Pazzesco

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
No, ti sbagli, dispiacere.
Io non ho figli, non ho diritti da far valere, non prenderò case né somme di denaro, di cui per mia buona sorte, oltre che lavoro, non necessito.
È proprio sgradevole sentirsi conituamente rinfacciare di rovinare la vita agli altri che ti mette un macigno addosso, ti fa sentire senza vie di uscita.
Ma chi è quello stronzo che ti ha rinfacciato tutto ciò?
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Comunque concordo sul fatto che sia colpa delle donne
Perché sono loro che, troppo spesso, con il prosciutto sugli occhi, si accompagnano a gente immeritevole
 

Brunetta

Utente di lunga data
Anche secondo me sono più spesso un vizio che una vera e propria dipendenza, che però fa comodo perchè, sai com'è, poverino, è malato...
Poverino no.
È una interpretazione che capire il perché una persona faccia cose che gli altri considerano sbagliate, sia una giustificazione.
Sono piani diversi. Capire è un atto cognitivo, giustificare è un piano etico.
È vero che capire può influenzare il giudizio etico, ma non mi pare che avvenga frequentemente. Anche in tribunale le varie perizie raramente portano alla assoluzione. Figuriamoci nel sentire comune, dove prevale sempre il giudizio.
 

andrea53

Utente di lunga data
Sono situazioni molto complesse sempre, grondano dolore (ribadisco guardate il caso Totti e Blasi o i Ferragnez che, con i soldi che hanno, non hanno bisogno di scannarsi per un appartamento, ma si scannano) e ridurre a chi è il colpevole e chi la vittima è palesemente una minchiata.
Il punto è che gli uomini non riescono a metabolizzare di essere traditi, perché lo interpretano come un giudizio sessuale.
Ma è peggio quando si scoprono genitori amorevoli, quando prima non sapevano quale classe frequentavano i figli e che numero di scarpe avevano, dimostra solo voler agire secondo una logica giustizialista secondo la quale essere traditi è una colpa che rende una donna indegna.
Poi ogni caso è a sé e in casi reali ci sono gli avvocati e i giudici.
Non tutte le donne sono in un certo modo, non tutti gli uomini sono così. Dico solo che, indipendentemente dalla sentenza del giudice, in quasi tutti casi la donna, anche se responsabile della separazione, diventa assegnataria della casa e della custodia dei figli. Osservo con rammarico che spesso in quella casa si insinua il “terzo”, casi di uomini (secondo me) poco dignitosi, che non di rado hanno conseguenze sulla gestione dei figli. Parlo di casi vissuti da conoscenti ecc ecc
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Comunque concordo sul fatto che sia colpa delle donne
Perché sono loro che, troppo spesso, con il prosciutto sugli occhi, si accompagnano a gente immeritevole
Doppia colpa: in eligendo e in vigilando
 

hammer

Utente di lunga data
Una cosa è il rancore verso la persona amata, un'altra è la rabbia universale che mostrate spesso verso le donne traditrici, il vittimismo, la negazione della possibilità che purtroppo una donna possa cessare di volere un uomo e non riuscire a fare diversamente.
Io a volte devo smettere di leggere per l'ansia che mi viene!
Mi rendo conto che le relazioni sentimentali sono spesso complicate...
Credo comunque che una donna (così come un uomo) abbia il sacrosanto diritto di smettere di desiderare il proprio partner.
Allo stesso modo, credo che il partner abbia il diritto di saperlo nel momento in cui ciò accade.
Se questo non avviene e si mantiene una doppia relazione, si oltrepassa la sottile linea del tradimento.
Puoi scegliere di lasciare il tuo partner per seguire un nuovo amore, ma devi farlo "prima".
Se ciò non accade credo sia normalissimo avere attacchi d'ansia.
 

