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danny

Utente di lunga data
Personalmente non so come sono: a volte nuda, a volte più vestita. Porto quello che voglio e quello (anche) che posso.
E in certe discussioni percepisco anche chiari i miei personalissimi limiti.
Però non puoi fare colpa agli altri del tuo modo di essere... Colpa e' improprio. Voglio dire che non sei obbligato a stare senza costume. Se lo fai e gli altri no, però non ha senso dichiarare il disagio, se la premessa e' che qui si sta come si vuole. :)
Mah, sì e no.
Qui ci si dovrebbe spogliare, in un modo o nell'altro.
Di solito sulle spiagge nudiste va così: se aumentano quelli che non si spogliano, anche chi è nudo si riveste.
Chi glielo fa fare di essere al centro dell'attenzione?
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Skorpio, ho parlato di me, mi sono aperto.
Non ho discusso sulla semantica senza portare un racconto personale che la rendesse comprensibile, non ho svicolato alle domande più impegnative andando a discutere di agroalimentare.
Se devo essere schietto - e mi piace esserlo - il fastidio che ho provato sta tutto in questo, nel "discutere sui massimi sistemi", ovvero sul nulla, per pagine e pagine, di argomenti senza arrivare, malgrado interventi interessanti, a una conclusione o a uno stimolo che superi la questione posta inizialmente o anche solo a farci una risata con qualche battuta per alleggerire la giornata. Oh, è anche accaduto in passato.
Qui scriviamo ormai in una decina, non di più. So che non posso pretendere che tutti vogliano aprirsi allo stesso modo né che se la sentano di conversare amabilmente scherzando un po' e e capisco perché, ma sinceramente rimpiango la leggerezza che emergeva fino a un po' di tempo fa quando gli argomenti erano GENERICI.:rolleyes: Provate a rileggere questo thread e capirete cosa voglio dire.
Poi, boh, questo è quello che penso oggi. Magari ti invidio anche perché trombi senza darci quel peso che gli darei io. Chissà.:rolleyes:
Pensa che a me questo 3d sembra uno dei più interessanti degli ultimi mesi
 

danny

Utente di lunga data
Pensa che a me questo 3d sembra uno dei più interessanti degli ultimi mesi
L'argomento è interessante.
Ma io cosa ho capito, per esempio, del genere di relazioni di Skorpio o Cattivik, visto che sono stati lo spunto?
Di quello che provano?
Di cosa vorrebbero?
Di ciò che anima le loro relazioni? E cosa intendono per amicizia? E sesso?
(Io di te so abbastanza, ma non da qui.)
Posso aver intuito, ma... mi ha raccontato più mia moglie quando mi ha tradito.:D
 
Ultima modifica:

Foglia

utente viva e vegeta
Mah, sì e no.
Qui ci si dovrebbe spogliare, in un modo o nell'altro.
Di solito sulle spiagge nudiste va così: se aumentano quelli che non si spogliano, anche chi è nudo si riveste.
Chi glielo fa fare di essere al centro dell'attenzione?
C'è chi per struttura ragiona con sovrastrutture.
In verità quasi un po' tutti abbiamo certe "sovrastrutture" che sono strutturali. Certi artifici. Certi "inganni" della mente :)
Non sempre, non per tutti e non per tutto e' funzionale scardinare certi "meccanismi". A me ad esempio hanno detto che ce ne e' qualcuno che, se opportunamente smontato, mi darebbe persino ottime potenzialità in punto benessere. Io non ne sono tanto convinta, però :D
 

