Stasera, per l'ennesima volta, ho avuto ancora la possibilità di tastare il terreno e provare la distanza che esiste realmente, e direi quasi definitivamente, tra me e mia moglie.
L'argomento: la musica.
Per farvela breve: mentre i bambini andavano a dormire, non so perché mi è venuta in mente l'attuale hit che ho sentito per radio qualche settimana fa, e che ora riascolto volentieri, dei "The Black Eyed Peas - Time of my Life". Per un certo verso è un remake della celebre The Time of My Life (Dirty Dancing per i più giovincelli

), ma in se ha un ritmo dentro che, la prima volta in cui l'ho sentita, mi sono messo automaticamente a ballare come un cretino (ed ero in macchina, ma me ne fregavo se qualcuno mi avesse visto in quel momento...!).
Siccome l'avevo fatta ascoltare ai bimbi, e la più grande, al mio cantarla, l'aveva riconosciuta, mia moglie immediatamente ha messo il paletto sintetizzandola con un semplice "quella non è musica", adducendo come ragione il fatto che sta facendo musica a scuola e che non dovrebbe ascoltare tali ... musiche per quel motivo! Per chiudere la scenetta, praticamente le ha vietato che IO le caricassi sul suo Ipod questa canzone... Sono rimasto basito, letteralmente scioccato.
Lì per lì mi sono sentito ribollire il sangue dentro in maniera quasi incontrollabile.
Ma ho preferito nicchiare. Ho pensato tra me e me che una scenata in quel momento non sarebbe stata d'uopo. Ho preferito calmarmi e prendermi il tempo necessario per rispondere.
Sta di fatto che sono andato via di casa e sono tornato qui a casa mia, e per tutto il viaggio ho pensato e ripensato.
La motivazione sul perché mi stavo arrabbiando? Semplice: non si può negare a nessuno l'ascoltare musica, se può piacere.
Ognuno ha la sua forma di esprimere una canzone, un ritmo, una voce, un suono... Pensate allora agli indiani con la sitara e quel suono... gnagnoso, o alcune tribù africane che suonano semplicemente battendo dei rami su tronchi vuoti cantando? Oppure gli indiani d'America di una volta che ballano con dei sonagli alle caviglie battendo i piedi e cantando? Non è musica quella forse?
Oppure pensiamo che musica sia tutto ciò che è suonato dalla Berliner Philarmoniker Orkestra? O quando Dalla componeva "Com'è profondo il mare" mentre era alla sua tastiera alle Isole Tremiti? O quando Jay Kay saltella sul palco mentre canta "Little L"?
Per mia fortuna, ho sempre avuto tanto orecchio, ho ascoltato musica sin da quando ero bambino, ho suonato pianoforte per anni, anche al conservatorio, e quindi ho avuto la possibilità di suonare e ascoltare qualsiasi tipo di musica diversa. Ho fatto esperienze diverse nella mia vita dove ho avuto la possibilità di ascoltare e cercare di immedesimarmi in tantissime forme diverse di "musica", per esempio con gruppi musicali, ascoltando new age, orchestre, cantautori, gruppi musicali di svariate provenienze ed esperienze, e musica etnica proveniente da diversi paesi e culture, nonché musica suonata da strumenti musicali diversi (conoscete il didgeridoo?), sia archi, fiati, a corde, percussioni, strumenti elettronici e via dicendo.
Ho sempre prediletto la "musica" suonata più che alle parole di una canzone. Di tutto ciò che può essere catalogato come musica, il ritmo ha la parte del leone. Quindi non mi sorprende che, ascoltando alcuni pezzi, non possa rimanere fermo, giacché al ritmo ho sempre associato il ballo, forma artistica che, assieme alla musica, mi ha sempre permesso di essere me stesso in toto.
Cmq, per non tediarvi troppo, quello che, con calma, passerò come messaggio a mia figlia è semplicemente che lei è libera di ascoltare tutta la musica che vuole. Solo così potrà dire "ho ascoltato questa musica/canzone e mi piace/non mi piace", ma non prima. E' come dire che non piace una pietanza prima di averla assaggiata. Inizialmente certe musiche o canzoni non le capirà, poiché le manca la sensibilità e l'esperienza musicale che, piano piano, le arriverà. Ma non ritengo costruttivo limitare l'ascolto di canzoni o musiche che possono piacere ad altri soltanto perché a taluni non vanno giù o non le ritengono... "musica"! Nessuno si può permettere di catalogare e dire che qualcosa NON è musica semplicemente perché non la capisce o non la apprezza. Affari suoi: non è tenuto ad ascoltarla. Ma non si può privare nessun altro del diritto di ascoltare qualsiasi cosa semplicemente perché, a suo insindacabile giudizio, "non è musica". E' giusto che ognuno faccia ascoltare ciò che piace e, se possibile, faccia capire perché piace. Poi ognuno ha le proprie orecchie per sapere se vuole o non vuole ascoltare un brano musicale. E questa libertà nessuno ce la può, né ce la deve, togliere.
Scusate la prolissità.