Consenso

ToyGirl

Utente di lunga data
Sinceramente mi sentirei un bastardo se le donne mi facessero pena.
Se sto con una donna la amo, non la commisero.
E se sto con una donna non sto con le donne.
Vedi la parola compassione con un'accezione negativa? Non la intendevo in quel senso.

Per la pietà ti sentiresti bastardo e invece, nel dire che è anche colpa nostra delle cose brutte che ci accadono, perché scegliamo gli uomini bastardi, non ti senti un po' crudele, considerando il nostro oggettivo svantaggio?

Dico noi ma io non sono noi 😅
 

danny

Utente di lunga data
Vedi la parola compassione con un'accezione negativa? Non la intendevo in quel senso.

Per la pietà ti sentiresti bastardo e invece, nel dire che è anche colpa nostra delle cose brutte che ci accadono, perché scegliamo gli uomini bastardi, non ti senti un po' crudele, considerando il nostro oggettivo svantaggio?

Dico noi ma io non sono noi 😅
No, non mi sento crudele.
Constato.
Non ho mai pensato che vivere sia facile.
Per nessuno.
 

hammer

Utente di lunga data
A parte il mercato che è una descrizione raccapricciante.
Veramente non capisco il ragionamento.
Forse volevi essere sarcastico?
Più ironico che sarcastico.
Esiste un mercato dell'amore e tutti siamo o siamo stati sul mercato.
Gli uomini dovrebbero avere maggiore stima di se stessi e una maggiore forza di carattere quando si relazionano con una donna.
Un uomo che violenta una donna non mostra forza, ma solo la sua miseria.
E se gli uomini imparassero anche a dire "no", molte cose andrebbero meglio.
 

hammer

Utente di lunga data
Ieri un tizio noto ha detto che la moglie chi la vuole cotta e chi la vuole cruda.
come vedi di cretinate gravi se ne dicono tante. Mi spiace più quella che ho raccontato io però perché ferisce due volte.
La battuta me l'ha raccontata mia moglie disgustata e incazzata nera.
Questo tizio andrebbe cancellato dell'Ordine degli Uomini.
 

hammer

Utente di lunga data
La fuitina aveva le sue funzioni.
Ma in un contesto povero e con donne con libertà limitata.
La facevano prevalentemente le minorenni.
Di "fuitine" non mi intendo molto.
So per certo che in molti casi venivano (o vengono) perfino simulate per poi potere organizzare un matrimonio riparatore in maniera molto economica.
Alla fine una soluzione per risolvere un grosso problema finanziario.
 

danny

Utente di lunga data
C'è un errore sostanziale, che è lo stesso che ho trovato nel film della Cortellesi.
Dipingere un passato a tinte fosche per far credere in un presente ancora di progresso.
In realtà la differenza principale col passato nei ruoli sta nell'aver normato ciò che era gestito in maniera "fuorilegge" nella società.
L'aborto non è stato inventato con la legge, è sempre esistito e ancora adesso si pratica in maniera illegale.
Lo stupro è sempre stato punito, prima con la vendetta, oggi con la giustizia, che perlomeno mantiene vivi gli stupratori e li libera dopo qualche anno.
Le separazioni ci sono sempre state, una zia di mia moglie, inizi 900, ha avuto quattro mariti e figli da ognuno.
Si diede da fare, diciamo.
Ma pure i tradimenti... anche quelli femminili. Trovate testimonianze sui libri, ovviamente, e nessuno può negare l'attività sessuale delle fidanzate dei soldati in guerra nel secolo scorso, che tornando a casa trovavano un altro al loro posto.
La nostra è l'era delle norme, perché siamo sempre meno una comunità e sempre più individui, e quindi sono saltati tutti i ruoli e i legami, per cui occorrono tante leggi, tanta ingerenza dello Stato e tanto welfare per gestire il tutto perché nessuno di noi vuole più rischiare.
L'errore è di pensare che le norme sanciscano un progresso nei costumi.
No, normano qualcosa che esiste da tempo, e nulla più.
 

spleen

utente ?
Ieri un tizio noto ha detto che la moglie chi la vuole cotta e chi la vuole cruda.
come vedi di cretinate gravi se ne dicono tante. Mi spiace più quella che ho raccontato io però perché ferisce due volte.
Se un cretino decerebrato tira una cazzata mi posso indignare, se una cosa la dice un presidente di tribunale mi preoccupo.
 

Gaia

Utente di lunga data
C'è un errore sostanziale, che è lo stesso che ho trovato nel film della Cortellesi.
Dipingere un passato a tinte fosche per far credere in un presente ancora di progresso.
In realtà la differenza principale col passato nei ruoli sta nell'aver normato ciò che era gestito in maniera "fuorilegge" nella società.
L'aborto non è stato inventato con la legge, è sempre esistito e ancora adesso si pratica in maniera illegale.
Lo stupro è sempre stato punito, prima con la vendetta, oggi con la giustizia, che perlomeno mantiene vivi gli stupratori e li libera dopo qualche anno.
Le separazioni ci sono sempre state, una zia di mia moglie, inizi 900, ha avuto quattro mariti e figli da ognuno.
Si diede da fare, diciamo.
Ma pure i tradimenti... anche quelli femminili. Trovate testimonianze sui libri, ovviamente, e nessuno può negare l'attività sessuale delle fidanzate dei soldati in guerra nel secolo scorso, che tornando a casa trovavano un altro al loro posto.
La nostra è l'era delle norme, perché siamo sempre meno una comunità e sempre più individui, e quindi sono saltati tutti i ruoli e i legami, per cui occorrono tante leggi, tanta ingerenza dello Stato e tanto welfare per gestire il tutto.
L'errore è di pensare che le norme sanciscano un progresso nei costumi.
No, normano qualcosa che esiste da tempo, e nulla più.
Direi che la nostra è la metà delle scelte potenzialmente libere finalmente e dei eletti riconosciuti dallo stato. Questa è la differenza.
 

