Cosa cerchiamo dall'amore?

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Beman30

Utente di lunga data
Ma tua moglie è mai stata con un altro e ne eri consapevole?
E qui si apre una voragine...
ne abbiamo parlato a lungo, ma non abbiamo ancora trovato la quadra, in questo senso:

Punto primo, nella nostra idea di amore la libertà personale conta tanto, la libertà è concessa finchè non va a ledere il rispetto dell'altro. in questo senso sapere che mia moglie è felice e sta provando certe sensazioni mi rende felice.
Abbiamo più o meno le stesse "velleità", ovvero ci interessa conoscere altre persone e sentire le "farfalle nello stomaco" non è necessario che si vada oltre il flirt.
il nostro fine ultimo è quello di mantenere integra la coppia considerando che entrambi vogliamo continuare a provare certe sensazioni, dovevamo decidere le modalità...
alla fine non ci sono regole scritte, diciamo che l'unica regola è essere onesti con se stessi e chiedersi se ogni qualvolta che vogliamo provare determinate sensazioni mettiamo a rischio la coppia oppure no.
ad esempio se sentissi la necessità di provarci per forza con tutte, ogni volta che ne ho l'occasione, qualche domanda me la farei... In questo momento ad esempio sono attratto da chi mi stuzzica l'intelletto e che mi piaccia fisicamente (senza essere necessariamente bella, deve piacermi, punto), a quel punto parte il corteggiamento ed è la parte che preferisco! Allora mi prodigo alla ricerca di luoghi, posti, ecc... Per far provare a quella persona sensazioni che magari non ha mai provato, di rimando ne provo una grande gioia anche io, quasi come se sentissi anche io quello che prova lei.
Se questa donna fosse sempre nei miei pensieri se sentissi la necessità di vederla, starle vicino, ecc... Insomma se ne fossi davvero innamorato allora mi porrei delle domande e ne discuterei con la consorte...

per rispondere alla tua domanda:
lei vuole essere a conoscenza di ogni mia scappatella
io l'opposto, l'idea che lei possa essere felice mi rende felice, ma avere la certezza con tanto di particolari di una sua scappatella, potrebbe e ripeto, potrebbe, rompere qualcosa... Cioè la razionalità è una cosa, mentre l'istinto/l'irrazionalità è un' altra... E ho paura che il mio irrazionale mi porti a distruggere...
Siccome l'integrità della coppia per me è il primo punto, preferisco non saperlo!

Tutta sta pappardella insomma per dire che sono un'ipocrita!! Ma se non altro ne sono consapevole!!:D
 

JON

Utente di lunga data
Tendenzialmente non raccolgo le provocazioni... Ma visto che è un argomento (quello della coca) ricorrente, ti chiedo:

Secondo te perchè le persone tendenzialmente considerano "cocainomani" o "pazzi" o "squali" i soggetti che hanno raggiunto determinati obiettivi nella vita?
Ma dipende cosa intendi per successo. Poi, quei tre aggettivi significano ognuno una cosa diversa.

Cioè, va bene il successo, ma bisogna vederne il ruolo prima di capire come e perché ci si è arrivati.
 

Beman30

Utente di lunga data
Io penso che i successi e gli obiettivi siano molto soggettivi, come la percezione delle "righe".
mi sembra che sia il modo di parlarne che determina certe valutazioni, giuste o sbagliate che siano
:up::up:

Ho voluto puntualizzare sul discorso della droga, perchè sembra che chi faccia parte di una determinata cerchia debba per forza fare uso di sostanze, nel mio entourage pochissimi ne fanno uso (e li vedi subito), al contrario quando frequento certi locali generalmente "fighetti" l'uso è massivo, ma non è gente di successo e non fa neppure parte di determinate cerchie, in genere sono soggetti con mancanze di sicurezza interiori che necessitano di status symbol+droghe per sentirsi qualcuno...
 

