Reminiscenze e nuvole parlanti

Ryoga74

Utente sperduto
Non per vostre colpe, comunque. Non era questo che volevo trasmettere.

E' che a volte i discorsi si muovono verso altre direzioni, e quello che pensavi di scrivere non sembra più adeguato, o suonerebbe come un voler riportare a forza la discussione sui binari che vuoi tu.

Inoltre, la maggior parte dei fumetti di cui potrei aver voglia di scrivere, ormai ha qualche annetto :D

E' venuto buono per l'Accademia di mio figlio :)) per i particolari rimando alle prossime puntate), ma è meglio che voi abbiate spazio per divulgare cose più recenti.

Tornando a bollo: non volevo assolutamente far pensare di sentirmi escluso dai thread, è che per esprimere certe cose dovevo raccontarne altre e a quel punto ho preferito mixare le due cose :)

Personalmente ho gradito molto i tuoi thread fumettistici e l'entusiasmo e la perizia che ci metti :up:
Grazie, sia della spiegazione che dei complimenti al sottoscritto :D
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non per vostre colpe, comunque. Non era questo che volevo trasmettere.

E' che a volte i discorsi si muovono verso altre direzioni, e quello che pensavi di scrivere non sembra più adeguato, o suonerebbe come un voler riportare a forza la discussione sui binari che vuoi tu.

Inoltre, la maggior parte dei fumetti di cui potrei aver voglia di scrivere, ormai ha qualche annetto :D

E' venuto buono per l'Accademia di mio figlio :)) per i particolari rimando alle prossime puntate), ma è meglio che voi abbiate spazio per divulgare cose più recenti.

Tornando a bollo: non volevo assolutamente far pensare di sentirmi escluso dai thread, è che per esprimere certe cose dovevo raccontarne altre e a quel punto ho preferito mixare le due cose :)

Personalmente ho gradito molto i tuoi thread fumettistici e l'entusiasmo e la perizia che ci metti :up:
:abbraccio:

Grazie
 

Spot

utente in roaming.
Non per vostre colpe, comunque. Non era questo che volevo trasmettere.

E' che a volte i discorsi si muovono verso altre direzioni, e quello che pensavi di scrivere non sembra più adeguato, o suonerebbe come un voler riportare a forza la discussione sui binari che vuoi tu.

Inoltre, la maggior parte dei fumetti di cui potrei aver voglia di scrivere, ormai ha qualche annetto :D

E' venuto buono per l'Accademia di mio figlio :)) per i particolari rimando alle prossime puntate), ma è meglio che voi abbiate spazio per divulgare cose più recenti.

Tornando a bollo: non volevo assolutamente far pensare di sentirmi escluso dai thread, è che per esprimere certe cose dovevo raccontarne altre e a quel punto ho preferito mixare le due cose :)

Personalmente ho gradito molto i tuoi thread fumettistici e l'entusiasmo e la perizia che ci metti :up:
Personalmente di manga capisco poco, e sui fumetti sto ancora scoprendo i titoli più datati (moebius e seguito). I tuoi interventi possono solo far piacere :)
 

marietto

Heisenberg
Tredicesima parte

In un primo tempo avevo pensato di fare come negli hotel americani e saltare pari pari il capitolo numero 13, per andare direttamente al 14; non che sia superstizioso, però, mi dicevo, non si sa mai...

Poi mi è venuto in mente che l'incontro, molto importante, che si descrive in questo capitolo, avvenne in effetti in un giorno 13. Un venerdi 13 per essere precisi...

E allora ho pensato che il fatto che questa storia cascasse proprio nel 13esimo capitolo, aveva, probabilmente, un suo perchè, e quindi ho deciso di lasciarla così. Buona lettura
:)


Erano i tempi del meraviglioso Watchman di Alan Moore, ma, a quell'epoca seguivo anche diverse serie indipendenti, come "Love and Rockets" dei fratelli Hernandez e "Concrete" di Paul Chadwick.


La storia con Gwen aveva tolto un po del "patologico" ma la timidezza era rimasta tutta. Fortunatamente mi capitava ancora, di tanto in tanto, che qualcuna decidesse di farsi avanti. Nel giro di due annetti ci furono un paio di "una botta e via" e due storie più articolate.


Nessuna di queste storie, però, era decollata veramente.


Il primo problema era che lo schema, ormai, sembrava non funzionare più. Dopo "Gwen" quelle che si facevano avanti erano carine, gradevoli e quant'altro, ma poi la scintilla non partiva. Probabilmente perché in realtà io non sceglievo mai, erano loro a scegliere me e quindi, in un certo senso, cercavo di farmi andare bene quello che arrivava, ma non c'era una spinta vera nei loro confronti (Gwen era stata un'eccezione).


L'esperienza del tradimento subito, inoltre, aveva fatto di me un fidanzato decisamente peggiore. Adesso ero gelosissimo ed avevo grande difficoltà a concedere fiducia, e capitava che facessi scenate per autentiche sciocchezze. Il rapporto, ovviamente, ne risentiva non poco.


