Con il massimo Rispetto, considera che di solito apprezzo moltissimo i tuoi interventi, ma io ho avuto la stessa impressione di @
francoff , cioè che tu te la sia presa con @Ierolumi in maniera anche abbastanza aggressiva e senza il minimo dettaglio (nemmeno quei pochi che ha aggiunto successivamente) a disposizione per una situazione in cui lui e il suo ruolo sono coinvolti in seconda battuta. I figli sono maggiorenni e lui, in base a quello che ha raccontato, il suo lo ha fatto... Io altre responsabilità sue non ne vedo.
Poteva fare di più? Non so, non ho elementi sufficienti, ma una volta che lui e la moglie hanno separato le strade, lui le deve rispetto e un'assistenza nei rapporti con i congiunti che arriva fino a un certo punto, poi prima o dopo sarà anche un problema della moglie.
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Io credo che ci sia una differenza tra trattare gli altri da esseri umani e porgere necessariamente l'altra guancia, come c'è differenza tra il perdonare e il mantenere certi rapporti (anche non necessariamente di coppia).
Il primo resta sempre un dovere, specie se c'era un certo tipo di rapporto in precedenza, il secondo, a mio parere, non può essere considerato un dovere in nessun caso. Devono esistere i presupposti e devi sentire che esistono, nonché devi sentirti di affrontare un certo tipo di percorso. Che lei sia stata irreprensibile per anni non lo obbliga a continuare il rapporto, e credo sia assurdo sostenere questo, anche se si è sentito in obbligo di provarci per qualche tempo. Troppo poco? Forse, ma il fatto che lei sia corsa a rimettersi con l'amante dopo che lui ha gettato la spugna per me dimostra che ha fatto bene a renderle la sua libertà e, sempre a mio parere, esclude la definizione di "errore".
Personalmente, nella mia vita, ho perdonato quasi tutti quelli che mi hanno fatto del male, ma con pochissimi ho proseguito i rapporti nei termini pre esistenti, perché certe modalità eliminano i presupposti per continuare, a mio parere.
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Il discorso figli: è molto brutto che si permettano di dare del coglione al padre e che da 7 anni non abbiano rapporti con la madre, ma non vedo colpe specifiche di Ieroluni, in base a quello che sappiamo. Ricordo che quando io ero adolescente tra i giovani genitori era abbastanza diffusa la convinzione di dover essere "amici" dei figli, quindi magari, per quello che riguarda lui, forse un eccesso di confidenza.
Per quello che riguarda lei forse il fastidio di essere coinvolti in una storia un po' sordida, almeno dal loro punto di vista, e di averla beccata a fare la sciocca in pubblico con il suo bello, li ha convinti che il comportamento fosse imperdonabile. Immagino che vedere tua madre comportarsi così alle soglie dei 60 probabilmente non ti faccia proprio crescere la stima nei suoi confronti.
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Non so se basti questo a spiegare la situazione dei figli, certo che io non ricordo una tensione di cosi lunga durata e che riguardi tutti i figli (spesso magari uno è superintransigente ma gli altri prima o poi ci mollano).
E sembra anche non essere una questione di genere (I maschi vedono spesso la madre come un essere senza macchia e possono sentirsi traditi come fossero il marito, ma anche la ragazza si comporta così).
Francamente, è una dinamica che a me manca, visto che ho avuto un solo genitore dall'età scolara.
Posso solo dire che mia madre si è sempre comportata in maniera molto riservata. Io non credo che abbia smesso col sesso a 36 anni, però né nella mia infanzia, né nell'adolescenza, né da giovane adulto ho mai avuto sentore o percepito voci di alcunché, anche se qualche sospetto che alcune amicizie non fossero solo amicizie c'è stato. E mia mamma, essendo vedova, non doveva fedeltà a nessuno.
Non ho idea di come ci si possa sentire a vedere la propria madre tradire il padre in un parcheggio pubblico, bene non credo, ma non so se basti per spiegare quello che ci ha detto Ieroluni...