white74

Utente di lunga data
Non tutte le donne sono in un certo modo, non tutti gli uomini sono così. Dico solo che, indipendentemente dalla sentenza del giudice, in quasi tutti casi la donna, anche se responsabile della separazione, diventa assegnataria della casa e della custodia dei figli. Osservo con rammarico che spesso in quella casa si insinua il “terzo”, casi di uomini (secondo me) poco dignitosi, che non di rado hanno conseguenze sulla gestione dei figli. Parlo di casi vissuti da conoscenti ecc ecc
Andrebbe da se non portarsi l’amante a vivere nella casa dell’ex marito. Se vuoi andare a convivere dovresti avere il capire di prenderti una casa pagata da te e dal nuovo compagno.
Questi sono casi di gente che non sa vivere civilmente. Se è per questo io conosco uno che si è fatto licenziare per non passare gli alimenti ai bambini (ai bambini, non alla moglie).
se guardiamo al caso limite rappresentato da un ex coniuge stronzo non se ne esce.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non tutte le donne sono in un certo modo, non tutti gli uomini sono così. Dico solo che, indipendentemente dalla sentenza del giudice, in quasi tutti casi la donna, anche se responsabile della separazione, diventa assegnataria della casa e della custodia dei figli. Osservo con rammarico che spesso in quella casa si insinua il “terzo”, casi di uomini (secondo me) poco dignitosi, che non di rado hanno conseguenze sulla gestione dei figli. Parlo di casi vissuti da conoscenti ecc ecc
Ma perché l’assegnazione dei figli e della casa, solo come conseguenza di essere il genitore collocatario, prescinde dalla COLPA del tradimento.
È sconcertante che i cambiamenti della legge non abbiano cambiato il sentire comune che continua a considerare il tradimento un reato (poi magari a me sarebbe piaciuto che il mio ex si fosse fatto un po’ di reclusione… o forse no, è irrilevante) come era negli anni cinquanta quando la Dama Bianca* non solo è finita in carcere (per poco eh) e ha perse il rapporto con la bambina, avuta in costanza di matrimonio.
Sono passati settant’anni per niente.
L’assegnazione della custodia dei figli prescinde dalle valutazioni delle responsabilità per la fine del matrimonio.

 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
ci ho messo un tot a leggere tutto e sono rimasto affascinato ed arricchito da tutti i commenti, senza ironia

Lasciatemi mettere in chiaro un po' di punti.
Ci vediamo frequentemente e onestamente non c'è un rapporto, o per lo meno non tale da considerarlo una relazione. Per me la relazione o rapporto che sia si basa su esclusività e reciprocità. Con lei non c'è possibilità di questo.
Con le altre che frequento potrebbe essere, ma ora non è così.
A me il sesso piace, molto. Non credo di essene dipendente, ma mi è capitato di sentirmi dire che tendo a chiedere di farlo con una frequenza elevata.
Mi piace che tutte le persone che frequento stiano bene. I figli, la ex le altre, credo sia normalissimo e, per quanto mi è possibile, e nei temini del lecito, cerco di essere presente. Sono babbo minchia natale? No perchè faccio quello che mi va.
Mi piace leccarla? MOLTO!! Lei è una bella donna e fosse un'altra bella donna ad acconsentire NON mi tiro indietro e non ho alcun senso di colpa, frustrazione, disagio, senso di potere, senso di rivalsa, senso di sudditanza, compulsione a far bonifici preventivi, o postumi. Non mi ammazzo di seghe prima, durante o dopo l'atto. Faccio sesso con altre e tant'è. Dipendesse da lei dice che con me vorrebbe e vivrebbe di coccole e vicinanza, se voglio torna domani e vado a scopare con chicchessia a lei non importa un cazzo.
Quando ho scritto del sesso con lei "non c'erano taboo" intendevo che il culo me l'aveva dato da mo'.

