Lei

arula

Utente di lunga data

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
non so voi che definizione date di dovere o magari non avete coscienze a cui rispondere chissà io il grillo parlante ce l'ho sempre mi fa parecchia compagnia.
La coscienza è una creazione astratta, un qualcosa che non esiste, ma che abbiamo sopra la testa. Più o meno come dio. Serve a giustificare le scelte senza responsabilizzarsi per le scelte che compiamo.
non è la coscienza che ti fa compiere qualcosa sgradevole, brutto, innaturale, non è la paura della sanzione. Non si fanno cose che ci fanno stare male in nome qualcosa di più alto. Le facciamo per il desiderio del premio o per timore della punizione
Se poi ci vogliamo creare costruzioni mentali di comodo per non fare i conti con la nostra meschinità, figurati.
 

arula

Utente di lunga data
La coscienza è una creazione astratta, un qualcosa che non esiste, ma che abbiamo sopra la testa. Più o meno come dio. Serve a giustificare le scelte senza responsabilizzarsi per le scelte che compiamo. non è la coscienza che ti fa compiere qualcosa sgradevole, brutto, innaturale, non è la paura della sanzione. Non si fanno cose che ci fanno stare male in nome qualcosa di più alto. Le facciamo per il desiderio del premio o per timore della punizioneSe poi ci vogliamo creare costruzioni mentali di comodo per non fare i conti con la nostra meschinità, figurati.
Nel mio costrutto la coscienza è il nostro io inconscio quello a cui rispondo e che mi fa star male o bene in base alle decisioni prese quello con cui dialogo per conoscere I limiti che ho per capire cosa fare in una situazione e cresciuto a suon di errori perche son quelli che fan crescere di piu ma anche di cose giuste che ho fatto, quello che mi fa avere autostima ecc
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Nel mio costrutto la coscienza è il nostro io inconscio quello a cui rispondo e che mi fa star male o bene in base alle decisioni prese quello con cui dialogo per conoscere I limiti che ho per capire cosa fare in una situazione e cresciuto a suon di errori perche son quelli che fan crescere di piu ma anche di cose giuste che ho fatto, quello che mi fa avere autostima ecc
Ok. Quindi senti le voci. A posto. :rotfl:
 

Brunetta

Utente di lunga data
Situazione abbastanza complicata, cercansi consigli,astenersi perditempo, telefonare ore pasti .


mode piciu off :


Seriamente, dopo la separazione mi sono "imposto" un percorso personale di rinascita, se così la possiamo chiamare, che comprende varie attività e parecchi cambiamenti, sono cose che ho sempre voluto fare ed ho sempre avuto in testa ma non ho mai avuto modo di mettere in pratica. Questo percorso, nella mia mente contorta, esclude le donne, nel senso che ho promesso a me stesso che mi sarei messo prima a posto mentalmente e fisicamente, e poi,dopo essere riuscito a stare bene con me stesso (da solo...) cercare di "rifarmi" una vita di coppia, sono in fondo un animale da compagnia :) Ovviamente c'è il barbatrucco. La scorsa primavera una collega "si fa' sotto" in maniera abbastanza esplicita, ci annusiamo un po' per dirla alla francese. Lei è stata diretta fin da subito : io ho la mia famiglia (marito e figlio) e non ho nessuna intenzione seria. Ho apprezzato quantomeno la sincerità. Ora...io so' di essere atipico come maschio, nel senso che in una situazione del genere la stragrande maggioranza degli uomini ci sguazzerebbe mentre io non la digerisco piu' di tanto, ho bisogno che la persona che divide con me il letto-divano-sedileposteriore ecc. sia la mia donna, mia e basta, non saprei come spiegarlo meglio, ma il sesso lo vedo come proseguimento di qualcosa, e se quel qualcosa non c'è non c'è nemmeno il sesso. Forse è una mia paranoia, deviazione,non saprei. Il punto è che mi piace parecchio, non riesco a togliermela dalla mente, penso a lei molte volte al giorno,so' che non dovrei, non c'è futuro, potrei godermi il momento ma non ci riesco, ho bisogno di progetti e con lei non si puo', forse ci penso proprio perchè non posso averla. Ho pensato anche che magari,quando incontrero' una persona libera con la quale mettere su' qualcosa di serio, il mio pensiero per lei andra' scemando....o almeno lo spero. Voi che fareste ?
Ho letto tutto.
A me sembri convinto a lasciar perdere, però volevi sentire ragioni contrarie per vedere se potevano andare bene per te.
Mi sembra un buon metodo.
Comunque avere qualcuno a cui pensare è piacevole. Credo che il tuo pensiero ricorrente dipenda da questo.
Auguri :)
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
Mi sento atipico quanto te. (Ma è proprio atipica sta inclinazione alla progettualità come tu la definisci?) Il danno che faresti a te stesso, se rimani seriamente coinvolto, come io credo, sarebbe ben peggiore del vantaggio meramente sessuale che ne puoi ricavare. Attenzione anche che da quel poco che ne capisco io, anche una persona che come lei non si dice disonibile ad essere coinvolta finisce spesso per disattendere ai suoi propositi e si mette a dare la caccia agli unicorni rosa. Terzo problema da non sottovalutare è il fatto che siete colleghi di lavoro, può sembrare un vantaggio ma in effetti secondo me non lo è.
quoto fortissimamente il secondo punto
mai fidarsi di una donna che dice ho marito e figlio, non voglio una relazione seria
poi appena tu ti distrai, ti caxxia :D
 

