Pentimento e poi tentazione

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Hai messo dentro più cose.
Sì è vero che la pratica femminista dei gruppi di donne che parlano in modo approfondito di sé, della sessualità e delle relazioni e dei ruoli nelle relazioni è il passaggio di livello dalla tradizione del sapere femminile condiviso, ma anche della ignoranza condiviso. Mi è venuta in mente una scena della Ciociara in cui Sofia Loren (da cittadina) parla con le contadine del paese dove è sfollata.
Ognuna di noi poi ha la propria esperienza di bambina con le donne amiche della mamma e con quei discorsi, il famoso “giocare alle signore”, cosa che oggi le bambine non sperimentano più perché non esistono più le “signore”, nel senso che (per fortuna o no) non esistono più quelle formule di cortesia, di formalismo che creavano legami ben prima delle confidenze.
Attraverso quelle esperienze in cui si potevano affrontare i problemi, sostenersi, approfondire il proprio valore o confermarsi il disvalore (v. Interviste a chi voleva il marito padrone, ma anche responsabile. Negativo e positivo) e si davano consigli e uscivano battute sulla sessualità.
Mi sono dilungata.
Credo che da quelle esperienze si possa ricavare un modello in cui si può trovare accoglienza tra donne o no. Ho ben chiaro come mia madre stava con le altre signore e come con alcune “dava di lungo” anche incontrandole per strada, anche dopo aver preso un caffè insieme, forse respinta dalla modalità del pettegolezzo. Forse è per questo che poi era diventata amica della coppia di lesbiche, che pettegolezzi non ne facevano.
Sì, ho messo dentro più cose. Non è possibile creare comparti stagni in cui collocare un aspetto o un altro.
Non siamo solo il frutto della nostra storia personale, ma anche della narrazione collettiva in cui siamo immersi.

E dall'integrazione di quelle narrazioni discendono approcci di un tipo o di un altro.

Pensa a come l'ampliamento delle narrazioni, la globalizzazione delle narrazioni collettive, sta modificando gli assetti.
E a come è circolare la relazione che intercorre fra narrazione individuale e narrazione sociale e collettiva.
E' affascinante!

La sessualità si colloca in questo "brodo".
Non soltanto non può prescindere, ma ne è componente essenziale.

I valori riguardo la sessualità sono alla base delle norme sociali condivise e non soltanto lì si fermano, ma si innalzano ad un livello di spiritualità che, a prescindere dalla religiosità, sostiene il nostro guardare verso l'alto e verso l'ignoto.

Il sesso, la pratica è una forma della preghiera. Storicamente e fin dall'antichità.

In questo l'altro è una delle rappresentazioni concrete più potenti dell'ignoto. Massima paura e massima fascinazione e motore di trasformazione.

Nell'incontro con l'altro non incontro semplicemente l'altro, ma incontro me stesso nell'incontro con l'altro. Come in una camera di specchi.
Più o meno deformati, più o meno deformanti.

Che è poi il motivo per cui lo scambio con il maschile è tanto importante.
E complesso.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Sì, ho messo dentro più cose. Non è possibile creare comparti stagni in cui collocare un aspetto o un altro.
Non siamo solo il frutto della nostra storia personale, ma anche della narrazione collettiva in cui siamo immersi.

E dall'integrazione di quelle narrazioni discendono approcci di un tipo o di un altro.

Pensa a come l'ampliamento delle narrazioni, la globalizzazione delle narrazioni collettive, sta modificando gli assetti.
E a come è circolare la relazione che intercorre fra narrazione individuale e narrazione sociale e collettiva.
E' affascinante!

La sessualità si colloca in questo "brodo".
Non soltanto non può prescindere, ma ne è componente essenziale.

I valori riguardo la sessualità sono alla base delle norme sociali condivise e non soltanto lì si fermano, ma si innalzano ad un livello di spiritualità che, a prescindere dalla religiosità, sostiene il nostro guardare verso l'alto e verso l'ignoto.

