Classico o scientifico?

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da tutte e due le cose.(mi ricordo la parodia di veltroni...ma anche:D...)
e invece proprio marco tullio cicerone nell'ars oratoria ci ha insegnato che un bravo oratore, anche con poche nozioni a propria disposizione, riesce a battere un interlocutore anche molto preparato grazie proprio alla capacità e all'abilità di servirsi della retorica e dell'eloquio in generale
quindi, dipende da chi parla di ciò che non sa:D
 
L'aver frequentato una scuola invece di un'altra non rende nessuno migliore (o peggiore) di un altro. Se uno si sente superiore perché ha avuto modo di andare di qui invece che di là, allora, semplicemente, è una persona che non vale la pena di frequentare. Qualunque cosa abbia studiato. Aggiungerei che non acquisterei mai un libro di informatica semplicemente perché non riuscirei ad andare oltre la prima pagina e, infatti, ogni volta che ho un problema con il pc chiamo un amico di mio figlio, che ha fatto l'Itis, e gli chiedo di sistemarmelo, cosa che puntualmente avviene perché è una persona di grande cuore e, immagino, anche di capacità. E', tra l'altro, una persona assai curiosa con cui, poiché le nostre storie si incrociano a vari livelli, parlo volentieri di storia medievale, tema che io conosco pochissimo e lui pure. Ne parliamo lamentandoci entrambi della nostra ignoranza. Questo stesso studente (ora studente universitario) ha acquistao per pura passione testi di storia e se li è studiati con profitto (mentre io, come detto, non andrei oltre la copertina...).
Semplicemente le due considerate sono scuole che mirano a obiettivi diversi. Una delle due, l'Itis, è "specialistica" (in senso positivo) e indirizza gli studenti in una serie di percorsi: originariamente destinata a formare i "periti" sul piano professionale, ha oggi ampliato la sua prospettiva a percorsi universitari. In pratica gli indirizzi tecnici e ingegneristici. Nessuno, immagino, si sognerebbe di parlar male o di considerare ignorante un ingegnere.
Immagino, non lo so e quindi avanzo un'ipotesi, che uno studente uscito da un istituto specialistico, con una formazione anche alta, non sia, ipso facto, adatto a entrare nel mondo del lavoro senza un'ulteriore formazione. Immagino, cioè, che se voglio diventare un programmatore dovrò comunque studiare ben oltre quello che ho studiato a scuola.
Un liceo (classico o scientifico in particolare) mira ad altro: a fornire una serie di stimoli ad ampio raggio. A favorire una generale curiosità e ad ampliare una vasta gamma di interessi. Lasciamo perdere il fatto che ciò avvenga sempre (anche dall'Itis escono studenti ignoranti): l'importante è che ciò venga offerto.
Abbiamo bisogno di entrambi: come dicevo precedentemente non c'è possibilità di formazione univrsitaria che non tenga conto di _tutti_ gli indirizzi di studio. Il greco antico, pertanto _è_ indispensabile. Anche per avere ingengeri. O meglio: per poter avere una formazione complessiva di alto livello anche nel settore ingegneristico.
poi il lavoro porta ciscuno su vari percorsi e il tempo tiranno impedisce a chiunque di occuparsi di tutto (e infatti sono ignorante di storia medievale). Ma vorremmo questo? O vorremmo invece che tutti, oltre al proprio lavoro, dispongano degli strumenti necessari per leggere il mondo?
Un liceo mira, con la formazione universitaria, a produrre intellettuali (lasciamo perdere che non sempre ci riesce, ...anzi...) con gli strumenti intellettuali necessari per leggere il mondo.
Un Itis (ma qualunque anltra scuola "specialistica") mira a produrre esperti in grado di agire nel mondo (anche qui lasciamo perdere ilfatto che possa non riuscirci...). Un "esperto" non è uno "stupido" e un "intellettuale" non è un ingenuo. E' anche possibile che un "esperto" diventi un "intelletuale" (magari un ingegnere) così come è possibile, e avviene frequentemente, che un intellettuale diventi un esperto (che so? un commercialista).
Non ho mai saputo raccontare a mio figlio quanta incidenza ha sulla nostra vita la dissoluzione dell'Impero carolingio ma non mi vanto di questa mia lacuna. Non mi vanto nemmeno di aver dimenticato come si risolvono le equazioni di secondo grado e di non aver mai compreso cosa sia un'ossidoriduzione.
Quello che troverei stupido, davvero stupido, è che uno si possa vantare di non saper riolvere le equazioni di secondo grado. Analogamente, nel migliore dei mondi possibili, sarebbe il caso che un esperto di informatica possegga anche una conoscenza di qualche grado sulla filosofia greca. Anzi, nel migliore dei mondi possibili, un benzinaio dovrebbe possedere la stessa istruzione di un laureato in lettere.
Mio nonno diceva sempre:
Sempre si impara fino alla bara.

