L'idea del tradimento mi ha destabilizzato

Pincopallino

Utente di lunga data
C’è uno qui che appare ogni tanto che sta pure peggio di te, lui vive la propria vita matrimoniale per fare ripicche alla moglie per averlo tradito.
Attento perché sulla lunga distanza ti fai male da solo.
 
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spleen

utente ?
E' molto bello quello che scrivi... ma fatico ad applicarlo. Ho creduto e credo nel mio rapporto. Ci ho creduto quasi fin da subito. Sicuramente la mia lei ci ha creduto ma ha avuto una evoluzione. Come tutte le persone siamo diversi. Mi spiace soffrire di questi cambiamenti. Ho passato anni a sentirmi dire che per me fosse come comodo quel rapporto. Ma mi sono impegnato. E dopo anni sento come usata quella scusa da parte sua per ... come dire ... non saprei come spiegarmi... il fatto è che mi sono e mi sento sminuito. Forse è un prblema solo mio e devo pensare solo a me. Forse lo si fa per i figli. Non saprei... c'ero gia passato a lasciarsi e separarsi da altra relazione... io però la mia lei la desidero... mi fanno incazzare alcune cose... ma la amo. Le voglio bene. Se mi allontano poi la cerco... Ho voglia di farle del bene... Mi rendo conto di essere come in bisogno di lei e non capisco, o non riesco a valutare se sia giusto o sbagliato...
Mi permetto di chiederti quale sia la posizione di lei di fronte all'accaduto, quali le sue giustificazioni, quale il suo atteggiamento verso di te ora.
E' tanta roba ma è per capire.
 

Nicky

Utente di lunga data
Ho passato anni a sentirmi dire che per me fosse come comodo quel rapporto. Ma mi sono impegnato. E dopo anni sento come usata quella scusa da parte sua per ... come dire ... non saprei come spiegarmi... il fatto è che mi sono e mi sento sminuito.
Non ho capito questa frase. Lei ti diceva che ti eri "seduto"?
In linea generale, ti consiglio di pensare che il tradimento è, in genere, frutto di un'evoluzione della persona che sta con te, che può essere del tutto indipendente da ciò che sei o fai tu. E non vuol dire che si cerca di "meglio".
 

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
Ciao @Maui82
Hai 43 anni, una separazione alle spalle e adesso ti ritrovi nelle acque torbide di un rapporto in cui la tua lei ha avuto una storia e dalla quale ne è uscita?
Sai per quanto è andata avanti?
Avete figli insieme o tu hai anche figli dalla relazione precedente?
Ti va di raccontare qualcosa in più?
Un consiglio spassionato
Spesso chi è nella tua situazione cerca poi avventura/e per una specie di rivalsa...e non sempre funziona
Cmq ben arrivato
 

gvl

Utente di lunga data
C’è uno qui che appare ogni tanto che sta pure peggio di te, lui vive la propria vita matrimoniale per fare ripicche alla moglie per averlo tradito.
Attento perché sulla lunga distanza ti fai male da solo.
Si resta per tante ragioni anche se per ognuno diverse. in effetti il tipo al quale tu alludi sembra usare spesso frecciate più o meno pesanti ma non tutti sono come lui per fortuna.
 

Maui82

Utente di lunga data
Credo non esistano relazioni veramente sicure. Ogni relazione è una sorta di compromesso tra le nostre esigenze, le nostre aspettative e anche i nostri principi etici. Continuamente si fanno dei bilanci e dopo averli fatti si traggono delle conclusioni, se ne vale la pena si resta, altrimenti si molla il colpo, si lascia o si trova altro, cercando un equilibrio che è il vero ed unico risultato della nostra relazione.
Non vorrei passasse l'idea che mia moglie viva nel timore di essere mollata da un giorno all'altro per qualche errore, magari banale. Non è così.
Conoscersi a fondo tuttavia comporta sapere che ci sono dei limiti invalicabili. Si chiama rispetto.
Capisco quello che dici. Ecco io non sono proprio nella posizione di tua moglie, anzi ben lontano, ma piuttosto sto con una persona che per sentirsi sicura si è e si sta costruendo una corazza del "faccio da me" o del "ora mi prendo quello che volevo" o del "quando avevo bisogno ero sola"... e le cose QUESTE cose secondo me ripetute ad un uomo lo fanno un po' demoralizzare a livello personale. Stare insieme dovrebbe essere anche essere due entità, ma come non tradirsi nemmeno umiliarsi o minimizzare l'altro.
 