Il sesso, la pratica è una forma della preghiera. Storicamente e fin dall'antichità.

In questo l'altro è una delle rappresentazioni concrete più potenti dell'ignoto. Massima paura e massima fascinazione e motore di trasformazione.

Nell'incontro con l'altro non incontro semplicemente l'altro, ma incontro me stesso nell'incontro con l'altro. Come in una camera di specchi.
Più o meno deformati, più o meno deformanti.

Che è poi il motivo per cui lo scambio con il maschile è tanto importante.
E complesso.
Era quello che dicevo.
Ma per spiegare un possibile percorso che porta a non fidarsi delle donne.
 

Very00

Utente di lunga data
Hai capito cosa ti intriga?
Il fatto di essere più desiderata, e non per due messaggini sessuali, ma non essere scontata..essere desiderata?
Come se ormai stiamo insieme da anni.. e non si fa più un apprezzamento…ti vesti carina.. diversa dal solito.. e nemmeno se ne accorge…
Ieri poi mi ha fatto girare le palle in una maniera allucinante… avevamo da fare 3000 cose… tutte mollate a me… poi mi dice “e poi dici che fai tardi”… grazie al cazzo molli tutto a me…(e ci sta quando lavori ma non quando riposi tutto il giorno)..pulisco tutto io… cucino io… sistemo dopo aver cucinato…erano le 15.00 dopo aver dormito fino alle 11.30.. decise di farsi il pisolino pomeridiano mentre mia figlia aveva logopedia alle 16.20.. lui non l’ha voluta portare perché si doveva lavare anche lui..dovevo lavarla, lavarmi io e i capelli .. il tutto prima delle 16.20. visto che alle 18.00 dovevamo uscire dovevo fare tutto prima..la seduta dura 45 minuti..alle 15.20 stavo finendo ancora di sistemare la cucina disastrata… alle 15.40 avevo finito.. lavo mia figlia, la vesto la preparo..finisco alle 15.50 mi preparo i vestiti ecc erano già le 16. Mi faccio una doccia velocissima… mai fatta così tanto di fretta per arrivare il prima possibile.. arrivo lì alle 16.30..asciugando i capelli con la massima velocità.. e scusandomi con la logopedista per il mio ritardo..lo saluto fredda “ciao” con tanto di “che sei incazzata?” Secondo te? La poteva lavare lui.. in mattinata o durante il suo pisolino.. oppure farsi lui la doccia durante il suo pisolino pomeridiano.. e portarla a logopedia.. invece sempre a 3.000, sempre tutto io, pure dopo esser tornata da logopedia l’ho preparata io per halloween ma gli ho detto chiaramente, visto che lui era già pronto e vestito, di non mettermi fretta, perché mi dovevo preparare anche io. A volte mi sembra di essere da sola, che già sto spesso sola senza lui.. e mi occupo di tutto io giustamente non lavorando ancora.. e lui lavorando spesso capisco la sua stanchezza…ma a volte nonostante ho lui, ho questa sensazione di essere sola.. in due ci si aiuta… invece molla anche nei giorni liberi tutto a me… ti faccio un altro esempio… mia figlia va a una scuola lontana… io ho la patente ma non la macchina…e siccome la sua è nuova… non la uso, per paura visto che non guido da due anni. L’altro ieri visto che si sveglia spesso presto.. gli ho detto dormi.. la porto io a scuola nonostante quasi tutti i giorni mi faccio 1.7km - a piedi per portarla e per riprenderla…un ora di camminata in sostanza. Gli ho portato un cornetto.. e in tutto ciò non mi sembra nemmeno grato di ciò che faccio. Scontata.
 
Ultima modifica:

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Era quello che dicevo.
Ma per spiegare un possibile percorso che porta a non fidarsi delle donne.
E' un percorso che può portare ovunque.