Tornando indietro alla quarta parte e al confronto Gwen Stacy/Mary Jane, la mia scelta era caduta sulla "dolce biondina pacata" piuttosto che sulla "scatenata testamatta". Ma negli anni Ottanta le "dolci biondine pacate" non facevano mai il primo passo; magari ti lanciavano segnali chiarissimi, ma il primo passo lo dovevi fare tu. Se si facevano sotto loro, probabile che si trattasse di tipi alla Mary Jane.


E quel tipo di ragazza non era adatta a me, anche per un altro motivo. Me ne sarei reso conto solo ad anni di distanza, ma la realtà era che superati i 20 e trovato un lavoro sicuro, la spinta interiore non era quella che accomunava tanti ragazzi e ragazze della mia età. Non avevo grande interesse per divertirmi senza impegno con l'altro sesso e godermi la giovane età. Io volevo una famiglia. Probabilmente l'eterno precario equilibrio della famiglia di provenienza, iniziato con la morte di mio padre, mi faceva desiderare di arrivare in fretta a formare un nucleo mio, finalmente "intero" e "normale" .


Quindi, anche se non me ne rendevo conto completamente, non stavo cercando una ragazza con cui fare buon sesso, divertirmi un po', e domani chissà; io cercavo qualcuno con cui costruire la mia famiglia.


Le storie più lunghe durarono entrambe tre-quattro mesi, senza lasciare particolari tracce. Pur avendo, solitamente, discreta memoria (a lungo termine, come gli anziani, ovviamente), non ricordo nemmeno chi lasciò chi, in entrambi i casi.


E quindi arriviamo a questo giorno dell'88. La vecchia compagnia era praticamente disciolta; ci si vedeva ancora, di tanto in tanto, ma il nucleo che si frequentava "regolarmente" era ridotto a pochi amici. Uno di questi faceva parte del gruppo di aspiranti "fumettisti" di tanti anni prima e ora lavorava effettivamente come disegnatore, anche se di cose diverse, presso uno studio grafico (principali applicazioni in ceramica e maglieria, due delle principali industrie della zona in quegli anni).


Una delle colleghe di questo mio amico aveva organizzato una grande festa in una città vicina, e aveva incoraggiato i colleghi a portare conoscenti possibilmente "non impegnati". Il mio amico chiese a me di partecipare alla festa.
Appena arrivati mi presentò colleghi e colleghe, ed io iniziai a parlare con questa ragazza (una delle colleghe).

All'ingresso ti veniva appiccicato una specie di badge con sopra scritto il segno zodiacale, e l'oggetto della conversazione era il fatto che avessimo la stessa targhetta (stesso segno).


Abbiamo trovato un nome a tutte le principali protagoniste femminili, e questa è una protagonista importante. Ho quindi pensato di ricorrere ad uno dei miei autori preferiti (noto romanziere, ma anche scrittore di fumetti e autore di una perla come "Sandman") e di usare il personaggio femminile fondamentale del romanzo "L'oceano in fondo al sentiero": Lettie.


Mentre parlavo con "Lettie", mi rendevo conto che mi piaceva parecchio, ma anche che si riaffacciava la solita timidezza... L'aspetto era quello di una ragazzina, a malapena maggiorenne, e mi sembrava che potesse essere un pò troppo giovane per me. Invece, parlando, saltò fuori che aveva solo un anno meno di me. Inoltre, curiosamente, ci eravamo appena conosciuti in un'altra città, ma in effetti abitavamo a meno di cinquecento metri l'uno dall'altra.


Finimmo per parlare e ballare quasi esclusivamente tra di noi per tutta la sera.


Nei giorni successivi, iniziò, per me, il solito dramma interiore: farsi vivo o non farsi vivo? Di certo questa non era una ragazza particolarmente intraprendente, anzi pure lei era piuttosto timida, quindi non c'erano speranze che si sarebbe fatta avanti lei, questa volta...


Certe cose, però, sembrano organizzate da un regista... Doveva esserci un seguito...


Successe che lei si confidò con una collega più grande, e le disse che sperava davvero che le avrei telefonato. La collega in questione, intuì la necessità di una spintarella... E, in gran segreto, vuotò il sacco con il mio amico. Il mio amico, ovviamente, mi incoraggiò a telefonare, assicurandomi che la chiamata sarebbe stata ben accolta.


Dopo adeguato training autogeno, e dopo aver scelto con cura l'orario (non troppo presto, per consentirle di arrivare a casa dal lavoro, non troppo tardi, che non fosse già a cena) composi il numero, e le cose andarono più o meno così:


Io - "Ciaosonomariettoquellodellafestatiricordidime?" (tutto attaccato per non avere il tempo di pensare e non essere interrotto)
Lettie - "Si, Ciao!"
Io - "volevochiedertisetiandavadi uscireconmegiovedisera"
Lettie - "Si, va bene"
Io - "alloraverreiaprendertiacasaallenovevabene?"
Lettie - "Ok"
Io - "benealloracivediamogiovediallenove"
Lettie - "Si, ok"
Io - "Ciao"
Lettie- "Ciao" .


Durata del tutto: meno di venti secondi...

E cosi quel giovedì uscimmo insieme. Nessuno di noi sapeva che si trattava dell'inizio di qualcosa di importante, ma probabilmente lo speravamo tutti e due.
 

ologramma

Utente di lunga data
In un primo tempo avevo pensato di fare come negli hotel americani e saltare pari pari il capitolo numero 13, per andare direttamente al 14; non che sia superstizioso, però, mi dicevo, non si sa mai...

