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Blaise53

Utente di lunga data
In realtà avendo conseguito diploma e biennio aggiuntivo con il nuovo ordinamento,avrei una Laura in musica...ma non essendo un musicista come professione primaria,non la considero tale.
In effetti mi ritengo più un misero peritucolo meccanico....
Ed io un misero peritucolo elettrotecnico
 

ologramma

Utente di lunga data
Quello che conta è la volontà di comprendere i problemi, con la necessaria flessibilità e con un'accesa curiosità che funga da stimolo per ricercare e individuare le soluzioni.
Ho conosciuto persone geniali con una bassa scolarità (nella vecchie generazioni era la norma) e laureati molto inquadrati che non riuscivano ad avere altre idee al di fuori di quello che avevano imparato.
Alla fine, siamo tutti preziosi quando ci ritroviamo solo persone.
.
parole vere , ma sai io vengo da un altra generazione si faceva la gavetta anzi dal mio genitore venivano spesso a chiedere di lavorare per imparare il mestiere i loro figliuoli senza percepire niente , certo la cosa era azzardata ma erano altri tempi poi queste persone li hanno ringraziati perchè gli ha permesso di intraprendere a sua volta il mestiere e così avveniva nelle altre professioni , ora che è rimasto?
Che se i lavori come il mio ve li fate da soli è eguale tanto con questi che trovate sulla piazza è lo stesso :eek:
Dobbiamo aiutare i stranieri perchè sono lavori che non volgiamo più fare , è una stronzata volgiamo solo pagare meno e quindi tenetevi questo :p, ci sono ancora maestranze capaci e mi rallegro perchè se no vedendo tutto il bello del nostro patrimonio antico come potremmo fare restauri ?
Aggiungo :io perito in Energia Nucleare
 
Ultima modifica:

Divì

Utente senza meta
scusa DIVI ma i gestionali non sono ingegneri..
.
Dicevo proprio questo :up:

Credo vogliano sentirsi ingegneri perché economisti è troppo poco ..... :rotfl:

Però mi faccio domande su questo bisogno di identità con la propria professione.

Secondo me le nuove generazioni stanno perdendo questa cosa.

Mia madre non si ricorda di me (ha una demenza senile) ma si ricorda che lei E' una parrucchiera, anche se ha fatto la casalinga dai 27 anni in avanti.

Un medico dice "sono un medico".

Io trovo bizzarro dire "sono un filosofo", e ridicolo dire "sono un'impiegata".

Vabbè ci sarebbe da aprirci un 3d.
 

francoff

Utente di lunga data
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Dicevo proprio questo :up:

Credo vogliano sentirsi ingegneri perché economisti è troppo poco ..... :rotfl:

Però mi faccio domande su questo bisogno di identità con la propria professione.

Secondo me le nuove generazioni stanno perdendo questa cosa.

Mia madre non si ricorda di me (ha una demenza senile) ma si ricorda che lei E' una parrucchiera, anche se ha fatto la casalinga dai 27 anni in avanti.

Un medico dice "sono un medico".




Io trovo bizzarro dire "sono un filosofo", e ridicolo dire "sono un'impiegata".

Vabbè ci sarebbe da aprirci un 3d.

lavoro moltissimo con francesi e davanti al nome mettono signor o signora, non il titolo di studio...
 

danny

Utente di lunga data
.
Dicevo proprio questo :up:

Credo vogliano sentirsi ingegneri perché economisti è troppo poco ..... :rotfl:

Però mi faccio domande su questo bisogno di identità con la propria professione.

Secondo me le nuove generazioni stanno perdendo questa cosa.

Mia madre non si ricorda di me (ha una demenza senile) ma si ricorda che lei E' una parrucchiera, anche se ha fatto la casalinga dai 27 anni in avanti.

Un medico dice "sono un medico".

Io trovo bizzarro dire "sono un filosofo", e ridicolo dire "sono un'impiegata".

