Cosa fare adesso?

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minnie

Utente di lunga data
Un pò OT.

Quante volte leggendo le parole di qualcuno qui dentro... ho pensato...

Facciamo una grande comune dell'ammmore! :D

Voglio sposare Sid, Alce, Dave, Farfalla, Marì, e tanti altri.
Viviamo tutti insieme appassionatamente, dai! :rotfl:

PS così si dividono pure le spese! :rotfl:

bellissimo!!! ti quoto non potendo smeraldarti....... posso entrare nella comune?
 

Alce Veloce

Utente di lunga data
bellissimo!!! ti quoto non potendo smeraldarti....... posso entrare nella comune?



Vorrei far notare che tra i nominati da Senza l'unico maschietto sono io!
:sorriso2::sorriso2::sorriso2::sorriso2:
 

Amarax

Utente di lunga data
Ciao amarax. Non è facile capire cosa provo: da un lato è una liberazione, perché so che, detto molto banalmente: "occhio non vede, cuore non duole". Dall'altra parte, mi rendo conto che, se dovessi rimanere in casa e continuare la vita attuale, sarebbe un lento, inesorabile suicidio. Riusciresti a vivere con un... fratello o una sorella, dopo che quest'ultimo è stato non solo tuo marito o moglie, ma anche amore? Cioé, quella stessa persona per la quale hai provato un forte sentimento e che, alla fine, non è stato ricambiato?
Quindi, tutto sommato, meglio tagliare i ponti al più presto, senza ripensamenti nè dietro-front.
Non c'è nulla di più doloroso del sentirsi dire "non ti amo più", "non provo più attrazione per te". E' sminuente, avvilente e ti lascia un senso di perdizione e smarrimento.
In ogni caso, devo rialzare la testa, seppur a fatica, e ricominciare a camminare. Con l'augurio che tutto si risolva per il meglio.

Quando leggo di questo genere di sentimenti penso che c'è un punto di non ritorno per il tradito .
Una paralisi delle emozioni che coinvolgono l'anima a impedire di soffrire ancora.
Dave ti capisco.

Io non ho vissuto il "non ti amo più" ma il "amo due donne" e non è stato meno devastante ed ora ho un equilibrio assurdo . Nonostante tutto sto qui, attrice a beneficio degli altri...
Poi penso che mi hanno rovinato la vita ed io da deficiente glie l'ho permesso.

Tu non lo permettere. :eek:
 

Amarax

Utente di lunga data
Secondo me, non ti dice questo sia per non farti soffrire inutilmente -lo penso davvero...al punto in cui stanno le cose, dirti che lo vede che cambierebbe? Una sofferenza in più, e basta - sia per vergogna, o semplicemente perchè ormai pensa che non siano più fatti tuoi e che lei può fare quel che vuole...
Metterei un misto di queste cose.

A questo punto, chiediti cosa preferiresti... vuoi davvero che lei ti dica sinceramente quando e come lo vede?
Se per te è importante che lei non ti menta... diglielo... ma in effetti, se io fossi nella sua situazione, non te lo direi...


Guarda che in queste situazioni, con il sapere nasce il bisogno di sapere tutto. Si cerca la verità che non lascia spazio alla più piccola speranza.
E le bugie e il non detto feriscono più della verità.

Io lo direi ed avrei voluto saperlo.
 

Alce Veloce

Utente di lunga data
Guarda che in queste situazioni, con il sapere nasce il bisogno di sapere tutto. Si cerca la verità che non lascia spazio alla più piccola speranza.
E le bugie e il non detto feriscono più della verità.

Io lo direi ed avrei voluto saperlo.