Poi secondo me bisognerebbe partire dalla scuola dell'obbligo.

Fare prima qualcosa di generale, poi indirizzare i ragazzi secondo le loro CAPACITA' no?

Inutile stressare un bambino con cose intellettuali se lui è portato per la manualità.
 

AnnaBlume

capziosina random
Mi permetto scherzosamente di farti notare che le conquiste tecnologiche e le scoperte scientifiche diventano automaticamente patrimonio dell'umanità, non c'è bisogno che vengano dichiarate tali, pensa allo smartphone che usi.:D (anch' io adoro i presocratici, cercare una spiegazione razionale dei fenomen al di fuori della tradizione e della religione, è come dire nascita della scienza, pensa che passo in avanti).
mai detto che la scienza (quella alta, poi!) non sia fondamentale; mai detto che la speculazione scientifica non fosse preziosa (ed è davvero immaginifica, altro che...). Mai detto nemmeno che la tecnica non fosse importante, ma allo stesso piano del sapere non conidizionato dal fine monetario no, non è possibile metterlo. Infatti, proprio per questo consiglio sempre e comunque un liceo (un buon liceo, come si diceva poc'anzi), indipendentemente dal percorso professionale che si intenderà seguire poi: un modo non necessariamente banale per avere entrambe le cose, o almeno, un po' di entrambe. E una mente formata ad imparare, non necessariamente solo a fare. Fra un po' le nostre radici culturali non li ricorderemo più, tanto non producono denaro o non fabbricano cose...

ma paragonare uno smartphone a un'opera letteraria o artistica, essù :rolleyes:. Però, sullo smartphone puoi caricare la guida per la mostra che vuoi vedere :D
 
Secondo me il liceo classico ha ancora molto senso, soprattutto se uno vuole studiare lettere antiche all'Università.
La domanda è un'altra: hanno ancora senso scuole che non ti danno nessuna formazione professionale nel periodo storico che stiamo vivendo? In questo caso, secondo me, la risposta è no.

Buscopann
Concordo anche perchè se osserviamo bene
Un tempo il liceo era solo patrimonio dei ricchi.
Non ci andavano certo i figli degli operai, al liceo.

E da quel che sento nel mondo del lavoro e dell'artigianato mancano un sacco di figure professionali.

Ma credimi busco, per quanto io mi applichi e sfoderi la mia cultura non sarò mai un bravo falegname.

L'occhio al lavoro mi è sempre venuto da mio padre con le sue sparate:

" Artista magna un piato de note musicali se ti si bon, se non ghe fusse qua el vecio che bate el fero, col casso ti te farissi l'artista!".

E pensa che da bambino all'asilo ero fiero di mio padre...
Si rompeva un giocattolo dicevo...tranquilli mio papà giusta...

E ogni quindici giorni si prendeva un pomeriggio a venire ad aggiustare le cose...

E pensare che ai suoi tempi el prete fece di tutto per inculcargli il latino

Ma mio padre diceva sempre: "Are ere ire...fecerunt me arare!"
 
e invece proprio marco tullio cicerone nell'ars oratoria ci ha insegnato che un bravo oratore, anche con poche nozioni a propria disposizione, riesce a battere un interlocutore anche molto preparato grazie proprio alla capacità e all'abilità di servirsi della retorica e dell'eloquio in generale
quindi, dipende da chi parla di ciò che non sa:D
N'altro de bon...
E infatti i nostri politici brillano no?

Magari uno dicesse, data la mia esperienza di vivere con mille euro al mese...:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:
 

AnnaBlume

capziosina random

Tubarao

Escluso
Mi hai fatto venire in mente un episodio dei miei 18 anni...

io e la mia migliore amica al mare, lei stava intrallazzando con un fanciullo di scientifica provenienza...lei ragioniera...
Si parlava de "Il mondo di Sofia", lei parte dicendo che le sarebbe piaciuto leggerlo e lui candidamente rispose "ma no dai, lascia perdere, non lo puoi capire"

Credo che così incazzata io non l'ho mai vista!

