Emergenza Covid-19

ologramma

Utente di lunga data
Assumi molta vitamina C ,se riesci stai molto al sole
anche se lo sto facendo hanno detto che non è importate per il contagio l'unica cosa è stare a casa
 

ologramma

Utente di lunga data
ciao olo :)

la mia decana sta in casa. (io anche, i miei anche).
Il distanziamento sociale è la via più sicura, a quanto si sa oggi.
Uscire per le necessità primarie e quando si sta fuori tenere la distanza dalle persone.
Lei come scrivevo fa attenzione a non portare immediatamente la spesa in casa.
Disinfetta spesso la casa con candeggina e si lava le mani spesso.
Non fa entrare nessuno in casa.

Ed è saggio, anche a livello psicologico, avere la percezione della casa come luogo "sicuro".
Anche lei, come me, ha dedicato uno spazio separato dal resto della casa dove lascia le cose che usa fuori quando esce - dalle scarpe, alla giacca, alle chiavi -.

Non oso immaginare come viva di merda chi in casa ci sta male, chi convive con gente con cui non ha dialogo o peggio ancora ha un dialogo superficiale.
Per fortuna tu e la tua signora state sereni insieme, niente non detti che appesantiscono.

Mangiare bene, diminuire magari le quantità di cibo in modo da non appesantirsi inutilmente.

E poi cerca buoni modi per passare il tempo.
Lei è da sola.

Più di questo, si può solo aspettare.
E lasciar che passi l'onda.
non è che son decrepito adotto le mie precauzioni.
Al supermercato entrando con i miei guanti e mascherina mi disinfetto prima quelli e poi li asciugo, di solito andiamo a due super il primo forniva guanti che poi dove disinfettare ,nel secondo il carrello lo da la guardia giurata che li fa disinfettare la spesa si mette non nelle borse che dopo potresti appoggiare per terra , i commessi hanno tutti guanti e mascherine così pure quelli che fanno lo scarico, prendiamo alimenti protetti in scatola, nel'altro i carelli li possono prendere tutti ma mi serviva l'acqua quindi con l'amuchina mi sono disinfettato i guanti.
La spesa abitando in condominio sono costretto a portarla in casa , le scarpe le tolgo all'ingresso come fa mia moglie sopra uno straccio umido di disinfettante e poi giriamo con pantofole da una vita, i cappotti li attacco alla sedia dietro e lascio li li prendo solo per buttare l'immondizia, la mascherina l'appendo al rovescio dove tengo le matite e la riprendo dopo una settimana, mi lavo spessissimo le mani, la mattina mia moglie lava tutto con candeggina per terra e disinfetta ma siamo solo noi due.
I miei bimbi li vedo o in video chiamata o l'altro passa per prendere qualcosa ma non ci avviciniamo perchè lui sta al contatto con la gente anche se ora gli hanno messo un vetro davanti , pe ril mangiare sono due anni che ho ridotto le razioni anche se oggi mi sono fatto due fettuccina(non all'uovo )70 gr e due fettine di pane con salame e una frutta poi scusa ma mi sono mangiato tre biscottini che ha fatto mia moglie con cioccolato, oggi è domenica.
Il tempo tra pc e sto seguendo la costruzione del ponte morandi con le webcam PERGENOVA e in più mi collego qui e leggo le notizie.
MI sembro vecchio comunque nel mio piccolo , l'ho scritto faccio ginnastica e posturale, dai che devo ritornare a viaggiare già mi è saltato un bel viaggio su da voi a Maggio e spero di andare al mare.
Mio figlio grande mi wuazaap le persone che si infettano nel mio paese e frazioni fino adesso una decina positivi e una scarsa decina in quarantena a casa , noi siamo vicino roma e in casa nel lazio se leggi vedi come li hanno portati sempre da persone che stavano su da voi, del resto come facevano a saperlo

Non siamo eterni. Fattene una ragione 😂
avrei ancora da fare ;)

c'è un altro studio che ho letto ma di fake news ne girano tante per cui non so se è vero , c'è una mappa dove ci sono gli inceneritori e sovrapponendoli all'aerea conteggiata si vede che collimano o quanto meno si avvicinano
 

ologramma

Utente di lunga data
tranquillo ho una dieta mirata dove c'è tutta la vitamina D che mi serve ma non adesso da sempre, inizio da formaggio tuti i gironi, funghi spesso coltivati e secchi , pesce sfondi una porta aperta due volte la settimana mezzogiorno e sera,verdura , legumi banane arancio e per finire sole e movimento
 

JON

Utente di lunga data
Purtroppo la cattiveria umana esce ancora di più in periodi come questi
Dovrebbe essere l’opposto ma non si può avere tutto
Hai fatto bene a portare qui la tua esperienza, di questo ti ringrazio. Anche per il fatto di averla raccontata per come è stata.
In realtà la tua vicenda è parallela a quella di altre migliaia di positivi in ricovero domiciliare che più o meno potrebbero raccontare le stesse cose.