Si, terribilmente.
Sul non detto si costruiscono i castelli di fantasia più inverosimili, alimentato ciò dalla paranoia, dal senso di accerchiamento, di minaccia, di solitudine nel quale sprofonda chi subisce un tradimento.
Il problema è che la paranoia fa sì che pure le cose dette non siano sufficienti, ed ecco che approfittando della mancanza di qualche particolare fa partire di nuovo la dolorosissima fantasia.
Eppure nella mia esperienza le paranoie sono esplose solo dopo un certo livello.
Sulle prime, quando credevo che il tizio fosse uno di cui sapevo si potesse aver buona opinione come persona, e consapevole del fatto che il mio matrimonio era già minato da altre cose, addirittura offrii aiuto a mia moglie affinché potesse portare avanti la sua storia.
I primi pensieri andarono alle questioni logistiche legate al bambino, dato che il tizio è di Zurigo e presumevo che lei sarebbe andata a vivere con lui. Non mi posi al momento altri interrogativi.
Solo dopo, quando scoprii che la figura che si era introdotta nella mia famiglia non era quella del brav'uomo ma a me appariva come quella del furbetto "strasciamudaand", allora si che cominciai a voler sapere tutto.
Due erano i fattori in gioco: il mio senso protettivo nei confronti di mia moglie ed il confronto tra maschi, cretino questo ma miseramente inevitabile.
Alla fine riuscii per un certo periodo ad adattarmi anche a questo, "rassicurato" almeno un pochino da mia moglie. Arrivai perfino a pensare che per mio figlio sarebbe stata pure un'esperienza particolare quella di avere un genitore che viveva su una barca a vela a Capo Verde.
Poi crollai, daccordo, ma la mia idea di non essere "proprietario" di nessuno rimase sempre.
 

Amoremio

Utente di lunga data
Si, terribilmente.
Sul non detto si costruiscono i castelli di fantasia più inverosimili, alimentato ciò dalla paranoia, dal senso di accerchiamento, di minaccia, di solitudine nel quale sprofonda chi subisce un tradimento.
Il problema è che la paranoia fa sì che pure le cose dette non siano sufficienti, ed ecco che approfittando della mancanza di qualche particolare fa partire di nuovo la dolorosissima fantasia.
Eppure nella mia esperienza le paranoie sono esplose solo dopo un certo livello.
Sulle prime, quando credevo che il tizio fosse uno di cui sapevo si potesse aver buona opinione come persona, e consapevole del fatto che il mio matrimonio era già minato da altre cose, addirittura offrii aiuto a mia moglie affinché potesse portare avanti la sua storia.
I primi pensieri andarono alle questioni logistiche legate al bambino, dato che il tizio è di Zurigo e presumevo che lei sarebbe andata a vivere con lui. Non mi posi al momento altri interrogativi.
Solo dopo, quando scoprii che la figura che si era introdotta nella mia famiglia non era quella del brav'uomo ma a me appariva come quella del furbetto "strasciamudaand", allora si che cominciai a voler sapere tutto.
Due erano i fattori in gioco: il mio senso protettivo nei confronti di mia moglie ed il confronto tra maschi, cretino questo ma miseramente inevitabile.
Alla fine riuscii per un certo periodo ad adattarmi anche a questo, "rassicurato" almeno un pochino da mia moglie. Arrivai perfino a pensare che per mio figlio sarebbe stata pure un'esperienza particolare quella di avere un genitore che viveva su una barca a vela a Capo Verde.
Poi crollai, daccordo, ma la mia idea di non essere "proprietario" di nessuno rimase sempre.
terribile
e terribilmente vero
e orribilmente simile alla mia esperienza anche se per motivazioni parzialmente diverse
 