Per concludere.
Le ho proposto, se proprio si sente in debito, 50 euro al giorno per smettere di fumare. Non ha accettato.
Ti piace il sesso e nessuno lo metteva in dubbio
Dare piacere senza mai riceverlo continuo a pensare che nulla c’entri con il sesso. Vuol dire che l’altra non ha piacere a fare sesso con te. Poi oh ci sono mille “perversioni”, ci sarà anche quella di prestarsi al sesso orale con qualcuno che palesemente non ama fare sesso con noi. Contento tu. Lei è contenta sicuramente
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Poverino no.
È una interpretazione che capire il perché una persona faccia cose che gli altri considerano sbagliate, sia una giustificazione.
Sono piani diversi. Capire è un atto cognitivo, giustificare è un piano etico.
È vero che capire può influenzare il giudizio etico, ma non mi pare che avvenga frequentemente. Anche in tribunale le varie perizie raramente portano alla assoluzione. Figuriamoci nel sentire comune, dove prevale sempre il giudizio.
Certo, poverino è nelle discussioni da bar, per questo in un'altra discussione sull'argomento mi sono permesso di chiedere se qualche specialista avesse diagnosticato che trattasi di dipendenza e non di vizio, che sono 2 cose diverse, ma non sono stato cagato
 

Brunetta

Utente di lunga data
Andrebbe da se non portarsi l’amante a vivere nella casa dell’ex marito. Se vuoi andare a convivere dovresti avere il capire di prenderti una casa pagata da te e dal nuovo compagno.
Questi sono casi di gente che non sa vivere civilmente. Se è per questo io conosco uno che si è fatto licenziare per non passare gli alimenti ai bambini (ai bambini, non alla moglie).
se guardiamo al caso limite rappresentato da un ex coniuge stronzo non se ne esce.
Se cominciamo a parlare di uomini inadempienti… ognuno di noi ne ha conosciuti.
 

The Reverend

Utente di lunga data
Su istanza dei genitori, o di uno dei due.

E comunque:


'Il sistema giuridico italiano non stabilisce un limite d'età fisso per il mantenimento dei figli. Contrariamente a quanto alcuni potrebbero pensare, l'obbligo di mantenimento non cessa automaticamente al raggiungimento della maggiore età, né vi è un confine età definito, come i 26 anni, oltre il quale il figlio non ha più diritto a ricevere supporto.

Certo l’obbligo di mantenimento ha dei limiti perché a un certo punto il figlio smetterà di studiare e inizierà a lavorare. Ma fino a quando occorre attendere?'

il mantenimento è legato alla reale indipendenza economica del figlio, ma spetta al genitore dimostrare che il figlio ha raggiunto questa condizione. "
Mandami in privato il tuo IBAN!😅😁😉
 

Brunetta

Utente di lunga data
Certo, poverino è nelle discussioni da bar, per questo in un'altra discussione sull'argomento mi sono permesso di chiedere se qualche specialista avesse diagnosticato che trattasi di dipendenza e non di vizio, che sono 2 cose diverse, ma non sono stato cagato
Ma anche il vizio oggi si comprende che è una dipendenza.
E le dipendenze sono responsabilità di chi diventa dipendente e non si vuole liberare dalla dipendenza, cercando aiuto.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Se la vita te la rifai con quello che ti scopavi in costanza di matrimonio la circostanza non mi pare irrilevante.
E infatti, chissà perché, certe nuove unioni e relative convivenze vengono sempre a galla solo dopo un divorzio.
Da donna dico che anche se te la rifai con un altro ci vuole un bel pelo sullo stomaco ad andare a convivere nella casa che appartiene anche solo in parte al ex marito
 

hammer

Utente di lunga data
Ti piace il sesso e nessuno lo metteva in dubbio
Dare piacere senza mai riceverlo continuo a pensare che nulla c’entri con il sesso. Vuol dire che l’altra non ha piacere a fare sesso con te. Poi oh ci sono mille “perversioni”, ci sarà anche quella di prestarsi al sesso orale con qualcuno che palesemente non ama fare sesso con noi. Contento tu. Lei è contenta sicuramente
In effetti un rapporto non bilaterale ma unilaterale somiglia molto ad un rapporto con Federica.
 
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