No, non è vero che non corri alcun pericolo

. Queste persone hanno bisogno di vivere nella testa di chi hanno succhiato per anni, che hanno avuto come protesi, su cui hanno provato il proprio potere. Coltivarsi a vicenda il proprio potere soggiogante sull'altro certo che è intenso, dirò di più: è una delle esperienze più intense, ma non in senso strutturante, bensì destrutturante. Tutto viene retrocesso e dimenticato, in favore di un narcisismo da nutrire e allevare e rivitalizzare con il pensiero dell'altro. Si alllude continuamente a una vicendevole meravigliosità, a un'esclusività così poco condivisibile agli altri e così misteriosa da essere in realtà subdola. Ci si costruisce un'identità a vicenda megalomanicamente, per solleticare un po' lubricamente questo narcisismo che deve allestire una parata di tributi reciproci ed esclusivi tanto più eccitanti quanto più allusivi, amplificando a dismisura degli aspetti in modo da poterne oscurare totalmente altri. E' un'operazione da falsari, per arricchirsi ma da falsari. Tu dici che hai bisogno di distogliere la tua mente con qualcosa di "intenso", ahimé, un po' come si fa con l'alcool.
Si beve per dimenticare. Quest'uomo per te è stato una forma di alcoolismo, ma ne parli come un alcoolista parla dell'alcool: mi distoglie. Posso farne a meno quando voglio. Non corro nessun pericolo, sono io che controllo.