dave.one

Utente di lunga data
Si, terribilmente.
Sul non detto si costruiscono i castelli di fantasia più inverosimili, alimentato ciò dalla paranoia, dal senso di accerchiamento, di minaccia, di solitudine nel quale sprofonda chi subisce un tradimento.
Il problema è che la paranoia fa sì che pure le cose dette non siano sufficienti, ed ecco che approfittando della mancanza di qualche particolare fa partire di nuovo la dolorosissima fantasia.
Eppure nella mia esperienza le paranoie sono esplose solo dopo un certo livello.
Sulle prime, quando credevo che il tizio fosse uno di cui sapevo si potesse aver buona opinione come persona, e consapevole del fatto che il mio matrimonio era già minato da altre cose, addirittura offrii aiuto a mia moglie affinché potesse portare avanti la sua storia.
I primi pensieri andarono alle questioni logistiche legate al bambino, dato che il tizio è di Zurigo e presumevo che lei sarebbe andata a vivere con lui. Non mi posi al momento altri interrogativi.
Solo dopo, quando scoprii che la figura che si era introdotta nella mia famiglia non era quella del brav'uomo ma a me appariva come quella del furbetto "strasciamudaand", allora si che cominciai a voler sapere tutto.
Due erano i fattori in gioco: il mio senso protettivo nei confronti di mia moglie ed il confronto tra maschi, cretino questo ma miseramente inevitabile.
Alla fine riuscii per un certo periodo ad adattarmi anche a questo, "rassicurato" almeno un pochino da mia moglie. Arrivai perfino a pensare che per mio figlio sarebbe stata pure un'esperienza particolare quella di avere un genitore che viveva su una barca a vela a Capo Verde.
Poi crollai, daccordo, ma la mia idea di non essere "proprietario" di nessuno rimase sempre.
Ciao Alce. Posso solo quotarti che la sensazione di essere "preso in giro" è la più avvilente che c'è. E' una sorta di insulto all'intelligenza. Come è già stato detto, chi tradisce ha un paio di fettone di salame sugli occhi che non gli permette di vedere le cose con obiettività, e che quindi non fanno altro che cercare di proteggere l'apparenza a scapito della ragionevolezza.
Non conosco lui, non so chi è. Però un dubbio mi è sempre venuto in mente: come si può reputare una persona "brava, ragionevole ed obiettiva" se, sposato con tre figli a carico ti sei cercato una nuova storia con un'altra persona, anch'essa sposata con tre figli in groppa? Dove sono il buon senso ed il rispetto in tutto ciò? Ritengo che, in fin dei conti, pensare prima di agire sia d'obbligo, sempre. Certo, al cuore non si comanda, ma, diamine: bisognerebbe sempre avere aperta una rosa di opzioni davanti ad un cambio di vita così drastico, scegliendo quella meno dolorosa e più rispettosa per tutte le persone coinvolte...
Utopia, lo so, ma ogni tanto fermarsi, sedersi, tirare un bel respiro e pensare, sarebbe la cosa migliore da fare prima di agire.
 

Alce Veloce

Utente di lunga data
Ciao Alce. Posso solo quotarti che la sensazione di essere "preso in giro" è la più avvilente che c'è. E' una sorta di insulto all'intelligenza. Come è già stato detto, chi tradisce ha un paio di fettone di salame sugli occhi che non gli permette di vedere le cose con obiettività, e che quindi non fanno altro che cercare di proteggere l'apparenza a scapito della ragionevolezza.
Non conosco lui, non so chi è. Però un dubbio mi è sempre venuto in mente: come si può reputare una persona "brava, ragionevole ed obiettiva" se, sposato con tre figli a carico ti sei cercato una nuova storia con un'altra persona, anch'essa sposata con tre figli in groppa? Dove sono il buon senso ed il rispetto in tutto ciò? Ritengo che, in fin dei conti, pensare prima di agire sia d'obbligo, sempre. Certo, al cuore non si comanda, ma, diamine: bisognerebbe sempre avere aperta una rosa di opzioni davanti ad un cambio di vita così drastico, scegliendo quella meno dolorosa e più rispettosa per tutte le persone coinvolte...
Utopia, lo so, ma ogni tanto fermarsi, sedersi, tirare un bel respiro e pensare, sarebbe la cosa migliore da fare prima di agire.

Nella mia storia, fortunatamente, sia il tizio che credevo io, sia poi l'altro sono single, quindi non ho subito il trauma almeno di quel dubbio di cui parli.
Certo che sentir parlare di persone che non stanno bene con il conuige, millantano di non esserci mai o quasi mai stati bene e poi...... ti sfornano tre figli....... beh, qualche pensiero non può non farlo sorgere.
Poi ti viene da pensare: avranno affrontato la storia dei figli con la stessa superficialità usata per il matrimonio....... come non pensare che la stessa cosa valga ora per il rapporto con l'amante........?
Fatto resta che al di là della dovuta tutela per i figli e per i propri interessi economici, il resto sono questioni che non riguardano più il coniuge abbandonato.
Io mi sono fatto menate assurde in qualità di "difensore" di mia moglie dagli attacchi di un disgraziato sciupafemmine, e poi ho capito che quello più sciupato, a parte me, era proprio sto tizio che si era presa una sbandata potente.
Il tradimento, ho quindi capito, va preso da parte del tradito come un'occasione per ritrovare sè stesso ed il proprio valore/equilibrio personale.
Quello di percepire sicurezza di sè è il primo passo per poter conservare il giusto rapporto con i figli e con l'ex coniuge, non sentendosi attaccato dalle figure esterne e potendo così rppresentare un saldo approdo per i primi ed acquisire la miglior collaborazione dal secondo.
 