Poi mi è venuto in mente che l'incontro, molto importante, che si descrive in questo capitolo, avvenne in effetti in un giorno 13. Un venerdi 13 per essere precisi...

E allora ho pensato che il fatto che questa storia cascasse proprio nel 13esimo capitolo, aveva, probabilmente, un suo perchè, e quindi ho deciso di lasciarla così. Buona lettura
:)


Erano i tempi del meraviglioso Watchman di Alan Moore, ma, a quell'epoca seguivo anche diverse serie indipendenti, come "Love and Rockets" dei fratelli Hernandez e "Concrete" di Paul Chadwick.


La storia con Gwen aveva tolto un po del "patologico" ma la timidezza era rimasta tutta. Fortunatamente mi capitava ancora, di tanto in tanto, che qualcuna decidesse di farsi avanti. Nel giro di due annetti ci furono un paio di "una botta e via" e due storie più articolate.


Nessuna di queste storie, però, era decollata veramente.


Il primo problema era che lo schema, ormai, sembrava non funzionare più. Dopo "Gwen" quelle che si facevano avanti erano carine, gradevoli e quant'altro, ma poi la scintilla non partiva. Probabilmente perché in realtà io non sceglievo mai, erano loro a scegliere me e quindi, in un certo senso, cercavo di farmi andare bene quello che arrivava, ma non c'era una spinta vera nei loro confronti (Gwen era stata un'eccezione).


L'esperienza del tradimento subito, inoltre, aveva fatto di me un fidanzato decisamente peggiore. Adesso ero gelosissimo ed avevo grande difficoltà a concedere fiducia, e capitava che facessi scenate per autentiche sciocchezze. Il rapporto, ovviamente, ne risentiva non poco.


Tornando indietro alla quarta parte e al confronto Gwen Stacy/Mary Jane, la mia scelta era caduta sulla "dolce biondina pacata" piuttosto che sulla "scatenata testamatta". Ma negli anni Ottanta le "dolci biondine pacate" non facevano mai il primo passo; magari ti lanciavano segnali chiarissimi, ma il primo passo lo dovevi fare tu. Se si facevano sotto loro, probabile che si trattasse di tipi alla Mary Jane.


E quel tipo di ragazza non era adatta a me, anche per un altro motivo. Me ne sarei reso conto solo ad anni di distanza, ma la realtà era che superati i 20 e trovato un lavoro sicuro, la spinta interiore non era quella che accomunava tanti ragazzi e ragazze della mia età. Non avevo grande interesse per divertirmi senza impegno con l'altro sesso e godermi la giovane età. Io volevo una famiglia. Probabilmente l'eterno precario equilibrio della famiglia di provenienza, iniziato con la morte di mio padre, mi faceva desiderare di arrivare in fretta a formare un nucleo mio, finalmente "intero" e "normale" .


Quindi, anche se non me ne rendevo conto completamente, non stavo cercando una ragazza con cui fare buon sesso, divertirmi un po', e domani chissà; io cercavo qualcuno con cui costruire la mia famiglia.


Le storie più lunghe durarono entrambe tre-quattro mesi, senza lasciare particolari tracce. Pur avendo, solitamente, discreta memoria (a lungo termine, come gli anziani, ovviamente), non ricordo nemmeno chi lasciò chi, in entrambi i casi.


E quindi arriviamo a questo giorno dell'88. La vecchia compagnia era praticamente disciolta; ci si vedeva ancora, di tanto in tanto, ma il nucleo che si frequentava "regolarmente" era ridotto a pochi amici. Uno di questi faceva parte del gruppo di aspiranti "fumettisti" di tanti anni prima e ora lavorava effettivamente come disegnatore, anche se di cose diverse, presso uno studio grafico (principali applicazioni in ceramica e maglieria, due delle principali industrie della zona in quegli anni).


Una delle colleghe di questo mio amico aveva organizzato una grande festa in una città vicina, e aveva incoraggiato i colleghi a portare conoscenti possibilmente "non impegnati". Il mio amico chiese a me di partecipare alla festa.
Appena arrivati mi presentò colleghi e colleghe, ed io iniziai a parlare con questa ragazza (una delle colleghe).

All'ingresso ti veniva appiccicato una specie di badge con sopra scritto il segno zodiacale, e l'oggetto della conversazione era il fatto che avessimo la stessa targhetta (stesso segno).


Abbiamo trovato un nome a tutte le principali protagoniste femminili, e questa è una protagonista importante. Ho quindi pensato di ricorrere ad uno dei miei autori preferiti (noto romanziere, ma anche scrittore di fumetti e autore di una perla come "Sandman") e di usare il personaggio femminile fondamentale del romanzo "L'oceano in fondo al sentiero": Lettie.


Mentre parlavo con "Lettie", mi rendevo conto che mi piaceva parecchio, ma anche che si riaffacciava la solita timidezza... L'aspetto era quello di una ragazzina, a malapena maggiorenne, e mi sembrava che potesse essere un pò troppo giovane per me. Invece, parlando, saltò fuori che aveva solo un anno meno di me. Inoltre, curiosamente, ci eravamo appena conosciuti in un'altra città, ma in effetti abitavamo a meno di cinquecento metri l'uno dall'altra.


