ah non lo so.
Io forse ne ho/ho avuta poca, e quindi forse per questo motivo la sua mi sembra troppa.
Il metro di giudizio è soggettivo.
Poi, tra l'altro, in quel suo post ci sono troppi "issimo", ed a mio parere non depongono bene poichè indicano esaltazione mista ad immaturità.
caro mio, io ho sempre preso in mano la mia vita e ogni volta che mi hanno preso a pesci in faccia ho reagito e mi sono dato da fare.
quando ho perso il lavoro dall'oggi al domani proprio ho passato dei momenti molto difficili.
a 25 anni ero responsabile di una regione, guadagnavo il triplo dei miei genitori assieme e gestivo una decina di persone fra cui gente di 30 e 40 anni.
un giorno mi chiama la direzione centrale, fu un lunedì e mi dissero che era il mio ultimo giorno perché dall'indomani l'ufficio avrebbe chiuso.
L'ultimo compito che mi diedero fu avvisare tutto il mio team che era l'ultimo giorno di lavoro per tutti.
Ci fu un tizio che voleva rubarsi le fotocopiatrici e i computer per fargliela pagare....
2 mesi prima di perdere il lavoro ebbi un offerta straordinaria da CheBanca! che stava aprendo un ufficio nella mia città a Trento, mi avrebbero dato un pelo meno a livello economico, ma con un progetto di crescita veramente interessante.
Ne parlai con la direzione chiedendo cosa sarebbe successo nel mio futuro a livello societario visto che avevo una proposta per cambiare e crescere.
L'amministratore delegato mi disse che ero libero di cambiare se avevo voglia, ma che grandi cose mi avrebbero aspettato nel mio futuro, che nel giro di 5 anni avrei potuto diventare responsabile del nord italia continuando a lavorare per loro.
Rifiutai per CheBanca!
Il mese dopo scoprii che mi rubavano i soldi dal mio stipendio, ci furono minacce, denunce da parte di alcuni dei miei colleghi, poi persi il posto di lavoro.
Sono finito in ospedale perché ho avuto degli attacchi allo stomaco incredibili.
I medici mi dissero che non avevo niente, ma ero stressato e il nervosismo mi creava degli spasmi non controllabili.
Mi hanno riempito di tranquillanti, poi sono andato avanti soffrendo per 2 mesi come un disperato per il mal di pancia.
Mi sono cercato un posto di lavoro nello stesso settore.
Ho trovato compagnie disoneste che non rispettavano le direttive della banca d'Italia, non esponevano nemmeno i fogli informativi in filiale.
gente che mi avrebbe sottopagato quando avevo con me 15 milioni di euro di clienti da portarmi dietro.
gente che mi avrebbe sovrapagato in nero e persone che avevano grandi idee per costruire un qualcosa, senza avere una lira per farlo però.
mettersi in proprio all'epoca costava 125.000 euro per aprire un'attività e pagare le varie puttanate, poi bisognava trovare chi avesse i soldi per far tutto funzionare.
ci pensai perché avevo chi poteva aprire un business con me.
alla fine decidetti di seguire la mia passione, rinunciare a tanti soldi e lavorare per il cuore e le emozioni.
ho cominciato a studiare il vino e nel frattempo mi sono mantenuto insegnando a giocare a scacchi.
poi di punto in bianco mi sono detto, vaffanculo all'Italia, me ne vado.
sono andato in Francia non sapendo dire altro che buon giorno e buonasera.
sono finito a lavorare come sommelier senza aver mai toccato un vassoio e dei bicchieri in vita mia a 27 anni, con dei ragazzini di 16 anni a spiegarmi a gesti ( perché in francia non tutti parlano inglese ) cosa fare per lavorare.
ho passato 3 mesi di inferno insultato in tutti i modi possibili e per giunta senza capire che cazzo mi dicessero dietro.
ero disperato, non sapevo cosa fare, volevo tornare a casa, rientrare a lavorare in banca perché era troppo dura ed ero nella merda a livello psicologico.
nel momento più difficile, feci l'unica cosa che sapevo fare, ovvero degustare i vini.
facemmo un paio di tasting alla cieca con un gruppo di una decina di persona, scrivemmo le varie analisi e alla fine ci confrontammo.
Tutti dissero le loro cose, poi fu il mio turno. Tutti mi guardavamo pronti a ridere per le puttanate che avrei dovuto dire, finì che beccai quasi tutti i vini francesi, compresa l'annata, la provenienza.
feci spiegazioni tecniche che non avevano mai sentito prima.
restarano a bocca aperta che ancora me lo ricordo.
io non sapevo esprimermi perché non parlavo una cazzo di parola in francese, non sapevo servire la gente, perché non l'avevo mai fatto, ma avevo studiato il vino e sapevo cosa avevo nel bicchiere.
fu così che Laure rimase impressionata dicendomi che avevo un dono, fu così che cominciammo ad uscire insieme, si interessò, cominciammo a frequentarci, a passare le serate insieme, poi mi spostai a Bordeaux per frequentare la scuola più importante del mondo per sommelier, usci primo della classe, l'unico con onore, davanti a gente proveniente da tutto il mondo.
poi ci siamo spostati a Londra e il resto lo sapete.
io otterrò quello che voglio perché il baratro l'ho toccato già più volte a livello professionale, di merda nella mia vita ne ho mangiata parecchio.
senza ambizioni e determinazione nel settore in cui lavoravo prima sarei rimasto a timbrare carte e portare cioccolate calde al capo, ma mi sono mangiato letteralmente tutti quelli che c'erano nel mio ufficio, gente che era là da 10 anni, dopo 1 anno l'avevo passata.
e oggi è la stessa cosa.
c'è gente poco motivata, senza ambizioni e senza determinazione, serviranno caffè e metteranno bicchieri sulla tavola per anni.
io so cosa voglio, faccio bene il mio lavoro, lo faccio meglio degli altri.
passo come un carroarmato sulla testa di tutte le persone che incontro per ottenere quello che voglio.
a livello professionale non guardo in faccia a nessuno.
perciò tu puoi essere perplesso, ma io sono molto convinto.