Il problema è che da tutti i canali di comunicazione passano solo notizie di nuovi contagi e morte. Mai che avessero dato parola a chi vive il contagio come e successo per te. Eppure ogni tanto qualcuno per fortuna ci ricorda che nella maggior parte dei casi se ne esce. Sarebbe bene vederla anche da questo punto di vista. Perché questa pandemia ha due facce, quella delle esperienze come la tua e quella delle vite mietute che sono una vera tragedia.

Bisogna prendere i punti di vista per quello che sono non strumentalizzandoli ma integrandoli in un'ottica più equilibrata. Il che significa che sposare un punto di vista o l'altro è sbagliato perché qui le cose non stanno in un solo modo. Ad esempio, per quanto mi riguarda se da un lato posso sentirmi relativamente sereno per la salute dei miei figli, dall'altro sono seriamente preoccupato per i rischi in cui può incorrere mia madre anziana.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Hai fatto bene a portare qui la tua esperienza, di questo ti ringrazio. Anche per il fatto di averla raccontata per come è stata.
In realtà la tua vicenda è parallela a quella di altre migliaia di positivi in ricovero domiciliare che più o meno potrebbero raccontare le stesse cose.

Il problema è che da tutti i canali di comunicazione passano solo notizie di nuovi contagi e morte. Mai che avessero dato parola a chi vive il contagio come e successo per te. Eppure ogni tanto qualcuno per fortuna ci ricorda che nella maggior parte dei casi se ne esce. Sarebbe bene vederla anche da questo punto di vista. Perché questa pandemia ha due facce, quella delle esperienze come la tua e quella delle vite mietute che sono una vera tragedia.

Bisogna prendere i punti di vista per quello che sono non strumentalizzandoli ma integrandoli in un'ottica più equilibrata. Il che significa che sposare un punto di vista o l'altro è sbagliato perché qui le cose non stanno in un solo modo. Ad esempio, per quanto mi riguarda se da un lato posso sentirmi relativamente sereno per la salute dei miei figli, dall'altro sono seriamente preoccupato per i rischi in cui può incorrere mia madre anziana.
Il punto è che la comunicazione deve tenere conto di molteplici aspetti.
Mi riferisco alla comunicazione ufficiale, non alla comunicazione di media che puntano solo all’audience o alla propaganda che agiscono come sempre cavalcando il clamore e nutrendo le emozioni.
Certamente evidenziare i decorsi blandi della malattia la farebbero sottovalutare e porterebbe a comportamenti rischiosi.
Del resto evidenziare l’ampiezza degli esiti infausti non è solamente positivo. Non si tratta solo di far evitare comportamenti a rischio, come può essere per il fumo o la promiscuità sessuale, cosa che ha portato in larga misura a evitare il diffondersi di contagi e di far mettere al bando il fumo da tutti i locali.
Qui bisognerebbe tenere conto anche delle persone che non solo reggono male l’isolamento, ma anche di quelle che soffrono di ansia o altri disturbi per le quali una comunicazione terrorizzante può far apparire il futuro fosco e senza speranza.
Mi pare difficile trovare un equilibrio.
Certamente ognuno si aggrapperà a ciò che crede che sia la certezza di cui ha bisogno, sia che si tratti di isolamento, norme igieniche, sia di indirizzare la paura, trasformata in rabbia verso chi crede non rispetti le stesse norme.
È una forma per scaricare i propri contenuti emotivi non solo fuori, ma anche lontano da sé.
Però, con un minimo di consapevolezza del proprio funzionamento, si potrebbe evitare di sputare veleno su chi, dovrebbe essere evidente, rappresenta solo un simbolo di ciò che ci fa paura.
 