Finimmo per parlare e ballare quasi esclusivamente tra di noi per tutta la sera.


Nei giorni successivi, iniziò, per me, il solito dramma interiore: farsi vivo o non farsi vivo? Di certo questa non era una ragazza particolarmente intraprendente, anzi pure lei era piuttosto timida, quindi non c'erano speranze che si sarebbe fatta avanti lei, questa volta...


Certe cose, però, sembrano organizzate da un regista... Doveva esserci un seguito...


Successe che lei si confidò con una collega più grande, e le disse che sperava davvero che le avrei telefonato. La collega in questione, intuì la necessità di una spintarella... E, in gran segreto, vuotò il sacco con il mio amico. Il mio amico, ovviamente, mi incoraggiò a telefonare, assicurandomi che la chiamata sarebbe stata ben accolta.


Dopo adeguato training autogeno, e dopo aver scelto con cura l'orario (non troppo presto, per consentirle di arrivare a casa dal lavoro, non troppo tardi, che non fosse già a cena) composi il numero, e le cose andarono più o meno così:


Io - "Ciaosonomariettoquellodellafestatiricordidime?" (tutto attaccato per non avere il tempo di pensare e non essere interrotto)
Lettie - "Si, Ciao!"
Io - "volevochiedertisetiandavadi uscireconmegiovedisera"
Lettie - "Si, va bene"
Io - "alloraverreiaprendertiacasaallenovevabene?"
Lettie - "Ok"
Io - "benealloracivediamogiovediallenove"
Lettie - "Si, ok"
Io - "Ciao"
Lettie- "Ciao" .


Durata del tutto: meno di venti secondi...

E cosi quel giovedì uscimmo insieme. Nessuno di noi sapeva che si trattava dell'inizio di qualcosa di importante, ma probabilmente lo speravamo tutti e due.
auguri , aspetto altre puntate non mi piace tanto leggere a queste sì sono uno spaccato di una vita vissuta quindi avvincenti ed entusiasmanti , in un altro forum che non partecipo leggo di un topic dove ognuno può fare domande ad un utente che si mette a disposizioni che varia dalle sue preferenze fino a problemi inerenti la vita affettiva .
 

Brunetta

Utente di lunga data
Sembra... E alla fine arriva mamma... How I meet your mother
 

marietto

Heisenberg
Sembra... E alla fine arriva mamma... How I meet your mother
Si, hai ragione :D

Ma spero di concludere in meno di nove stagioni...


Tra l'altro: a Maggio sono stato a NY con la famiglia e, su insistenza dei miei figli, siamo stati nel pub a cui si sono ispirati gli autori per quella sitcom. Magari ha inconsciamente influito...
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
In un primo tempo avevo pensato di fare come negli hotel americani e saltare pari pari il capitolo numero 13, per andare direttamente al 14; non che sia superstizioso, però, mi dicevo, non si sa mai...

Poi mi è venuto in mente che l'incontro, molto importante, che si descrive in questo capitolo, avvenne in effetti in un giorno 13. Un venerdi 13 per essere precisi...

E allora ho pensato che il fatto che questa storia cascasse proprio nel 13esimo capitolo, aveva, probabilmente, un suo perchè, e quindi ho deciso di lasciarla così. Buona lettura
:)


Erano i tempi del meraviglioso Watchman di Alan Moore, ma, a quell'epoca seguivo anche diverse serie indipendenti, come "Love and Rockets" dei fratelli Hernandez e "Concrete" di Paul Chadwick.


La storia con Gwen aveva tolto un po del "patologico" ma la timidezza era rimasta tutta. Fortunatamente mi capitava ancora, di tanto in tanto, che qualcuna decidesse di farsi avanti. Nel giro di due annetti ci furono un paio di "una botta e via" e due storie più articolate.


Nessuna di queste storie, però, era decollata veramente.


Il primo problema era che lo schema, ormai, sembrava non funzionare più. Dopo "Gwen" quelle che si facevano avanti erano carine, gradevoli e quant'altro, ma poi la scintilla non partiva. Probabilmente perché in realtà io non sceglievo mai, erano loro a scegliere me e quindi, in un certo senso, cercavo di farmi andare bene quello che arrivava, ma non c'era una spinta vera nei loro confronti (Gwen era stata un'eccezione).


L'esperienza del tradimento subito, inoltre, aveva fatto di me un fidanzato decisamente peggiore. Adesso ero gelosissimo ed avevo grande difficoltà a concedere fiducia, e capitava che facessi scenate per autentiche sciocchezze. Il rapporto, ovviamente, ne risentiva non poco.


Tornando indietro alla quarta parte e al confronto Gwen Stacy/Mary Jane, la mia scelta era caduta sulla "dolce biondina pacata" piuttosto che sulla "scatenata testamatta". Ma negli anni Ottanta le "dolci biondine pacate" non facevano mai il primo passo; magari ti lanciavano segnali chiarissimi, ma il primo passo lo dovevi fare tu. Se si facevano sotto loro, probabile che si trattasse di tipi alla Mary Jane.


