Per i Traditori: Perché sparlate del partner ufficiale durante "quei momenti" con l'amante??

aristocat

Utente iperlogica
ti ho solo detto cosa mi hanno fatto pensare come prima cosa le tue domande.
irritato per niente. Infatti ti ho risposto per quanto riguarda la mia di esperienza.
No, mi sembrava un po' il tono, mi sarebbe dispiaciuto, vengo in pace :D
Secondo me non c'è da temere un "ritratto fedele" perché nessuno di noi è perfetto, ma tante cose magari è bello dirsele in faccia o con un professionista adibito al problema... tutto qui
 

Brunetta

Utente di lunga data
Bentrovata, spero tutto bene!
No, il tradimento è sempre illogico secondo me, l'antitesi di un rapporto. Oltre ad essere una violenza psicologica nel minimo dei casi.
Perché "illogico"? Perché rappresenta l'uscita da un certo rapporto ma con una pretesa di rientrarvi come se l'uscita non fosse mai avvenuta.
Al di là delle giuste considerazioni morali, psicologiche e giuridiche, arrivo a dire che è il "paradosso concettuale" più grande nei rapporti come li intendo io. Poi è chiaro che se "condisci" il tutto con maldicenze verso il marito, moglie ecc. il paradosso è ancora più evidente.
Però non giudico chi viene qui a parlare della sua esperienza illogica, nel senso che per me possono aprirsi e analizzare la loro situazione. So che molti dettagli sono abbastanza dannosi per lo stomaco, devo dire anche in questa mia discussione ho letto delle cose da discarica radioattiva, ma lascio comunque che si aprano (anzi, è interessante, preferisco che ammettano, invece che tacere ipocritamente).
Ma avresti dovuto imparare due cose di base
1) che si tradisce per rimanere nel matrimonio.
Il matrimonio è una istituzione presente praticamente in ogni cultura. Serve non solo a dare sicurezza ai figli (che sì servono per la conservazione dei beni) che sono il ponte per il futuro e da un lato li amiamo visceralmente e dall’altro ci proiettano psicologicamente e spiritualmente verso l’infinito.
Ma il matrimonio costituisce anche il luogo degli affetti, del calore, dove puoi tornare e trovare accudimento. E non è poco, è la base della sicurezza personale.
2) ci sono persone che tradiscono tutto questo. Qui tutte hanno denigrato il tradito, senza rendersene conto. È indispensabile a quanto pare per non sentirsi una merda a tradire chi garantisce il punto 1
 

aristocat

Utente iperlogica
Ma avresti dovuto imparare due cose di base
1) che si tradisce per rimanere nel matrimonio.
Il matrimonio è una istituzione presente praticamente in ogni cultura. Serve non solo a dare sicurezza ai figli (che sì servono per la conservazione dei beni) che sono il ponte per il futuro e da un lato li amiamo visceralmente e dall’altro ci proiettano psicologicamente e spiritualmente verso l’infinito.
Ma il matrimonio costituisce anche il luogo degli affetti, del calore, dove puoi tornare e trovare accudimento. E non è poco, è la base della sicurezza personale.
2) ci sono persone che tradiscono tutto questo. Qui tutte hanno denigrato il tradito, senza rendersene conto. È indispensabile a quanto pare per non sentirsi una merda a tradire chi garantisce il punto 1
Chiaro... ma quando il matrimonio non c'è affatto, anzi magari non si è nemmeno fidanzati pre-matrimonio o nemmeno conviventi... il senso dov'è?
Comunque una cosa noto, ma nulla di personale con questo o quello, solo un'osservazione asettica: molti di questi che "escono ed entrano" mostrano una generale mancanza di attributi "normali" di fronte a un problema (normali per "standard adulti"). Non solo di fronte alle cose di un matrimonio, ma generalmente davanti a qualsiasi problema, si tratti di una gomma sgonfia, di un bus in ritardo... vedo delle reazioni più consone a un tredicenne. forse è la strutturale refrattarietà a prendere le redini di un qualsiasi problema
 

