Brunetta
Utente di lunga data
Io sono sempre quella che dell'amore non sa niente...ma non credo che l'amore abbia bisogno di un riconoscimento.
C'è e basta. Se c'è.
Chi ha bisogno di riconoscimento, sono gli individui che cercano in quel riconoscimento garanzie e stabilità.
Cercano, adesso, di dare realtà ad un qualcosa di impalpabile e fluido nel sentire.
La società chiede agli individui, con il matrimonio, una definizione di diritti e doveri e l'adesione a quei diritti e doveri. Per poterli regolamentare.
In modalità ordinate e rispondenti alla necessità della società stessa di avere stabilità. In se stessa.
Non mi sembra che l'amore c'entri moltissimo in tutto questo.
Tanto che è piuttosto recente l'ingresso dell'amore nel matrimonio.
La storia del matrimonio parla di tutto, pochissimo dell'amore.
Anche perchè la concezione recente dell'amore, è molto diversa da quella che aveva mia nonna per dire.
Sicura che per tua nonna non c'entrasse l'amore?
Comunque io parlavo del significato adesso e per me. Immagino che per gli Agnelli sia diverso, come è diverso per te.
Io intendo che se ti amo voglio esprimere il mio amore a te (naturalmente è un tu ipotetico) e anche proclamarlo, non nasconderlo, e anche assumermi una responsabilità nei tuoi confronti perché scommetto su questo amore, credo nel perdurare di questo sentimento al punto da prendere un impegno legale che dice che avrò sempre cura di te. Senza questo impegno è come dire...finché va, è premettere un dubbio e una precarietà.
Ci lamentiamo del precariato e non abbiamo il coraggio di impegnarci per chi amiamo? Perché mai dovrebbe impegnarsi chi non ci ama.