Credo che, nel criticare implicitamente
@gianni83 per non avere "comprensione" del tradimento per un errore scusabile (per vizio di mente al momento delle copule), si stia sottovalutando che egli era rimasto con la convivente dopo la totale, aveva persino condiviso il progetto di matrimonio di lì a qualche mese, con la prospettiva di chiedere un bimbo in affido. Voleva formare una famiglia con lei.
Il tradire (reiterato, non una volta) è un venire meno alla parola data e comporta la perdita della fiducia. Altra cosa è non considerare l'esclusività come caratteristica di una coppia, ma dev'essere un convincimento condiviso. Mica è una regola o costrizione, se non lo accetti è un problema del traditore che non lo aveva previsto. Poteva accertarsene, ma prima.
@gianni83 ha ogni diritto di considerarsi sciolto da qualsiasi impegno, per quanto mi riguarda, senza che possa essere minimamente criticato. Come mi è capitato.
Ciò non esclude che si possa provare pena per la condizione fisica e mentale della parte traditrice.
Ma non ci sposa o si rimane insieme per pena.