Anche al non fidarsi delle donne fra donne, certo.
O usare le donne per giustificare i maschi, per dire. Lo leggiamo anche qui no?
Lei, la maliarda, l'ha irretito, con oscure malie...lui non sapeva quel che faceva, in balia del suo potere :D
(e questo vale sia per le mogli sia per le amanti, presente no, quelli che stanno con questa moglie malvagia e maltrattante!)

O al fidarsi delle donne per qualcosa e degli uomini per altro.

Ma, tornando all'origine, lo scambiare narrazioni riguardo la propria sessualità anche con uomini collocando serenamente il naturale pensiero di un desiderio (e fra maschi e femmine il desiderio c'è anche se non viene concretizzato, esplicitato...anche il "non desidero" è un desiderio) a me pare qualcosa di positivo.
 

Etta

Utente di lunga data
Sabato ero ad un compleanno e una parlava tranquillamente di vibratori, stimolatori per il clitoride e dei giochini che condivideva con il marito
Con perfetti estranei
Magari è un’influencer e doveva vendere prodotti. 😂
 

Brunetta

Utente di lunga data
Il fatto di essere più desiderata, e non per due messaggini sessuali, ma non essere scontata..essere desiderata?
Come se ormai stiamo insieme da anni.. e non si fa più un apprezzamento…ti vesti carina.. diversa dal solito.. e nemmeno se ne accorge…
Ieri poi mi ha fatto girare le palle in una maniera allucinante… avevamo da fare 3000 cose… tutte mollate a me… poi mi dice “e poi dici che fai tardi”… grazie al cazzo molli tutto a me…(e ci sta quando lavori ma non quando riposi tutto il giorno)..pulisco tutto io… cucino io… sistemo dopo aver cucinato…erano le 15.00 dopo aver dormito fino alle 11.30.. decise di farsi il pisolino pomeridiano mentre mia figlia aveva logopedia alle 16.20.. lui non l’ha voluta portare perché si doveva lavare anche lui..dovevo lavarla, lavarmi io e i capelli .. il tutto prima delle 16.20. visto che alle 18.00 dovevamo uscire dovevo fare tutto prima..la seduta dura 45 minuti..alle 15.20 stavo finendo ancora di sistemare la cucina disastrata… alle 15.40 avevo finito.. lavo mia figlia, la vesto la preparo..finisco alle 15.50 mi preparo i vestiti ecc erano già le 16. Mi faccio una doccia velocissima… mai fatta così tanto di fretta per arrivare il prima possibile.. arrivo lì alle 16.30..asciugando i capelli con la massima velocità.. e scusandomi con la logopedista per il mio ritardo..lo saluto fredda “ciao” con tanto di “che sei incazzata?” Secondo te? La poteva lavare lui.. in mattinata o durante il suo pisolino.. oppure farsi lui la doccia durante il suo pisolino pomeridiano.. e portarla a logopedia.. invece sempre a 3.000, sempre tutto io, pure dopo esser tornata da logopedia l’ho preparata io per halloween ma gli ho detto chiaramente, visto che lui era già pronto e vestito, di non mettermi fretta, perché mi dovevo preparare anche io.
Metti insieme due cose che hanno poco in relazione.
Non è che l’amante che ti integra ti solleva dalle incombenze quotidiane.
Certo che a tutte fa piacere sentirsi desiderate, ma GaC che sei desiderata a 23 anni, poi per essere disponibile come amante, senza problemi…
Invece la gestione della quotidianità va concordata. Fare e poi essere furibonde e magari sbottare in un litigio non serve a niente.
 

Etta

Utente di lunga data
Io da figlio di separati dico che non è fantastico avere due genitori anziani che non si possono accudire vicendevolmente e lontani tra loro. Quindi separarsi è una soluzione per sé che potrebbe danneggiare altri.
Magari trovano altri partner per accudirsi a vicenda. Non è che se due si separano rimangono soli a vita per forza.
 

Brunetta

Utente di lunga data
E' un percorso che può portare ovunque.