E quel tipo di ragazza non era adatta a me, anche per un altro motivo. Me ne sarei reso conto solo ad anni di distanza, ma la realtà era che superati i 20 e trovato un lavoro sicuro, la spinta interiore non era quella che accomunava tanti ragazzi e ragazze della mia età. Non avevo grande interesse per divertirmi senza impegno con l'altro sesso e godermi la giovane età. Io volevo una famiglia. Probabilmente l'eterno precario equilibrio della famiglia di provenienza, iniziato con la morte di mio padre, mi faceva desiderare di arrivare in fretta a formare un nucleo mio, finalmente "intero" e "normale" .


Quindi, anche se non me ne rendevo conto completamente, non stavo cercando una ragazza con cui fare buon sesso, divertirmi un po', e domani chissà; io cercavo qualcuno con cui costruire la mia famiglia.


Le storie più lunghe durarono entrambe tre-quattro mesi, senza lasciare particolari tracce. Pur avendo, solitamente, discreta memoria (a lungo termine, come gli anziani, ovviamente), non ricordo nemmeno chi lasciò chi, in entrambi i casi.


E quindi arriviamo a questo giorno dell'88. La vecchia compagnia era praticamente disciolta; ci si vedeva ancora, di tanto in tanto, ma il nucleo che si frequentava "regolarmente" era ridotto a pochi amici. Uno di questi faceva parte del gruppo di aspiranti "fumettisti" di tanti anni prima e ora lavorava effettivamente come disegnatore, anche se di cose diverse, presso uno studio grafico (principali applicazioni in ceramica e maglieria, due delle principali industrie della zona in quegli anni).


Una delle colleghe di questo mio amico aveva organizzato una grande festa in una città vicina, e aveva incoraggiato i colleghi a portare conoscenti possibilmente "non impegnati". Il mio amico chiese a me di partecipare alla festa.
Appena arrivati mi presentò colleghi e colleghe, ed io iniziai a parlare con questa ragazza (una delle colleghe).

All'ingresso ti veniva appiccicato una specie di badge con sopra scritto il segno zodiacale, e l'oggetto della conversazione era il fatto che avessimo la stessa targhetta (stesso segno).


Abbiamo trovato un nome a tutte le principali protagoniste femminili, e questa è una protagonista importante. Ho quindi pensato di ricorrere ad uno dei miei autori preferiti (noto romanziere, ma anche scrittore di fumetti e autore di una perla come "Sandman") e di usare il personaggio femminile fondamentale del romanzo "L'oceano in fondo al sentiero": Lettie.


Mentre parlavo con "Lettie", mi rendevo conto che mi piaceva parecchio, ma anche che si riaffacciava la solita timidezza... L'aspetto era quello di una ragazzina, a malapena maggiorenne, e mi sembrava che potesse essere un pò troppo giovane per me. Invece, parlando, saltò fuori che aveva solo un anno meno di me. Inoltre, curiosamente, ci eravamo appena conosciuti in un'altra città, ma in effetti abitavamo a meno di cinquecento metri l'uno dall'altra.


Finimmo per parlare e ballare quasi esclusivamente tra di noi per tutta la sera.


Nei giorni successivi, iniziò, per me, il solito dramma interiore: farsi vivo o non farsi vivo? Di certo questa non era una ragazza particolarmente intraprendente, anzi pure lei era piuttosto timida, quindi non c'erano speranze che si sarebbe fatta avanti lei, questa volta...


Certe cose, però, sembrano organizzate da un regista... Doveva esserci un seguito...


Successe che lei si confidò con una collega più grande, e le disse che sperava davvero che le avrei telefonato. La collega in questione, intuì la necessità di una spintarella... E, in gran segreto, vuotò il sacco con il mio amico. Il mio amico, ovviamente, mi incoraggiò a telefonare, assicurandomi che la chiamata sarebbe stata ben accolta.


Dopo adeguato training autogeno, e dopo aver scelto con cura l'orario (non troppo presto, per consentirle di arrivare a casa dal lavoro, non troppo tardi, che non fosse già a cena) composi il numero, e le cose andarono più o meno così:


Io - "Ciaosonomariettoquellodellafestatiricordidime?" (tutto attaccato per non avere il tempo di pensare e non essere interrotto)
Lettie - "Si, Ciao!"
Io - "volevochiedertisetiandavadi uscireconmegiovedisera"
Lettie - "Si, va bene"
Io - "alloraverreiaprendertiacasaallenovevabene?"
Lettie - "Ok"
Io - "benealloracivediamogiovediallenove"
Lettie - "Si, ok"
Io - "Ciao"
Lettie- "Ciao" .


Durata del tutto: meno di venti secondi...