spleen

utente ?
quoto fortissimamente il secondo punto mai fidarsi di una donna che dice ho marito e figlio, non voglio una relazione seria poi appena tu ti distrai, ti caxxia :D
Ti esorto a quotare anche il primo ed il terzo..... Ahhahahaha :))... Mai fidarsi fino in fondo anche di se stessi, di saper cavalacare la tigre, e sempre all' occhio con la riservatezza...
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
Ti esorto a quotare anche il primo ed il terzo..... Ahhahahaha :))... Mai fidarsi fino in fondo anche di se stessi, di saper cavalacare la tigre, e sempre all' occhio con la riservatezza...
in effetti quotavo tutto ma il secondo punto e' significativo
soprattutto dal punto di vista femminile
ciao spleen :inlove:
 

danny

Utente di lunga data
Cha anche quello che tiene il sacco è un ladro.
Anna e Kaifa Dante non li tratta bene, certo.
Ma perché se chi tradì fu Giuda, loro sono considerati responsabili della morte di Gesù.
Ma loro volevano effettivamente questo: un amante generalmente non ha invece alcun desiderio particolare nei confronti del marito, il suo rapporto si limita esclusivamente alla donna con cui si relaziona.
Diverso il caso in cui l'amante entra in competizione col marito per prenderne il posto.
Lì la mia attribuzione di responsabilità è certa.
 

spleen

utente ?
Anna e Kaifa Dante non li tratta bene, certo. Ma perché se chi tradì fu Giuda, loro sono considerati responsabili della morte di Gesù. Ma loro volevano effettivamente questo: un amante generalmente non ha invece alcun desiderio particolare nei confronti del marito, il suo rapporto si limita esclusivamente alla donna con cui si relaziona. Diverso il caso in cui l'amante entra in competizione col marito per prenderne il posto. Lì la mia attribuzione di responsabilità è certa.
Io invece credo (opinione che mi sono formato nel tempo) che oltre ad una rresponsabilità oggettiva e diretta, personale, noi tutti si abbia anche una forma di responsabilità sociale. Lo so che è un concetto fuori moda, io lo trovo però molto calzante per scalzare l' idea ricorrente che tutto quello che facciamo abbia solo un risvolto personalistico e privato, cosa che io non credo.
 

arula

Utente di lunga data

danny

Utente di lunga data
Io invece credo (opinione che mi sono formato nel tempo) che oltre ad una rresponsabilità oggettiva e diretta, personale, noi tutti si abbia anche una forma di responsabilità sociale. Lo so che è un concetto fuori moda, io lo trovo però molto calzante per scalzare l' idea ricorrente che tutto quello che facciamo abbia solo un risvolto personalistico e privato, cosa che io non credo.
In quale maniera divenire l'amante di una donna sposata infelicemente con un marito che la tradisce può influire negativamente sulla società?
 

spleen

utente ?
In quale maniera divenire l'amante di una donna sposata infelicemente con un marito che la tradisce può influire negativamente sulla società?
Con il cattivo esempio. Mancare alla parola data non è un comportamento privo di conseguenze.
 

danny

Utente di lunga data
Con il cattivo esempio. Mancare alla parola data non è un comportamento privo di conseguenze.
Una relazione clandestina non può fungere da cattivo esempio finché rimane tale.
E, per assurdo, nel momento in cui funge da "paletto" per sopperire a bisogni non soddisfatti in una coppia, può teoricamente essere funzionale all'equilibrio di una società.
Se non ho dubbi sulla valenza negativa del tradimento , sul ruolo dell'amante non riesco a non trovare distinguo.
 
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spleen

utente ?
Una relazione clandestina non può fungere da cattivo esempio finché rimane tale. E, per assurdo, nel momento in cui funge da "paletto" per sopperire a bisogni non soddisfatti in una coppia, può teoricamente essere funzionale all'equilibrio di una società.
Ma nel momento in cui viene palesata diffonde la percezione che mancare alla parola data ed agli impegni assunti sia possibile senza conseguenze. Bada bene, senza conseguenze, perchè è del tutto comprensibile che ci si possa trovare alla frutta dentro un rapporto e non sta scritto da nessuna parte che non si possa trovare la soluzione di separarsi con coerenza, affrontando le conseguenze del proprio comportamento. Non lo si fa per comodo, per convenzione sociale, per problemi economici, per tutta una pletora di motivi che non hanno niente a che vedere con il tradiemento in se, motivi sociali si direbbe. E tutti perciò viviamo nella illusoria idea che il tradimento sia una faccenda personalissima. In effetti lungi dall' esserlo, come non lo è il fatto che si stia insieme a qualcuno. Perciò delle due cose o l' una o l'altra, o la società non centra mai, però come già detto è ridicolo pensare che centri per le pressioni a stare insieme. O lo è sempre, allora anche il tradimento ha un risvolto sociale. Bada bene, io non parlo di reati o quant' altro, parlo di socialità e stigma sociale, di comportamenti.... non vorrei essere frainteso.
 

