Brunetta
Utente di lunga data
In molteplici ambiti vediamo comportamenti che vengono definiti “auto sabotaggio” fino ad atti di “autolesionismo“.Approfondire, prego
Nascono da diverse motivazioni, anche in relazione all’età e alle condizioni di vita.
Tra gli adolescenti è frequente l’autolesionismo dei tagli o la ricerca di attività pericolose, come il parkour.
Uno dei più noti tra gli adulti è la ludopatia. Chi non ne soffre, lo trova un comportamento assurdo e evidentemente irrazionale che pensa che derivi dal desiderio di vincere. In parole povere per avere soldi. Ma chi lo ha analizzato sa che è invece perdere e vincere e l'alternarsi delle due emozioni che spinge a insistere e a ricercare perciò frustrazione ed esaltazione. Diventa una dipendenza non fisica, come quella da eroina, ad esempio, che sembra si possa spiegare con la ricerca del piacere. Ma spessissimo chi ha una dipendenza fisica, torna alla sostanza, anche quando la disintossicazione fisica è completa. Sembra che sia proprio attraente stare male e poi bene e poi male e poi bene.
Si parla di difficoltà a regolare le emozioni.
È ciò che quasi tutti ricercano al luna park: paura-disagio e poi sollievo.
Ma anche perdere ciò che si pensa di non meritare è una motivazione.
Del resto c’è chi si fa procurare dolore per provare piacere, ma fa parte del piacere anche la vergogna, il farlo di nascosto, il rischio di perdere il rispetto altrui.