danny
Utente di lunga data
Non vado oltre.Anche i terrapiattisti si riferiscono a testi e a prove inoppugnabili.
Non vado oltre.Anche i terrapiattisti si riferiscono a testi e a prove inoppugnabili.
Guarda che sei tu che ha scritto che aveva le corna in testa. Non io nemmeno io racconto le storie, ma mi dà fastidio lasciare intendere una cosa sbagliataDifatti il marito non l'ha lasciata, non è andata così, ma non devo essere io a confutare l'errore nel post di Spleen.
Non racconto le storie degli altri.
Questo mi ha fatto capire una passione che non capivo di chi ama la moto.Giusto, sapere come funzioniamo è importante, ma tra il sapere e il saperci fare, c’è la stessa differenza che c’è tra leggere il manuale di una moto e saperla piegare in curva quando piove, perché la chimica è il motore, la cultura è la mappa… ma alla fine sei tu, con la tua storia e le tue cicatrici, che decidi se frenare o mollare tutto e volare giù dal tornante. Il vero problema non è capire come funzioniamo, è che spesso scegliamo comunque il disastro, pur avendo tutte le informazioni per evitarlo e gestirsi è un’arte. E come tutte le arti, qualcuno la studia, qualcuno la improvvisa, qualcuno si illude di saperla già fare, e qualcuno, raramente, ci riesce davvero, tipo l'homo sanza lettere di Leonardo, o Gilmour che suona la chitarra senza saper leggere la musica
Spleen ha scritto, se non ricordo maleGuarda che sei tu che ha scritto che aveva le corna in testa. Non io nemmeno io racconto le storie, ma mi dà fastidio lasciare intendere una cosa sbagliata
Era chiaramente metaforico e tu hai risposto riconducendo al letterale “goliardico”, definiamolo così, quando in realtà il mio tradimento, peraltro mai venuto alla luce, non è tra i motivi per cui la mia relazione è finita, e questo tu lo sai bene.Io sì, ma evidentemente Spleen no, visto quello che ha scritto su cosa avesse tuo marito in testa quando ti ha lasciato (?).
Di certo non racconto io le storie degli altri, però spesso i nuovi, si fa per dire, utenti nulla sanno di noi.
Ma infatti non mi frega niente di illuminare sulla tua vicenda, io ho fatto solo la battuta servita su un piatto d'argento.Era chiaramente metaforico e tu hai risposto riconducendo al letterale “goliardico”, definiamolo così, quando in realtà il mio tradimento, peraltro mai venuto alla luce, non è tra i motivi per cui la mia relazione è finita, e questo tu lo sai bene.
Già se fosse stata una battuta non era il massimo, ma se l’intento era pure “illuminare” sulla mia vicenda peggio mi sento.
Posto capire, ma la sintesi che ne emerge è che chi agisce l'infedelta sta ricercando in innamoramento e che poi lo gestisce con più o meno cervello.Non esattamente.
Saper riconoscere le emozioni e gestirle significa anche saperle rendere produttive.
Quindi si piò tradire consapevolmente, senza essere considerati superficiali, per ragioni assolutamente valide e senza venire addebitati di essere schiavi delle emozioni.
Non è un antitesi tra maturo-fedele vs, superficiale-infedele, ma semplicemente una questione di riconoscimento e gestione di sè.
Ovvero, so come funziono, indi faccio scelte sulla base di ciò che personalmente ritengo sia meglio per me.
No, non credo stia cercando un innamoramento, o perlomeno non sempre.Posto capire, ma la sintesi che ne emerge è che chi agisce l'infedelta sta ricercando in innamoramento e che poi lo gestisce con più o meno cervello.
Che può essere una descrizione, certo, ma io la trovo una semplificazione.
Il meccanismo descritto (grossomodo) è lo stesso delle dipendenze: in un periodo di crisi o di mancanza di stimoli, che alcune persone con un funzionamento particolare interpretano come piatto (altre lo trovano soddisfacente perché stabile) cercano qualcosa che dia pepe, uno stimolo in più. Alcuni usano il sesso, altri l’alcol, altri il gioco d’azzardo, altri altre sostanze. Poi ci son persone che provano davvero una noia mortale o che sentono un dolore profondo per una vita tranquilla.Posto capire, ma la sintesi che ne emerge è che chi agisce l'infedelta sta ricercando in innamoramento e che poi lo gestisce con più o meno cervello.
Che può essere una descrizione, certo, ma io la trovo una semplificazione.
Ma è un meccanismo patologico, non fisiologico.Il meccanismo descritto (grossomodo) è lo stesso delle dipendenze: in un periodo di crisi o di mancanza di stimoli, che alcune persone con un funzionamento particolare interpretano come piatto (altre lo trovano soddisfacente perché stabile) cercano qualcosa che dia pepe, uno stimolo in più. Alcuni usano il sesso, altri l’alcol, altri il gioco d’azzardo, altri altre sostanze. Poi ci son persone che provano davvero una noia mortale o che sentono un dolore profondo per una vita tranquilla.
Su questo concordo e può essere una spinta violenta, che porta a comportamenti "egoistici".No, non credo stia cercando un innamoramento, o perlomeno non sempre.
L'innamoramento capita, purtroppo.
Faresti un esempio di ragione assolutamente valida per tradire?Quindi si piò tradire consapevolmente, senza essere considerati superficiali, per ragioni assolutamente valide e senza venire addebitati di essere schiavi delle emozioni.
Tu l’hai detto.Ma è un meccanismo patologico, non fisiologico.
E si adatta solo a una parte delle persone e relazioni.
No, perché sono ragioni personali.Faresti un esempio di ragione assolutamente valida per tradire?
Ma tu SE tradisci, non stai tradendo, il tradimento di tua moglie ha rotto il patto di fedeltà.No, perché sono ragioni personali.
Io ho le mie. Tu avrai avuto le tue.
Nel momento in cui si tradisce diventano ragioni valide, proprio perché hanno motivato la scelta.
Mia madre uguale. Ma è un sottile perculamento. Almeno, detto da lei. Le viene anche la faccia sussiegosa.Mio padre quando voleva dire a qualcuno che non aveva capito, diceva “forse non mi sono spiegato bene”.
Era una formula educata.
Eh no, la riconciliazione l'ha posto in essere ugualmente, anche perché il patto è stato violato, non rotto.Ma tu SE tradisci, non stai tradendo, il tradimento di tua moglie ha rotto il patto di fedeltà.
Poi bisognerebbe anche capire se per lei era già stato tradito in altri modi.
Ah no??Eh no, la riconciliazione l'ha posto in essere ugualmente, anche perché il patto è stato violato, non rotto.
Non è un vetro che quando è rotto non si rimette in sesto, è una superficie d'acqua in cui butti un sasso.
Altrimenti avremmo deciso insieme per una coppia aperta.
Spesso il non capire viene usato per giustificare il non accettare.Io non ho pazienza e non mi piace ripetermi
Cerco di essere chiara e di parlare in italiano corretto
Pertanto devi capire
Se non capisci è colpa tua