hammer

Utente di lunga data
Mia madre più libera.
Ma la legge non garantiva queste libertà.
Fa rabbia sapere che alle donne veniva negato il voto...
Ho letto di recente il diploma di matrimonio dei miei nonni rilasciato dalla chiesa dove è scritto, in parole povere, che la moglie è una pertinenza del marito.
Leggere queste cose, da maschio, è imbarazzante.
 

Gaia

Utente di lunga data
Se un cretino decerebrato tira una cazzata mi posso indignare, se una cosa la dice un presidente di tribunale mi preoccupo.
Non è un cretino decerebrato. E’ uno che fa politica e che fa le leggi che poi i giudici applicano. Perché non è che le fanno i giudici le leggi, ecco.
 

danny

Utente di lunga data
Fa rabbia sapere che alle donne veniva negato il voto...
Ho letto di recente il diploma di matrimonio dei miei nonni rilasciato dalla chiesa dove è scritto, in parole povere, che la moglie è una pertinenza del marito.
Leggere queste cose, da maschio, è imbarazzante.
Veniva negato anche agli uomini meno abbienti.
Era per censo una volta.
Limitato.
E' gestione del potere, mica sesssimo.
 

Gaia

Utente di lunga data
Fa rabbia sapere che alle donne veniva negato il voto...
Ho letto di recente il diploma di matrimonio dei miei nonni rilasciato dalla chiesa dove è scritto, in parole povere, che la moglie è una pertinenza del marito.
Leggere queste cose, da maschio, è imbarazzante.
Ti farà allora imbarazzare sapere che le donne non trasmettevano la cittadinanza. E la cosa persiste anche oggi per colò che sono nati da madre nata prima della costituzione.
Mi dirai che si parla di gente ormai morta e sepolta. Vero, ma ha dei nipoti che magari vogliono la cittadinanza. Se si trattasse di un nonno allora basterebbe un incartamento semplice e provare il legame. Se si trattasse della nonna serve invece un giudizio. Ed ecco qui i danni di una mancata parità che ancora si riverberano dopo decenni
 

danny

Utente di lunga data
Mia madre più libera.
Ma la legge non garantiva queste libertà.
La legge ora è obbligata a normare queste situazioni.
La nostra società è disgregata al punto da richiedere una forma di controllo regolamentata in tutto.
E' una conseguenza, non un progresso.
Ma produce ugualmente una deriva che è illegale.
Ovvero non riesce comunque a creare un progresso, ma conserva parte di ciò che resta illegale.
Non so cone dirlo, ma... non è una spinta culturale, ma una necessità di governo delle masse.
 

hammer

Utente di lunga data
Veniva negato anche agli uomini meno abbienti.
Era per censo una volta.
Limitato.
E' gestione del potere, mica sesssimo.
Una volta, si.
Poteva votare chi pagava le "quote condominiali".
Per le donne si è trattato, con l'esclusione, di cercare di conservare un preciso ordine sociale.
Non dimentichiamo che molte professioni (ingegneria, legge, ecc.) erano loro precluse.
Eravamo quasi islamici.
 

spleen

utente ?
Non è un cretino decerebrato. E’ uno che fa politica e che fa le leggi che poi i giudici applicano. Perché non è che le fanno i giudici le leggi, ecco.
Le leggi, per farle devi essere d'accordo con tanti altri, non le fai da solo.
Se condanni qualcuno lo fai senza dover rendere conto a nessuno. (Posto che se pure sbagli non ti mandano a casa alle elezioni successive).
Non è una diffrenza da poco.
 

danny

Utente di lunga data
Una volta, si.
Poteva votare chi pagava le "quote condominiali".
Per le donne si è trattato, con l'esclusione, di cercare di conservare un preciso ordine sociale.
Non dimentichiamo che molte professioni (ingegneria, legge, ecc.) erano loro precluse.
Eravamo quasi islamici.
No, no, l'islam è un'altra storia.
Da noi le donne non avevano solitamente indipendenza ecomomica.
Si è dato loro una funzione politica quando hanno cominciato a girare soldi sufficienti perché lavorassero anche loro.
Diciamo che il voto femminile ha anche evitato le derive per rivendicazioni più pericolose nel dopoguerra.
In ciò il film della Cortellesi è stato involontariamente sincero: garantì l'illusione della libertà e di contare qualcosa.
In realtà dopo il voto nel film la Cortellesi è tornata alla sua vita di merda come sempre, ma non lo si dice.
In un film vero degli anni 50 sarebbe scappata col meccanico a Milano mollando il marito di merda e portandosi via la figlia.
(lo so che era illegale, lo so, ma si faceva).
 
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