso chi sostieni di amare, quasi sempre persone che, magari non per colpa loro, non sanno amare davvero. Ne il coniuge, ne le/gli amanti, spesso più di una/o.
A me viene la nausea quando leggo di amanti che parlano di matrimoni in bianco, cosa pure sentita dalla piccolina.
Viagra a go-go altro che matrimoni in bianco.