La situazione è a macchia di leopardo.
Non è per niente una buona notizia che ognuno si muova un po' come cazzo gli pare.
In situazioni come questa servirebbero protocolli condivisi e riproducibili.
E concordati.
E' l'unico modo per capire quello che sta succedendo e per non disperdere risorse come invece sta avvenendo.
Ma se giro la medaglia, posso anche vedere che gli interventi a macchia di leopardo, se protocollati al loro interno aprono il ventaglio delle sperimentazioni sui possibili interventi risparmiando tempo e risorse anche se al momento sembra di disperderle.
Ed è una nuova alternativa a quell'unico modo che ho scritto sopra.
Spero ci sia una strategia e non semplicemente caos. Ma questo non lo posso sapere quindi non me ne preoccupo.
semmai ne parlo e mi confronto per vedere se qualcuno ha prospettive più ampie della mia.
lo stesso vale per il bicchiere.
Il bicchiere non è nè mezzo vuoto nè mezzo pieno.
E' un bicchiere che contiene una certa quantità di liquido.
Non per tutti la visione è spezzettata.
Qui da me lasciano a casa. Siamo oltre il limite di contenimento.
E' un fatto.
Non è nè positivo nè negativo.
E' un fatto.
Poi suscita pensieri ed emozioni in chi lo osserva.
A me per esempio non agita.
Se fossi come te, senza sintomi, cor cazzo che mi tranquillizzerebbe essere in un ospedale.

Anzi.
In ospedale ci dovrebbero stare solo quelli che hanno bisogno di cure, non che devono essere osservati.
E non lo dicono io, lo dicono i medici di msf che han trattato le epidemie di ebola.
Là gli operatori sanitari andavano a vedere a casa i malati.
qui stanno proponendo il braccialetto elettronico per monitorare a distanza il paziente.
Vedi le diverse percezioni?
Leggi negatività dove per te c'è negatività.
Se facessi la stessa cosa e dovessi leggerti a modo mio, mi dispiacerei per te che sei in ospedale.
ti interpreterei a modo mio.
invece semplicemente capisco che per te è importante essere lì.
E per fortuna ci puoi essere.
Qui non tutti quelli che hanno la tua percezione delle cose sono in ospedale. E si sentono abbandonati e marchiati.
Le emozioni sono cose complesse, non si riassumono nel bicchiere o nella notizia.