Ulisse

Utente di lunga data
No, mi sembrava un po' il tono, mi sarebbe dispiaciuto, vengo in pace :D
mai pensato che qualcuno potesse venire in guerra :)


Secondo me non c'è da temere un "ritratto fedele" perché nessuno di noi è perfetto, ma tante cose magari è bello dirsele in faccia o con un professionista adibito al problema... tutto qui
non si tratta solo di temere la propria imperfezione.
E' la delusione che si prova nel vedere l'idea che l'altro aveva di noi stessi così lontana da quella da noi percepita.
non sapendo niente della tua storia, pensavo lo stesso fosse successo a te.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Chiaro... ma quando il matrimonio non c'è affatto, anzi magari non si è nemmeno fidanzati pre-matrimonio o nemmeno conviventi... il senso dov'è?
Comunque una cosa noto, ma nulla di personale con questo o quello, solo un'osservazione asettica: molti di questi che "escono ed entrano" mostrano una generale mancanza di attributi "normali" di fronte a un problema (normali per "standard adulti"). Non solo di fronte alle cose di un matrimonio, ma generalmente davanti a qualsiasi problema, si tratti di una gomma sgonfia, di un bus in ritardo... vedo delle reazioni più consone a un tredicenne. forse è la strutturale refrattarietà a prendere le redini di un qualsiasi problema
Non ho osservato questa adolescenza generalizzata.
Mi pare più settoriale.
È certamente adolescenziale la difficoltà ad accettare l’ambivalenza dei sentimenti. L’ambivalenza destabilizza chi la prova (se non ha la maturità, il lavoro su di sé per riconoscerla e gestirla, integrarla) e può portare ad attribuire all’oggetto di amore (e odio o insofferenza) la responsabilità di non essere perfetto. Più ci si sente destabilizzati, più si cercano assetti con puntelli psicologici che si vogliono interpretare come punti di forza.
 

aristocat

Utente iperlogica
mai pensato che qualcuno potesse venire in guerra :)




non si tratta solo di temere la propria imperfezione.
E' la delusione che si prova nel vedere l'idea che l'altro aveva di noi stessi così lontana da quella da noi percepita.
non sapendo niente della tua storia, pensavo lo stesso fosse successo a te.
No ma non è l'idea, è il "come" e "a chi" si rende questa idea.
a me è successa una cosa un po' diversa che va oltre il concetto di tradimento, con una persona a cui ho sempre detto "non ti voglio nella mia vita in quel senso" e sono successe lo stesso delle cose tipiche di una coppia sposata dove un traditore sparla di te a diverse sconosciute. Per tanti motivi non ha senso raccontare il mio caso personale, ma rimarrei su un discorso generale
 
Ultima modifica:

aristocat

Utente iperlogica
Non ho osservato questa adolescenza generalizzata.
Mi pare più settoriale.
È certamente adolescenziale la difficoltà ad accettare l’ambivalenza dei sentimenti. L’ambivalenza destabilizza chi la prova (se non ha la maturità, il lavoro su di sé per riconoscerla e gestirla, integrarla) e può portare ad attribuire all’oggetto di amore (e odio o insofferenza) la responsabilità di non essere perfetto. Più ci si sente destabilizzati, più si cercano assetti con puntelli psicologici che si vogliono interpretare come punti di forza.
ok e questo al di là degli istituti e della definizione che si dà a certi legami
 

Brunetta

Utente di lunga data

Vera

Supermod disturbante
Staff Forum
Infatti io la vivo con leggerezza, ma anche noi amanti siamo esseri umani, mica dei robot.
Mi credo meglio della moglie? Mai detto. Unica cosa è che ho molta più libido di lei. Ma non credo dipenda dall’età questo.
E non è il primo sposato con cui sto. Quindi ho già esperienza.
Allora se hai esperienza, chiudi il diario😆
Ciao.
 

