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feather

Utente tardo
Be sarà che mi ci sono abituato a farmi male,ma un viaggio senza emozioni è morire prima del tempo.Si tenessero i loro matrimoni di convenienza,ma non ci parlassero di amore,sentimenti,ed emozioni!Ve bene così!
La paura di perdere tutto, di farsi male è un'emozione! E pure estremamente intensa.

Non so, io non me la sento di condannare nessuna scelta. Solo mi pare partiamo da due punti molto distanti e diversi e questo rende difficile capirsi.
 
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oscuro

Utente di lunga data
Feather

La paura di perdere tutto, di farsi male è un'emozione! E pure estremamente intensa.

Non so, io non me la sento di condannare nessuna scelta. Solo mi pare partiamo da due punti molto distanti e diversi e questo rende difficile capirsi.
La paura di perdere tutto?Quindi le nostre scelte devono essere condizionate dalla paura?da cosa devono essere dettate le nostre scelte?dal nostro sentire?o dal nostro portafogli?
 

oscuro

Utente di lunga data
No

La paura paralizza a volte, stordisce. Mai avuto attacchi di panico?

Ma qui stiamo andando largamente OT..
Non ho mai avuto attacchi di panico,ma conosco la paura.Non posso vivere la mia vita in funzione delle paura.Anche io ho paura,paura della malattia,della sofferenza, basta così però!Le scelte fatte per paura di...,non sono le mie scelte.Feather una vita di paure non è una vita.
 

Simy

WWF
La paura di perdere tutto, di farsi male è un'emozione! E pure estremamente intensa.

Non so, io non me la sento di condannare nessuna scelta. Solo mi pare partiamo da due punti molto distanti e diversi e questo rende difficile capirsi.
meglio perdere tutto, piuttosto che restare aggrappati a qualcosa/qualcuno solo per paura
 

danny

Utente di lunga data
Non sono spaventato. Non di una separazione almeno.
Una vita senza di lei la vedo come più serena per me. Senza mio figlio non posso neanche immaginarla. Vederlo meno, diciamo un giorno si e uno no sarebbe dura, ma forse accettabile. Senza mia figlio completamente non è neanche in discussione.
La mia vita da separato la vedo più "libera" e serena, ma non abbastanza migliore da giustificare lo sfacelo che porterebbe a mia moglie e mio figlio.
Se c'era la possibilità di vivere una relazione a due come dico io la prospettiva cambiava di parecchio. Ma per stare da solo, per quanto mi piacerebbe, non è abbastanza per ora e per me.
Lo so quanto egoista suona tutto questo, me ne rendo conto.

Non è egoista. Affatto.
E' la tua vita, se da separato non la vedi "abbastanza migliore", devi cercare in alternativa di migliorare la tua vita com'è ora. Prima che sia troppo tardi e siano gli altri a decidere per te.
E quando c'è un figlio di mezzo, a cui dimostri di tenere parecchio, la questione si complica parecchio e le conseguenze possono oggi non risultarti neppure immaginabili.
Detto da un figlio di divorziati, che ha vissuto tutte le implicazioni di questo, il divorzio con i figli non è per nulla una passeggiata. Per questo ti dico di sgombrare il campo dalle emozioni, perché ti impediscono di pensare alle conseguenze. Sai bene che le emozioni hanno scadenza.
Le conseguenze delle nostre scelte, no.
 

oscuro

Utente di lunga data

Simy

WWF

oscuro

Utente di lunga data
SI

eh, questo è un discorso che io e te abbiamo fatto un sacco di volte :D
E si,ma a quanto pare la paura del nulla,del distacco per alcuni è insormontabile...!Nascondersi dietro figli poi...allora quelli che si lasciano con figli piccoli sono incoscienti?:cool:
 

