Ho capito, ma non si può spostare sempre il tema.
Stiamo discutendo su una cosa diversa, sul fatto che nelle assegnazioni regolari, secondo alcuni, le persone straniere sono avvantaggiati e questo vantaggio danneggia le famiglie italiane bisognose. E' così? Io non lo credo, perché questo vuol dire dimenticare che esiste un terreno produttivo normale, in cui la presenza di lavoratori stranieri è necessaria. E non lo dico io, lo dicono i datori di lavoro.
Il criterio del numero dei figli è determinante.
Percentualmente avvantaggia le famiglie musulmane perché sono gli unici immigrati ad avere ancora la propensione alle famiglie numerose e ad essere monoreddito.
Però in un'altra provincia ho una conoscenza ucraina che vive da sola in una casa popolare. Dipende dalla disponibilità di appartamenti.
Evidentemente non sono sufficienti per portare anche altre persone in certi quartieri di Milano.
Suppongo, eh, perché non sempre in passato l'Aler è stata... sul pezzo.
Quando abitavo io il principale assegnatario era la mafia. Era lei che faceva le liste.
Ricordo benissimo il subentro alla morte di mia nonna.
Fummo rispettati per varie ragioni, ma so a chi fu destinata la casa e chi scelse.