@white74 , a parte il fatto che parlavo in generale (non potrei essere specifico perché non conosco vs prole), ribadisco che la dimensione del fenomeno di alcool e droga tra I minorenni o appena maggiorenni è oltre il preoccupante. Io vado spesso in giro di notte a recuperare nipoti vari e ciò che vedo ora non è nemmeno paragonabile a quello che vedevo quando avevo io 18 anni.
Purtroppo questo problema adolescenziale è largamente ignorato in primis dalle famiglie stesse e poi da tutte le altre istituzioni delegate.
E’ ignorato perché un tempo avere un alcolista in casa era tabù’.
Oggi siamo passati all’esatto opposto, fa figo bere, come faceva figo per noi fumare a 15 anni.
Peraltro tra social, influencer, defincenters, emulazione, fragilità varie, alcool a buon mercato (ciupiti) e genitori che danno in tal senso un pessimo esempio, sti ragazzi io un po li capisco.
Oggi tutto è orientato al risultato.
Allargo un po’ il discorso.
Il percorso che la persona dovrebbe fare per raggiungere quel risultato non conta più nulla.
Risultati veloci ed a buon mercato.
Peccato che la stabilità emotiva e la maturità non te la da il risultato ma il percorso.
E così quando non raggiungi quel risultato e di qualunque natura si tratti hai bisogno di un altro risultato da raggiungere e di un po’ di sballo per dimenticare il primo flop e passare al secondo.
L’alcool è una piaga da cui difficilmente molti ragazzi di oggi ne usciranno da soli.
Primo perché noi li abbiamo cresciuti nella bambagia, secondo perché non avranno più le stesse opportunità di crescita che noi abbiamo avuto spalmante su 7/8 anni.
Hanno avuto tutto e subito, senza che fossero pronti non avendo fatto percorsi.