danny

Utente di lunga data
E allora di che ti do ragione al 100%. Se le emozioni non devono entrare nel quadro, a quel punto dovrei sempre e solo fare quello che è più comodo e facile. Quello che da il ritorno pratico migliore.
Se fossi un uomo freddo e senza emozioni farei proprio così. Invece sono molto passionale. A dispetto della mia timidezza vivo passioni molto saltuariamente ma estremamente intense.
Un giorno vi racconterò di cosa ho fatto pur di mettere in piedi la famiglia che ho. Ti anticipo che ho fatto letteralmente in diavolo a quattro ed ero pronto a buttare tutto quello che avevo pur di arrivarci, c'è mancato un soffio..
Se avessi seguito la razionalità ora non sarei qui. Starei facendo una vita molto peggiore, sia lavorativamente che economicamente. E tutte le lezioni che ho imparato in questi anni non ci sarebbero state. Sarei rimasto un ragazzo.
Sono proprio le emozioni e le brutte esperienze a far crescere.
Ecco. Il tuo matrimonio come il mio e come credo tutti i matrimoni è nato da un susseguirsi di emozioni positive che ci hanno convinto di stare facendo la scelta migliore per la nostra vita.
Poi, il numero delle separazioni mi convince che non tutte queste scelte avevano delle basi sufficientemente solide che le potessero sostenere a lungo. Difatti anche tu sei arrivato ora ad avere dei forti dubbi su tua moglie, per il quale hai in passato dici di avere fatto il diavolo a quattro. Questo dimostra che le emozioni hanno una scadenza, ed è il termine entro cui entra in gioco la realtà, e ci sbatti il naso contro.
Farsi dominare esclusivamente dalle emozioni ci porta talvolta a delle scelte sbagliate. O a situazioni di stallo come la tua. Io credo che occorra riprendere il controllo di se stessi, quando serve, per valutare correttamente quello che è più opportuno fare, per se stessi e anche per gli altri (qui entra in gioco la responsabilità).
Intendo dire.... se hai fatto il diavolo a quattro per questa donna... ci sarà da qualche parte qualche fiammella da riaccendere per farti stare meglio con lei, ora, o è una cosa che ritieni impossibile?
In seconda istanza: la vita è di base imperfetta. Di brutte esperienze ne ho avute, e mi hanno aiutato a crescere, come dici tu. Alcune non le immagini neanche, e le tralascio, ma posso dirti che erano brutte veramente.
Ciò che non toglie che è sempre meglio a un certo punto della vita non averle più queste esperienze, e concentrarsi su quelle belle.
Sei un po' a tratti come mia moglie... un'anima in pena, come si definisce lei.
Hai una cosa, ma non ti soddisfa a pieno e ne desideri un'altra... però poi non la cerchi più e rimani fermo al punto di partenza.
Quando comprò la sua auto, due anni fa... scelse il modello, il colore, gli accessori... la macchina arrivò e per alcuni giorni era tutta una lamentela....e le alette parasole che col tetto panoramico erano troppo sottili, e il motore che aveva pochi cavalli, e qui e là...
Ogni volta le dicevo: "Vendila, e compratene un'altra... che problema c'è? Ti piacciono le sportive? Fatti una sportivina, anche usata, una Scirocco, una Mito, quello che vuoi".
"Eh, ma questa comunque è comoda, è nuova, poi mi ci sono abituata, è bella... non ha senso..."
"E allora, di che ti lamenti?"
Essere soddisfatti del bicchiere mezzo pieno che comunque si ha è già un passo verso quella che molti pretendono chiamare la felicità. Ostinarsi a guardare il bicchiere mezzo vuoto è un modo per alimentare l'ansia di vivere.
Che ci impedisce di godere di quello che abbiamo. E ci fa soffrire.
 
