Il contrario: la confermo.
Ognuno ha le sue idee che ha sviluppato a partire dai suoi imprinting familiari, plasmate dalle sue esperienze di vita, assorbite, rielaborate, digerite e poi cacate.
I tuoi percorsi sono stati altamente non lineari, parecchio diversi dai miei e da quelli dei più: inevitabile che i risultati siano sensibilmente diversi. In questa diversità, non so se la cosa ti disturba...

, io ci vedo comunque una base condivisa che è il rispetto di sé (o coerenza, o chiamalo come ti pare, visto che alcuni termini ti risultano antipatici), ma partendo da questa base e usando metri parecchi diversi si raggiungono posti parecchio diversi.
Posti diversi ma non imprevedibili, appunto, se uno ragiona in modo deduttivo partendo non dai propri assiomi ma da quelli dell'altro. Almeno... finché l'altro è coerente...
Il non conformismo non implica, né è equivalente, all'imprevedibilità del pensiero: è semplicemente il non conformarsi ad un pensiero altrui calato dall'alto. È il non pensare per interposta persona.
Seguire percorsi non lineari,
riuscendo a non perdersi, è una strada sicura per sviluppare un pensiero critico ma ci si può riuscire anche percorrendo sentieri battuti dai più, a patto di porsi domande invece di accettare risposte sfornate bell'e pronte dagli altri.
Nell'ottica di cui sopra c'è una facile generalizzazione nella dicotomia corna/non corna che viene molto spesso tradotta semplicisticamente in
"corna" = "percorso non lineare" = "pensiero critico" = "non conformismo"
"non corna" = "appiattimento comportamentale etero indotto" = "pensiero acritico" = "conformismo"
Il primo step per uscire da queste identificazioni, come dici, è l'intenzionalità perché nella maggior parte dei tradimenti l'unica intenzionalità che c'è è la voglia di farsi procurare un orgasmo da una persona diversa. Voglia molto spesso mascherata, come dici tu, dalla personale maschera che serve a non svelarsi troppo questa voglia...
Naturalmente, parlo dei tradimenti di quelli che "a casa tutto bene, grazie

". Perché se a casa ci sono problemi, lì l'origine del tradimento è chiara senza troppe paturnie.
Ritengo però che tutto questo non si applichi a te: veniamo al neretto.
Non condivido nel momento in cui dalla teoria si passa alla pratica, perché partiamo da assiomi completamente diversi. E come ben sai, partendo da assiomi diversi si deducono cose diverse, ognuna perfettamente coerente all'interno del proprio schema assiomatico, seppur in contraddizione tra loro.
Questo forum si chiama "Tradimento". E si finisce quasi sempre a parlare di corna, per quanto a tutti sia molto chiaro che le corna "cazzo/figa" non sono l'unica forma di tradimento. Nonostante ciò, questo è leitmotiv condiviso, per ovvi motivi.
E pur avendo ben chiaro che le corna non sono l'unico tradimento anche tu comunque ne parli nel modo condiviso dagli altri. Ed è qui che non condivido, perché per te "scopare/non scopare con altri" NON è tradimento: l'hai detto più volte che la non esclusività sessuale è cosa esplicitamente ammessa nella tua coppia.
In altre parole, tu ed io abbiamo (ambiamo a?) coppie fondate su postulati diversi, pertanto la domanda
per svelare se stessi a se stessi, è necessario passare attraverso il fare le corna, che sia con cazzo e figa o senza?
è mal posta come base di partenza per una discussione tra noi: ok, fare le corna è un limite che si passa ma per me è un limite che ha a che fare con il concetto di "tradimento", mentre per te è un limite che NON ha a che fare con il concetto di tradimento!
Una domanda più corretta sarebbe:
fissati i limiti di una coppia, per svelare se stessi a se stessi, è necessario passare attraverso il superamento UNILATERALE di quei limiti?
Messa così, la domanda, assume tutta un'altra prospettiva...
E facciamo subito un esempio concreto, che mi sto arrovellando in tutte queste seghe mentali.
Partiamo da quello di cui si parlava all'inizio.
Per me, questo ormai è dichiarato, l'esclusività sessuale è un limite della coppia, per te no. Tu non devi tradire in nessun modo le basi fondanti della tua coppia perché è esplicitato che se vuoi fai, se non vuoi non fai. Al punto che per te sta diventando una novità quella di iniziare a considerare l'esclusività sessuale. Nuovamente, anche qui non c'è tradimento: è scelta condivisa. Per voi la possiamo vedere quasi come l'introduzione di un piccolo gioco di perversione...!!!

Chessò... come se noi parlassimo di introdurre delle tutine in latex o dei frustini!
Vedi l'asimmetria del discorso?
Facciamo ora un esempio al contrario.
Se ho ben capito, una tua regola su cui non transigi è che non vuoi figli.
Io su questo sono relativamente agnostico: posso averne e non averne. Non è una condizione fondante che metto alla base della coppia.
Ecco, in questo ci scambiamo le posizioni rispetto all'esclusività sessuale: io aperto a tutto, tu rigida in una posizione.
Cosa succederebbe se allora tu trovassi il tuo uomo che di nascosto va a fare la bava nei negozi di carrozzine?
È questo il punto: la modifica unilaterale e non comunicata delle condizioni che crea un problema, al di là di quello che svela.
Cioè: svela, ok, ma lo svelamento È un problema.
Non so se mi sono spiegato....