Marjanna
Utente di lunga data
Io in Germania mi son sentita a casa...Sì.
Dei tedeschi: sono anni che vado in vacanza in un villaggio tedesco e ho amici che vivono in Germania, che mi raccontano.
VI è un rispetto assoluto dell'organizzazione e in ogni caso una maggior distanza tra le persone tra loro.
Difficile pensare ai vecchietti che escono in gruppo per fare quattro chiacchiere, come da noi, ai baci e agli abbracci, ai pranzi e cene casalinghe.
Il nostro carattere caciarone e in tanti casi individualista e anarchico in questo caso ci rende decisamente più soggetti al contagio.
A parte ciò, si parla tanto del dopo, e tutti danno per scontato che non verranno colpiti, che saranno altri. C'era un articolo di giorni fa che faceva un prospetto in cui si sarebbe passati dai 12mila ai 95mila casi se non ricordo male (e ad oggi siamo arrivati a quasi 28mila). Abbiamo letto delle ipotetiche scelte che si prospetteranno su chi curare e chi lasciare morire. Forse non sarebbe da parlarne ora, ma aspettare dopo potrebbe essere mai o troppo tardi. Non sarebbe il caso di vagliare l'eutanasia?