Questo per dire che in certi percorsi di studi oltre al "metodo" viene instillata anche un'altra cosa...la presunzione di essere un cazzo e mezzo! Che è data da genitori e insegnanti...
E' data anche da un'altra cosa. La consapevolezza di essere dopo anni di fatiche, un pesce fuor d'acqua (e io aggiungo un mio personalissimo PURTROPPO), e in qualche modo devi potertela tirare, e allora te ne esci con la leggenda metropolitana che il classico, o il percorso di studi che ti pare a te, insegna ad imparare. Ma solo quello che hai fatto tu, gli altri no.
 

Nicka

Capra Espiatrice
E' data anche da un'altra cosa. La consapevolezza di essere dopo anni di fatiche, un pesce fuor d'acqua (e io aggiungo un mio personalissimo PURTROPPO), e in qualche modo devi potertela tirare, e allora te ne esci con la leggenda metropolitana che il classico, o il percorso di studi che ti pare a te, insegna ad imparare. Ma solo quello che hai fatto tu, gli altri no.
Ma dai... non sono tutti così...

Ho sempre cercato di vedere i lati positivi in tutti i percorsi...e fosse per me si dovrebbe fare un anno per ogni istituto esistente!
Sarebbe divertente!!
Anche perché ognuno potrebbe capire realmente cosa potrebbe fare.

Purtroppo io non sono assolutamente portata per lo studio...e nonostante questo non mi sono mai nascosta dietro alle leggende metropolitane!!! :D

Ps: ho già detto al moroso che un futuro figlio, se non lo mando all'Accademia militare appena è possibile, lo mando a fare l'idraulico o il muratore o il meccanico...
Altro che liceo e liceo!!! :D
 
E' data anche da un'altra cosa. La consapevolezza di essere dopo anni di fatiche, un pesce fuor d'acqua (e io aggiungo un mio personalissimo PURTROPPO), e in qualche modo devi potertela tirare, e allora te ne esci con la leggenda metropolitana che il classico, o il percorso di studi che ti pare a te, insegna ad imparare. Ma solo quello che hai fatto tu, gli altri no.
Per esempio Tubo...
Io ho una sanissima ammirazione per tutti quegli uomini che hanno le mani d'oro.

Sanno fare di tutto in casa
Elettricista, idraulico, imbianchino...falegname...giardiniere...

Ho sempre ammirato quegli uomini che malsopportano le ore di lavoro in fabbrica e che vivono per i loro hobbies...

Proprio la settimana scorsa ho incontrato un vecchino che sa fare le ceste con i vimini...le sedie...oggetti...

E lì sono tutte cose NON imparate a scuola...
 
Ma dai... non sono tutti così...

Ho sempre cercato di vedere i lati positivi in tutti i percorsi...e fosse per me si dovrebbe fare un anno per ogni istituto esistente!
Sarebbe divertente!!
Anche perché ognuno potrebbe capire realmente cosa potrebbe fare.

Purtroppo io non sono assolutamente portata per lo studio...e nonostante questo non mi sono mai nascosta dietro alle leggende metropolitane!!! :D

Ps: ho già detto al moroso che un futuro figlio, se non lo mando all'Accademia militare appena è possibile, lo mando a fare l'idraulico o il muratore o il meccanico...
Altro che liceo e liceo!!! :D
:up::up::up::up:
 

AnnaBlume

capziosina random
e invece proprio marco tullio cicerone nell'ars oratoria ci ha insegnato che un bravo oratore, anche con poche nozioni a propria disposizione, riesce a battere un interlocutore anche molto preparato grazie proprio alla capacità e all'abilità di servirsi della retorica e dell'eloquio in generale
quindi, dipende da chi parla di ciò che non sa:D
ahahahaha grande! Ma Tuba/Cicero non si può sentire :D
 
Ma dai... non sono tutti così...

Ho sempre cercato di vedere i lati positivi in tutti i percorsi...e fosse per me si dovrebbe fare un anno per ogni istituto esistente!
Sarebbe divertente!!
Anche perché ognuno potrebbe capire realmente cosa potrebbe fare.

Purtroppo io non sono assolutamente portata per lo studio...e nonostante questo non mi sono mai nascosta dietro alle leggende metropolitane!!! :D

Ps: ho già detto al moroso che un futuro figlio, se non lo mando all'Accademia militare appena è possibile, lo mando a fare l'idraulico o il muratore o il meccanico...
Altro che liceo e liceo!!! :D
ben vengano i mestieri ...ma se fossero supportati da una cultura di base quale sarebbe il problema?
accademia militare ? oioi , povero
scherzi a parte se tuo figlio ha voglia e ambizione di studiare e tu non lo appoggi sei un cattivo genitore
 

Tubarao

Escluso
Ma dai... non sono tutti così...