dave.one

Utente di lunga data
Nella mia storia, fortunatamente, sia il tizio che credevo io, sia poi l'altro sono single, quindi non ho subito il trauma almeno di quel dubbio di cui parli.
Certo che sentir parlare di persone che non stanno bene con il conuige, millantano di non esserci mai o quasi mai stati bene e poi...... ti sfornano tre figli....... beh, qualche pensiero non può non farlo sorgere.
Poi ti viene da pensare: avranno affrontato la storia dei figli con la stessa superficialità usata per il matrimonio....... come non pensare che la stessa cosa valga ora per il rapporto con l'amante........?
Fatto resta che al di là della dovuta tutela per i figli e per i propri interessi economici, il resto sono questioni che non riguardano più il coniuge abbandonato.
Io mi sono fatto menate assurde in qualità di "difensore" di mia moglie dagli attacchi di un disgraziato sciupafemmine, e poi ho capito che quello più sciupato, a parte me, era proprio sto tizio che si era presa una sbandata potente.
Il tradimento, ho quindi capito, va preso da parte del tradito come un'occasione per ritrovare sè stesso ed il proprio valore/equilibrio personale.
Quello di percepire sicurezza di sè è il primo passo per poter conservare il giusto rapporto con i figli e con l'ex coniuge, non sentendosi attaccato dalle figure esterne e potendo così rppresentare un saldo approdo per i primi ed acquisire la miglior collaborazione dal secondo.
Posso solo quotarti: sono cose che continuo a pensare e continuo a volermi inculcare come basi da cui ripartire per una nuova vita. Mi fa piacere che tu le abbia messe nero su bianco.
Grazie e in bocca al lupo.
 

Amoremio

Utente di lunga data
Ciao Alce. Posso solo quotarti che la sensazione di essere "preso in giro" è la più avvilente che c'è. E' una sorta di insulto all'intelligenza. Come è già stato detto, chi tradisce ha un paio di fettone di salame sugli occhi che non gli permette di vedere le cose con obiettività, e che quindi non fanno altro che cercare di proteggere l'apparenza a scapito della ragionevolezza.
Non conosco lui, non so chi è. Però un dubbio mi è sempre venuto in mente: come si può reputare una persona "brava, ragionevole ed obiettiva" se, sposato con tre figli a carico ti sei cercato una nuova storia con un'altra persona, anch'essa sposata con tre figli in groppa? Dove sono il buon senso ed il rispetto in tutto ciò? Ritengo che, in fin dei conti, pensare prima di agire sia d'obbligo, sempre. Certo, al cuore non si comanda, ma, diamine: bisognerebbe sempre avere aperta una rosa di opzioni davanti ad un cambio di vita così drastico, scegliendo quella meno dolorosa e più rispettosa per tutte le persone coinvolte...
Utopia, lo so, ma ogni tanto fermarsi, sedersi, tirare un bel respiro e pensare, sarebbe la cosa migliore da fare prima di agire.
non so come si fa
ma a me è successo

io ho creduto che lui l'amasse
e non potendo smettere di stimarlo, ho creduto alla valutazione che ne aveva sicuramente fatto

ho creduto
mi ci sono macerata
ho preso atto che il suo amore per me si era spento
ma con lei sarebbe stato felice
ho cercato modi per mettermi da parte per non turbare la felicità che avrebbe potuto avere

alcune cose non mi tornavano ma non avevo la forza di concentrarmici

la sera della "rivelazione" avevo avuto come un flash, avevo detto che questa persona era distruttiva
ebbene col tempo quell'iniziale intuizione, poi subito accantonata, è risultata addirittura riduttiva

ma penso che, anche se assurdo, credere che l'altro/a sia una brava persona (anche contro l'evidenza) in certe fasi possa essere un meccanismo di autodifesa del tradito
 

Nausicaa

sfdcef
bellissimo!!! ti quoto non potendo smeraldarti....... posso entrare nella comune?
Vorrei far notare che tra i nominati da Senza l'unico maschietto sono io!
:sorriso2::sorriso2::sorriso2::sorriso2:
E chi ti tiene più adesso......:D

Minnie sei la benvenuta nella comune! Che bello, pensa a quanti babysitter avrai!!! E io mi potrò spupazzare un pò un bimbo piccolo... eheheheh...