JON

Utente di lunga data
E qui si apre una voragine...
ne abbiamo parlato a lungo, ma non abbiamo ancora trovato la quadra, in questo senso:

Punto primo, nella nostra idea di amore la libertà personale conta tanto, la libertà è concessa finchè non va a ledere il rispetto dell'altro. in questo senso sapere che mia moglie è felice e sta provando certe sensazioni mi rende felice.
Abbiamo più o meno le stesse "velleità", ovvero ci interessa conoscere altre persone e sentire le "farfalle nello stomaco" non è necessario che si vada oltre il flirt.
il nostro fine ultimo è quello di mantenere integra la coppia considerando che entrambi vogliamo continuare a provare certe sensazioni, dovevamo decidere le modalità...
alla fine non ci sono regole scritte, diciamo che l'unica regola è essere onesti con se stessi e chiedersi se ogni qualvolta che vogliamo provare determinate sensazioni mettiamo a rischio la coppia oppure no.
ad esempio se sentissi la necessità di provarci per forza con tutte, ogni volta che ne ho l'occasione, qualche domanda me la farei... In questo momento ad esempio sono attratto da chi mi stuzzica l'intelletto e che mi piaccia fisicamente (senza essere necessariamente bella, deve piacermi, punto), a quel punto parte il corteggiamento ed è la parte che preferisco! Allora mi prodigo alla ricerca di luoghi, posti, ecc... Per far provare a quella persona sensazioni che magari non ha mai provato, di rimando ne provo una grande gioia anche io, quasi come se sentissi anche io quello che prova lei.
Se questa donna fosse sempre nei miei pensieri se sentissi la necessità di vederla, starle vicino, ecc... Insomma se ne fossi davvero innamorato allora mi porrei delle domande e ne discuterei con la consorte...

per rispondere alla tua domanda:
lei vuole essere a conoscenza di ogni mia scappatella
io l'opposto, l'idea che lei possa essere felice mi rende felice, ma avere la certezza con tanto di particolari di una sua scappatella, potrebbe e ripeto, potrebbe, rompere qualcosa... Cioè la razionalità è una cosa, mentre l'istinto/l'irrazionalità è un' altra... E ho paura che il mio irrazionale mi porti a distruggere...
Siccome l'integrità della coppia per me è il primo punto, preferisco non saperlo!

Tutta sta pappardella insomma per dire che sono un'ipocrita!! Ma se non altro ne sono consapevole!!:D
Sei ipocrita, ma anche coerente. Il tuo problema è che ancora non ci sbatti i denti.
 

Ecate

Utente di lunga data
Ma dipende cosa intendi per successo. Poi, quei tre aggettivi significano ognuno una cosa diversa.

Cioè, va bene il successo, ma bisogna vederne il ruolo prima di capire come e perché ci si è arrivati.
Bisogna anche capire cosa è successo e dove sono le righe. Perché qualsiasi successo se viene vissuto con naturalezza e se non viene enfatizzato in funzione di illustrare e definire il proprio io è "nelle righe".
 

JON

Utente di lunga data
Bisogna anche capire cosa è successo e dove sono le righe. Perché qualsiasi successo se viene vissuto con naturalezza e se non viene enfatizzato in funzione di illustrare e definire il proprio io è "nelle righe".
Infatti io riconosco il successo in una persona quando ne percepisco la passione profonda che c'è l'ha portata. Quindi gente che è arrivata dov'è per delle caratteristiche intrinseche ed innegabili.

Non so di che successi parla Beman, ma in molti casi attinenti non mi capita di riconoscere il medesimo tipo di successo. Se poi questo diviene motivo di vanto....per carità.
 

Beman30

Utente di lunga data
Ma dipende cosa intendi per successo. Poi, quei tre aggettivi significano ognuno una cosa diversa.

Cioè, va bene il successo, ma bisogna vederne il ruolo prima di capire come e perché ci si è arrivati.
Nell'immaginario comune, lo ripeto per la società (quindi non mi riferisco a nessuno di voi), l'uomo di successo ha potere, è ricco, sicuro di sè, ha molte donne...
se qualcuno ha dubbi a riguardo, date un'occhiata alle pubblicità o a come si comportano le persone, che senso hanno gli status symbol? persino le pubblicità dei i profumi sottintendono a quello. A dimostrare che uno ha soldi quindi potere, successo, ecc...
che gira che ti rigira servono ad attrarre.... GNOCCA!! E da lì... "Tira più un pelo di f... Che un carro di buoi"...

vero che i 3 aggettivi sono diversi, ma in genere sono utilizzati per descrivere una determinata categoria di persone (almeno nella mia esperienza).

non so se ho risposto
 
Ultima modifica:

Beman30

Utente di lunga data
Infatti io riconosco il successo in una persona quando ne percepisco la passione profonda che c'è l'ha portata. Quindi gente che è arrivata dov'è per delle caratteristiche intrinseche ed innegabili.

