Innanzitutto, grazie ancora a tutti, perché chi in un modo, chi in un altro, mi state aiutando in un certo senso a fare chiarezza. Già il fatto di sentire opinioni diverse in merito mi aiuta tantissimo.
Detto questo, passiamo ai contenuti.
A chi mi chiede come faccio ad essere così certo del tradimento di mia moglie e/o come ho fatto a scoprirlo, rispondo che oggi come oggi, basta avere una "non comune" praticità con la tecnologia ed un pò di inventiva e vi assicuro che, anche con pochi soldi, si possono fare miracoli. Lavorando in campo informatico, ovviamente sono avvantaggiato. Anche, quando, mi sono rivolto ad un investigatore per far seguire mia moglie, lui stesso è rimasto incredulo di come avevo potuto raccogliere tutte quelle prove (assolutamente non valide ai fini di una causa di divorzio) da solo.
Ma, ovviamente, questo è l'aspetto meno interessante della vicenda. Ok, fino ad ora abbiamo volato alto, ora veniamo alle cose concrete, perchè alla fine la vita è fatta di cose concrete: azioni e reazioni, atti e conseguenze, giusto?
A chi mi dice fatti un'amante anche tu, rispondo che potrebbe essere certamente una soluzione (che in realtà come prima reazione alla cosa avevo anche provato a perseguire), però se mia moglie lo dovesse venire a scoprire, passerei dalla ragione al torto e da vittima diventerei il carnefice, servendole su un piatto d'argento la soluzione al suo dilemma. A quel punto, dovrei dimostrare che il mio tradimento è stato solo una conseguenza a quello suo, e perciò dovrei dimostrare che lei mi tradiva già da tempo, ma.......con quali prove dato che quelle che ho non sono valide agli occhi della legge? Lo saprei io, lo saprebbe lei, ma sarebbe semplicemente una mia vittoria morale e nulla più, che certo non mi aiuterebbe nel risvolto pratico della cosa.
Andiamo vanti.......Scusate se mi posiziono già come se mi trovassi in un'aula di tribunale, ma credetemi, è ormai è da tempo che sto cercando di trovare il modo di uscire da questa storia possibilmente con le ossa il meno rotte possibile sia in un verso che in un altro. Il mio primo obiettivo è certamente salvare la famiglia , ma ovviamente non al prezzo di dover soccombere a questa situazione fino a tempo indeterminato. Mi pare ovvio,perciò, che non mi resta che parlare a mia moglie e dirle che so tutto, però non posso farlo se non ho il mio paracadute di salvataggio (certo non mi butto dalla montagna senza paracadute, no?)........cioè se non ho delle prove che la "inchiodano" anche agli occhi della legge non mi conviene farlo, ora vi spiego. Perché, un'accusa così pesante potrebbe essere sempre da lei smontata dicendo che quello è semplicemente un vecchio amico, che non c'è stato mai nulla tra loro, che è capitato che si sono visti qualche volta per caso e che ho capito io fischi per fiaschi e che non posso dimostrarlo. A quel punto, dovrei mostrarle le prove del contrario che, chi si aspetta queste cose, sa bene che non possono essere usate, anzi potrebbe lei minacciarmi di denunciarmi per violazione delle privacy (è proprio il caso di dirlo: cornuto e mazziato). L'unica cosa che mi sembra io potrei fare è la seguente: farla seguire da un investigatore secondo le procedure previste dalla legge e farmi consegnare il video (cioè il mio paracadute). Riavvolgiamo il nastro.......Dico a mia moglie che so tutto:
a) scenario 1 (preferibile, ma poco probabile): lei ammette tutto subito, è pentita, mi chiede scusa, veramente decide di non vedere più quell'uomo, ricominciamo....e vissero tutti felici e contenti;
b) scenario 2 (probabile): lei nega tutto, dice che mi sto sbagliando, giura che non è vero, io le dico che ho il video valido ai fini della causa di divorzio, non voglio sentire ragioni, le mando la lettera dell'avvocato, provo ad addebitarle la causa del divorzio, magari ci riesco pure (sempre che io riesca a dimostrare che la sua storia andava avanti già da tempo).........e vissero tutti felici e divorziati;
c) scenario 3 (probabilissimo): lei nega tutto, dice che mi sto sbagliando, giura che non è vero, io le dico che ho il video valido ai fini della causa di divorzio, si sente messa alle strette, ha paura di rimanere sola e delle accuse dagli altri, non ha tempo per pensare, dice che è capitato solo quella volta, che è stata una cosa occasionale, che è stato un solo errore e che non succederà mai più, io non posso dirle che invece la sua storia va avanti già da anni (perché non posso usare le prove che riguardano il passato) e devo fare finta di crederle. Risultato di questa terza ipotesi (secondo me la peggiore delle tre)? E' che sapendo di essere stata scoperta, lei alzerà tutte le sue possibili difese e per me sarebbe molto difficile sapere se veramente avrà troncato la sua relazione con l'altro ed ancora peggio, le potrei dare il tempo per aspettare il momento più favorevole, "sfruttarmi" ancora per un pò e quando tutte le condizioni al contorno saranno per lei ideali lasciarmi.......se fosse così, questo favore non glielo voglio fare!!!!
Mi rendo conto che in tutto questo discorso, i sentimenti non sembrano essere contemplati, ma quando ci si trova di fronte a certe situazioni anche la ragione deve avere voce in capitolo. Grazie a tutti.