Brunetta

Utente di lunga data

mistral

Utente di lunga data
Spesso sparlano del partner per ottenere una sorta di indulgenza plenaria .
Se il partner è cattivo,gli puzza l’alito ,non gli si drizza etc…in automatico scatta l’assoluzione al tradimento .
Per la serie. Non sono cattivə,è colpa sua se tradisco .
 

Brunetta

Utente di lunga data
Spesso sparlano del partner per ottenere una sorta di indulgenza plenaria .
Se il partner è cattivo,gli puzza l’alito ,non gli si drizza etc…in automatico scatta l’assoluzione al tradimento .
Per la serie. Non sono cattivə,è colpa sua se tradisco .
Non siamo noi che siamo razzisti, siete voi che siete napoletani, africani, albanesi, rumeni, sudamericani...
Non siamo noi che siamo traditori, sono i traditi che se lo meritano
 

patroclo

Utente di lunga data
Cari, cari, bentrovati, spero tutto bene e anche di postare nella sezione giusta.
Per motivi che tengo un po' per me, volevo chiedere chi del "team Traditori" aveva l'abitudine di sparlare del partner ufficiale e denigrarlo durante gli incontri con l'amante segreto.
- Perché lo facevate, che bisogno c'era, e se era così una chiavica il vostro compagno perché non salutarsi?
- come mai non limitarsi ai momenti "belli" con l'amante, concentrandosi sul piacere che dava quella persona?

grazie davvero!
Non sento di aver mai denigrato la mia e solo in un paio di casi ho sentito la denigrazione.
Parlare delle relazioni ufficiali, confidarsi lo trovo una cosa abbastanza naturale in una relazione di "amantaggio", a me no che non si tratti di scopare e basta, e allora direi che qualsiasi parola è superflua.
Ovviamente parlando della propria situazione vengono fuori i "difetti" del partner ufficiale nella relazione, ma questo per me non vuol dire denigrare.
La mia prima chiamava il marito "il cornuto" e devo dire che mi sentivo molto a disagio, credo che siano ancora assieme...lei diceva che non poteva andarsene, che era totalmente dipendente economicamente, ecc. ecc., ho sempre pensato che cercasse una "salvatore" che la portasse via, e quello non ero io sicuramente.
La mia "stalker" che era di natura "passivo-aggressiva" parlava male del compagno e di come la trattava, ma secondo me solo in funzione di farsi accogliere ...ma appunto era una stalkerpassivoaggressiva e avrei preferito accorgermene prima. E anche loro sono sempre assieme per quel che ne so.
Non so se conta, ma una mi raccontava di quanto fosse "enorme" il cazzo del marito ... ma non ho mai saputo come leggerlo, e loro so che hanno divorziato.
 

patroclo

Utente di lunga data
Ma avresti dovuto imparare due cose di base
1) che si tradisce per rimanere nel matrimonio.
Il matrimonio è una istituzione presente praticamente in ogni cultura. Serve non solo a dare sicurezza ai figli (che sì servono per la conservazione dei beni) che sono il ponte per il futuro e da un lato li amiamo visceralmente e dall’altro ci proiettano psicologicamente e spiritualmente verso l’infinito.
Ma il matrimonio costituisce anche il luogo degli affetti, del calore, dove puoi tornare e trovare accudimento. E non è poco, è la base della sicurezza personale.
2) ci sono persone che tradiscono tutto questo. Qui tutte hanno denigrato il tradito, senza rendersene conto. È indispensabile a quanto pare per non sentirsi una merda a tradire chi garantisce il punto 1
No...ogni tanto dice proprio cattiverie livorose
 

Brunetta

Utente di lunga data

ivanl

Utente di lunga data
E' capitato di parlare, non di sparlare dei coniugi...o meglio, visto che non eravamo sconosciuti e ci eravamo ritrovati dopo anni, è stato normale raccontarsi le vite fino ad allora. Una volta aggiornati, i discorsi sulle famiglie sono scomparsi, tranne che per motivi strettamente logistici
 
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