Non so di che successi parla Beman, ma in molti casi attinenti non mi capita di riconoscere il medesimo tipo di successo. Se poi questo diviene motivo di vanto....per carità.
Ah, ora ho capito anche cosa intendevi nel post precedente...

ma il tuo modo di considerare il "successo" è diverso da quello della società
 
Ultima modifica:

JON

Utente di lunga data
Nell'immaginario comune, lo ripeto per la società (quindi non mi riferisco a nessuno di voi), l'uomo di successo ha potere, è ricco, sicuro di sè, ha molte donne...
se qualcuno ha dubbi a riguardo, date un'occhiata alle pubblicità o a come si comportano le persone, che senso hanno gli status symbol? persino le pubblicità dei i profumi sottintendono a quello. A dimostrare che uno ha soldi quindi potere, successo, ecc...
che gira che ti rigira servono ad attrarre.... GNOCCA!! E da lì... "Tira più un pelo di f... Che un carro di buoi"...

vero che i 3 aggettivi sono diversi, ma in genere sono utilizzati per descrivere una determinata categoria di persone (almeno nella mia esperienza).

non so se ho risposto
Tu stai parlando anche di invidia, io non vedo il successo in nessuna delle cose che hai detto. Tra l'altro cose legate molto le une alle altre e non disgiunte.

Ciò non toglie che la condizione di alcuni non mi risulti invidiabile, ma personalmente ho altri parametri.
 

Diletta

Utente di lunga data
Vediamo... Cosa significa essere innamorati? sei così certa di essere innamorata? E l'amore a 18 anni è lo stesso a 30 e a 60? Ecco, io queste domande me le pongo. Non ho paura della risposta (ammesso che una risposta esista) e se avessi la certezza che non sono innamorato vi porrei rimedio, non mi nasconderei dietro un dito...
vivere sopra le righe... Anche qui ci sarebbe da parlarne, di persone che vivono come me ne conosco altre, siamo tutti piuttosto giovani, di "successo" ovvero con una carriera in ascesa (per alcuni potrebbe non essere un valore, ecco perchè il virgolettato) senza paura di buttarsi e sperimentare, mi pongo domande scomode che potrebbero anche destabilizzare completamente il mio modo di vivere, ma per me la vita va vissuta così, come diceva qualcuno: "la vita è qualcosa di più del semplice respirare".


Sono certa di essere stata innamorata quando mi sono sposata e non credo che sia di poco conto.
E' alla base di un matrimonio.
Poi, l'amore si evolve e prende altre forme, ma allo stesso modo anche il legame si fortifica e la consapevolezza di essere "coppia" nella vita è rassicurante e gratificante insieme.
Non so se l'amore a 18 anni è lo stesso ad altre età, ma l'amore si fa sempre riconoscere, lo sappiamo se amiamo e quanto.

Comunque, leggendo il tuo post successivo, se avete patti condivisi va benissimo, sempre che la cosa sia davvero reciproca.
Quello a cui non credo è la favoletta sull'aggiornamento a tua moglie delle tue scappatelle, puoi confermarmi che davvero lo fai?

Sull'evidenziato: chi dice che la vita si riduce a questo?!
Ma non è obbligatorio portarsi all'eccesso per sentirsi vivi anche perché la cosa è soggettiva, invece mi dai l'impressione che tu giudichi coloro che hanno uno stile di vita diverso dal tuo, bollandoli come degli stolti che non hanno capito niente. In pratica, per te, stanno sprecando la loro vita e ne hai quasi compassione, se non disprezzo...
Correggimi se sbaglio.
 

Beman30

Utente di lunga data
Beh, si. Se continuate cosi, non so per tua moglie, ma per te prima o poi il conto arriva. Cioè vuoi dirmi davvero che se non sai allora sei a posto? Che ragionamento è?