E cosi quel giovedì uscimmo insieme. Nessuno di noi sapeva che si trattava dell'inizio di qualcosa di importante, ma probabilmente lo speravamo tutti e due.
ed ora devo farti il primo appunto: ma cos'è questa storia del segno zodiacale ? cioè tu dialogavi solo con ragazze che corrispondevano al tuo stesso segno? Ah Marietto se fossi stata a quella festa avrei avuto una possibilità su 12 di scambiare con te un ciao ..... Protesto veemente :p:p
A parte questa lieve tirata d'orecchie:rolleyes: ... Non vedo l'ora di leggere il seguito, as usual :inlove:
 

marietto

Heisenberg
ed ora devo farti il primo appunto: ma cos'è questa storia del segno zodiacale ? cioè tu dialogavi solo con ragazze che corrispondevano al tuo stesso segno? Ah Marietto se fossi stata a quella festa avrei avuto una possibilità su 12 di scambiare con te un ciao ..... Protesto veemente :p:p
A parte questa lieve tirata d'orecchie:rolleyes: ... Non vedo l'ora di leggere il seguito, as usual :inlove:
No, no... La storia del segno zodiacale era stata la scusa per entrambi per continuare a parlare dopo le presentazioni... Quando si è timidi ci si attacca a tutto... :)
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
No, no... La storia del segno zodiacale era stata la scusa per entrambi per continuare a parlare dopo le presentazioni... Quando si è timidi ci si attacca a tutto... :)
Ah ecco !!! :rolleyes:
 

Divì

Utente senza meta
Ciao Marietto!

Ho visto adesso e ho letto tutto d'un fiato.

Aspetto con ansia il seguito.

PS mio figlio minore, appassionato dei tuoi stessi fumetti, cerca disperatamente Sandman Deluxe Vol 1, introvabile. Non è per caso che ce l'hai? :D

:sman:
 

marietto

Heisenberg
Ciao Marietto!

Ho visto adesso e ho letto tutto d'un fiato.

Aspetto con ansia il seguito.

PS mio figlio minore, appassionato dei tuoi stessi fumetti, cerca disperatamente Sandman Deluxe Vol 1, introvabile. Non è per caso che ce l'hai? :D

:sman:
Ciao Divì.

Immagino che tu ti riferisca alla, relativamente recente, ristampa.

Qualche versione in italiano qui e la nel corso degli anni l'ho anche acquistata, ma la serie la lessi in lingua originale, man mano che usciva la prima edizione. Direi di non aver comprato questa....

Peraltro gran parte dei miei fumetti sono attualmente "gestiti" da mio figlio (a sua volta appassionato e studente a Belle Arti, corso Fumetto e Illustrazione, ma qui stiamo spoilerando sulla mia storia ;)) suddivisi tra le mie librerie, la camera di mio figlio, la mia cantina e il garage e la cantina di mia suocera :D

La passione per auto moto o orologi è probabilmente più dispendiosa, ma quella per libri dischi e fumetti tende a causare discreti problemi di spazio, specialmente dopo qualche decennio:)

Comunque "Sandman" è un prodotto che ha sempre funzionato nel corso degli anni ed è di un signor autore (Neil Gaiman, uno dei miei scrittori preferiti). Conseguentemente, se hanno già esaurito una ristampa così recente, sono convinto che un reprint della stessa o una nuova ristampa non tarderanno...
 

Spot

utente in roaming.
Ciao Marietto!

Ho visto adesso e ho letto tutto d'un fiato.

Aspetto con ansia il seguito.

PS mio figlio minore, appassionato dei tuoi stessi fumetti, cerca disperatamente Sandman Deluxe Vol 1, introvabile. Non è per caso che ce l'hai? :D

:sman:
Preludi e notturni? Dì a tuo figlio che lo cerco disperatamente anche io :D
La Lion è un po' bizzosetta con le ristampe: relativamente pochi numeri in giro, poche informazioni sulle future distribuzioni.
Comunque è da un annetto o più che è introvabile, si spera in una ristampa... che è molto probabile, dato la moltitudine di fan in attesa.
Altrimenti non so se ci sono ancora gli Omnibus in giro, ma costano uno sproposito.
 

Divì

Utente senza meta
Preludi e notturni? Dì a tuo figlio che lo cerco disperatamente anche io :D
La Lion è un po' bizzosetta con le ristampe: relativamente pochi numeri in giro, poche informazioni sulle future distribuzioni.
Comunque è da un annetto o più che è introvabile, si spera in una ristampa... che è molto probabile, dato la moltitudine di fan in attesa.
Altrimenti non so se ci sono ancora gli Omnibus in giro, ma costano uno sproposito.
Spero vivamente nella ristampa, lo sproposito lo dovrei pagare io :D

Scusate l'OT
 

marietto

Heisenberg
Quattordicesima parte

Ci sono un paio di canzoni, di quel cantautore che già un paio di volte ha fatto in qualche modo "presenza" (di quelle presenze di sfuggita, che cogli un attimo con la coda dell'occhio) nel corso del racconto, pur senza mai essere stato nominato, che mi riportano chiara la sensazione di quel periodo (diciamo 84-88) e delle serate con gli amici dalle nostre parti.

Le lunghe nottate, il sabato sera, a "pedinare una morbida scia", senza una meta precisa, a ridere come matti per battute e situazioni che già la mattina successiva sembrano aver perso qualsiasi significato. E quando sento quella che parla di "quelle notti fra cosce e zanzare, e nebbia, e locali a cui dai del tu" mi sembra di sentire sul viso il bacio umido della nebbia di casa nostra, mentre ti inoltri tra i fantasmi e le ombre di qualche paese della provincia per raggiungere qualcuno di quei locali di cui si parla nella canzone.

