Ho riflettuto su questo tuo post e ti ringrazio per averlo scritto. E' molto duro, ma è saggio.
Quello che ho evidenziato è quello che sta succedendo e lo capisco.
Però, ci sono delle precisazioni da fare.
Quello che ho scoperto casualmente quest'estate è relativo al 2007, periodo non sospetto e tranquillissimo.
Le sue bugie sono attuali, ma si riferiscono a quello.
Quindi: prima della grande crisi.
Il mio trattarlo male e la mia grande disperazione sono dipesi da quei nuovi sospetti.
Il mio "bastonarlo" ha a che fare col dubbio terribile che mi abbia mentito sulla sua persona, che sia tutto un grande inganno, un grande imbroglio.
Le sue spiegazioni sono state una peggio dell'altra, e, per ultimo, mi ha anche cancellato due terzi del contenuto della sim misteriosa, salvo poi dirmi che deve averlo fatto per errore...
Io non mi sono mai sentita così umiliata come in questi ultimi mesi.
Prima ero ferita da quanto avevo appreso dalle sue confessioni, ma ora è molto peggio.
E mi chiedo come possa pensare che io sia così manipolabile, fino a questo punto.
E poi mi fai velatamente un appunto di immoralità nel voler nuocere al compagno di una vita?
Io sto difendendo quello che mi rimane della mia dignità e lo faccio nel modo che ritengo essere compensatorio per me.
Se ho bisogno di vederlo metaforicamente alla sbarra degli imputati vuol dire che la mia persona lo richiede.
Mi ha umiliato troppo...e mi ha distrutto la vita, scusate se è poco.
Sì, volevo addomesticare il cane selvatico, o meglio, passami il termine, volevo "salvarlo".
Sì, addirittura.
Ne avevo fatto la mia missione e l'avrei condotta fino alla fine.
Volevo fargli capire quanto sia bello essere limpidi nel rapporto di coppia, quanto sia gratificante confidare nella comprensione dell'altro sapendo di essere complici e, sia chiaro, che questo sarebbe valso per entrambi.
L'ho amato talmente tanto che ho creduto di potercela fare.
Anche ora, se lui si facesse per una volta piccolo e con un po' di umiltà, le cose non potrebbero che migliorare perché si potrebbe restare così come siamo, ma senza quel senso di disagio, o addirittura umiliazione che provo a sentirmi presa in giro e a vedermi trattata da demente e che mi porterà al pieno disprezzo.
E quando mi sento così, uso spesso il "bastone", è un modo, sbagliato, che ha il mio animo di gridare il suo dolore...