Sono contrario al principio del numero chiuso, perché come detto da altri la selezione deve essere naturale, già viviamo in un paese ove la meritocrazia è considerata una bestemmia, che almeno si abbia tutti il diritto di studiare.
Cosi come è qui, mi fa ancora più schifo.
In linea teorica sono d'accordo con te. Riguardo la selezione naturale.
Peccato che non avvenga.
Esperienza personale: ho conseguito una seconda laurea una decina di anni fa, campo umanistico.
una cosa ridicola.
Esami ridicoli, manco studiavo praticamente ed ero sempre al massimo dei voti.
Non sono un genio. La proporzione era la preparazione di un esame in due giorni con la media degli studenti che necessitava di almeno tre settimane (e solo studiando...io ero studente lavoratrice e a tempo pieno. Quindi studiavo di notte e nelle pause)
Le cose che ho sentito intorno a me, dagli altri studenti, mi lasciavano basita.
I criteri di valutazione vergognosi.
Per non parlare dell'aggiornamento dei contenuti proposti. Indietro di almeno dieci anni rispetto al mondo. E più di trenta rispetto al mondo anglosassone.
Ma roba proprio minimale.
Per non parlare della modalità di valutazione che nelle università è legata a determinati criteri di riconoscimento dell'università stessa.
Tradotto e male in soldoni è: non oltre tot bocciature per rimanere all'interno di un determinato range.
Per non parlare di tutte le menate riguardo dsa, disabilità varie...che pur essendo buone il linea di principio sono diventate un campo di commercio sia per le cliniche che forniscono le certificazioni sia per gli studenti.
Sorvolo infine sulla correlazione fra mondo del lavoro e percorso di studi.
La distanza che corre fra formazione scolastica e mondo lavorativo è abissale.
Gli insegnanti non sono aggiornati in una percentuale altissima di casi.
E quello che dovrebbe essere un investimento (la carriera universitaria) per il mondo lavorativo anche grazie a questo scollamento si sta rivelando soprattutto un debito. Anche formativo.
L'altro sorvolo è fra la disponibilità nel mondo del lavoro degli spazi per determinate figure e la programmazione del numero di laureati necessari annualmente in quegli spazi.
Se poi vogliamo entrare negli spazi dedicati alla ricerca...qui si apre un altro mondo ancora.
Chiedevo se la tua domanda fosse rivolta allo stato dell'arte o al principio perchè sarebbero due risposte diverse per quanto mi riguarda.
Fra l'altro...non penso sia possibile discutere in modo sensato di una cosa come questa bypassando la formazione precedente.
che è a ribasso. In modo netto.
Ho letto mail di studenti universitari che grammatica levati.
Per non parlare del registro adeguato da utilizzare a seconda dell'interlocutore.