Anche al non fidarsi delle donne fra donne, certo.
O usare le donne per giustificare i maschi, per dire. Lo leggiamo anche qui no?
Lei, la maliarda, l'ha irretito, con oscure malie...lui non sapeva quel che faceva, in balia del suo potere :D
(e questo vale sia per le mogli sia per le amanti, presente no, quelli che stanno con questa moglie malvagia e maltrattante!)

O al fidarsi delle donne per qualcosa e degli uomini per altro.

Ma, tornando all'origine, lo scambiare narrazioni riguardo la propria sessualità anche con uomini collocando serenamente il naturale pensiero di un desiderio (e fra maschi e femmine il desiderio c'è anche se non viene concretizzato, esplicitato...anche il "non desidero" è un desiderio) a me pare qualcosa di positivo.
Insomma.
Se non c’è consapevolezza che si sta parlando con un maschio, convinte che sia un confidente neutro, io lo trovo non positivo e offensivo per lui, trasformato in quel rapporto in un eunuco a propria disposizione.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Very00

Utente di lunga data
Metti insieme due cose che hanno poco in relazione.
Non è che l’amante che ti integra ti solleva dalle incombenze quotidiane.
Certo che a tutte fa piacere sentirsi desiderate, ma GaC che sei desiderata a 23 anni, poi per essere disponibile come amante, senza problemi…
Invece la gestione della quotidianità va concordata. Fare e poi essere furibonde e magari sbottare in un litigio non serve a niente.
no appunto non sbotto, e tengo dentro di me.
Lui lavora, io sto a casa è giusto che mi occupi io.. ma nei giorni liberi aiutarsi a vicenda.. specialmente quando abbiamo tante cose da fare e poco tempo.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Il fatto di essere più desiderata, e non per due messaggini sessuali, ma non essere scontata..essere desiderata?
Come se ormai stiamo insieme da anni.. e non si fa più un apprezzamento…ti vesti carina.. diversa dal solito.. e nemmeno se ne accorge
Ieri poi mi ha fatto girare le palle in una maniera allucinante… avevamo da fare 3000 cose… tutte mollate a me… poi mi dice “e poi dici che fai tardi”… grazie al cazzo molli tutto a me…(e ci sta quando lavori ma non quando riposi tutto il giorno)..pulisco tutto io… cucino io… sistemo dopo aver cucinato…erano le 15.00 dopo aver dormito fino alle 11.30.. decise di farsi il pisolino pomeridiano mentre mia figlia aveva logopedia alle 16.20.. lui non l’ha voluta portare perché si doveva lavare anche lui..dovevo lavarla, lavarmi io e i capelli .. il tutto prima delle 16.20. visto che alle 18.00 dovevamo uscire dovevo fare tutto prima..la seduta dura 45 minuti..alle 15.20 stavo finendo ancora di sistemare la cucina disastrata… alle 15.40 avevo finito.. lavo mia figlia, la vesto la preparo..finisco alle 15.50 mi preparo i vestiti ecc erano già le 16. Mi faccio una doccia velocissima… mai fatta così tanto di fretta per arrivare il prima possibile.. arrivo lì alle 16.30..asciugando i capelli con la massima velocità.. e scusandomi con la logopedista per il mio ritardo..lo saluto fredda “ciao” con tanto di “che sei incazzata?” Secondo te? La poteva lavare lui.. in mattinata o durante il suo pisolino.. oppure farsi lui la doccia durante il suo pisolino pomeridiano.. e portarla a logopedia.. invece sempre a 3.000, sempre tutto io, pure dopo esser tornata da logopedia l’ho preparata io per halloween ma gli ho detto chiaramente, visto che lui era già pronto e vestito, di non mettermi fretta, perché mi dovevo preparare anche io. A volte mi sembra di essere da sola, che già sto spesso sola senza lui.. e mi occupo di tutto io giustamente non lavorando ancora.. e lui lavorando spesso capisco la sua stanchezza…ma a volte nonostante ho lui, ho questa sensazione di essere sola.. in due ci si aiuta… invece molla anche nei giorni liberi tutto a me… ti faccio un altro esempio… mia figlia va a una scuola lontana… io ho la patente ma non la macchina…e siccome la sua è nuova… non la uso, per paura visto che non guido da due anni. L’altro ieri visto che si sveglia spesso presto.. gli ho detto dormi.. la porto io a scuola nonostante quasi tutti i giorni mi faccio 1.7km - a piedi per portarla e per riprenderla…un ora di camminata in sostanza. Gli ho portato un cornetto.. e in tutto ciò non mi sembra nemmeno grato di ciò che faccio. Scontata.
Pensi che il sentirti desiderata ti possa ripagare per quello che descrivi?
Ti basta?