arula

Utente di lunga data
In quale maniera divenire l'amante di una donna sposata infelicemente con un marito che la tradisce può influire negativamente sulla società?

se fai il palo in un furto non vieni forse condannato?
 

mistral

Utente di lunga data
se fai il palo in un furto non vieni forse condannato?
Lascia stare il discorso furto che lo si è dibattuto qui fino alla nausea.Non è furto perché chi si è fatto rubare appartiene solo a se stesso.
Meglio metterla sul piano di mancanza di coscienza.Visto che a te non frega nulla di tradire un'altra persona,non frega nulla nemmeno a me.Insomma,i discepoli di Ponzio pilato e la sua lavata di mani e lavata di coscienza e correttezza.
 

danny

Utente di lunga data
Ma nel momento in cui viene palesata diffonde la percezione che mancare alla parola data ed agli impegni assunti sia possibile senza conseguenze. Bada bene, senza conseguenze, perchè è del tutto comprensibile che ci si possa trovare alla frutta dentro un rapporto e non sta scritto da nessuna parte che non si possa trovare la soluzione di separarsi con coerenza, affrontando le conseguenze del proprio comportamento. Non lo si fa per comodo, per convenzione sociale, per problemi economici, per tutta una pletora di motivi che non hanno niente a che vedere con il tradiemento in se, motivi sociali si direbbe. E tutti perciò viviamo nella illusoria idea che il tradimento sia una faccenda personalissima. In effetti lungi dall' esserlo, come non lo è il fatto che si stia insieme a qualcuno. Perciò delle due cose o l' una o l'altra, o la società non centra mai, però come già detto è ridicolo pensare che centri per le pressioni a stare insieme. O lo è sempre, allora anche il tradimento ha un risvolto sociale. Bada bene, io non parlo di reati o quant' altro, parlo di socialità e stigma sociale, di comportamenti.... non vorrei essere frainteso.
Nel momento in cui il nono comandamento "Non desiderare la donna d'altri" non è più riconosciuto nei comportamenti abituali della nostra società - che si basa piuttosto sul desiderio (oggi per entrambi i generi) proposto a livello mediatico (per esempio) sostanzialmente come parte dominante dei rapporti tra individui, mi riesce difficile pensare che non si sia già passati a un livello superiore di accettazione di determinati comportamenti.
Lo dimostra il fatto che già ora non vi sono conseguenze per chi tradisce. Mia moglie, per esempio, avrebbe continuato a godere della stessa abitazione, degli stessi mobili, di un reddito paragonabile e della convivenza con mia figlia pur avendo tradito se io in conseguenza di ciò l'avessi lasciata.
Io in teoria se avessi ritenuto impossibile continuare il nostro progetto familiare con lei, avrei dovuto assumermi per intero la responsabilità della decisione di por fine al matrimonio, senza che lei ne fosse in qualche modo ritenuta responsabile.
Di fatto, il tradimento in questa maniera assume una rilevanza in negativo che riguarda solo l'individuo che ne è vittima, mentre la società non se ne fa carico alcuno.
Diverso è rispetto al fedifrago il peso su chi pone fine al matrimonio, che è considerato responsabile di tale decisione: quando non vi è accordo col coniuge traditore, deve infatti ricorrere a una giudiziale, nella quale la componente del tradimento non ha più un peso rilevante.
La società inoltre stigmatizza chi viene tradito, attribuendo la colpa con l'addebito di lacune sotto diversi profili.
Infamante per il maschio l'appellativo di cornuto, che sottintende limitate capacità sessuali.
Insomma, la nostra società non emette assolutamente alcun giudizio negativo nei confronti del traditore, visto tutto sommato come autore di peccato veniale in conseguenza di fattori condizionanti e destabilizzanti già presenti nella coppia.
In parole povere, secondo il comune sentire, uno/a le corna se le è un po' cercate.
Quindi, secondo il nostro stile di vita l'amante non fa alcun male ad accettare la proposta della donna fedifraga.
Non tradirà nessuno, si limiterà ad avere una relazione con una donna maggiorenne e pertanto adulta e consapevole delle proprie decisioni, che non hanno nulla di illegale.
Al limite farà stare male - ma in questo caso ho dei dubbi in proposito - un marito che se ne farà una ragione a prima o poi troverà una soluzione per i fatti propri.
Giusto o sbagliato?
Sinceramente, oggi chi ha l'autorità di dirlo?
 
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