Bruja
Utente di lunga data
conte
Questo post non posso non prenderlo in particolare considerazione.
Forse io la vedo in modo pragmatico, ma certo mi evito di prendere lucciole per lanterne. Non voglio giudicare o interferire in modo personale, ma non ho mai creduto che la propria realizzazione sentimentale passasse per il pescaggio qua e là... se si trova veramente chi ci soddisfa, si deve valutare se stare in una coppia inadeguata, o prendere la vita "per le corna", insomma decidere se accettare i compromessi e farseli star bene comunque, o affrontare decisioni forti.
Bruja
Questo post non posso non prenderlo in particolare considerazione.
Certo che sì... quando la felicità di qualcuno ci dà gioia, significa che questo qualcuno gode del nostro amore, ripeto amore non passione, trasporto o innamoramento... l'amore vero é dare, dare, dare e... se si riceve tanto meglio. Ecco perché pur non avendo un rapporto di coppia sufficiente o assopito, spesso le situazioni "ausiliarie" che lo compensano sono tutto meno che grandi amori. Vivono di sensazioni di superficie, di effetti, di fuochi e di esplosioni dei sensi così come ci potrebbe accadere in un giardino profumato, in una pinacoteca con capolavori, in un ristorante rinomato, ad un concerto d'élite o toccando il più soffice dei velluti... ma l'amore non c'entra, sono passioni, e spesso queste durano per la vita perché sono quelle che ci sono affini per gusto, scelta ed inclinazione. Raramente però nelle passioni, tutti i sensi collimano in un unicuum, nell'amore invece hai la serenità, il calore, la consapevolezza che quel che provi ti riempie come una rivelazione che non necessita di conferme.é tutta oggi che ci penso. Ma posso parlare solo delle mia esperienza e non posso risponderti in generale...
In ogni caso la moglie è una persona con cui ho condiviso una larga fetta del mio tempo. Piuttosto lei ha fatto di tutto per evitare che io potessi essere la sua infelicità. Non lo ha permesso.Mentre lei non lo permetteva tu come ti rapportavi? ... la vostra storia dura da anni e non potrebbe essere che tu non abbia capito che forse lei, più che non essere ricettiva, si stava mettendo una corazza?
Ora non posso cambiare certe cose, ma sono portato, come è nel mio stile, a portarle alle estreme conseguenze.Sai che gli estremi sono sempre deleteri e dire che non ci si può fare nulla perché é nel proprio stile sa tanto di "mi accetto come sono qualunque persona sia diventata".
Ho sbagliato. Ossia, vedi, quando uno è come me, è estremamente intraprendente, non si accorge del danno che si fa, accompagnandosi ad un essere passivo. Vieni lasciato solo a fare tutto. Così, ti immagini nella testa tu, cosa può far felice l'altro e decidi tutto tu per entrambi, sciogliendo l'altro da ogni responsabilità e iniziativa. L'atto di sciogliere la responsabilità dell'altro esiste perché non ci si prende la responsabilità (per tempo) di palesare che non si accetta di tirare il tandem della coppia da soli...
Per fare felice un'altra persona è necessario che questa ti ami.
Se non ti ama tu non puoi farla felice, perchè per quanto tu faccia, a lei non importi più di tanto. Mi pare logico se non importi, puoi benissimo venire usato e gettato, come uno straccio vecchio. Come ci si accorge che non ci si ama quando si inizia un rapporto di coppia con l'intenzione di costruirsi un futuro che come presupposto ha il volersi bene? In quel caso non ci si é prima ingannati in proprio che ingannati dagli altri?
Altresì mi sono accorto che chi ti ama sul serio, non getta mai la spugna, insomma a costo di qualsiasi costo, fa di tutto per essere intraprendente, insomma ti fa capire cosa lo rende felice o meno.Hai ragione, spesso lo fa perché capita che l'amore che si prova sia più forte dell'amore per sé stessi, ma mi pare che questo modus sia contrario alla tua "filofofia esistenziale" che considera questo un errore essendo la vita una e mortale... intendo che trovo difficile da comprendere che una condizione che ci sta bene in entrata non sia applicabile in uscita ... e qui non parlo solo di te e di una eventuale moglie non rispondente, ma del concetto BILATERALE
Infine solo chi è in una certa situazione può rendere felice un'altra persona, altrimenti, come si fa? Le situazioni sono tante quanti i caratteri e le circostanze...ci sono persone che accettano di essere infelici per lasciare che la persona amata sia felice di essere come vuole, trasgressiva, irriconoscente, infedele o altro...
Un disperato non può far felice nessuno.
Un infelice non può far felice nessuno.Concordo
Ciò non toglie che si possa costruire la nostra felicità sull'infelicità altrui.Dissento, una felicità che ha basi sull'infelicità di altri prima o poi presenterà il conto... di solito é il tempo che provvede!
Deve esserci un incontro a metà: se io scopro che farti felice mi dà gioia, devo poter contare sul fatto, o almeno lasciare la possibilità aperta, sul fatto che anche tu potresti voler fare questo.
Forse io la vedo in modo pragmatico, ma certo mi evito di prendere lucciole per lanterne. Non voglio giudicare o interferire in modo personale, ma non ho mai creduto che la propria realizzazione sentimentale passasse per il pescaggio qua e là... se si trova veramente chi ci soddisfa, si deve valutare se stare in una coppia inadeguata, o prendere la vita "per le corna", insomma decidere se accettare i compromessi e farseli star bene comunque, o affrontare decisioni forti.
Bruja
