Il tradimento, una volta scoperto/confessato, produce effetti immediati e prolungati che non sono mai prevedibili

Pincopallino

Utente di lunga data
Ma è un'ulteriore conferma che la cosa più grave che possa fare un fedifrago non è tanto il cumulo di balle che racconta, ma è il farsi sgamare
E si ritorna alla mia LEX.
Chi viene sgamato deve perdere tutto, non perché ha tradito, ma perché si è fatto sgamare.
 

Alphonse02

Utente di lunga data
O l'ultimo, il più diffuso, in cui se ne fregano, pensando che non sia una questione di cui debbano o possano occuparsi.
Certo, è così che vanno le cose, probabilmente nella maggior parte dei casi.
Ma si creano quelle "crepe" (cui faceva cenno @twinpeaks) che possono segnare il modo di ragionare e di comportarsi nella vita adulta, con il rischio di divenire, anche a distanza di tempo, degli adulti disadattati.

Da quello che ho capito, la soluzione meno dannosa sarebbe quella di permettere ai figli di aprirsi e confidare le loro angosce e paure nell'immediatezza, possibilmente ad un adulto del quale si fidino (meglio se preparato professionalmente).
In questo senso, sarebbe da rivalutare e rendere istituzionale la presenza di uno psicologo (molto preparato) in ambiente scolastico. Ne parlavo giorni fa con mia figlia, che opera come docente in un liceo da alcuni anni.

So che in alcuni ambienti scolastici (per lo più parificati) si è istituito questo tipo di servizio tramite convenzioni con centri specializzati. Ho partecipato ad un paio di convegni ai quali sono stato invitato da addetti ai lavori.
 
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Alphonse02

Utente di lunga data
E si ritorna alla mia LEX.
Chi viene sgamato deve perdere tutto, non perché ha tradito, ma perché si è fatto sgamare.
Magari condannarlo a venti frustrate sulla pubblica piazza ... ;)
 
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ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Il punto è questo.
Per eccesso di empatia ho pensato per anni che le mie reazioni fossero comuni a tutti, poi ho capito che non è così.
Vale per chi tradisce, che ritiene giusto vivere quelle emozionih, sia per chi è tradito che considera più importante del proprio orgoglio o per valutazioni di priorità, sopportabile il tradimento.
Però è una visione alquanto pessimistica perchè è come dire che alla fine tutto si riduce ad una "sopportazione" più o meno intensa a seconda della persona, ad una specie di sacrificio, disconoscendo la possibilità non dico della "felicità", ma almeno di una vita serena. Che poi c'è sacrificio e sacrificio.. il fedifrago sgamato che ritiene giusto vivere quelle emozionih deve rinunciarvi in quanto sgamato e avendo compiuto qualcosa a danno dell'altro e quell'altro invece deve rinunciare all'amor proprio per qualcosa compiuto da un altro ai suoi danni.. non so se si possano mettere sullo stesso piano perchè il livello di sopportazione è soggettivo.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
Certo, è così che vanno le cose, probabilmente nella maggior parte dei casi.
Ma si creano quelle "crepe" (cui faceva cenno @twinpeaks) che possono segnare il modo di ragionare e di comportarsi nella vita adulta, con il rischio di divenire, anche a distanza di tempo, degli adulti disadattati.

Da quello che ho capito, la soluzione meno dannosa sarebbe quella di permettere ai figli di aprirsi e confidare le loro angosce e paure nell'immediatezza, possibilmente ad un adulto del quale si fidino (meglio se preparato professionalmente).
In questo senso, sarebbe da rivalutare e rendere istituzionale la presenza di uno psicologo (molto preparato) in ambiente scolastico. Ne parlavo giorni fa con mia figlia, che opera come docente in un liceo da alcuni anni.