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oscuro

Utente di lunga data
No

Ecco. Il tuo matrimonio come il mio e come credo tutti i matrimoni è nato da un susseguirsi di emozioni positive che ci hanno convinto di stare facendo la scelta migliore per la nostra vita.
Poi, il numero delle separazioni mi convince che non tutte queste scelte avevano delle basi sufficientemente solide che le potessero sostenere a lungo. Difatti anche tu sei arrivato ora ad avere dei forti dubbi su tua moglie, per il quale hai in passato dici di avere fatto il diavolo a quattro. Questo dimostra che le emozioni hanno una scadenza, ed è il termine entro cui entra in gioco la realtà, e ci sbatti il naso contro.
Farsi dominare esclusivamente dalle emozioni ci porta talvolta a delle scelte sbagliate. O a situazioni di stallo come la tua. Io credo che occorra riprendere il controllo di se stessi, quando serve, per valutare correttamente quello che è più opportuno fare, per se stessi e anche per gli altri (qui entra in gioco la responsabilità).
Intendo dire.... se hai fatto il diavolo a quattro per questa donna... ci sarà da qualche parte qualche fiammella da riaccendere per farti stare meglio con lei, ora, o è una cosa che ritieni impossibile?
In seconda istanza: la vita è di base imperfetta. Di brutte esperienze ne ho avute, e mi hanno aiutato a crescere, come dici tu. Alcune non le immagini neanche, e le tralascio, ma posso dirti che erano brutte veramente.
Ciò che non toglie che è sempre meglio a un certo punto della vita non averle più queste esperienze, e concentrarsi su quelle belle.
Sei un po' a tratti come mia moglie... un'anima in pena, come si definisce lei.
Hai una cosa, ma non ti soddisfa a pieno e ne desideri un'altra... però poi non la cerchi più e rimani fermo al punto di partenza.
Quando comprò la sua auto, due anni fa... scelse il modello, il colore, gli accessori... la macchina arrivò e per alcuni giorni era tutta una lamentela....e le alette parasole che col tetto panoramico erano troppo sottili, e il motore che aveva pochi cavalli, e qui e là...
Ogni volta le dicevo: "Vendila, e compratene un'altra... che problema c'è? Ti piacciono le sportive? Fatti una sportivina, anche usata, una Scirocco, una Mito, quello che vuoi".
"Eh, ma questa comunque è comoda, è nuova, poi mi ci sono abituata, è bella... non ha senso..."
"E allora, di che ti lamenti?"
Essere soddisfatti del bicchiere mezzo pieno che comunque si ha è già un passo verso quella che molti pretendono chiamare la felicità. Ostinarsi a guardare il bicchiere mezzo vuoto è un modo per alimentare l'ansia di vivere.
Che ci impedisce di godere di quello che abbiamo. E ci fa soffrire.
Insoddisfatti?a me sembra solo infantile e viziata.
 

danny

Utente di lunga data
Sono figlio di divorziati anch'io. E divorziati "male". Ho ben presente cos'è un divorzio...
Vissuto a 4 anni.
Mia padre aveva un'altra donna.
I miei litigavano forte.
Poi lui se ne andò.
Mia madre per anni mi parlò male di mio padre.
Per questioni economiche vissi con i nonni, avendo paura di mio padre.
Mio nonno si suicidò dopo un esaurimento nervoso, causa di tutto questo.
Ci misi anni per riprendermi.
Mio padre non si risposò più, ha avuto tante donne ma ha sempre avuto paura di ricominciare seriamente.
Mia madre si risposò dopo anni, ma non fu mai più tranquilla e serena.
Io non ho ricordi insieme ai miei genitori da bambino.
Nessuno degli attori ne è uscito bene.
 
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feather

Utente tardo
Vissuto a 4 anni.
Nel mio caso non si è ammazzato nessuno.
Vissuto a 13 anni.
Mio padre mi ha usato all'inizio come bargaining chip e anche passata la bufera non si sono mai più guardati in faccia.
Non ricordo nulla di me prima dei 15-16 anni.
Nessuno dei due è riuscito a ricostruire un rapporto duraturo e a risposarsi, anche se ci hanno provato entrambi.
 
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danny

Utente di lunga data
Nel mio caso non si è ammazzato nessuno.
Vissuto a 13 anni.
Mio padre mi ha usato all'inizio come bargaining chip e anche passata la bufera non si sono mai più guardati in faccia.
Non ricordo nulla di me prima dei 15-16 anni.
Nessuno dei due è riuscito a ricostruire un rapporto duraturo e a risposarsi, anche se ci hanno provato entrambi.
La rimozione dei ricordi vale anche per me, per il periodo dell'infanzia.
Ho qualche breve flash di quanto accaduto, ma credo di aver cancellato tutto.
La mia vita sembra avere un preciso inizio a un certo punto, credo al funerale di mio nonno.
Io ero in casa quando si uccise.
Ho passato un'adolescenza problematica.
Oltre che crescere per diventare adulto mi son trovato a ricostruire i punti fermi dell'infanzia... che erano stati cancellati. Credo che questo abbia prodotto dei problemi a livello affettivo... una certa mia freddezza insieme a una dipendenza affettiva che riconosco di avere, che produce dei contrasti nei rapporti non facili da sostenere.
Insomma... a volte sono un po' pesante :) diciamolo...
Ma a parte questo... credo di avere trovato un equilibrio personale col mio matrimonio.
Ho sposato la donna che amavo, che mi piace, ho avuto una figlia, e questo ha contribuito a creare dei punti fermi che mi hanno svincolato non poco dai traumi dell'infanzia.
 