È quello che mi dice lei...
quello di cui non mi capacito (si fa per dire) è che nonostante la buona volontà il possesso e la gelosia arrivano, se questi 2 sentimenti non esistessero moltle relazioni probabilmente non finirebbero, perchè ad un certo punto della vita credo che a chiunque sia capitato anche se impegnato di essere atratto da altre persone e a lungo andare questo logora e allora o tradisce (con tutto quel che ne consegue) o preferisce lasciare la strada vecchia per la nuova... Non esistesse il possesso queste storie inizierebbero e terminerebbero nel momento in cui vengono consumate
 

Diletta

Utente di lunga data
È quello che mi dice lei...
quello di cui non mi capacito (si fa per dire) è che nonostante la buona volontà il possesso e la gelosia arrivano, se questi 2 sentimenti non esistessero moltle relazioni probabilmente non finirebbero, perchè ad un certo punto della vita credo che a chiunque sia capitato anche se impegnato di essere atratto da altre persone e a lungo andare questo logora e allora o tradisce (con tutto quel che ne consegue) o preferisce lasciare la strada vecchia per la nuova... Non esistesse il possesso queste storie inizierebbero e terminerebbero nel momento in cui vengono consumate

E' quello che dico sempre anch'io...ma del sé e del ma sono piene le fosse.
Gli esseri umani sono una contraddizione vivente: sono attratti da altri, quindi essenzialmente non monogami, e al tempo stesso sono possessivi perché è davvero dura per loro accettare che il proprio compagno/a possa desiderare altri.
A questo punto comincio a pensare che certe cose non si debbano sapere, della serie "si sa ma non si dice".
E' ipocrita, ovviamente, ma non credo ci siano altre soluzioni. Io ci ho provato, ma non funziona...
 

Beman30

Utente di lunga data
Sono certa di essere stata innamorata quando mi sono sposata e non credo che sia di poco conto.
E' alla base di un matrimonio.
Poi, l'amore si evolve e prende altre forme, ma allo stesso modo anche il legame si fortifica e la consapevolezza di essere "coppia" nella vita è rassicurante e gratificante insieme.
Non so se l'amore a 18 anni è lo stesso ad altre età, ma l'amore si fa sempre riconoscere, lo sappiamo se amiamo e quanto.

Comunque, leggendo il tuo post successivo, se avete patti condivisi va benissimo, sempre che la cosa sia davvero reciproca.
Quello a cui non credo è la favoletta sull'aggiornamento a tua moglie delle tue scappatelle, puoi confermarmi che davvero lo fai?

Sull'evidenziato: chi dice che la vita si riduce a questo?!
Ma non è obbligatorio portarsi all'eccesso per sentirsi vivi anche perché la cosa è soggettiva, invece mi dai l'impressione che tu giudichi coloro che hanno uno stile di vita diverso dal tuo, bollandoli come degli stolti che non hanno capito niente. In pratica, per te, stanno sprecando la loro vita e ne hai quasi compassione, se non disprezzo...
Correggimi se sbaglio.

Per l'aggiornamento... Si avviene, anche perchè non sono affatto un seriale e capita davvero davvero di rado, diciamo che magari edulcoro ed ometto certe sensazioni...

per la seconda domanda:
La risposta è NI, nel senso che non sono così giudicante, ma sono convinto (e ne ho le prove) che ci sia una quantità di persone addormentate, insoddisfatte, tristi ed impaurite di avere "successo" (ovvero di fare davvero quello che gli piace) che mi scatta la voglia di svegliarle, ovviamente senza successo, ma non ho un senso di superiorità nè compassione, al contrario provo a dare consigli a mostrare quanto facile sarebbe, ma le risposte son sempre le stesse: scuse oppure il paragone con me: "la fai facile tu che...bla..bla..." Come se a me le cose capitassero così... Per caso! Invece al 90% è volontà e olio di gomito.
 

Beman30

Utente di lunga data
E' quello che dico sempre anch'io...ma del sé e del ma sono piene le fosse.
Gli esseri umani sono una contraddizione vivente: sono attratti da altri, quindi essenzialmente non monogami, e al tempo stesso sono possessivi perché è davvero dura per loro accettare che il proprio compagno/a possa desiderare altri.
A questo punto comincio a pensare che certe cose non si debbano sapere, della serie "si sa ma non si dice".
E' ipocrita, ovviamente, ma non credo ci siano altre soluzioni. Io ci ho provato, ma non funziona...
Si, infatti a mia moglie ho praticamente dato la possibilità di tradirmi, ma non lo voglio sapere.
diciamo che è anche legato alle aspettative, se sapessimo con certezza al 100% che il/la nostra compagna ci tradirà perchè è così che funziona esattamente come è normale mangiare o bere, non credi che saremmo tutti più "leggeri"?
quanto è DNA e quanto è società...
ai tempi esistevano (o esistono ancora, non so) tribù nelle quali l'orgia era un rituale... Poi è arrivata la società moderna non più piccoli villaggi, ma grandi città ed era necessario creare un ordine, chiesa, matrimonio,ecc.. (Ovviamente sto semplificando) ora certi schemi stan perdendo valore e noi ci siamo in mezzo...
 