So che in alcuni ambienti scolastici (per lo più parificati) si è istituito questo tipo di servizio tramite convenzioni con centri specializzati. Ho partecipato ad un paio di convegni ai quali sono stato invitato da addetti ai lavori.
Moltissimi Istituti scolastici statali, con la collaborazione dei comuni, hanno lo sportello psicologico. Ma per i minorenni è necessaria l’autorizzazione dei genitori perché possano accedere e, per i figli di separati, di entrambi. È evidente che così ne possono essere esclusi coloro che ne hanno più bisogno. Ma non penso sia risolvibile, se non con una legge che consideri i minorenni titolari della responsabilità della libertà di cura.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Però è una visione alquanto pessimistica perchè è come dire che alla fine tutto si riduce ad una "sopportazione" più o meno intensa a seconda della persona, ad una specie di sacrificio, disconoscendo la possibilità non dico della "felicità", ma almeno di una vita serena. Che poi c'è sacrificio e sacrificio.. il fedifrago sgamato che ritiene giusto vivere quelle emozionih deve rinunciarvi in quanto sgamato e avendo compiuto qualcosa a danno dell'altro e quell'altro invece deve rinunciare all'amor proprio per qualcosa compiuto da un altro ai suoi danni.. non so se si possano mettere sullo stesso piano perchè il livello di sopportazione è soggettivo.
Semplicemente non ritengo più scontato, come assurdamente credevo, che gli altri abbiano la mia sensibilità e le mie priorità.
 

danny

Utente di lunga data
I professionisti competenti la chiamano scotomizzare.

Ma perché un figlio dovrebbe occuparsi della coppia genitoriale arrivando addirittura a prendere le parti di uno o dell'altra, gestire tranelli, allearsi col tradito etc. ?
Un figlio vuole normalmente bene ad entrambi i genitori e li accetta con i loro difetti.
A me delle ragioni per cui i miei si sono separati fregava zero e altrettanto mi interessava conoscere i particolari o dare ragione a qualcuno.
Mio padre ha avuto l'amante?
E pazienza.
Io lo valuto come padre, non come coniuge.
È strano questo. Vedere la coppia come se si fosse una parte di essa, e non semplicemente figli.
Probabilmente è per come si è cresciuti.
Se si è impostata l'educazione su parametri rigidi che sono andati a impattare sui figli, sostanzialmente è una sorta di ribellione a una mascheratura.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Ma perché un figlio dovrebbe occuparsi della coppia genitoriale arrivando addirittura a prendere le parti di uno o dell'altra, gestire tranelli, allearsi col tradito etc. ?
Un figlio vuole normalmente bene ad entrambi i genitori e li accetta con i loro difetti.
A me delle ragioni per cui i miei si sono separati fregava zero e altrettanto mi interessava conoscere i particolari o dare ragione a qualcuno.
Mio padre ha avuto l'amante?
E pazienza.
Io lo valuto come padre, non come coniuge.
spesso sono i genitori che usano i figli
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Moltissimi Istituti scolastici statali, con la collaborazione dei comuni, hanno lo sportello psicologico. Ma per i minorenni è necessaria l’autorizzazione dei genitori perché possano accedere e, per i figli di separati, di entrambi. È evidente che così ne possono essere esclusi coloro che ne hanno più bisogno. Ma non penso sia risolvibile, se non con una legge che consideri i minorenni titolari della responsabilità della libertà di cura.
Ma la liberta‘ di cura sarebbe anche liberta di non cura secondo te?
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ma perché un figlio dovrebbe occuparsi della coppia genitoriale arrivando addirittura a prendere le parti di uno o dell'altra, gestire tranelli, allearsi col tradito etc. ?
Un figlio vuole normalmente bene ad entrambi i genitori e li accetta con i loro difetti.
A me delle ragioni per cui i miei si sono separati fregava zero e altrettanto mi interessava conoscere i particolari o dare ragione a qualcuno.
Mio padre ha avuto l'amante?
E pazienza.
Io lo valuto come padre, non come coniuge.
È strano questo. Vedere la coppia come se si fosse una parte di essa, e non semplicemente figli.
Probabilmente è per come si è cresciuti.
Se si è impostata l'educazione su parametri rigidi che sono andati a impattare sui figli, sostanzialmente è una sorta di ribellione a una mascheratura.
Però nel caso in esame l'egregia signora facendosi sgamare dai figli, di fatto li ha coinvolti nella vicenda. Certamente potevano restarne fuori e fare finta di niente, ma giusto perchè un figlio "vuole normalmente bene ad entrambi i genitori " gli riesce difficile non fare nulla vedendo magari in casa la madre che racconta quelle che per lui sono balle evidenti e che magari poco prima ha visto scrivere ad un estraneo "sto aspettando il momento giusto per piantarla in quel posto a mio marito..". Io non so cosa avrei potuto fare in una situazione del genere
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Moltissimi Istituti scolastici statali, con la collaborazione dei comuni, hanno lo sportello psicologico. Ma per i minorenni è necessaria l’autorizzazione dei genitori perché possano accedere e, per i figli di separati, di entrambi. È evidente che così ne possono essere esclusi coloro che ne hanno più bisogno. Ma non penso sia risolvibile, se non con una legge che consideri i minorenni titolari della responsabilità della libertà di cura.
Credo che esista una procedura che consenta alla scuola di segnalare lo specifico caso agli assistenti sociali per chiedere di intervenire. In alcuni casi gli assistenti sociali interpellano i genitori e, nel caso di loro rifiuto o inerzia, possono chiedere l'intervento della magistratura. So di casi nei quali sono stati nominati dal giudice "tutelare" dei procuratori speciali che svolgano le veci genitoriali per quelle specifiche incombenze.
Certo, andrebbe introdotta una forma di tutela dei minori più rapida ...
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma perché un figlio dovrebbe occuparsi della coppia genitoriale arrivando addirittura a prendere le parti di uno o dell'altra, gestire tranelli, allearsi col tradito etc. ?
Un figlio vuole normalmente bene ad entrambi i genitori e li accetta con i loro difetti.
A me delle ragioni per cui i miei si sono separati fregava zero e altrettanto mi interessava conoscere i particolari o dare ragione a qualcuno.
Mio padre ha avuto l'amante?
E pazienza.
Io lo valuto come padre, non come coniuge.
È strano questo. Vedere la coppia come se si fosse una parte di essa, e non semplicemente figli.
Probabilmente è per come si è cresciuti.
Se si è impostata l'educazione su parametri rigidi che sono andati a impattare sui figli, sostanzialmente è una sorta di ribellione a una mascheratura.
Non è questione di DOVERE, ma di constatare che a molti interessa e sentono, senza alcuna pretesa che sia giusto o no, perché sul sentire non si ha controllo, che poiché sono nati da una coppia la coppia abbia a che fare con loro, per il proprio benessere fisico, economico e sentimentale e che il cambiamento del modello che gli era stato proposto (positivo o negativo che fosse) impatterà nelle personali scelte della vita.
 