JON

Utente di lunga data
Il punto è che la comunicazione deve tenere conto di molteplici aspetti.
Mi riferisco alla comunicazione ufficiale, non alla comunicazione di media che puntano solo all’audience o alla propaganda che agiscono come sempre cavalcando il clamore e nutrendo le emozioni.
Certamente evidenziare i decorsi blandi della malattia la farebbero sottovalutare e porterebbe a comportamenti rischiosi.
Del resto evidenziare l’ampiezza degli esiti infausti non è solamente positivo. Non si tratta solo di far evitare comportamenti a rischio, come può essere per il fumo o la promiscuità sessuale, cosa che ha portato in larga misura a evitare il diffondersi di contagi e di far mettere al bando il fumo da tutti i locali.
Qui bisognerebbe tenere conto anche delle persone che non solo reggono male l’isolamento, ma anche di quelle che soffrono di ansia o altri disturbi per le quali una comunicazione terrorizzante può far apparire il futuro fosco e senza speranza.
Mi pare difficile trovare un equilibrio.
Certamente ognuno si aggrapperà a ciò che crede che sia la certezza di cui ha bisogno, sia che si tratti di isolamento, norme igieniche, sia di indirizzare la paura, trasformata in rabbia verso chi crede non rispetti le stesse norme.
È una forma per scaricare i propri contenuti emotivi non solo fuori, ma anche lontano da sé.
Però, con un minimo di consapevolezza del proprio funzionamento, si potrebbe evitare di sputare veleno su chi, dovrebbe essere evidente, rappresenta solo un simbolo di ciò che ci fa paura.
Infatti è questo il problema, pur considerando di essere di fronte ad una esperienza come questa senza precedenti per tutti noi. Senza consapevolezza, parlare di equilibrio è tempo perso.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Hai fatto bene a portare qui la tua esperienza, di questo ti ringrazio. Anche per il fatto di averla raccontata per come è stata.
In realtà la tua vicenda è parallela a quella di altre migliaia di positivi in ricovero domiciliare che più o meno potrebbero raccontare le stesse cose.

Il problema è che da tutti i canali di comunicazione passano solo notizie di nuovi contagi e morte. Mai che avessero dato parola a chi vive il contagio come e successo per te. Eppure ogni tanto qualcuno per fortuna ci ricorda che nella maggior parte dei casi se ne esce. Sarebbe bene vederla anche da questo punto di vista. Perché questa pandemia ha due facce, quella delle esperienze come la tua e quella delle vite mietute che sono una vera tragedia.

Bisogna prendere i punti di vista per quello che sono non strumentalizzandoli ma integrandoli in un'ottica più equilibrata. Il che significa che sposare un punto di vista o l'altro è sbagliato perché qui le cose non stanno in un solo modo. Ad esempio, per quanto mi riguarda se da un lato posso sentirmi relativamente sereno per la salute dei miei figli, dall'altro sono seriamente preoccupato per i rischi in cui può incorrere mia madre anziana.
Hai espresso il mio pensiero fin dal primo giorno
È quello per ci mi sono battuta ma sono stat definita quella superficiale , che se l’è cercata e che per altro guarda la sfiga le é andata anche bene
a me piace in ogni situazione cercre di vedere la realtà per quell che è e penso che il panico (che ho provato ) non serva a molto se fa perdere di obiettività e fa negare una parte che non si capisce perché non si vuole vedere, anzi sembra infastidisca se viene fatta notare.
Grazie :)
 

JON

Utente di lunga data
Hai espresso il mio pensiero fin dal primo giorno
È quello per ci mi sono battuta ma sono stat definita quella superficiale , che se l’è cercata e che per altro guarda la sfiga le é andata anche bene
a me piace in ogni situazione cercre di vedere la realtà per quell che è e penso che il panico (che ho provato ) non serva a molto se fa perdere di obiettività e fa negare una parte che non si capisce perché non si vuole vedere, anzi sembra infastidisca se viene fatta notare.
Grazie :)
Guarda, il fatto che tu ti sia raccontata qui, a prescindere da quello che racconti, è già di per sè un atto di altruismo. Venire a farti le pulci è idiota prima ancora che inutile e dannoso.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
intervista al primario dell’ospedale di Bergamo
Però l’ignorante che ha bisogno del disegnino sono io
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
E aggiungo che nemmeno nei tempi peggiori di questo forum qui qualcuno ha augurato malattie ad altri utenti
Vergognati
Fermitutti! Io intercalavo con "se crepi passo il napisan!" :LOL: :LOL: :LOL:
Grazie Nocciò, me stavo a fa du palle in isolamento che la metà basta.

Hai espresso il mio pensiero fin dal primo giorno
È quello per ci mi sono battuta ma sono stat definita quella superficiale , che se l’è cercata e che per altro guarda la sfiga le é andata anche bene
a me piace in ogni situazione cercre di vedere la realtà per quell che è e penso che il panico (che ho provato ) non serva a molto se fa perdere di obiettività e fa negare una parte che non si capisce perché non si vuole vedere, anzi sembra infastidisca se viene fatta notare.
Grazie :)
Infatti se la dovrebbero prendere con me che sto periodo scappo dal domiciliare la notte per far le cosacce con altra addomiciliata asintomatica.
Perché le regole sono le regole!
 
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