Maui82

Utente di lunga data
C’è uno qui che appare ogni tanto che sta pure peggio di te, lui vive la propria vita matrimoniale per fare ripicche alla moglie per averlo tradito.
Attento perché sulla lunga distanza ti fai male da solo.
Io non faccio ripicche. Sicuramente faccio (facevo) richieste. E potrebbe starci secondo me. A chi non piace essere desiderato e voluto? Sono solo io?
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Capisco quello che dici. Ecco io non sono proprio nella posizione di tua moglie, anzi ben lontano, ma piuttosto sto con una persona che per sentirsi sicura si è e si sta costruendo una corazza del "faccio da me" o del "ora mi prendo quello che volevo" o del "quando avevo bisogno ero sola"... e le cose QUESTE cose secondo me ripetute ad un uomo lo fanno un po' demoralizzare a livello personale. Stare insieme dovrebbe essere anche essere due entità, ma come non tradirsi nemmeno umiliarsi o minimizzare l'altro.
Le hai chiesto perché te lo dice, credo sia fondamentale saperlo.
È una corazza a tuo avviso ma potrebbe essere un altro tipo di comunicazione
 

Maui82

Utente di lunga data
Ciao @Maui82
Hai 43 anni, una separazione alle spalle e adesso ti ritrovi nelle acque torbide di un rapporto in cui la tua lei ha avuto una storia e dalla quale ne è uscita?
Sai per quanto è andata avanti?
Avete figli insieme o tu hai anche figli dalla relazione precedente?
Ti va di raccontare qualcosa in più?
Un consiglio spassionato
Spesso chi è nella tua situazione cerca poi avventura/e per una specie di rivalsa...e non sempre funziona
Cmq ben arrivato
Si avevo una altra relazione e altro figlio. Finito da molto tempo. Sono in questa relazione da più di dieci anni. Non ho nessuna intenzione di cercarmi svaghi esterni. Io mi sento innamorato. Anzi lo sono. Ma soffro e vorrei stare bene.
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Concordo su questa tua ultima affermazione. Secondo te sarebbe stato più rispettoso sentirsi dire: "sto pensando ad un altro"? "sto pensando che potrei stare bene con un altro"? Forse si. Forse "dopo" l'eventuale prova potrebbe rimanere di più di quello che c'era...
So perfettamente che quasi nessuno condivide il fatto di essere in tentazione di tradire con il partner. Richiede coraggio e volontà di confrontarsi.

Dando per scontato che si passi il confine della fedeltà, mi sembra che il rispetto sia ridotto a ben poca cosa. Certo, c'è pure che si sostiene che tradire con molta discrezione sia una forma di rispetto, non vuoi creare dolore e problemi.

Allora diciamo che ciascuno ha una propria concezione del rispetto. Come anche di amore, ecc.

Io credo che tradire sia mancanza di rispetto per l'altro in sé, ma esiste comunque una graduatoria di gravità. Che conta parecchio se si vuole cercare di ricostruire una relazione di coppia. Nel senso che se il tradimento è stato occasionale e non ripetuto, è molto meno grave di chi compie tradimenti occasionali a catena o instaura una relazione extra vera e propria che si trascina nel tempo.

Poi, ogni situazione è unica, per l'originalità del contesto ambientale e per la personalità dei protagonisti. Ognuno può raccontare la propria esperienza ed i convincimenti che si è formato e li mette qui a disposizione per dibatterli, non per imporre conclusioni.

