ipazia
Utente disorientante (ma anche disorientata)
Ecco.Parlavi di parametri oggettivi quantitativi che fanno sì che uno spacciatore possa essere "etichettato" come tale dalla società. Per me, spacciatore e' un modo di essere (giusto o sbagliato... E con QUESTO etichetto). Un G.I.P. sicuramente li deve avere per stabilire sulla sua libertà in attesa di giudizio. Il giudizio morale sappiamo bene che non corrisponde sempre al giudizio sociale, comunque. Cosa "segue" allora secondo te al giudizio morale (etichetta) rispetto alla parola "amante". Puttana gratis? Lancio volutamente una bomba.
Nel grassetto hai riassunto quel che si dice essere etichetta sociale.
giusto o sbagliato è poi quel che ne discende.
Possiamo tenerla come significato condiviso di ciò che è etichetta?
Lascia perdere il GIP.
Le etichette sociali sono esattamente quelle che non si basano sui parametri.
Tanto che ho scritto che c'è una bella differenza fra l'uomo della strada che legge quattro righe e dice che uno è narcisista e chi fa diagnosi utilizzando parametri qualitativi e quantitativi calati sull'individuo e sul contesto.
Puttana gratis riferito a me?
Se sì, G. mi paga. Poi si decide la moneta. :carneval:
Per quanto riguarda l'etichetta amante, comunemente amante è il partner aggiunto alla relazione ufficiale.
Cattivik dice.
Io non sono d'accordo nel mio particolare (ed è qui che non vuol convincere nessuno ma semplicemente esprimere un suo pensiero, distaccandosi dall'acquisizione dell'etichetta nel suo significato comunemente condiviso).
Per me l'amante è quella con cui stabilisco progettualità etc etc.
E da questo discende che quella progettualità non ce l'ho più con mia moglie.
Siccome non ho nessuna partner che rispecchi questa caratteristica e con mia moglie quella progettualità non è interrotta, nel mio significato, io non ho amante.
A me pare linearissimo.
Per gli amanti della semplicità e della sintesi "quello è il significato generale. Io ne ho uno mio. Te lo dico. E ti dico di conseguenza perchè non uso quell'etichetta."
Certo è che se uno parla facendo riferimento al significante (ossia quello che per convenzione significa un termine) e l'altro parla della sua declinazione (ossia esce dalla convenzione e personalizza esponendo cose sue) ovviamente non ci si intenderà mai.
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