Il tradimento, una volta scoperto/confessato, produce effetti immediati e prolungati che non sono mai prevedibili

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
E cosa c'entra? Il tuo pensiero è condivisibile ma io ho usato il termine tirato in ballo da Brunetta per dire che l'orgoglio non mi pare fosse elemento da considerare soppresso se il tradito rimane col traditore, ergo il tuo intervento? Boh
@Brunetta scrive "che considera più importante del proprio orgoglio o per valutazioni di priorità". Neanche lei pertanto mi pare consideri l'orgoglio soppresso se il tradito rimane col traditore, essendo possibili valutazioni di altre priorità che possono prevalere sul primo. Cosa che condivido e ho solo aggiunto che anzi secondo me l'orgoglio c'entra ben poco nel conto, anche quando il traditore lo si manda a stendere
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Eppure sono convinto che la fiducia totale non esista. A tutti è capitato di avere dubbi ma spessissimo questi dubbi vengono cacciati via dalla testa perché non si vuole crederli reali.
Io da circa 30 anni la vedo più come una scommessa, non è che credi ciecamente che l'altro non te la metta in quel posto appena ti volti, lo speri e cerchi di fare delle valutazioni il più possibile oggettive per le quali puoi dire "scommetterei che non me la mette in quel posto appena giro le spalle". Mano sul fuoco purtroppo non è possibile. E comunque il tutto vale per entrambi
 
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gvl

Utente di lunga data
Io da circa 30 anni la vedo più come una scommessa, non è che credi ciecamente che l'altro non te la metta in quel posto appena ti volti, lo speri e cerchi di fare delle valutazioni il più possibile oggettive per le quali puoi dire "scommetterei che non me la mette in quel posto appena giro le spalle". Mano sul fuoco purtroppo non è possibile. E comunque il tutto vale per entrambi
Ho scritto in parte e non totalmente. Ovvio che le antenne non si abbassano totalmente.
 

Angie17

Utente di lunga data
Esattamente quello che è successo nel caso da me citato. I figli, tra loro, avevano preso l'abitudine di chiamare "la stronza" la madre.
Secondo un docente universitario di psicologia, ciò era imputabile al lungo periodo di monitoraggio dei comportamenti della madre con l 'amante. Avevano destrutturato il ruolo genitoriale della madre fino a soffrire per il loro dover fingere atteggiamenti "naturali" nella vita familiare, e tutto ciò nel passaggio dall'adolescenza alla maturità giovanile. E hanno, in qualche modo, "guidato" il padre nella transizione dalla voglia di perdonare alla rabbia senza limite. Terribile, semplicemente terribile.
E tu come reagivi quando venivano utilizzati questi termini?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Tu vedi aggressività dove vuoi e dove non c'è - infatti quoti il mio post ove mi pare di chiarire in modo del tutto pacato il mio pensiero. Ti potrei far notare i mille post ove tu attacchi gratuitamente o perlomeno i tuoi interlocutori vivono il tuo intervento in questo modo. Io direi che sarebbe bene partire da questo a fare un po di autocritica. Non ti ho attaccato, ho detto la mia opinione all'ennesima volta (perché non è la prima) in cui associ orgoglio a decisione presa a tradimento scoperto. D'altronde non è che perché fai un intervento generale allora non è commentabile, lo fai su un forum accetta che per altri sia spunto di discussione o perlomeno opinione. Lo fai anche tu con i miei di post...vedi un paio di giorni fa quando mi riferivo a danny e non mi pare di averti sottolineato che era un post generale....Un po di coerenza non guasterebbe.
Hai uno stile di confronto a cui non riesco ad adeguarmi.
 

Alphonse02

Utente di lunga data
E tu come reagivi quando venivano utilizzati questi termini?
Forse non hai letto il post #68.

Non mi riguarda personalmente la vicenda narrata. La conosco attraverso il racconto del marito/padre e dalla documentazione che riguarda quel caso, molto particolare anche a detta di eminenti psichiatri e/o psicologi.
 
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ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ho scritto in parte e non totalmente. Ovvio che le antenne non si abbassano totalmente.
Però hai menzionato dei dubbi... io in presenza di dubbi, anche cercando di cacciarli dalla testa per non crederli reali, non riuscirei più a scommettere, o meglio se prima dei dubbi mi sarei giocato anche un dito mignolo del piede, dopo al massimo 2 euro.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Esattamente quello che è successo nel caso da me citato. I figli, tra loro, avevano preso l'abitudine di chiamare "la stronza" la madre.
Secondo un docente universitario di psicologia, ciò era imputabile al lungo periodo di monitoraggio dei comportamenti della madre con l 'amante. Avevano destrutturato il ruolo genitoriale della madre fino a soffrire per il loro dover fingere atteggiamenti "naturali" nella vita familiare, e tutto ciò nel passaggio dall'adolescenza alla maturità giovanile. E hanno, in qualche modo, "guidato" il padre nella transizione dalla voglia di perdonare alla rabbia senza limite. Terribile, semplicemente terribile.
Chi tradisce nega che stia tradendo anche i figli, ma è quello che viene sentito dai figli quando scoprono il tradimento.
Il fatto che non ne abbiamo parlato con la madre, ma abbiano assunto il ruolo assurdo di chi indaga è segno di rapporti non sani già precedentemente.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
È oltretutto sfiancante per chi controlla e nel nostro caso il tradito ma anche se non totalmente credo che la fiducia dopo tempo possa in parte tornare ma si deve sudare per questo soprattutto da parte del traditore
Ma no, per me non torna più. È una esperienza che segna i rapporti anche con gli altri, figuriamoci con il “colpevole“.
 