Brunetta

Utente di lunga data
Contenuti che tornano a te
Perché io i contenuti mi ho letti da tutti
Scusa la precisazione
Veramente no.
Ho solo letto il rifiuto di usare il termine, non ho letto nessuna definizione di quali sono le differenze tra amante e non-amante.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Mah, sì e no.
Qui ci si dovrebbe spogliare, in un modo o nell'altro.
Di solito sulle spiagge nudiste va così: se aumentano quelli che non si spogliano, anche chi è nudo si riveste.
Chi glielo fa fare di essere al centro dell'attenzione?
Se fossi una amante direi che sono una amante.
Potrei dire se il modo peculiare della relazione che vivo è più o meno simile a quello che io desidero e potrei vedere nei limiti inevitabili un punto di forza o di debolezza.
Ad esempio molti utenti che hanno uno o più amici-di-letto considerano un punto positivo avere una relazione o non-relazione (oh mica lo so se va bene relazione) o addirittura, ha dichiarato Skorpio, si fa un punto di onore con una persona sposata. Io non troverei piacevolissimo non poter passare weekend insieme o vacanze.
D’altra parte troverei limitante per la mia libertà un uomo libero che volesse vedermi tutti i giorni o, peggio, pensasse a una convivenza.
Però lo chiamerei amante.
 

Lostris

Utente Ludica
Miiiii che discussione 🙄

A me fanno un po’ ridere quelli/e che parlano di amic* parlando di avventure sessuali (più o meno lunghe, più o meno costanti).
Al di là de fatto che per me l’amicizia è un’altra cosa, credo ci si possa rifare all’accezione comune.

Cosi come per il termine amante.
Personalmente potrei anche considerare tale qualcuno solo se ci fosse un allineamento planetario favorevole, ma in linea generale non posso pretendere di generalizzare un mio modo di vedere.

Su.

Poi dentro la relazione posso definirlo in accordo il mio vassallo o imperatore. Liberi tutti.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Se fossi una amante direi che sono una amante.
Potrei dire se il modo peculiare della relazione che vivo è più o meno simile a quello che io desidero e potrei vedere nei limiti inevitabili un punto di forza o di debolezza.
Ad esempio molti utenti che hanno uno o più amici-di-letto considerano un punto positivo avere una relazione o non-relazione (oh mica lo so se va bene relazione) o addirittura, ha dichiarato Skorpio, si fa un punto di onore con una persona sposata. Io non troverei piacevolissimo non poter passare weekend insieme o vacanze.
D’altra parte troverei limitante per la mia libertà un uomo libero che volesse vedermi tutti i giorni o, peggio, pensasse a una convivenza.
Però lo chiamerei amante.
Ma te lo hai capito il mio discorso sull'onore relativo a una persona "impegnata" (non sposata)?

Perché mica son sicuro che ti sia così chiaro, da come lo dici sembra un mio vanto, mentre il vanto non ci incastra nulla
 

Martes

Utente di lunga data
Concordo sul fatto che l'etichetta serva a rassicurare e che sia un bollino di riconoscimento affibbiato dall'esterno per l'esterno.

A chi sta dentro importa così tanto?

E poi, siamo sicuri che tutto sia etichettabile?

Porto qualche esempio personale di relazioni dove le etichette credo potrebbero essere foglietti bianchi con sopra punti interrogativi.

4 lustri e oltre di legame con frequenza quotidiana, iniziato da...impegnato lui, impegnata io, passato attraverso vari compagni e compagne ufficiali, due matrimoni... ma sempre rimasto. Le poche amiche che ne sono a conoscenza da anni si dividono tra chi ci dà la definizione di amanti e chi ritiene la nostra la "vera" unione ufficiale, a dispetto di quanto si noti da fuori.

Un legame forte e combattuto, con condivisione di contenuti intensi e pesanti, compresa la morte di una persona a entrambi cara, un periodo di sesso, molti periodi di lontananza e silenzio - per sopravvivenza, non per rottura - e la certezza di ritrovarsi ogni anno in un'occasione particolare, da decenni, senza doversi mettere d'accordo prima.
Lui chi è? Un amico? Un amante? No...

La situazione in cui ho parlato nel 3d del corpo. Alla base c'è amicizia, ma io e lui possiamo metterci l'etichetta di amici? Allora amanti? Non direi...

