Alphonse02
Utente di lunga data
Dico la mia opinione, che differisce in parte sulla distinzione tra Hamas (organizzazione terroristica) e popolazione della Striscia di Gaza.Rimane il fatto - insuperabile - che Hamas NON è uno "stato".
Ma una organizzazione militare fondamentalista e terroristica. E sterminare dei palestinesi per combattere Hamas è appunto un genocidio.
Non c'è altro da dire. A livello logico, intendo.
Rimanendo sul piano logico, i conflitti moderni sono spesso di tipo asimmetrico, cioè non si combattono tra stati, almeno in apparenza.
Sono quelli dove uno stato vero e proprio si trova a combattere delle "forze insorgenti", al proprio interno (che vogliono cambiare il governo con la forza) o al proprio esterno (quando i nemici agiscono da un altro stato all' interno del quale si muovono, confondendosi nella popolazione, della quale fanno parte).
Al di là delle discussioni politico-morali in corso, partirei dai dati storici.
Nel caso della popolazione della Striscia di Gaza, essa è in grande maggioranza palestinese quanto quella della Cisgiordania, ma da circa un quindicennio è governata da Hamas e non dalla "Autorità Palestinese" (con sede a Ramallah, in Cisgiordania), che poi sarebbe quanto residuava della OLP (Organizzazione di liberazione della Palestina, storica organizzazione terroristica che aveva prevalso nella galassia terroristica palestinese dagli anni '60 e '70 dello scorso secolo). La OLP, guidata da Arafat, con gli Accordi di Oslo, si è formalmente sciolta e ha iniziato un percorso di conversione politica che doveva condurre alla creazione dello Stato di Palestina. Stato che doveva comprendere sia la Cisgiordania che la Striscia di Gaza.
Il distacco (politico) della Striscia di Gaza dalla Cisgiordania, dopo i Trattati di Oslo (1993 e 1995) è avvenuto con la forza, una guerra civile combattuta tra Hamas e l'Autoritá Palestinese (ex OLP). Dal 2005 ha prevalso Hamas, nei fatti.
Questo evento storico è significativamente connesso al cambiamento politico del governo israeliano, dopo l' omicidio di Yitzahak Rabin avvenuto il 4/11/1993 e la morte di Yasser Arafat l' 11/11/2004, che ha sostenuto la creazione di colonie in Cisgiordania (mentre quelle che erano sorte nella Striscia di Gaza erano state abbandonate).
Concludo la sintesi storica con la considerazione che la Striscia di Gaza era nei fatti un embrione di stato autonomo con una popolazione di circa 2 milione di abitanti. Qualcuno l' ha definito uno "stato terroristico" ma era comunque un agglomerato politico-organizzativo autonomo, nei fatti, che ha scientemente attaccato Israele il 7/10/2023. Un governo che attacca uno stato coinvolge la sua popolazione. È drammatico ma è così, lo insegna la storia.
E Israele ha reagito, come ogni stato attaccato ha il diritto (internazionalmente riconosciuto) di fare.
Poi, ci sono altri fattori che rendono complessa la situazione nella storica contrapposizione tra Israele e gli stati arabi confinanti, a partire dalla incontrollata espansione degli insediamenti dei colonie israeliani. Troppo lungo sarebbe affrontare l' argomento, specie in questo forum.
Però, credo che vada proposta una risposta all' interrogativo: è iniziata una guerra o un genocidio con l' attacco del 7/10/2023 ?
Il genocidio è l' eliminazione di una popolazione in modo sistematico, è una orribile intrapresa che prescinde da un conflitto tra stati.
Poi, infierire su una popolazione che sta perdendo una guerra è (quasi) altrettanto orribile. Ma è cosa diversa dal genocidio. Aggiungo che è stata un' attività che storicamente avviene, avendo lo scopo di ottenere la resa della parte nemica.
La conclusione di una guerra (che è violenza da entrambe le parti in causa, per definizione) avviene quando si trova un accordo (tregua o trattato di pace) o una delle parti soccombe.
Parlare di "proporzionalità" della reazione risulta esercizio di tipica ipocrisia politica. Il giudizio cambia a seconda della parte che lo esprime. Figuriamoci quanto possa essere obiettivo...
Ancora oggi qualcuno sostiene politicamente che sia stato genocidio l' uso da parte degli USA delle bombe atomiche su Hiroscima e Nagasaki nel 1945. Fu un terribile atto di guerra ma costrinse il Giappone alla resa ed impedí ulteriori spargimenti di sangue.
Per quanto discutibile, il piano di pace di Trump (che ricalca molto quello proposto da Biden) avrebbe il pregio di evitare ulteriori spargimenti di sangue e la totale distruzione della Striscia di Gaza e l' annessione della intera Cisgiordania.
Spero fortemente che venga accettato da Hamas perché non c' è alternativa, al di là delle posizioni etiche e politiche di ciascuno.