Ho sempre cercato di vedere i lati positivi in tutti i percorsi...e fosse per me si dovrebbe fare un anno per ogni istituto esistente!
Sarebbe divertente!!
Anche perché ognuno potrebbe capire realmente cosa potrebbe fare.

Purtroppo io non sono assolutamente portata per lo studio...e nonostante questo non mi sono mai nascosta dietro alle leggende metropolitane!!! :D

Ps: ho già detto al moroso che un futuro figlio, se non lo mando all'Accademia militare appena è possibile, lo mando a fare l'idraulico o il muratore o il meccanico...
Altro che liceo e liceo!!! :D
Che l'attuale sistema economico/produttivo discrimini un certo tipo di formazione in nome del dio (d volutamente minuscola) denaro è purtroppo indubbio. Mi viene difficile pensare che un laureato in lingue e filosofie orientali antiche (me la sono inventata, non saprei dire neanche se esiste come indirizzo) trovi lavori appena uscito dall'università. E allora, quando la gente ti chiede: ma che cazzo hai studiato o gli rispondi, quello che mi piaceva anche se sapevo che sarei finito a fare il bezinaio, oppure te ne esci con la storia del: voi non potete capire, io ho il metodo.

Ma questa è una stortura della nostra epoca, non di chi sceglie di studiare Lettere e Filosofie Orientali Antiche.
 

AnnaBlume

capziosina random
Ora sei tu che non leggi me però. Va bene. Lascia perdere.

Ed è un fatto oggettivo: tu pure sei ignorante di gran parte delle cose che esulano dalla tua competenza professionale.

Uno che dice quella cosa su Socrate, io lo considero un testa di cazzo in quanto tale, non in quanto ingegnere.

ma a parte il fatto che non ho mai detto di non esserlo (ma pure nelle materie di mia competenza professionale, direi, e vorrei ben vedere): in questo sono d'accordissimo col Conte: studi per sapere di non sapere, e grazie al cielo, altrimenti non studieresti più. Ma comunque, nonostante le mie lacune enormi, di certo ho studiato e letto tonnellate di cose non di mia competenza specifica. Cosa che, agli ingegneri di cui sopra, non è nemmeno passato per la mente. Non ho mai conosciuto -sfiga mia- un ingegnere lettore (di letteratura o saggistica 'umanistica', intendo, non di roba ingegneristica), ad esempio. O che vedesse film d'autore, ad esempio. Che avesse mai ascoltato Chomsky (uno a caso, eh). Che fossero andati a teatro di loro sponte. Comunque, rileggi cosa ho scritto: non parlo degli ingegneri tout court (non mi piacciono comunque istintivamente, ma vado oltre) ma di quelli che ho avuto la ventura di conoscere, e bene. E non sono nemmeno pochi.
 

Nicka

Capra Espiatrice
ben vengano i mestieri ...ma se fossero supportati da una cultura di base quale sarebbe il problema?
accademia militare ? oioi , povero
scherzi a parte se tuo figlio ha voglia e ambizione di studiare e tu non lo appoggi sei un cattivo genitore
Speravo di non dover sottolineare che era un attimo forzata...
Santa pace e pazienza!
 

Tubarao

Escluso
ma a parte il fatto che non ho mai detto di non esserlo (ma pure nelle materie di mia competenza professionale, direi, e vorrei ben vedere): in questo sono d'accordissimo col Conte: studi per sapere di non sapere, e grazie al cielo, altrimenti non studieresti più. Ma comunque, nonostante le mie lacune enormi, di certo ho studiato e letto tonnellate di cose non di mia competenza specifica. Cosa che, agli ingegneri di cui sopra, non è nemmeno passato per la mente. Non ho mai conosciuto -sfiga mia- un ingegnere lettore (di letteratura o saggistica 'umanistica', intendo, non di roba ingegneristica), ad esempio. O che vedesse film d'autore, ad esempio. Che avesse mai ascoltato Chomsky (uno a caso, eh). Che fossero andati a teatro di loro sponte. Comunque, rileggi cosa ho scritto: non parlo degli ingegneri tout court (non mi piacciono comunque istintivamente, ma vado oltre) ma di quelli che ho avuto la ventura di conoscere, e bene. E non sono nemmeno pochi.
Cambia amicizie allora, cazzo ti devo dire.
 

AnnaBlume

capziosina random
No. Perché sei stata di un offensivo niente male. Credevo fosse solo una mia prerogativa ;)
io????? Minchia. Non ci siamo proprio, nemmeno un po'. Non mi va di farti il multiquote e piazzartelo sotto il naso, ti basti che non quoto nemmeno una sillaba di quasi tutti i tuoi interventi qui.
 
Stato
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