E poi.. un legame per me preziosissimo... uno spazio d'una bellezza infinita con lui... La libertà di riuscire finalmente a dire spontaneamente "Ti amo".. e non riuscire a smettere di dirlo.. Gioco, dialogo, scambio, esplorazione, vicinanza, sesso... ma, si direbbe dall'esterno, "ognuno la sua vita". Eppure mai lo definirei un amante. Ma nemmeno da fuori, credo, metterebbe questa etichetta, se qualcuno sapesse di noi.

Solo alcuni esempi che mi fanno pensare che le etichette non siano poi così esaustive e nemmeno così utili.
 

Lostris

Utente Ludica
Concordo sul fatto che l'etichetta serva a rassicurare e che sia un bollino di riconoscimento affibbiato dall'esterno per l'esterno.

A chi sta dentro importa così tanto?

E poi, siamo sicuri che tutto sia etichettabile?

Porto qualche esempio personale di relazioni dove le etichette credo potrebbero essere foglietti bianchi con sopra punti interrogativi.

4 lustri e oltre di legame con frequenza quotidiana, iniziato da...impegnato lui, impegnata io, passato attraverso vari compagni e compagne ufficiali, due matrimoni... ma sempre rimasto. Le poche amiche che ne sono a conoscenza da anni si dividono tra chi ci dà la definizione di amanti e chi ritiene la nostra la "vera" unione ufficiale, a dispetto di quanto si noti da fuori.

Un legame forte e combattuto, con condivisione di contenuti intensi e pesanti, compresa la morte di una persona a entrambi cara, un periodo di sesso, molti periodi di lontananza e silenzio - per sopravvivenza, non per rottura - e la certezza di ritrovarsi ogni anno in un'occasione particolare, da decenni, senza doversi mettere d'accordo prima.
Lui chi è? Un amico? Un amante? No...

La situazione in cui ho parlato nel 3d del corpo. Alla base c'è amicizia, ma io e lui possiamo metterci l'etichetta di amici? Allora amanti? Non direi...

E poi.. un legame per me preziosissimo... uno spazio d'una bellezza infinita con lui... La libertà di riuscire finalmente a dire spontaneamente "Ti amo".. e non riuscire a smettere di dirlo.. Gioco, dialogo, scambio, esplorazione, vicinanza, sesso... ma, si direbbe dall'esterno, "ognuno la sua vita". Eppure mai lo definirei un amante. Ma nemmeno da fuori, credo, metterebbe questa etichetta, se qualcuno sapesse di noi.

Solo alcuni esempi che mi fanno pensare che le etichette non siano poi così esaustive e nemmeno così utili.
Beh la risposta alla tua domanda direi di sì, importa.

Basta guardare le risposte qui dentro.. e anche le tue.

Io comunque in generale non vedo proprio il dramma dell'etichetta, se uno è tranquillo sui significati condivisi.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma te lo hai capito il mio discorso sull'onore relativo a una persona "impegnata" (non sposata)?

Perché mica son sicuro che ti sia così chiaro, da come lo dici sembra un mio vanto, mentre il vanto non ci incastra nulla
Io ho capito per non tenere legata in alcun modo una donna libera.
Ma non ci vedo onore.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Concordo sul fatto che l'etichetta serva a rassicurare e che sia un bollino di riconoscimento affibbiato dall'esterno per l'esterno.

A chi sta dentro importa così tanto?

E poi, siamo sicuri che tutto sia etichettabile?

Porto qualche esempio personale di relazioni dove le etichette credo potrebbero essere foglietti bianchi con sopra punti interrogativi.

4 lustri e oltre di legame con frequenza quotidiana, iniziato da...impegnato lui, impegnata io, passato attraverso vari compagni e compagne ufficiali, due matrimoni... ma sempre rimasto. Le poche amiche che ne sono a conoscenza da anni si dividono tra chi ci dà la definizione di amanti e chi ritiene la nostra la "vera" unione ufficiale, a dispetto di quanto si noti da fuori.