Senza farti cercare nei vecchi post, quando ho scoperto il tradimento di mia moglie, mi sono allontanato immediatamente per farmi passare la rabbia per alcuni giorni. Poi, quando ho ragionato più freddamente ho chiesto alla moglie se volesse troncare la relazione extra. Alla sua risposta negativa (si era innamorata) ho ritenuto di separarmi (consensualmente) per rispetto nei suoi confronti (altrimenti avrei fatto la sep. giudiziale) e per riprendermi la mia libertà. Da quel momento ho considerato finito il matrimonio, rimaneva solo una figlia come grande dono della vita.

Dopo 7/8 mesi di separazione è stata mia moglie a tornare da me e chiedere di rimetterci insieme. Non ha rinnegato la sua esperienza né chiesto perdono. Ho accettato la sua offerta (non ho dichiarato alcun perdono, peraltro non richiesto) ma ho inteso superare la parentesi matrimonio ormai concluso, ripartendo su basi diverse e chiarendo che era un tentativo onesto (che richiedeva impegno da entrambi) ma senza garanzie di riuscita.

Come in tante storie simili, l'entusiasmo del traditore per il ripristino della coppia dura un certo tempo (meno di un anno, nel mio caso), dopo si entra in una palude di crisi dalla quale non si riesce ad uscire (entrambi i partners sono scontenti). A quel punto (due anni) sono uscito definitivamente dalla nuova coppia che avevamo cercato di formare, senza successo.

Avevi chiesto "Come si fa a non farsi cambiare da questa botta". Ecco, ti ho esposto la mia vicenda. Si cambia, in ogni caso. Non ti illudere che si torna come prima, non esiste e te lo hanno scritto tanti altri. Non è detto che cambiare sia una conseguenza negativa, però. L'importante è non piangersi addosso ma reagire.

Ah ... concludo. Mi sono rifatto una vita e sono ancora insieme alla mia nuova compagna da oltre venti anni.
 

Brunetta

Utente di lunga data
@Maui82 ciao, benvenuto.
Qui ti hanno risposto in tanti, si vede che hanno capito tutto, ma io non ho capito niente.
Perché è finita la tua prima unione? Eri sposato o no? Se no, perché no? Questo rapporto è matrimoniale?
In cosa è consistito il “tradimento“? È stata una lunga relazione?
In quali rapporti sei con la ex e il primo figlio (ora adolescente?) e i tuoi figli si conoscono e si frequentano?
Perché pensavi di essere il meglio?
 

hammer

Utente di lunga data
Non ho suggerimenti o consigli da offrire, se non la mia sincera solidarietà. Ognuno di noi ha una propria struttura mentale, e per quanto mi riguarda, mi sarebbe impossibile provare amore o affetto verso chi mi ha tradito, mancato di rispetto o si è comportato in modo sleale.
Al posto di @Maui82 sarei già molto lontano sia emotivamente che fisicamente.
Ho letto qui interventi di notevole spessore e interesse. Continuo a seguire il thread.
 

danny

Utente di lunga data
Capisco quello che dici. Ecco io non sono proprio nella posizione di tua moglie, anzi ben lontano, ma piuttosto sto con una persona che per sentirsi sicura si è e si sta costruendo una corazza del "faccio da me" o del "ora mi prendo quello che volevo" o del "quando avevo bisogno ero sola"... e le cose QUESTE cose secondo me ripetute ad un uomo lo fanno un po' demoralizzare a livello personale. Stare insieme dovrebbe essere anche essere due entità, ma come non tradirsi nemmeno umiliarsi o minimizzare l'altro.
In teoria, poi i rapporti di forza all'interno di una coppia sono abbastanza la norma.
 

Alphonse02

Utente di lunga data
@Maui82 ciao, benvenuto.
Qui ti hanno risposto in tanti, si vede che hanno capito tutto, ma io non ho capito niente.
Perché è finita la tua prima unione? Eri sposato o no? Se no, perché no? Questo rapporto è matrimoniale?
In cosa è consistito il “tradimento“? È stata una lunga relazione?
In quali rapporti sei con la ex e il primo figlio (ora adolescente?) e i tuoi figli si conoscono e si frequentano?
Perché pensavi di essere il meglio?
Non mi sembra tanto utile l'anamnesi della vita sentimentale di @Maui82 ai fini del quesito che ha posto. Poi, risponderà se crede.