Alce... mai parlare imprudentemente... adesso che ho notato che sei l'unico maschietto vedrò di rimediare.... :D
 

Mari'

Utente di lunga data
Minnie sei la benvenuta nella comune! Che bello, pensa a quanti babysitter avrai!!! E io mi potrò spupazzare un pò un bimbo piccolo... eheheheh...

Alce... mai parlare imprudentemente... adesso che ho notato che sei l'unico maschietto vedrò di rimediare.... :D





:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:



BUONGIORNO ;)
 

Mari'

Utente di lunga data
Buongiorno a te carissima!!!!

Oggi mi gira meglio :)

Allora che dici, vieni a vivere con noi? Mi sposi? Che piatti sai cucinare? :rolleyes:
NO, per favore ... nel prossimo matrimonio non fatemi cucinare :( :p :)
 

Mari'

Utente di lunga data

Nausicaa

sfdcef


Ora andiamo via da questo 3d ;)

Hai ragione. Mi spiace, tendo ad essere molto disinvolta con gli OT perchè a me personalmente non danno alcun fastidio, ma cercherò di starci più attenta, grazie di avermelo fatto notare :)
 

dave.one

Utente di lunga data
non so come si fa
ma a me è successo

io ho creduto che lui l'amasse
e non potendo smettere di stimarlo, ho creduto alla valutazione che ne aveva sicuramente fatto

ho creduto
mi ci sono macerata
ho preso atto che il suo amore per me si era spento
ma con lei sarebbe stato felice
ho cercato modi per mettermi da parte per non turbare la felicità che avrebbe potuto avere

alcune cose non mi tornavano ma non avevo la forza di concentrarmici

la sera della "rivelazione" avevo avuto come un flash, avevo detto che questa persona era distruttiva
ebbene col tempo quell'iniziale intuizione, poi subito accantonata, è risultata addirittura riduttiva

ma penso che, anche se assurdo, credere che l'altro/a sia una brava persona (anche contro l'evidenza) in certe fasi possa essere un meccanismo di autodifesa del tradito
Probabilmente hai ragione tu. Lo evinco dal fatto che lui manco lo conosco. Ragiono solo su dati obiettivi. In più tieni in conto che mia moglie, di lui, non mi parla. Quindi altri riscontri non ne ho.
Sicuramente è pura autodifesa la mia, ovvero cerco di difendere - marcare - il mio territorio e fare in modo che nessuno me lo occupi.
Dire che lui è una brava persona oppure no, cioè, se mi posso fidare del fatto che mia moglie si metta in buone mani, è un po' egoistico: se, come credo, in futuro non avrò nessun tipo di relazione affettiva con mia moglie, che senso ha pensarci a questo punto? Al massimo potrei preoccuparmi per i miei bimbi. Questo avrebbe senso.
Ma un passo alla volta, c'è tanto tempo e tanto da lavorare.
 

dave.one

Utente di lunga data
solo se vivi nel mondo dei sogni... ma neanche..
nel senso che quel che non viene regolamentato potrebbe poi ritorcersi contro di te in futuro.
non ce la faccio a capire come fai a fare.. ma se a te va bene così...
Anna (è un bellissimo nome, non posso fare a meno di non notarlo...), non so nemmeno io come faccio a fare così. Ma mi è sembrato il modo più naturale, meno "compromettente", meno rigido per tutti. Lascia spazio per gestire come meglio si deve il tempo a disposizione, e fin'ora, siamo entrambi d'accordo su tutto e sulla gestione futura della nuova situazione.
Non posso dire che sarà tutto rose e fiori da adesso, qualcosa di sicuro cambierà nel futuro, anche perché gli equilibri si modificano, così come le esigenze di ognuno.
Staremo a vedere non mancherò di informarti - con la speranza che tutto migliori.
 
Stato
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