danny

Utente di lunga data
Però nel caso in esame l'egregia signora facendosi sgamare dai figli, di fatto li ha coinvolti nella vicenda. Certamente potevano restarne fuori e fare finta di niente, ma giusto perchè un figlio "vuole normalmente bene ad entrambi i genitori " gli riesce difficile non fare nulla vedendo magari in casa la madre che racconta quelle che per lui sono balle evidenti e che magari poco prima ha visto scrivere ad un estraneo "sto aspettando il momento giusto per piantarla in quel posto a mio marito..". Io non so cosa avrei potuto fare in una situazione del genere
È sicuramente una vicenda estrema.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma la liberta‘ di cura sarebbe anche liberta di non cura secondo te?
Infatti sono cose che vanno insieme, con i limiti determinati dalla sicurezza degli altri, come sancito in Costituzione per tutti.
Non credo perciò che considerare i minorenni titolari della gestione della propria salute sia possibile. Però è argomento per giuristi.
 

danny

Utente di lunga data
Non è questione di DOVERE, ma di constatare che a molti interessa e sentono, senza alcuna pretesa che sia giusto o no, perché sul sentire non si ha controllo, che poiché sono nati da una coppia la coppia abbia a che fare con loro, per il proprio benessere fisico, economico e sentimentale e che il cambiamento del modello che gli era stato proposto (positivo o negativo che fosse) impatterà nelle personali scelte della vita.
Certo.
Ma c'è un limite ad entrare nelle questioni di coppia, e in questa storia è stato abbondantemente superato.
Mi suona strano che i figli abbiano elaborato sotterfugi contro la madre senza invece pensare di parlare con lei.
Io le avrei parlato, l'avrei informata di quello che sapevo cercando una spiegazione.
C'è una carenza enorme dal punto di vista affettivo e comunicativo in quella famiglia, almeno dal racconto.
Sembra quasi che i figli non vedessero l'ora di liberarsi della madre
 
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