disincantata

Utente di lunga data
Si, infatti a mia moglie ho praticamente dato la possibilità di tradirmi, ma non lo voglio sapere.
diciamo che è anche legato alle aspettative, se sapessimo con certezza al 100% che il/la nostra compagna ci tradirà perchè è così che funziona esattamente come è normale mangiare o bere, non credi che saremmo tutti più "leggeri"?
quanto è DNA e quanto è società...
ai tempi esistevano (o esistono ancora, non so) tribù nelle quali l'orgia era un rituale... Poi è arrivata la società moderna non più piccoli villaggi, ma grandi città ed era necessario creare un ordine, chiesa, matrimonio,ecc.. (Ovviamente sto semplificando) ora certi schemi stan perdendo valore e noi ci siamo in mezzo...

UNO una puo' tradire e tradisce anche senza permesso, anzi, senza sicuramente è ' piu ' intrigante.

Non credo tu le abbia chiesto il permesso prima, lasciando perdere quello che uno puo' dire a letto che li deve restare.

DARE il permesso e non volerlo sapere equivale a non volerlo.
 

Diletta

Utente di lunga data
Per l'aggiornamento... Si avviene, anche perchè non sono affatto un seriale e capita davvero davvero di rado, diciamo che magari edulcoro ed ometto certe sensazioni...

per la seconda domanda:
La risposta è NI, nel senso che non sono così giudicante, ma sono convinto (e ne ho le prove) che ci sia una quantità di persone addormentate, insoddisfatte, tristi ed impaurite di avere "successo" (ovvero di fare davvero quello che gli piace) che mi scatta la voglia di svegliarle, ovviamente senza successo, ma non ho un senso di superiorità nè compassione, al contrario provo a dare consigli a mostrare quanto facile sarebbe, ma le risposte son sempre le stesse: scuse oppure il paragone con me: "la fai facile tu che...bla..bla..." Come se a me le cose capitassero così... Per caso! Invece al 90% è volontà e olio di gomito.
Si, infatti a mia moglie ho praticamente dato la possibilità di tradirmi, ma non lo voglio sapere.
diciamo che è anche legato alle aspettative, se sapessimo con certezza al 100% che il/la nostra compagna ci tradirà perchè è così che funziona esattamente come è normale mangiare o bere, non credi che saremmo tutti più "leggeri"?
quanto è DNA e quanto è società...
ai tempi esistevano (o esistono ancora, non so) tribù nelle quali l'orgia era un rituale... Poi è arrivata la società moderna non più piccoli villaggi, ma grandi città ed era necessario creare un ordine, chiesa, matrimonio,ecc.. (Ovviamente sto semplificando) ora certi schemi stan perdendo valore e noi ci siamo in mezzo...

Sì, di persone insoddisfatte e tristi c'è pieno, basta guardarsi in giro, specie fra gli sposati e mi dispiace dirlo, ma è un dato di fatto: la maggior parte dei matrimoni di lunga data si trascina per forza d'inerzia.
La felicità è, invece, alla portata di tutti, dipende sempre dalle aspettative che abbiamo riguardo a quello che ci farebbe felici, quindi alla fine è un discorso soggettivo.
C'è da dire che non sono tanti i fortunati (perché lo sono davvero) che possono fare un lavoro che piace e che entusiasma, quindi una discreta fetta di "felicità" già se la mangiano. Rimane, però, il tempo libero che, se ben sfruttato, può benissimo compensare e rendere quindi la vita più radiosa e questa è una scelta personale, un atto di volontà, come tu dici e qui non ci piove.

