proprio perchè scampata, il gesto sarebbe indifferente; qualcosa differente vuole significare; resta il fatto che io leggerei solo a mente moolto fredda
Concordo sul fatto che vada letto a mente fredda. Per questo indicavo l'opportunità di prendersi il tempo per leggere i messaggi/chat, ecc.. A voler essere sicuri, lo si potrebbe far esaminare da un perito specializzato che accerti se sia stato "ripulito" in parte ... Se lo fosse, è intuibile la conclusione.
Poi, si può interpretare in molti modi il gesto di consegnare il secondo telefono, ma il dato cronologico è un fatto inconfutabile.
La moglie lo ha fatto a separazione consensuale raggiunta almeno tra le parti assistite dai rispettivi legali, e gli ex coniugi hanno iniziato a darvi esecuzione, se è vero che si è dato corso al mese alternato di vacanza con i figli.
Lei il secondo cellulare lo aveva da qualche parte, quindi, ne poteva disporre quando voleva.
Una volta scoperta, se voleva convincere il marito della sua buona fede per una riconciliazione la moglie lo poteva tirare fuori subito e non l'ha fatto. Sono entrati in campo i rispettivi legali (se non erro,
@Actorus lo ha pure cambiato il suo) e c'è stato un negoziato tra le parti. Anche quella era una sede per tirarlo fuori. Immagino che ne abbia continuato a negare l'esistenza e, comunque, l'ha tenuto nascosto.
Tecnicamente, l'espediente dell'uso del secondo cellulare non depone - sul piano di analisi dei comportamenti - per sostenere un "incidente" sentimentale incorso con una certa ingenuità e sprovvedutezza (come per Nina50), ma una chiara volontà di coltivare la relazione extra con accortezza ed intenzione. Non è una questione irrilevante, ti fa capire con chi hai a che fare.
Poi, se uno vuol credere che lei non l'abbia consegnato a lui per proteggerlo, che lo ama ancora, che è l'unico uomo della sua vita e che è stato un momento di "pazzia" (momentanea, ovvio) scopare con l'amante, il desiderio di perdonare di un marito tradito non è soggetto a limitazioni. Come la misericordia, per chi crede in Dio.
Però, in generale, non si pensi che il fatto di tradire non conta un accidente nel quadro di una relazione coniugale o comunque sentimentale di cinque, dieci, venti anni e più: le modalità con le quali si tradisce e, una volta scoperti, ci si comporta contano moltissimo per pensare di ricostruire.
Personalmente, considero che ogni tradimento chiuda l'esperienza di coppia originaria. Finisce il matrimonio per come era stato concepito. L'ho sempre detto e sostenuto da quando sono su questo forum. Poi, i partners decidono se e come ricominciare su nuove basi insieme, conoscendo bene il passato di entrambi, in piena libertà. O ognuno va per la sua strada.
Da un certo punto di vista, nel quadro della riforma "Cartabia" della giustizia, si sta dando attuazione a tale impostazione, superando il passaggio della separazione che può essere accorpato a quello del divorzio, come avviene in quasi tutta l'Europa (dove non esiste una procedura di separazione ma solo di divorzio). Dal 1° marzo 2023 si può chiedere contemporaneamente separazione e divorzio anche in Italia con un unico atto.
Una volta ottenuto il divorzio, puoi anche ricominciare la frequentazione/fidanzamento/convivenza con l'ex coniuge, dando concreta vita ad una diversa modalità di essere coppia; e poi puoi anche risposarti, se lo desideri, magari dopo esserti accertato che le cose vadano per il loro verso e non ci siano divagazioni da parte di uno dei partners.
Anche questo contribuirà alla evoluzione dei costumi in Italia ed il matrimonio diventerà più fluido, così come nella realtà è divenuto il modo di interpretarlo.
Cambieranno anche i fringe benefits connessi allo stare insieme (in caso di matrimonio) e magari si farà ricorso al contratto pre-matrimoniale.