Ho l'impressione che @Maui82 si trovi a mezzo busto sprofondato nella classicissima "palude" del post-tradimento con raffazzonata ripresa della vita di coppia. Con tanti "non detti" che sono divenuti macigni ...

Un'esperienza che ti è stata risparmiata.

Io l'ho trascorsa per relativamente poco tempo con consapevolezza dell'elevata probabilità di fallimento e sono rimasto ai bordi della palude, per evitare di essere inghiottito.

In teoria, poi i rapporti di forza all'interno di una coppia sono abbastanza la norma.
Stiamo parlando di segnali ambigui e denigratori della moglie dell'opener.

Se non si raggiunge una condizione accettabile di equilibrio in casa, dopo il superamento del tradimento, si vive malissimo da estranei.
Non tutti ce la fanno.

Quando sono uscito di casa la seconda volta l'ho fatto chiudendomi la porta dietro senza tornare mai più.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non mi sembra tanto utile l'anamnesi della vita sentimentale di @Maui82 ai fini del quesito che ha posto. Poi, risponderà se crede.

Ho l'impressione che @Maui82 si trovi a mezzo busto sprofondato nella classicissima "palude" del post-tradimento con raffazzonata ripresa della vita di coppia. Con tanti "non detti" che sono divenuti macigni ...

Un'esperienza che ti è stata risparmiata.

Io l'ho trascorsa per relativamente poco tempo con consapevolezza dell'elevata probabilità di fallimento e sono rimasto ai bordi della palude, per evitare di essere inghiottito.


Stiamo parlando di segnali ambigui e denigratori della moglie dell'opener.

Se non si raggiunge una condizione accettabile di equilibrio in casa, dopo il superamento del tradimento, si vive malissimo da estranei.
Non tutti ce la fanno.

Quando sono uscito di casa la seconda volta l'ho fatto chiudendomi la porta dietro senza tornare mai più.
A me sembra significativo, per lui, non per noi che non siamo né giudici, né psicoterapeuti, collocare quell’evento (di cui non ha neppure detto se è stato una volta o mille o solo fantasticato) nel suo percorso di vita e nel riconoscimento di sé che forse perfetto non è.
 

Maui82

Utente di lunga data
@Maui82 ciao, benvenuto.
Qui ti hanno risposto in tanti, si vede che hanno capito tutto, ma io non ho capito niente.
Perché è finita la tua prima unione? Eri sposato o no? Se no, perché no? Questo rapporto è matrimoniale?
In cosa è consistito il “tradimento“? È stata una lunga relazione?
In quali rapporti sei con la ex e il primo figlio (ora adolescente?) e i tuoi figli si conoscono e si frequentano?
Perché pensavi di essere il meglio?
Wow complesso: come a scuola. Provo a darti un po' di risposte anche se non tutto a mio avviso è rilevante (dico a mio avviso perché etica e morale qui la fanno da padroni).
Per ordine di apparizione :) : (sarò sintetico)
Mi ha lasciato lei. Io ho provato a resistere ma poi ho desistito per bene personale. Ero sposato. Ora divorziato. Non risposato, ma vorrei (da ampliare...). Primo figlio era piccolo. I figli si conoscono, ma si vedono poco (viviamo non vicinissimi).
Pensavo di essere meglio? Forse mi sono espresso male. Intendevo: mi piacerebbe essere per lei la persana top, quella che è meglio di tutto e di tutti. Il principe (cazzata, ma per spiegarmi). Invece ho vacillato perché ho capito non fosse esattamente così. Prima relazione 4 anni. Quella di ora più lunga.
Io non considero il matrimonio "fondamentale" per tradire o non tradire. La fedeltà la metto io quando ti dico ti amo e mi comporto (e lo sai) in un certo modo. Perché dai importanza al matrimonio?
 
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