Onestamente, a me sembra che il bisogno che ti guida sia "l'essere vista" e magari pure "ri-conosciuta".
Come minimo in quello che fai.
Anche se è probabile che il tuo bisogno riguardi più l'esser vista e ri-conosciuta in CHI sei.

Come mai non parli di questo bisogno a tuo marito?
 

Brunetta

Utente di lunga data
no appunto non sbotto, e tengo dentro di me.
Lui lavora, io sto a casa è giusto che mi occupi io.. ma nei giorni liberi aiutarsi a vicenda.. specialmente quando abbiamo tante cose da fare e poco tempo.
Ma tu hai descritto problemi di organizzazione.
 

ToyGirl

Utente di lunga data
Non credo sia un problema di felicità o merito, ma di proprietà. La vita non appartiene più a sé, ma ad altro. Si vive per il matrimonio, per i figli, per le responsabilità, per dio, per un sacco di cose ma la vita non è mia, è qualcosa che mi è stato dato per svolgere un compito. E si vive per completare quel compito
Pur non rifiutando i miei compiti, me li sono scelti pienamente, non credo sia sano abbandonare sé stessi totalmente.
Parto dalla fine. No..non l'ho chiesto.. perché per me se stai male a casa devi mollare. L'ho scritto. Deve lasciarlo libero! Poi. . mi sembra che tu sia veramente innamorata di questa donna e desideri una vita insieme. Pensi che per very sia lo stesso? Very, ribadisco, ha dipinto una situazione in cui vende foto ad un tipo, fa chat erotiche, ci sta con per un anno, viene beccata e ne frattempo si è pure trovata un altro (ma pensa sempre al primo)... è lo stesso? A te ti ho dato della zoccola? Se very avesse raccontato di una vita infelice a casa e di un amore folle, fatto di sentimenti verso un altro uomo...non le avrei dato della zocc. e l' avrei incoraggiata a non reprimere e seguire il cuore.
Secondo me dovresti chiedere a Very come sta a casa, perché il vero fulcro è quello.
Parte tutto da lì, per ognuno di noi.
Io ho avuto la fortuna di separarmi prima di avere il coraggio di accettarmi come omosessuale. Ma se mi fossi scoperta con un matrimonio in atto, sarebbe stato un casino.

Inoltre, durante il matrimonio, in piena crisi, io non andavo a scopare ma mi sentivo con il sardo, come il mio ex marito si sentiva con altre e forse ci ha scopato, non lo so, che cambia alla fine.
Io mi sento come se avessi tradito lui e la mia famiglia, anche se non ci mandavamo foto del cazzo e della fica e non ci siamo visti. Era sempre una distrazione e tempo che toglievo alle cose importanti.
Io mi sento che sono stata zoccola ed è una delle pochissime volte che sono pentita.

Altre volte che ho tradito sul serio (il sardo dopo, quando ero separata abbiamo avuto una storia) e mi scopavo, per esempio, un caro amico, subito dopo aver sentito lui e avergli detto quanto mi mancava, non ho rimorsi.
Questo per dire che tutto è relativo e ogni storia è diversa.