Riguardo alla tua domanda: sì che saremmo tutti più leggeri, ma non dimenticarti il discorso fatto appena prima su come siamo fatti noi umani.
Chi ci riesce, tanto di cappello, non avanzo considerazioni morali, anche perché nella mia posizione non mi permetto proprio, dico solo che se state portando avanti con "successo" questo modo di vivere la coppia siete davvero bravi.
Io, che ho scoperto improvvisamente come va il mondo, mi sono dovuta adeguare, ma non posso non dire di essere rimasta choccata.
Per me l'amore era tutta altra cosa...e a dire il vero, lo è ancora.
Lo è ancora perché io non ho tali esigenze, a me frega zero provare quel tipo di adrenalina, proprio non ci tengo ed è sempre stato così.
A me piacciono e gratificano altre cose, per questo faccio immensa fatica a capire chi ha, invece, tali bisogni...:cool:
 

Beman30

Utente di lunga data
Riguardo alla tua domanda: sì che saremmo tutti più leggeri, ma non dimenticarti il discorso fatto appena prima su come siamo fatti noi umani.

Per me l'amore era tutta altra cosa...e a dire il vero, lo è ancora.
il primo punto: è quello che tentavo di spiegare prima, se per certe civiltà fare orgie era normale perchè non può esserlo anche ora? Forse non siamo ne monogami ne possessivi ed è legato alla tua seconda considerazione...
per te l'amore era tutt'altra cosa... Se da bambini non ci avessero infarcito la testa di film, storie, principi e principesse, amore romantico che sboccia, pretty woman e così via, ma ci avessero mostrato film e storie nei quali avere partner diversi è normale, che so se topolino e minni facessero scambio di coppia con paperina e paperino ed i tuoi genitori lo avessero fatto abitualmente avremmo tutt'altra concezione di amore... (Credo io...)
esistono film che parlano di soggetti che fanno i playboy, ma l'epilogo è sempre lo stesso ad un certo punto o si innamorano (e siamo da capo) o restano da soli tristi ed infelici.
E allora chi decide di vivere in "libertà" (come stai facendo tu) e capisce nelle viscere che l'amore è altra cosa tenta di cambiare, ma si scontra con tutti gli insegnamenti ed i condizionamenti che l'hanno plasmato fino all'altro ieri.
Anche io ho capito che l'amore è altro, ma anche io nonostante il mio carattere e le mie ossessioni nel tentare di migliorarmi alla fine mi scontro con i condizionamenti...
 

Fantastica

Utente di lunga data
il primo punto: è quello che tentavo di spiegare prima, se per certe civiltà fare orgie era normale perchè non può esserlo anche ora? Forse non siamo ne monogami ne possessivi ed è legato alla tua seconda considerazione...
per te l'amore era tutt'altra cosa... Se da bambini non ci avessero infarcito la testa di film, storie, principi e principesse, amore romantico che sboccia, pretty woman e così via, ma ci avessero mostrato film e storie nei quali avere partner diversi è normale, che so se topolino e minni facessero scambio di coppia con paperina e paperino ed i tuoi genitori lo avessero fatto abitualmente avremmo tutt'altra concezione di amore... (Credo io...)
esistono film che parlano di soggetti che fanno i playboy, ma l'epilogo è sempre lo stesso ad un certo punto o si innamorano (e siamo da capo) o restano da soli tristi ed infelici.
E allora chi decide di vivere in "libertà" (come stai facendo tu) e capisce nelle viscere che l'amore è altra cosa tenta di cambiare, ma si scontra con tutti gli insegnamenti ed i condizionamenti che l'hanno plasmato fino all'altro ieri.
Anche io ho capito che l'amore è altro, ma anche io nonostante il mio carattere e le mie ossessioni nel tentare di migliorarmi alla fine mi scontro con i condizionamenti...
Mmm, stai dicendo che una valvola di sfogo sessuale ritualizzata quale è un'orgia di tribù (che poi non ho idea di quali e quando) potrebbe eliminare i problemi di sofferenza da tradimento? Non ho capito...
Comunque, non si tradisce perché si ha la fregola, o, almeno, non io e penso nemmeno il 99% di chi tradisce.
Sulla favola del playboy e sulle altre favole hai ragione da vendere:). Io credo che in tanti cerchino la coppia fissa o stabile essenzialmente per un'umanissima paura dettata da questi stereotipi.
 
Stato
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