Dai 19-20 anni in avanti le mie serate fuori, in particolare al sabato, comportavano sempre rientri ad ora molto tarda (e si trattava di un periodo in cui l'ingresso in discoteca, ad esempio, iniziava molto prima di quanto non accada adesso; molti locali chiudevano tra le tre e le quattro del mattino), spesso intorno alle cinque o giù di lì. Non che si frequentassero spesso discoteche tradizionali. La musica in quei locali non mi piaceva molto e in genere preferivo posti in cui si ballasse musica new wave, o comunque alternativa.

La discoteca tradizionale rientrava nei soliti giri nei periodi "con morosa". Quando la ragazza c'era e ci uscivo insieme, i miei orari non cambiavano più di tanto, anzi, spesso bisognava ricomprendere il tempo necessario per "infrattarsi" con l'auto in qualche posto tranquillo per "darsi da fare".

L'arrivo di Lettie cambia completamente la situazione. Quello con lei è un corteggiamento quasi "ottocentesco". Discoteca poco e niente, e dietro "permesso speciale". Si, perché Lettie, pur essendo praticamente mia coetanea, ha un coprifuoco da rispettare. Ad ogni uscita devo riaccompagnarla a casa entro la mezza, al massimo l'una.

Di tanto in tanto c'è una seconda parte della serata, se mi riesce di raggiungere gli amici, ma spesso mi ritrovo già a casa appena dopo l'una (con grande gioia di mia madre che, finalmente, dorme tranquilla sapendomi nel mio letto).

Al contrario delle mie "morose" da Gwen in avanti, Lettie ha un'esperienza sessuale/sentimentale vicina allo zero, e, per educazione e convinzione, é la classica "brava ragazza". Servono alcune uscite per il primo bacio con la lingua, e gli approcci sessuali richiedono settimane per arrivare da una "base" all'altra. Naturalmente occorrono mesi per la "prima volta".

Per me è un'esperienza nuova, dopo Gwen e la partenza" da zero a cento in un secondo", non c'era più stato bisogno di aspettare alcunchè. Le ragazze successive erano tutte scafate e abbastanza disinibite, quindi il problema, in effetti, non si era mai posto.

Le nostre uscite prevedono molte birrerie, un po' di bowling (o minigolf in estate), tanto, tanto cinema e chiacchierate fiume. E grazie a queste chiacchiere, nonostante il sesso "centellinato", questa ragazza, un po' d'altri tempi, mi conquista. E' un innamoramento diverso da quelli precedenti: non c'é la "passione che brucia e consuma" ma, nel giro di qualche mese, per me esiste, in pratica letteralmente, solo lei.

In questo periodo entro in una fase da "luna di miele", nella quale non mi accorgerei di altre ragazze "nemmeno se me la sventolassero sotto il naso" (e qualcuna lo farà anche) che durerà per alcuni anni.

Mia madre, che non poteva vedere Gwen e guardava "storto" anche le ragazze successive, adora Lettie. Se per caso abbiamo una discussione, mia madre prende le sue parti.

Anch'io riesco ad entrare nelle grazie della sua famiglia, cosa che non era per niente scontata, tanto che l'anno successivo veniamo autorizzati ad andare, soli io e lei, in vacanza a Londra (si lo so che a venti e passa anni sembra scontato e normale, ma vi assicuro che fu una conquista davvero faticosa).

In terra d'Albione assistiamo (restando in tema di comics) alla prima europea del "Batman" di Tim Burton (con tanto di Batmobile fuori dal cinema) e mi concedo una lunga escursione al "Forbidden Planet" (tre piani di fumetti, sci-fi, horror, crime e fantasy) durante la quale scopro due capolavori come "Sandman" di Neil Gaiman, e "V per Vendetta" di Alan Moore (che sarebbe stata raccolta in volume l'anno successivo).

Già, perché con Lettie, per la prima volta, la mia passione per i comics non é una faccenda "seminascosta" per la mia ragazza. Non é un'appassionata, ma non considera la cosa come una "stranezza", e, in quanto a sua volta disegnatrice (anche se in settori diversi), ne apprezza l'aspetto artistico.

Con la vacanza all'estero e nelle settimane successive prende quota anche l'aspetto sessuale della relazione. L'imbarazzo e la "paura" delle prime volte da parte di lei vengono pian piano superate e le cose si fanno sempre più spontanee e rilassate.

Ci troviamo talmente bene insieme che un paio di mesi dopo il ritorno da Londra le chiedo di sposarmi. Il matrimonio è fissato per il Maggio dell'anno successivo.

E' arrivato il tempo di metter su famiglia.
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
Ci sono un paio di canzoni, di quel cantautore che già un paio di volte ha fatto in qualche modo "presenza" (di quelle presenze di sfuggita, che cogli un attimo con la coda dell'occhio) nel corso del racconto, pur senza mai essere stato nominato, che mi riportano chiara la sensazione di quel periodo (diciamo 84-88) e delle serate con gli amici dalle nostre parti.

Le lunghe nottate, il sabato sera, a "pedinare una morbida scia", senza una meta precisa, a ridere come matti per battute e situazioni che già la mattina successiva sembrano aver perso qualsiasi significato. E quando sento quella che parla di "quelle notti fra cosce e zanzare, e nebbia, e locali a cui dai del tu" mi sembra di sentire sul viso il bacio umido della nebbia di casa nostra, mentre ti inoltri tra i fantasmi e le ombre di qualche paese della provincia per raggiungere qualcuno di quei locali di cui si parla nella canzone.

