Penso che sia un po’ come in “Amore a prima svista.”
Non c’è un incontro merce cliente. O si cerca di vendere una Ferrari a dei pezzenti o, più frequentemente nel caso di relazioni interpersonali, si vuole assolutamente una Ferrari, essendo pezzenti.
In sintesi o si comunica male o si cerca in un contesto sbagliato.
Se un ragazzo timido, un po’ impacciato cerca in discoteca, non troverà.
Mentre potrebbe avere un grande successo in biblioteca. Ma, se gli piacciono solo in minigonna e sfacciate, difficilmente troverà attraenti quelle in biblioteca.
A me sembra che queste idee del cavolo si formino tra amici in età adolescenziale, quando si vedono le ragazze come un irresistibile mercato e si classificano le ragazze in vari modi, ma principalmente su un piano estetico superficiale e sulla base dei comportamenti delle quindicenni. Poi non si smuovono da quelle idee.