Tralasciando l'impatto emotivo e psicologico del realizzare che ciò di cui si è convinti per storia personale non rispecchia verità nè virtù, è un problema che tocca tutti, temo. Anche chi mastica quotidianamente tecnologia e innovazione.
Il problema è l'inaccessibilità delle proprie consuetudini alla prova del mondo: ovvero se mancano sia la curiosità sia la disponibilità al confronto, non c'è via d'uscita. Personalmente sono un pigro, ma il cambiamento non mi spaventa così tanto da chiudermi in me stesso, ed è probabilmente una fortuna. Insomma, a un certo punto vince la curiosità e la voglia di sperimentare.
Rimane l'ostacolo della struttura di sè, dei bias cognitivi e comportamentali che certificano ad ognuno che le proprie percezioni sono esatte. E' difficile non soltanto ammettere che il cervello ci inganna, ma soprattutto accorgersi quando accade. Vedi mio recente post sul fatto che io NON russo perchè sono sveglio.
In me sta vincendo la rottura di coglioni
La tua compagna ti ha fornito le prove del fatto che russi.
A quel punto avevi due vie: o negare la realtà rispondendo per esempio che il russare registrato era "basso" o addirittura che la registrazione era falsa o esagerata oppure ascoltare la registrazione stupirti, includerla come parte senza assolutizzarla come descrittore del sonno.
Hai scelto la seconda strada. Ti sei incuriosito.
Non sei sfuggito nell'ironia facile, nell'evitamento, nella negazione.
Hai ascoltato.
Da che ti leggo sei comunque uno che sa cos'è un bias cognitivo e ne tiene conto.
Ed è curioso degli autoinganni.
Sai che la mente mente.
Ed è una variabile che includi nelle tue "certezze".
L'altra cosa che hai fatto, partendo dalla tua esperienza sei andato a cercarne altre. Simili o diverse. Raccolta dati.
Quindi hai aperto il quadro e non sei rimasto nel tuo orticello a coccolarti.
E credo che sia esattamente questo lo svincolo.
La famosa consapevolezza.
Il cambiamento accade a prescindere.
L'unica cosa che può fare l'uomo è starci dentro e nuotare oppure stare aggrappato al tronchetto o alla riva.
Questo intendevo quando dicevo che cambiamenti ci saranno a prescindere dal voler tornare a "prima".
L'erba cresce. Anche se non si vede.
E diventa evidente quando è già alta.
che è quello che è successo in questo ultimo mese.
Ed è quello che è successo storicamente di fronte ai grandi cambiamenti.
E io penso che sia quello che accadrà anche in futuro.
non c'è virtù o volontà umana.
nè merito nè verità.