Un legame forte e combattuto, con condivisione di contenuti intensi e pesanti, compresa la morte di una persona a entrambi cara, un periodo di sesso, molti periodi di lontananza e silenzio - per sopravvivenza, non per rottura - e la certezza di ritrovarsi ogni anno in un'occasione particolare, da decenni, senza doversi mettere d'accordo prima.
Lui chi è? Un amico? Un amante? No...

La situazione in cui ho parlato nel 3d del corpo. Alla base c'è amicizia, ma io e lui possiamo metterci l'etichetta di amici? Allora amanti? Non direi...

E poi.. un legame per me preziosissimo... uno spazio d'una bellezza infinita con lui... La libertà di riuscire finalmente a dire spontaneamente "Ti amo".. e non riuscire a smettere di dirlo.. Gioco, dialogo, scambio, esplorazione, vicinanza, sesso... ma, si direbbe dall'esterno, "ognuno la sua vita". Eppure mai lo definirei un amante. Ma nemmeno da fuori, credo, metterebbe questa etichetta, se qualcuno sapesse di noi.

Solo alcuni esempi che mi fanno pensare che le etichette non siano poi così esaustive e nemmeno così utili.
Tutti amanti.
Poi voi chiamatevi come vi pare.
 

Foglia

utente viva e vegeta
Concordo sul fatto che l'etichetta serva a rassicurare e che sia un bollino di riconoscimento affibbiato dall'esterno per l'esterno.

A chi sta dentro importa così tanto?

E poi, siamo sicuri che tutto sia etichettabile?

Porto qualche esempio personale di relazioni dove le etichette credo potrebbero essere foglietti bianchi con sopra punti interrogativi.

4 lustri e oltre di legame con frequenza quotidiana, iniziato da...impegnato lui, impegnata io, passato attraverso vari compagni e compagne ufficiali, due matrimoni... ma sempre rimasto. Le poche amiche che ne sono a conoscenza da anni si dividono tra chi ci dà la definizione di amanti e chi ritiene la nostra la "vera" unione ufficiale, a dispetto di quanto si noti da fuori.

Un legame forte e combattuto, con condivisione di contenuti intensi e pesanti, compresa la morte di una persona a entrambi cara, un periodo di sesso, molti periodi di lontananza e silenzio - per sopravvivenza, non per rottura - e la certezza di ritrovarsi ogni anno in un'occasione particolare, da decenni, senza doversi mettere d'accordo prima.
Lui chi è? Un amico? Un amante? No...

La situazione in cui ho parlato nel 3d del corpo. Alla base c'è amicizia, ma io e lui possiamo metterci l'etichetta di amici? Allora amanti? Non direi...

E poi.. un legame per me preziosissimo... uno spazio d'una bellezza infinita con lui... La libertà di riuscire finalmente a dire spontaneamente "Ti amo".. e non riuscire a smettere di dirlo.. Gioco, dialogo, scambio, esplorazione, vicinanza, sesso... ma, si direbbe dall'esterno, "ognuno la sua vita". Eppure mai lo definirei un amante. Ma nemmeno da fuori, credo, metterebbe questa etichetta, se qualcuno sapesse di noi.

Solo alcuni esempi che mi fanno pensare che le etichette non siano poi così esaustive e nemmeno così utili.
Una definizione che sta in una parola non può essere certo esaustiva.
Però un po' mi fa sorridere di come parli di cose anche "grandi" e poi neghi l'utilità di un loro contesto all'interno di te.
 

Jacaranda

Utente di lunga data
Una definizione che sta in una parola non può essere certo esaustiva.
Però un po' mi fa sorridere di come parli di cose anche "grandi" e poi neghi l'utilità di un loro contesto all'interno di te.
Saltuariamente amanti...o amanti occasionali
 
Ultima modifica:

Skorpio

Utente di lunga data
Io ho capito per non tenere legata in alcun modo una donna libera.
Ma non ci vedo onore.
Per "vedere" devi assumere la prospettiva corretta.