Dai 19-20 anni in avanti le mie serate fuori, in particolare al sabato, comportavano sempre rientri ad ora molto tarda (e si trattava di un periodo in cui l'ingresso in discoteca, ad esempio, iniziava molto prima di quanto non accada adesso; molti locali chiudevano tra le tre e le quattro del mattino), spesso intorno alle cinque o giù di lì. Non che si frequentassero spesso discoteche tradizionali. La musica in quei locali non mi piaceva molto e in genere preferivo posti in cui si ballasse musica new wave, o comunque alternativa.

La discoteca tradizionale rientrava nei soliti giri nei periodi "con morosa". Quando la ragazza c'era e ci uscivo insieme, i miei orari non cambiavano più di tanto, anzi, spesso bisognava ricomprendere il tempo necessario per "infrattarsi" con l'auto in qualche posto tranquillo per "darsi da fare".

L'arrivo di Lettie cambia completamente la situazione. Quello con lei è un corteggiamento quasi "ottocentesco". Discoteca poco e niente, e dietro "permesso speciale". Si, perché Lettie, pur essendo praticamente mia coetanea, ha un coprifuoco da rispettare. Ad ogni uscita devo riaccompagnarla a casa entro la mezza, al massimo l'una.

Di tanto in tanto c'è una seconda parte della serata, se mi riesce di raggiungere gli amici, ma spesso mi ritrovo già a casa appena dopo l'una (con grande gioia di mia madre che, finalmente, dorme tranquilla sapendomi nel mio letto).

Al contrario delle mie "morose" da Gwen in avanti, Lettie ha un'esperienza sessuale/sentimentale vicina allo zero, e, per educazione e convinzione, é la classica "brava ragazza". Servono alcune uscite per il primo bacio con la lingua, e gli approcci sessuali richiedono settimane per arrivare da una "base" all'altra. Naturalmente occorrono mesi per la "prima volta".

Per me è un'esperienza nuova, dopo Gwen e la partenza" da zero a cento in un secondo", non c'era più stato bisogno di aspettare alcunchè. Le ragazze successive erano tutte scafate e abbastanza disinibite, quindi il problema, in effetti, non si era mai posto.

Le nostre uscite prevedono molte birrerie, un po' di bowling (o minigolf in estate), tanto, tanto cinema e chiacchierate fiume. E grazie a queste chiacchiere, nonostante il sesso "centellinato", questa ragazza, un po' d'altri tempi, mi conquista. E' un innamoramento diverso da quelli precedenti: non c'é la "passione che brucia e consuma" ma, nel giro di qualche mese, per me esiste, in pratica letteralmente, solo lei.

In questo periodo entro in una fase da "luna di miele", nella quale non mi accorgerei di altre ragazze "nemmeno se me la sventolassero sotto il naso" (e qualcuna lo farà anche) che durerà per alcuni anni.

Mia madre, che non poteva vedere Gwen e guardava "storto" anche le ragazze successive, adora Lettie. Se per caso abbiamo una discussione, mia madre prende le sue parti.

Anch'io riesco ad entrare nelle grazie della sua famiglia, cosa che non era per niente scontata, tanto che l'anno successivo veniamo autorizzati ad andare, soli io e lei, in vacanza a Londra (si lo so che a venti e passa anni sembra scontato e normale, ma vi assicuro che fu una conquista davvero faticosa).

In terra d'Albione assistiamo (restando in tema di comics) alla prima europea del "Batman" di Tim Burton (con tanto di Batmobile fuori dal cinema) e mi concedo una lunga escursione al "Forbidden Planet" (tre piani di fumetti, sci-fi, horror, crime e fantasy) durante la quale scopro due capolavori come "Sandman" di Neil Gaiman, e "V per Vendetta" di Alan Moore (che sarebbe stata raccolta in volume l'anno successivo).

Già, perché con Lettie, per la prima volta, la mia passione per i comics non é una faccenda "seminascosta" per la mia ragazza. Non é un'appassionata, ma non considera la cosa come una "stranezza", e, in quanto a sua volta disegnatrice (anche se in settori diversi), ne apprezza l'aspetto artistico.

Con la vacanza all'estero e nelle settimane successive prende quota anche l'aspetto sessuale della relazione. L'imbarazzo e la "paura" delle prime volte da parte di lei vengono pian piano superate e le cose si fanno sempre più spontanee e rilassate.

Ci troviamo talmente bene insieme che un paio di mesi dopo il ritorno da Londra le chiedo di sposarmi. Il matrimonio è fissato per il Maggio dell'anno successivo.

E' arrivato il tempo di metter su famiglia.
bellissimo racconto :)
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Che bello leggerti, davvero :)
 

oro.blu

Never enough
era un po' che non entravo nel forum...negli ultimi tre giorni ho fatto indigestione. Ti ho lasciato per ultimo...e ho fatto bene...
Quanto mi piace come scrivi di te. Grazie di scrivere qui

:thankyou::kiss:​
 
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