Vabbè ci sarebbe da aprirci un 3d.
Argomento interessante.
OT qui, ma hai ragione. Si potrebbe aprire un 3d.
 

francoff

Utente di lunga data
Però forse hai ragione. È una cosa italiana
intendevo quello : ci si identifica con la propria competenza. Io sono ingegnere, in francia direi sono signor tal dei tali che di lavoro fa l ' ingegnere....comunque è anche un modo provinciale per affermare uno status sociale
 

trilobita

Utente di lunga data
.
Dicevo proprio questo :up:

Credo vogliano sentirsi ingegneri perché economisti è troppo poco ..... :rotfl:

Però mi faccio domande su questo bisogno di identità con la propria professione.

Secondo me le nuove generazioni stanno perdendo questa cosa.

Mia madre non si ricorda di me (ha una demenza senile) ma si ricorda che lei E' una parrucchiera, anche se ha fatto la casalinga dai 27 anni in avanti.

Un medico dice "sono un medico".

Io trovo bizzarro dire "sono un filosofo", e ridicolo dire "sono un'impiegata".

Vabbè ci sarebbe da aprirci un 3d.
Perché alla fine rimane quello che si è realmente in grado di fare,i cerificati alla fine certificano le tue potenzialità alla fine degli studi,ma il grosso del mestiere si acquisisce dopo,spesso grazie a persone molto meno...studiate...
Il discorso era partito da confidenze su studi fatti e considerazioni sulle categorie conseguenti.
Da lì a parlare di mestieri,il passo è breve....
 

Blaise53

Utente di lunga data
.
Dicevo proprio questo :up:

Credo vogliano sentirsi ingegneri perché economisti è troppo poco ..... :rotfl:

Però mi faccio domande su questo bisogno di identità con la propria professione.

Secondo me le nuove generazioni stanno perdendo questa cosa.

Mia madre non si ricorda di me (ha una demenza senile) ma si ricorda che lei E' una parrucchiera, anche se ha fatto la casalinga dai 27 anni in avanti.

Un medico dice "sono un medico".

Io trovo bizzarro dire "sono un filosofo", e ridicolo dire "sono un'impiegata".

Vabbè ci sarebbe da aprirci un 3d.
Praticamente "nullafacenti"
 

spleen

utente ?
Quoto.
Stai indicando la meta.


Voler cercare di scindere persone da ruoli ho l'impressione sia aleatorio, il rapporto con gli altri sarà sempre modificato dal ruolo che ricoprono nella società e nella nostra vita, è un dato di fatto.
Se tua moglie avesse dato retta a lui e avesse divorziato da te, probabilmente tua figlia adesso la vedresti a tempi contingentati, questa cosa sarebbe un fatto concreto, non astratto, e avrebbe dei responsabili, persone che rivestono ruoli e assumono decisioni, provocando delle conseguenze.

Con questo non sto dicendo che faresti bene ad "odialo", nel dimenticatoio ci stà più che bene, ma non puoi certo dire che sia stato estraneo alla tua vita.
 

Divì

Utente senza meta
rifletti su quello che intendevo " filosofa"
Infatti io non mi sento una filosofa, cioè la filosofia non è - per me - identitaria. Ho detto che avendo studiato filosofia la mia mente si è nel tempo strutturata per far domande, porre questioni e problematizzare. Anche se la filosofia come esercizio del pensiero e come studio l'ho abbandonata da tempo immemore. Il mio temperamento, invece, tende a cercare soluzioni. E questo a volte crea orticaria a me stessa.

Di contro se qualcuno mi chiede cosa faccio, rispondo .... l'impiegata
 

francoff

Utente di lunga data
Infatti io non mi sento una filosofa, cioè la filosofia non è - per me - identitaria. Ho detto che avendo studiato filosofia la mia mente si è nel tempo strutturata per far domande, porre questioni e problematizzare. Anche se la filosofia come esercizio del pensiero e come studio l'ho abbandonata da tempo immemore. Il mio temperamento, invece, tende a cercare soluzioni. E questo a volte crea orticaria a me stessa.

Di contro se qualcuno mi chiede cosa faccio, rispondo .... l'impiegata

Guarda che scherzavo
 
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