Dovresti chiedere a Very se si sente a casa ed è felice. Anche se non è innamorata degli amanti che ha avuto, se si sente fuori posto dove sta, che je voi di?
Pure che si reprime, pensi che sarà felice col marito?
Questo porta a riflettere sul concetto espresso da @ToyWoman, che se sei fatto in un certo modo (o ti scopri di esserlo) e soffri nel rientrare nei "ranghi" o nella gabbia contrattuale che hai accettato, devi poter seguire la tua inclinazione (naturale), fregartene delle regole e fare ciò che più ti fa piacere, però farlo con accortezza per non farti scoprire (avvertenza che in tanti hanno fatto a @Very00).

Quella idea che non si deve pregiudicare il partner tradito e, se ci sono, i figli e, dunque, bisogna fare di tutto per ... non essere scoperti, a mio modo di pensare, è una colossale ipocrita balla. Diventa aberrazione mentale quando si sostiene che lo si fa per non fare soffrire gli altri.
Nella realtà, per come la vedo io, rimane un miserabile gioco d'azzardo esistenziale, che pure contribuisce ad elevare il tasso di adrenalina della relazione extra, e che spesso crea dipendenza mentale (nel senso che ci si sguazza fino a cancellare i sensi di colpa).

Vuoi fare sesso o l'amore con un altro partner o con molti partner ? Bene, è nel tuo diritto naturale, a prescindere dalla tua età. Sei cresciuto, consapevole e libero/a di fare il tuo comodo egoisticamente. Liberissimo. Ma o non ti sposi o lasci il partner che tradisci. Te ne vai materialmente fuori della coppia a farlo.

In subordine, avvisi il partner tradito e chiedi se vuole rimanere accanto a te a nuove condizioni. E devi accettare, senza fiatare, se il partner tradito decide di far saltare il rapporto di coppia nell'immediato o successivamente (se si vuole mantenere un'ipocrita unità familiare per i figli) a sua discrezione.

Nella vita è legittimo sbagliare o cambiare idee, sempre, ma ci si deve assumere le proprie responsabilità. Non tirare la pietra e nascondere la mano ....
Il concetto che ho espresso non è fregarsene delle regole, ma sopravvivere se proprio hai un istinto che non riesci a frenare. Poi certo, si può scegliere pure la strada meno ipocrita e più giusta, separarsi e fare il cavolo che si vuole, avendo responsabilità per i figli ovviamente.
Ma si paga un prezzo alto.

Io e mio marito ci siamo separati quando le cose non andavano più bene, non abbiamo passato anni a tradirci.
Ma guardo sempre ai vantaggi di chi sceglie queste strade politicamente scorrette, e ci sono ahimè. Manco pochi.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Insomma.
Se non c’è consapevolezza che si sta parlando con un maschio, convinte che sia un confidente neutro, io lo trovo non positivo e offensivo per lui, trasformato in quel rapporto in un eunuco a propria disposizione.
Parli di quel maschio come se fosse in balia di quella femmina (inconsapevole), come se non avesse potere contrattuale in quelle confidenze.

Se lei si confida e lui r-accoglie, entrambi hanno fatto una scelta di posizione in quella relazione.

Dovrei inferire che il maschio r-accoglie confidenze per un unico scopo, scopare, e per lo scopare è disposto a tutto...anche al fingersi neutro senza esserlo.

E che quella femmina non sa bene quello che sceglie di fare o non fare.

Però in questo si torna ad un discorso di fiducia, di genere quasi, più che di contenuto.
Diventa un "mi espongo con una donna perchè so che non si trasforma in un essere asessuato, partendo da un assunto (incerto) che non possa essere interessata a me.
E in questo modo è falsata anche l'autenticità fra femmine.
E lo stare fra femmine diviene più una forma di garanzia, di assicurazione.
Anche dello stare fra "pari". (dove la consapevolezza assume un peso meno significativo poichè è l'ambiente a supplire alla sua assenza).

No?
 
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