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Brunetta

Utente di lunga data
mi riferisco a quando ci sono i figli grandi
È sempre da vedere come si è sviluppata la convivenza e quale contributo, anche economico, ma non solo, è stato dato per il mantenimento della casa negli anni. Io non mi sento di definire principi generali.
 

rotolina

Utente di lunga data
Credo che la fiducia, una volta persa, non torni più.
Questo non impedisce di mantenere o ripristinare una relazione con la persona che ha provocato la perdita di fiducia. Sarà una relazione "guardinga", nella quale sai che, avendo l'altro infranto il tabù, potrebbe ricadere nello stesso comportamento.
Di converso, l'altro sa che potrà essere giudicato con maggiore severità se dovesse ricadere nel tradimento.
Come accade con la sospensione condizionale della pena nel diritto penale: se, una volta condannato con il beneficio della sospensione della pena, commetti un altro reato sconterai anche la pena che era stata sospesa.
Non è facile, immagino, vivere con quella spada di Damocle sulla testa.
Sul punto evidenziato condivido ma non è un problema per esempio mio. Io il patto non l'ho violato e quindi se anche il mio compagno vive in questo modo, credo che sia il minimo. Per dirla in altri termini c..suoi 😝
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
È sempre da vedere come si è sviluppata la convivenza e quale contributo, anche economico, ma non solo, è stato dato per il mantenimento della casa negli anni. Io non mi sento di definire principi generali.
ho visto prese di posizione ridicole negli anni (coniugi che si litigavano l'auto, per esempio), il voler restare a tutti i costi in una casa che non è la propria ma del coniuge solo per dispetto, lo trovo infantile e stupido, quando i bambini sono piccoli (forse) è un conto, quando i figli sono grandi le cose cambiano, andare a cercare il mantenimento della casa negli anni in cui il rapporto è andato avanti non capisco cosa ci possa entrare, quando di sta in famiglia ci si aiuta di solito
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
mi riferisco a quando ci sono i figli grandi
Quando oggi si può definire grande un figlio? Metti che vuole fare medicina + specialità te lo devi mantenere fino ai 30 e passa anni.. sempre che abbia voglia di studiare..
 

rotolina

Utente di lunga data
È oltretutto sfiancante per chi controlla e nel nostro caso il tradito ma anche se non totalmente credo che la fiducia dopo tempo possa in parte tornare ma si deve sudare per questo soprattutto da parte del traditore
Non credo sia la fiducia a tornare è come dicevo prima una nuova dimensione in cui vivere, fatta meno di ideali e più di realtà.
 

Brunetta

Utente di lunga data
ho visto prese di posizione ridicole negli anni (coniugi che si litigavano l'auto, per esempio), il voler restare a tutti i costi in una casa che non è la propria ma del coniuge solo per dispetto, lo trovo infantile e stupido, quando i bambini sono piccoli (forse) è un conto, quando i figli sono grandi le cose cambiano, andare a cercare il mantenimento della casa negli anni in cui il rapporto è andato avanti non capisco cosa ci possa entrare, quando di sta in famiglia ci si aiuta di solito
Ho detto che non si può dare una valutazione generale per molte ragioni, non ho detto che bisogna approvare le ripicche.
Ammesso che si sia nel ruolo per approvare o disapprovare alcunché.
 

rotolina

Utente di lunga data
Hai uno stile di confronto a cui non riesco ad adeguarmi.
E' lo stesso che avrei se fossimo sedute ad un bar a parlare del più e del meno e tu parlassi della questione dell'orgoglio come l'hai esposta nel tuo post. Non credere che io scriva con la bava alla bocca o con gli occhi infuocati di livore, mi esprimo in modo molto pacato e lo è anche il mio atteggiamento (che tu naturalmente non puoi vedere dal video) quando leggo e rispondo. Non essere prevenuta, quindi sullo stile di confronto che senza avermi davanti vuol dire tutto e nulla.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Quando oggi si può definire grande un figlio? Metti che vuole fare medicina + specialità te lo devi mantenere fino ai 30 e passa anni.. sempre che abbia voglia di studiare..
e per fare questo devo vivere per forza nella casa di mio marito?
Ho detto che non si può dare una valutazione generale per molte ragioni, non ho detto che bisogna approvare le ripicche.
Ammesso che si sia nel ruolo per approvare o disapprovare alcunché.
io ho parlato per me, io non ci starei, a prescindere dai ruoli, ma ho visto soprattutto donne (purtroppo), arroccarsi sulla posizione "io da qui non me ne vado" il perchè non è dato saperlo
 
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