oscuro

Utente di lunga data
Danielecala

Certo se il motore è fuso ...TI CAMBIA!
Sarà che ho misure di vita diverse,sti cazzi della tv,sti cazzi della casa,sti cazzi del mio fiammante coupè... mi tradisci? vado in affitto...ma che davero?mi devo tenere le corna e stare pure zitto?ma stikazzi....!:cool:Ma la vita è già talmente difficile che devo pure beccarmi le corna e tenermele perchè se no niente partita in 3d?Ma un bel calcio in culo,il mare davanti e il sole dietro....!
 

Sbriciolata

Escluso
Danny, non lo dico per offenderti: mi mette di cattivo umore leggerti.
Non entro nel merito di cosa significhi avere le palle, anche perchè, per come la vedo io, avere le palle significa riuscire ad affrontare quello che è più difficile per sé, e visto che, come individui, abbiamo vulnerabilità e punti di forza differenti, non necessariamente ciò che è duro e impegnativo per me sarà ciò che mette in difficoltà te e viceversa, dunque non mi permetterei di affermare che tu non hai le palle nè permetterei a te di parlare a me in questi termini, considerato che nessuno dei due sa quali demoni stia affrontando l'altro.
Tu hai fatto un certo tipo di scelta, e suppongo che questa sia congeniale a te e alla tua visione del mondo; è comprensibile che tu la difenda. Spero però che la tua considerazione del valore e dell'importanza delle persone non sia quella che trasuda dalle parole in neretto, perchè a me personalmente s'aggriccia la pelle a leggerle. Una moglie è qualcosa di più che una fattrice dei propri eredi e un'amante qualcosa di più che un'intercambiabilissimo paio di gambe aperte.

In ultimo: Feather, con la F di figa.
Peccato che io sia etero, altrimenti ti corteggerei:D
 

danny

Utente di lunga data
Insoddisfatti?a me sembra solo infantile e viziata.

Hai presente "desperate housewives"?
Il personaggio interpretato da Eva Longoria?
Ecco, per me quella è una donna infantile e viziata.
Tradisce il marito col giardiniere, impazzisce per lo shopping, ama le belle macchine...
Però... però... ci sputeresti sopra?:p
Si fa presto a giudicare da alcune caratteristiche, ma una donna, o un uomo, sono qualcosa di molto più complesso...
 
è tutto chiaro a questo punto.rispetto e com-passione per quel bambino violentato nell'equilibrio e nelle sicurezze.
La rimozione dei ricordi vale anche per me, per il periodo dell'infanzia.
Ho qualche breve flash di quanto accaduto, ma credo di aver cancellato tutto.
La mia vita sembra avere un preciso inizio a un certo punto, credo al funerale di mio nonno.
Io ero in casa quando si uccise.
Ho passato un'adolescenza problematica.
Oltre che crescere per diventare adulto mi son trovato a ricostruire i punti fermi dell'infanzia... che erano stati cancellati. Credo che questo abbia prodotto dei problemi a livello affettivo... una certa mia freddezza insieme a una dipendenza affettiva che riconosco di avere, che produce dei contrasti nei rapporti non facili da sostenere.
Insomma... a volte sono un po' pesante :) diciamolo...
Ma a parte questo... credo di avere trovato un equilibrio personale col mio matrimonio.
Ho sposato la donna che amavo, che mi piace, ho avuto una figlia, e questo ha contribuito a creare dei punti fermi che mi hanno svincolato non poco dai traumi dell'infanzia.
 
Stato
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