E la prospettiva è (per me) il "gioco" di conoscenza.

Ma vale x ogni modo del gioco eh?

E io non posso giocare a tennis con chi "potenzialmente" rischia un infarto se gli faccio una palla corta.

Una questione di onore x me, non per il mondo
C'è chi lo fa senza problemi, Perché colloca altrove il suo senso dell'onore

Poi magari l'infarto mi viene a me, ma questo è un discorso legato all'ignoto
 

Brunetta

Utente di lunga data
Per "vedere" devi assumere la prospettiva corretta.

E la prospettiva è (per me) il "gioco" di conoscenza.

Ma vale x ogni modo del gioco eh?

E io non posso giocare a tennis con chi "potenzialmente" rischia un infarto se gli faccio una palla corta.

Una questione di onore x me, non per il mondo
C'è chi lo fa senza problemi, Perché colloca altrove il suo senso dell'onore

Poi magari l'infarto mi viene a me, ma questo è un discorso legato all'ignoto
Perché presupponi che una sposata non possa essere ...cardiopatica.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Perché presupponi che una sposata non possa essere ...cardiopatica.
Dato che siamo in "tema" una sposata o impegnata "l'etichetta" per pensare di poter giocare, ai miei occhi ce l'ha

Poi hai ragione, va cmq visto sotto l'etichetta.

Una "non impegnata" non ha l'etichetta che a me serve

Come detto le etichette sono interessanti x l'uso che ciascuno di noi ne fa
 
Ultima modifica:

Martes

Utente di lunga data
Io comunque in generale non vedo proprio il dramma dell'etichetta, se uno è tranquillo sui significati condivisi.
Però un po' mi fa sorridere di come parli di cose anche "grandi" e poi neghi l'utilità di un loro contesto all'interno di te.
L'unica utilità che nego (per me) è quella delle etichette e ne ho parlato perché era questo il tema, citando casi concreti visto che mi pareva qualcuno ne reclamasse la necessità.
Che poi nemmeno io ne faccio un dramma, sarebbe veramente ridicolo, tuttavia non capisco questa estrema rigidità verso chi non le ritiene poi così fondamentali.
Tutto qui.
 

Lostris

Utente Ludica
L'unica utilità che nego (per me) è quella delle etichette e ne ho parlato perché era questo il tema, citando casi concreti visto che mi pareva qualcuno ne reclamasse la necessità.
Che poi nemmeno io ne faccio un dramma, sarebbe veramente ridicolo, tuttavia non capisco questa estrema rigidità verso chi non le ritiene poi così fondamentali.
Tutto qui.
Non è rigidità.

È sottolineare il paradosso... di chi si incarta nei termini (non mi definirei così o cosà) e tuttavia sostiene che non sono fondamentali.

Perché impuntarsi o riflettere sul non utilizzare un nome di per sè è già dare parecchia importanza, a mio parere.
Sarebbe sufficiente riconoscerlo.
 

Martes

Utente di lunga data
Non è rigidità.

È sottolineare il paradosso... di chi si incarta nei termini (non mi definirei così o cosà) e tuttavia sostiene che non sono fondamentali.

Perché impuntarsi o riflettere sul non utilizzare un nome di per sè è già dare parecchia importanza, a mio parere.
Sarebbe sufficiente riconoscerlo.
Non sono d'accordo.
Perché la definizione nel senso di etichetta ingabbia entro una certa idea che uno si fa.
Non metterla, sapere di non avere "quella" definizione, lascia spazio a tutto quanto il resto, soprattutto quello che non è poi così definibile.
E poi non vedo questo "impuntarsi a riflettere", ma un riflettere e basta, visto che è stata fatta la domanda, dire la propria, che è semplicemente un punto di vista.
 
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